è talmente tanto tempo che nn scrivo che ho pensato "sarà meglio ripresentarsi..." :-))) qualcuno si ricorderà di me??
girovagando su internet ho trovato questa parodia ben fatta:
Scuola: sciopero generale il 30/10
Lo stesso giorno programmata manifestazione nazionale a Roma
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Sciopero generale della scuola
giovedi' 30 ottobre. Lo hanno deciso i sindacati di
categoria per protestare contro la riforma Gelmini. Lo
stesso giorno Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola,
Snals-Confsal e Gilda hanno programmato una manifestazione
nazionale a Roma. I sindacati della scuola hanno deciso di
indire la giornata di lotta dopo aver registrato stamani, in
sede di tentativo di conciliazione, una risposta negativa
rispetto alle loro rivendicazioni.
ANCORA UNA VOLTA BERLUSCONI MARCIA CONTRO UNA ISTITUZIONE DELLO STATO
qualche info in +
.] E tuttavia, nonostante queste riserve, stento a capire
l’incredibile pioggia di critiche, insulti, manifestazioni, sceneggiate,
lezioni di pedagogia (e talora di democrazia) che sono state riversate sul
neo-ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini non appena ha cominciato a
occuparsi di scuola, e in particolare di quella elementare (per una rassegna
consiglio di vistare il sito del Partito democratico e quello della
Cgil-scuola, ora ridenominata Flc).
Il mio stupore nasce da due ragioni distinte. La prima è che, andando a
controllare le cifre (DL 112, art. 64, comma 6), si scopre che la maggior parte
dei numeri spaventa-famiglie che sono stati agitati sono semplicemente falsi. Non è vero che il bilancio della scuola subirà tagli per 8 miliardi: il taglio
del prossimo anno sarà inferiore a 0,5 miliardi (1% del budget), i tagli netti
previsti per il triennio 2009-2011 sono pari a 3,6 miliardi spalmati su tre
anni. Non è vero che saranno licenziati 87 mila insegnanti: la riduzione del
numero di cattedre avverrà limitando le nuove assunzioni, la cifra di 87 mila
insegnati in meno si raggiungerà nel 2012 e include nel calcolo le riduzioni
già pianificate da Prodi (circa 20 mila unità, a suo tempo giudicate
insufficienti nel Quaderno bianco sulla scuola pubblicato giusto un anno fa dal
precedente governo). Non è vero che, nelle scuole elementari, sparirà il tempo
pieno e tutti i bambini dovranno tornare a casa alle 12,30: l’introduzione del
maestro unico, con conseguente soppressione delle ore di compresenza, libererà
un numero di ore più che sufficiente ad aumentare le ore di tempo pieno
eventualmente richieste dalle famiglie. Né si vede su quali basi l’opposizione
agiti lo spettro di una riduzione degli insegnanti di sostegno, o della
chiusura delle scuole di montagna (nessuna norma della Finanziaria lo prevede,
e il ministro ha esplicitamente escluso tale eventualità).
[Luca Ricolfi]
un'altra
Proprio nel caso della scuola il Partito democratico sta
fallendo il test sullo spessore riformista. Perché ha scelto ancora una volta
(come faceva il Pci/Pds/Ds) di accodarsi acriticamente alle posizioni della
Cgil, di un sindacato che, in concorso con altri, porta pesanti responsabilità
per lo stato disastrato in cui versa la scuola, un sindacato interessato solo
alla difesa dello status quo (come è successo, del resto, nel caso di Alitalia
fin quando ha potuto).
Prendiamo la questione del ritorno al maestro unico
deciso dal ministro Gelmini. Sembra diventato, per la sinistra, sindacale e
non, il simbolo del «vento controriformista» che soffierebbe oggi sulla scuola.
Al punto che, come è accaduto a Bologna, si arriva persino a far sfilare i
bambini contro il ministro (nel solco di una tradizione italiana, antica e
spiacevole, di uso dei bimbi per fini politici). Si fa finta di dimenticare che
la riforma della scuola elementare del 1990, quella che abolì il maestro unico,
fu un classico prodotto del consociativismo politico-sindacale che
caratterizzava tanti aspetti della vita repubblicana. Nel caso della scuola
funzionava allora un'alleanza di fatto fra Dc, Pci e sindacati. L'abolizione
del maestro unico fu dettata esclusivamente da ragioni sindacali.
[...] Per il futuro vedremo ma la verità è che, fino a questo
momento, il ministro Gelmini ha fatto pochi errori. I provvedimenti fino ad ora
adottati sono di buon senso e per lo più tesi ad arrestare il degrado della
scuola. Ma, anziché riconoscerlo e dare il proprio contributo di idee e di
proposte (come dovrebbe fare un vero partito riformista, ancorché
all'opposizione), il Partito democratico preferisce ripercorrere l'antica
strada: quella della «mobilitazione», della sponsorizzazione dei sindacati,
anche quando questi difendono posizioni indifendibili.
[Angelo Panebianco]
CASUALMENTE LO SCIOPERO COMBACIA CON IL PONTE DI TUTTI I MORTI E DI TUTTI SANTI
Bentornato! Che cosa importa ai sinistri della verità? Il loro onanismo mentale li porta a pensare (è una parola grossa, lo so, e mi scuso di averla usata) di essere sempre e soltanto loro i portatori della verità. Affermano sempre di sapere tutto di tutto, senza aver mai fatto niente di utile per tutta la vita. Sai che ti dico? Ma chi se ne fotte di tali cialtroni! Buona giornata.