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Creato da street.hassle il 13/05/2013

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Il rumore dei passi. Trentaseiesimo estratto

Post n°239 pubblicato il 12 Settembre 2016 da street.hassle








Il capitano scoppiò in una crisi isterica: "Qualcuno l'ha fatto sparire e non
ci vuole molta fantasia! Quel libro deve essermi restituito altrimenti metterò
sottosopra questa stamberga." I presenti erano attoniti e, nello stupore,
nemmeno si davano d'attorno per vedere se l'opera letteraria fosse stata
posta in qualche altro luogo della piccola stanza. Leslie era balzato dal letto
e aggrediva verbalmente le due sorelle, evidenti responsabili ai suoi occhi,
del dissolversi di David Fitzroy: "Finalmente ci siete riuscite, streghe isteriche
a nascondere le vostre malefatte, ma non finisce qui! Quello che avete fatto
a Baltasar verrà alla luce! Non è facendo sparire un libro che si nascondono
le colpe." Urlava in un inglese sempre più sconnesso. Il Generale Arngeirsson
si era ritirato verso la porta e osservava la scena dall'alto dei suoi quasi due
metri senza profferire motto ma riflettendo su quanto l'inglese stava sboccando
a destra e a sinistra. Nessuno osava fermarlo anche perché riconosceva la
sua fondamentale ragione e restava perplesso sulla maniera in cui l'opera
era scomparsa, come in seguito a un gioco di prestigio. Terminato il suo sfogo
Atwater ricadde sul letto e chiese a Sesil di preparare le sue cose per spostarsi
in un altro luogo riparato. "Posso ospitarla in una delle casette lungo la costa,
proprietà dell'esercito islandese." Mormorò il generale "Non sono molto spaziose
ma hanno i comfort indispensabili: sono in legno e resistenti al freddo e a tutte
le intemperie." "Se vuole può venire a stare da me, capitano." Intervenne Sesil
Gunnarsson "Ho una casa a 12 chilometri da qui. è confortevole, un po'
disordinata ma dignitosa, e lei sa che può tranquillamente fidarsi di me."
Il graduato britannico riflettè a lungo, poi, in base ai suoi elaborati pensieri
accettò l'offerta del giovane pescatore: "Non perché non mi fidi dell'esercito
islandese" prese a dire "Ma con Sesil si è stabilito un rapporto speciale, non
ho mai avuto un luogotenente così affidabile e sincero. So di potermi appoggiare
a lui in ogni mia esigenza." "Conosciamo Sesil" Fece Jòn Beiddarsson "Del resto
siamo stati noi a presentarglielo. Ma mi permetta un'osservazione... Perché
tutto questo polverone per un libro che si stava rivelando letale per lei?"
Leslie sospirò profondamente: "Forse quel tomo mi stava veramente
ammazzando ma era anche l'unico modo per ottenere giustizia riguardo la
fine di Baltasar. Lui parlava attraverso quel libro. E ora? cosa sarà delle
ricerche che il generale Arngeirsson intende avviare? Il terreno è enorme
e dispersivo. Senza i dettagli che Baltasar lasciava attraversare possedendomi
diventa tutto più complicato." Ci fu un'approvazione generale. Solo le sorelle
rimasero zitte, avvolte dal silenzio come da un sudario bianchissimo.






(Continua)









 
 
 
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