TheNesT

..avrei..potuto..morirci..

..e invece no.

Certo, ne sono sollevato. Ma non è stato mica bello. Anni a ripetermi che dovrei fare movimento, che il mio lavoro è troppo sedentario e insomma, mica ho più vent'anni, cosa aspetti? Certo non ne ho nemmeno quaranta, e suvvia, un'ultima fettina di lardo sulla polenta fumante non ha mai ucciso nessuno! (Però, mi dicono, è un forte sospettato!).

E invece no.

Ieri ho preso moglie, coraggio, carretti e buoi e mi sono recato al più insidioso campo di battaglia dell'uomo contemporaneo: l'Ikea. Sono però ben corazzato: la carta di credito sotto stretto controllo, e un obiettivo di acquisto ben chiaro e definito. Il posto, inoltre, (ad onor del vero) non mi dispiace troppo. Il piano funziona, ci atteniamo alla lista del mobilio supplementare di cui il nostro castello abbisogna, e ci concediamo solo un breve passaggio nel reparto "cazzabubbole": per chi non lo conosce, trattasi dell'intera area al piano inferiore, precedente alle casse, in cui troverete tutta l'oggettistica utile ma sopratutto "carina/kitsch/inutile/geniale", ecc. Eccolo il luogo infernale in cui uomini più forti di me hanno ceduto, il deserto dei tartari in cui combattenti esausti si sono arresi, e hanno perduto il controllo del proprio buon gusto. Una volta a casa, non solo non sapranno perchè hanno acquistato siffatto oggetto: non sapranno nemmeno cosa farne. Noi no. Siamo valorosi guerrieri del risparmio, e ad eccezione di un paio di porta foto (e i coltelli nuovi in ceramica, un set di portasaponi da bagno, qualche gruccia, una confezione di luci a led che fanno tanto new age, qualche scatola porta scarpe per la scarpiera nuova, le spatole in silicone per quando la domenica mattina faccio i pancake, e..beh, insomma. Avete capito.) siamo usciti prodigiosamente illesi dalla prova. Ora non resta che ritirare le sezioni in cui qualche mente diabolica della logistica ha diviso e sparpagliato nel magazzino i nostri agognati mobili. Un semplice armadio 200x236x32 [cm] separato in complessive 18 confezioni dalle svariate forme, dimensioni e sopratutto: peso. Ecco, il peso. Una volta avevo sentito parlare di una particolare specie di formica capace di trasportare fino a sei volte il proprio peso, e giuro che non era la formica atomica. L'avevo anche trovato su internet, una di queste notti, dal che potete dedurre che il mio lavoro nelle ultime settimane è stato meno pesante del solito. Divago. Per trasportare il suddetto, ho anche noleggiato apposito furgone fiat ducato passo medio, dimensioni esterne: 5,41 x 2,05 x 2,15 [mt], buona guidabilità ma visibilità un pò limitata in manovra, pedaggio autostradale classe B, quindi costi benchè contenuti appena superiori a quelli di una normale berlina. Ridivago. Scusate. Dicevamo? Ah già, il peso. Confezioni dal peso vario, dai 3,5 kg delle mensole ai 31 circa della struttura portante, contenuta in scatola di cartone larga 40 cm e lunga 243 cm. Perfettamente liscia. Non dico una maniglia, ma neanche uno spigolo sagomato da cui afferrarla. Come cercare di sollevare a mani nude il monolito di 2001:Odissea nello spazio. Cosa da primati, se capite cosa intendo dire. 31 kg sono tanti, se sollevati per 6 volte (tante sono le confezioni acquistate. Vi risparmio i dettagli.) per caricarle sul furgone. Ancora di più, se una volta arrivato a casa il sottoscritto li deve portare su per le scale del condominio senza ascensore, scale larghe 1,53 mt, fino a fortunatamente solo il primo piano. Ce la faccio. Davvero. E no, non ho bisogno di una mano, tranquilli. Semplicemente, allungatemi la bombola dell'ossigeno. Vi sarò molto grato. Spero soltanto, non eternamente grato, ecco.

Forse devo davvero fare un pò di movimento. Così, giusto per tenermi in forma. Ah, e la fettina di lardo, grazie, ma sarà per un'altra volta.