Creato da lab79 il 05/02/2010

TheNesT

a place called home

 

 

« Come spesso l'invernoUn uomo che si rispetti ... »

Un uomo che si rispetti non ha patria (1)

Post n°359 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da lab79
 

Lo disse un autore, Emil Cioran, di cui continuo ad abusare le parole, pur non conoscendolo che superficialmente.  Mea culpa, lo ammetto. Ma questa frase la sento particolarmente mia; ironia del caso, proprio io che di patrie ne ho ben due. Una contraddizione evidente, in onore delle mie stesse parole, suppongo:"La Coerenza è essere fedeli ai propri principi e alle loro conseguenze. Io, per esempio, sono coerente con le mie contraddizioni."

Fatto sta che passo davanti a questo monumento quasi ogni giorno, fermandomi di tanto in tanto a leggere i nomi scavati nella pietra, senza nessuna nostalgia. Non ho morti da ricordare, d'altronde. Ma so che non per tutti è così, e so di qualcuno che attraverso un nome sta cercando di ritrovare il filo della propria storia, la cui lunghezza probabilmente non aveva ancora realizzato. E' un percorso accidentato: fatto di documenti mancanti, ricordi famigliari sbiaditi, e luoghi in cui si sono combattute battaglie, e che ora sono tanto diversi da essere quasi irriconoscibili.

Ma in nome di cosa? Ne ho discusso diverse volte, e la risposta che mi è stata data è inclusa in questa foto, appollaiata in cima a un palo, in attesa che un refolo di vento le renda indietro la vita. La retorica dice che la bandiera è il simbolo della patria, il suo emblema e il suo spirito, ma per me una bandiera continua ad essere un banale straccio dai colori fantasiosi, in balìa del vento capriccioso della storia.

Io dubito che delle persone dìano la propria vita per uno straccio.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/TheNesT/trackback.php?msg=13098268

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
sagredo58
sagredo58 il 02/02/15 alle 16:06 via WEB
Io, come te, Io dubito che delle persone dìano la propria vita per uno straccio. Pur non avendo morti da ricordare nemmeno io, il caso mi ha messo di fronte al percorso accidentato di cui dici: fatto di documenti mancanti, ricordi famigliari sbiaditi, e luoghi in cui si sono combattute battaglie, e che ora sono tanto diversi da essere quasi irriconoscibili. Questi documenti ho letto e cercato, i luoghi mi sono ritrovato a percorrere. Per cercare di capire quello che passando davanti ad un monumento come quello della foto non capivo. Forse ora non ho le idee più chiare, ma ne è venuta fuori una storia che mi ha fatto incontrare, dopo che era morto da molti anni, una persona che a quello straccio ha dato un valore che non sono riuscito a fare mio. Così in maniera riflessa mi è arrivata adesso un emozione. Il fatto che la persona in questione fosse un mio nonno non è così importante. Se ti va di leggere la storia che ne ho ricavato, da questo post in poi: http://blog.libero.it/sognidigitali/11416738.html
 
 
lab79
lab79 il 03/02/15 alle 10:29 via WEB
Sembra che l'unico modo per evitare le trappole della retorica sia quello di fare una lunga strada. (Sto leggendo proprio ora..grazie del link!)
 
   
sagredo58
sagredo58 il 04/02/15 alle 08:38 via WEB
Grazie a te dell'attenzione.
 
manuelazen
manuelazen il 02/02/15 alle 20:28 via WEB
Non ho mai amato le bandiere e neppure gli inni, non soltanto quelli nazionali, anche quelli che stanno ad indicare un colore politico, una tifoseria, una religione... Mi appaiono tutti come occasioni e alibi per forme di protezionismo, separazione e razzismo. Già dentro una nazione ci sono diversità razziali e culturali incommensurabili: per chi e per che cosa combattere? Per conservare il potere di qualcuno su un territorio? Quando mia sorella, insegnante delle elementari, racconta che insegna l'inno di Mameli ai ragazzini, taccio. A chi appartiene l'inno di Mameli? Chi rappresenta? Non certo me, che non l'ho mai apprezzato. Rappresenta i soldati che, come mio nonno, tornarono dalla guerra abbrutiti e ridotti a parvenze d'uomo? Rappresenta il più vecchio dei fratelli di mia madre che venne ucciso dalla bomba che colpi l'autocarro, che lo portava con altri al fronte? Sono grata al caso che uccise mio zio prima che avesse l'occasione di sparare anche un solo colpo contro un suo simile. Mio zio morì, credo, che ancora aveva qualche illusione di ragazzino appena ventenne. Mio nonno morì tentando di fingersi delle illusioni col vino.
 
 
lab79
lab79 il 03/02/15 alle 10:34 via WEB
Forse per capire quell'inno bisognerebbe studiare un po' di più il risorgimento. Io, che ho fatto solo le superiori in italia (E in una scuola cattolica, peraltro. Come ironicamente ho fatto notare altrove...)il risorgimento l'ho scoperto grazie a Wikipedia. Grazie, Wikipedia. Ma non credo basti. E non credo nemmeno sia la guerra la lente migliore per capire il senso di una bandiera: e se invece fosse la pace? Lo so, è un'ipotesi anti-storica, le bandiere sono nate per riconoscere un esercito da un altro, un amico da un nemico. Forse il percorso passa proprio, come insegna tua sorella, dalla scuola.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

amorino11bubriskacassetta2lisa.dagli_occhi_bluiltuocognatino2falco1941dony686poeta_semplicemisteropaganoocchineriocchinerimonellaccio19cuorevagabondo_1962surfinia60manuelazenmarabertow
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

FACEBOOK

 
 

TAG

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963