« IL CARDELLINO - 10 | IL CARDELLINO - 12 » |
IL CARDELLINO - 11Pensavo ancora ad Elena, mai durante i miei sfoghi sessuali. Amalgamata nella scorza cristiana della mia anima, la distinzione tra amore e sesso era in me nettissima, essendo stato arciconvinto che gli atti sessuali fossero porcherie. E nel sognare la donna della mia vita, se mai ci fosse stata, la pensavo assolutamente vergine e pura, come la Madonna; priva di sesso. Mi domandavo se lei mi pensasse ancora. Senza pretenderlo, pur desiderandolo: non sarebbe stato giusto, da parte di uno che non sapeva cosa volesse, che non si sentiva in grado di volere più nulla,avendo rinviato sine die ogni decisione riguardante il suo futuro. Quando ci si rivedeva, nei brevi scorci di estate sabina, erano lunghi colloqui silenziosi, fatti di sguardi; un amarsi senza parole d’amore. Caro Gino… perché i nostri studi ci siano legalmente riconosciuti, dobbiamo sostenere in una scuola pubblica gli esami. Il nostro programma prevede cinque anni di scuola media e ginnasio a Pescia; un anno di noviziato in Lombardia, a Somasca, casa madre dell’Ordine; liceo classico e studentato filosofico in Piemonte; due anni di tirocinio come prefetti; e infine cinque anni di teologia a Roma, prima della consacrazione al sacerdozio… Non essendovi un religioso capace di insegnare decentemente un po’ di matematica, si decisero ad affidarci, in vista dell’esame di licenza media, a una professoressa Incerpi, tanto brutta quanto severa, che saliva una volta o due a settimana ad affibbiarci brutti voti. Così, per la prima volta, dovetti giustificarmi con mia madre… Ti prometto che quei cinque si cambieranno tutti in sette… E la lettera mi fu restituita dal censore perché vi aggiungessi …con l’aiuto del Signore e della Madonna. Peraltro studiavo sodo e volentieri, come per liberare la mente dalla cappa di osservanze materializzate nella maledetta campanella e dalle fantasie erotiche che assillavano la solitudine del silenzio. L’avrei fatta a pezzi, a volte, quella campanella, come essa spezzettava la nostra vita in brandelli di dovere. A carnevale, mentre salivano fino al Castello le voci di festa della città, noi eravamo lì ad “espiare i peccati del mondo” con le quarantore in ritiro spirituale. |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- lo sguardo altrove
- DEBRIS FLOW
- MILIONI DI EURO
- ANGEL & DEVIL
- SENTIMENTI..........
- AVVELENATA...
- ANARCHIA AVVELENATA
- ANCHIOCISONO
- OSTERIA..
- Whats happen?
- il Rimino
- The Lion in Winter
- inequilibrio
- UOMO QUALUNQUE
- Le cose della vita
- MARCO PICCOLO
- profumo di...donna
- CORAGGIO...
- Anima e Mito
- Kremuzio
- un lungo sogno
- *
- rearwindow
- sous le ciel de ...
- DelittiSenzaCastighi
- AMORE E ANARCHIA
- NON E UN BLOG
- miele rose e zenzero
- ANGELO DELLA NOTTE
- Amor Cortese
- LAVOROeSALUTE news
- IM A CRAZY LADY
- Dalle Sbarre
- PASSATO E PRESENTE
- signora_sclerotica
- ...réveil en Italie
- Prof M Di Ubaldo
- miele rose e zenzero
- UNA BLOG PER AMICO
- AL DI LA DEL CIELO
- parole imprigionate
- La vita
- pagliaccio
- Suggestioni effimere
- surfista danime
- Fuori Tema
- Pensieri
- Incursioni
- I due Messia
- Poesie Per Resistere
- Le note dellAnima !
- O.L.I.M.P.O®
- SOULGAME
Inviato da: cassetta2
il 12/07/2020 alle 18:01
Inviato da: anonimo.sabino
il 03/10/2018 alle 18:33
Inviato da: Coralie.fr
il 27/09/2018 alle 16:04
Inviato da: anonimo.sabino
il 20/09/2018 alle 10:58
Inviato da: marimela2009
il 16/09/2018 alle 19:03