Gira si la vòi gira'

Felice Pasqua!

 Nun c'è Santa Settimana senza sono de campana..
A Roma viene chiamata "sono de campana" ogni smaccata esibizione. "Pe'tutto'sto sono de campana" è detto in senso ironico nei confronti di qualcosa che ha deluso l'aspettativa.
Naturalmente durante la Settimana Santa era tutto un "sono de campane", perché lagente rinnovava il guardaroba e rimettva a nuovo casa, facendo le pulizie di Pasqua.
Anche le chiese di Roma facevano a gara per mettere in monstra i loro tesoti. Risale addirittura ad Adriano(772-795) la tradizione di illuminare, durante i giorni della Passione, la grande croce di metallo che sta in S. Pietro, con 628 fiammelle.
Questo gigantesco doppiere prendeva dalla trave trasversale coperta d'argento che reggeva l'arco di trionfo sopra l'altare della confessione.
La ceremonia però, col trascorrere del tempo, invece di suggerire pensieri di contrizione, si era trasformata in una festa, richiamando uomini e donne che facevano sfoggio di lusso e di mondanità.
Questa antichissima tradizione viene soppressa due secoli fa e fu riportata in voga, solo per un anno, dai responsabili della Republica Romana nel 1849. Un cronista lo testimonia con queste parole: "Nel venerdi santo, in S. Pietro, si espose nuovamente, dopo vari anni, la croce iluminata: molto concorso".

Tantissimi auguri per una felice Pasqua a tutti voi....