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La prima sconfitta

Post n°164 pubblicato il 15 Agosto 2012 da lab79
 

Quanto sono grandi i vostri sogni? E le vostre forze? Quanto sono larghe le vostre spalle, e quanto sono forti? Abbastanza per sostenere i sogni, e i mondi che si portano dietro, spero. Dov'è il limite alla forza delle mie braccia, del mio cuore. Della fede in me stesso, o di quello in cui ripongo fede. Quanto possono sopportare le fondamenta del mio animo?

Dedichiamo tante energie alle nostre ambizioni e ai nostri sogni, ma il più delle volte non abbiamo il tempo, né il modo, di assicurarci che le nostre forze siano sufficenti a sostenerli. Viviamo nella convinzione di conoscere noi stessi, di essere forti abbastanza da non farci divorare dalle nostre ambizioni. Ma arriva un giorno in cui sui nostri cieli si affaccia un sogno, allunga una mano ed ecco, sulle nostre spalle si poggia un peso che d'improvviso scopriamo insopportabile. E una crepa lunga e profonda percorre la scorza del nostro animo, e temiamo di andare in pezzi.

A volte, riusciamo ad evitarlo. Poggiamo il peso di lato ed umiliati  ammettiamo la nostra debolezza, e se siamo saggi, celebriamo la nostra sconfitta. Abbiamo desiderato per pura cupidigia, e quel desiderio ha partorito un sogno mostruoso, incontrollabile.  Ma bisogna avere la forza di rinunciarvi, di abortirlo, e con la mano armata dalla nostra colpa, ucciderlo, quel sogno: che non faccia del male ad alcuno.

Ma se il nostro cuore non trova il coraggio, quel peso resta tutto sulle nostre spalle, muto ed infinito finchè qualcosa in noi non cede e allora tutto crolla: diventiamo schegge affilate e dolorose di quel che avevamo creduto di essere stati, esposti al sole e alla pioggia che inclementi spargeranno i resti di noi in giro per il mondo, come a cancellare col tempo la vergogna di un animo fragile che si spezza perchè non è forte abbastanza da reggere il mondo.

E il prezzo da pagare, per non aver ammesso la propria sconfitta, non è che la sconfitta stessa..

- Del mondo -Robert Wyatt canta i CSI

"..è stato un tempo il mondo: giovane, forte

sorride confidente il giovane guerriero, in una vecchia foto

tra le mani: una treccia.

Ora, cranio rasato, celebra la sua prima sconfitta.."

 
 
 
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