Creato da annaxxxxx il 03/03/2009

DASEIN

Sono al mondo per esistere. Finora ho solo vissuto, non mi sembra poco...

 

Du bist ein wahrer Lichtkämpfer

 

 

 

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La Cina non è Piccina

Post n°99 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da annaxxxxx

Il buon Obama, l'Eroe del Yes We Can di Veltroni, non smette la santa tradizione americana della lotta al comunismo e ai suoi aspetti più illiberali. Internet deve essere libera e senza censura, "in America come in Cina". Inutile dire che in America internet è già libera, così come si conviene al Paese della Libertà, con una statua della Libertà e un Popolo della Libertà... Nessuno gli ha spiegato che in Cina il comunismo è già stato sepolto da un capitalismo selvaggio che proprio gli USA dovrebbero invidiare, per la sua mancanza di ogni regola e garanzia. Nessuno gli ha detto che proprio grazie a questo sviluppo irresistibile il prodotto interno cinese vola come nessun altro, tanto che una parte sostanziosa delle riserve monetarie statunitensi sono già di proprietà cinese, in attesa che l'acquisto in saldo del debito divenga totale. Sarebbero da vedere gli americani che imparano a scrivere ideogrammi e chissà che il tempo non sia vicino.

- "Pronto ? Signora Clinton ? E’ il centralino della Casa Bianca. Posso passarle il ministro degli esteri cinese Yang Jechi ?"

- "Un attimo, arrivo subito. Biiiiiiiiiilllllllllll, dove sei ? Ma che ci fai sotto la scrivania ancora ? Non c’è più niente lì, te l’ho detto, dai. E già che ci sei portami un caffé macchiato freddo,... marsch !"

- "Pronto ? Signor Yang ? O forse meglio signor Jechi ? O forse signor Yin ? Come accidenti funzionano i nomi da voialtri ? Mah... Signor ministro lo sa che voi siete troppo poco liberali ? Non dovreste opprimere la vostra popolazione impedendogli di andare liberamente su Internet, nevvero ? Eppoi senta, è ora anche che cambiate l’atteggiamento col dissenso interno, magari lasciate libero qualche dissidente, magari non condannateli a morte, magari...

- "Cara Signora Clinton, forse è male informata. I rapporti tra i nostri Paesi sono ottimi ultimamente. Sono talmente buoni che abbiamo comprato ormai circa il trenta per cento del vostro onorevole debito interno. Questo vuol anche dire che se i nostri rapporti peggiorassero potremmo chiedervi indietro tutto, svariati miliardi di dollari che sono di nostra proprietà. Non crede adesso che dobbiamo essere sempre più amici ? Non crede sarebbe più corretto se vi faceste un mezzo chilo di cazzi vostri ? No ?"

- "Carissimo Ciang Yuan Chang (ma come cazzo si chiamano questi…) credo che abbiamo sbagliato numero, farò licenziare il centralinista che mi fa questi scherzi. Credo anche che sostituirò da oggi in poi il Sacro Hamburger con il più sano e squisito riso accompagnato da involtini Primavera. In effetti non sono cazzi nostri, né ce ne può fregare di meno di quattro dissidenti pulciosi. (Biiillllllllllllllllll vuoi uscire o no da sotto la scrivania ? Non c’è più nessunooooooooooo lìììììììì…)"

Ma non sono questi i fatti che più mi preoccupano. Il vero guaio è l’ondata di freddo che stringe in una morsa il nord Europa, quindi anche la Germania, e non accenna ad attenuarsi. Gli amici Teutonici mi dicono che la temperatura minima a Berlino è arrivata a meno venti. Till, copriti bene, non uscire se non per necessità estrema ! Che se no ti si infiamma la gola e poi non mi puoi più cantare Ich hab keine Lust... Almeno metti la sciarpina e i guanti di lana, capito ?

 

 
 
 

Ti prendo e ti porto via

Post n°98 pubblicato il 28 Gennaio 2010 da annaxxxxx

Ho appena finito di leggere “Che la festa cominci” di Niccolò Ammaniti. Una storia che lo riporta allo stile degli esordi, a un intreccio in crescendo che ricorda i Manga, avventurosi, assurdi eppure coinvolgenti. Si ritorna a Branchie, il suo primo “fumetto” fantascientifico dove avvenimenti improbabili fanno da pretesto al racconto della realtà. Non delude, come sempre, ma non esaltante come al solito. Il vero entusiasmo, il migliore Ammaniti per me è in Ti prendo e ti porto via, una storia che mi porto sempre appresso. Cos’ha di tanto speciale? Tante cose, ma soprattutto uno sguardo sul mondo ingenuo e fantastico.

Come in altre sue storie, vi s’intrecciano le vicende di due protagonisti, che a turno si sviluppano nel corso del racconto. Pietro Moroni è un ragazzino della provincia laziale, Graziano Biglia un uomo fatto che cerca una sua collocazione definitiva nella vita, dopo aver farfalleggiato fino ad allora. Graziano s’innamora di una giovanissima cubista, che lo lascerà da solo a piangere il suo fallimento, a malapena alleviato da una nuova storia con la professoressa del ragazzo. Ci sarà una fine tragica per lei, indifesa e sprovveduta come gli altri protagonisti.

Ancora mi appassiona il sentimento di precarietà e la ricerca di un senso e di un posto nel mondo che muovono la vita di Graziano, le tragedie in cui si muove il piccolo Pietro che gli daranno una consapevolezza quasi adulta per la sua età. La storia che si racconta qui è meno assurda delle altre, si parla comunque sempre di noi, della mancanza di punti forti, di riferimenti, di affetti, di prospettive. Per tutti, come nella vita che viviamo, la ricerca di un appiglio, in un mondo che sembra girarti intorno solo per prenderti in giro. Non si riesce a non affezionarsi agli entusiasmi e alle speranze ridicole di Graziano, playboy in disarmo anche per motivi di età. Non si può non stare dalla parte di Pietro, non volerlo aiutare quando affronta un mondo in cui nessuno si cura di lui.

Non si può non avere compassione della professoressa Flora Palmieri, che vive sola con la madre malata e non spera più nulla. Povere persone con povere speranze, presi a schiaffi dal destino eppure sempre ingenui. Come forse siamo tutti, che continuiamo a prendere frustate e nonostante tutto siamo capaci ancora di sorridere e desiderare, sperare e correre. Ma le mie parole sono inutili, perché non possono proiettare il film che si vede leggendo le sue storie. Non so dire perché Ammaniti è così bravo, so solo che non vorrei mai finire di girare le sue pagine, mai uscire dal suo teatro, dove attori vivi mi dicono cose vere.

 Io tranquillo, responsabile, con una brava moglie, i cavalli, la jeanseria, i bambini. Ma quando mai?  Ora devo giocare alla famiglia. Io sono capace di farmi trecento donne in un’estate, ma non sono capace di costruire un rapporto d’amore con nessuna, io sono fatto male. Io sono solo come un cane.”

 
 
 

Schweiss und Blut

Post n°97 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da annaxxxxx

 

 

 
 
 

La Resa, La Rabbia

Post n°96 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da annaxxxxx
 

"Me compare Giacomeeeeeeto, el gaveva un bel galeeeeeeeeeeeeeeto..."
Come sono felice al mattino, l'aria pulita, gli uccellini che cantano la vita spensierata, il sole tiepido eccetera.

Ieri sera il mio amico Reinhard, Tedesco di Berlino, che vedo poco e col quale parlo con skype (il risparmio innanzitutto...), mi ha dato forfait (leggasi forfè) per una febbre stiriana di quelle che ti capitano tra capo e collo all'improvviso. Allora ho giocato il jolly e ho acceso la TV rimanendo su Annozero e Michelone Santoro che da troppo tempo trascuro. Si parlava della beatificazione di Benito Craxi, che ora non è più ladro né mai lo fu, ma anzi perseguitato da Satana Molisano e dalla CIA e da Reagan che non gli perdonava Sigonella. Con una certa sorpresa ho visto pure Grillo, anche se mi chiedevo come mai la RAI dava spazio a pericolosi brigatisti e falsari come lui. E che mestizia i discorsi di questi oligarchi, il loro disprezzo per la verità e i diritti, una tristezza per la loro miseria umana e il disagio che provoca nella gestione disinvolta, crassa e volgare del potere. Allora mi sono detta, basta, voglio vedere qualcosa di Bello che mi comunica vita e non una concezione malata dell'esistenza. Ho visto 'sto film, secondo me il migliore di Nanni Moretti
.

"..e non hai pietà tu di me"

Quante volte l’avrò visto? Io dico almeno 4 o 5. Una storia diversa dai suoi primi lavori marcatamente generazionali. Qui si parla di sentimenti e valori, del conflitto tra il desiderio d’amore e d’amare e la voglia di libertà. Questa scena e la sua frase finale mi rimane come una frustata dolceamara, acuta rabbiosa e sincera fino all’autosacrificio.

Michele, tu non accetti le tue debolezze e imperfezioni, non vuoi vedere la diversità tra ciò che vorresti essere e quello che lo specchio e la vita ti mettono davanti. Lotti per affermare un’immagine astratta che hai dentro, non ti concedi deroghe o cali di tensione, l’amore dev’essere Amore, gli amici devono essere Amici.  Chi tra le coppie di tua conoscenza si comporta male, si separa o si tradisce, viene meno a quell’immagine, alla guerra contro l’Imperfezione non può essere perdonato.

Michele uccide chi svende così il rigore nelle idee e l’impegno morale. In realtà l’eccessiva severità gli fa ammazzare per primo se stesso, un giovane professore solo e solitario alla disperata ricerca di una persona con cui dividere la vita. Nella scena Michele ha la testa troppo invasa dall’autocritica impietosa e dalla tortura dell’amore tormentato per Bianca. Qualunque inciampo nella realtà è insopportabile, la tangente che va a intersecare “l’asse delle X in un punto detto Omega” è come pelle strappata a brandelli, una sofferenza lancinante, una lama nel fegato. La frase con cui supplica lo studente interrogato è e rimane un colpo di genio, esprime la resa rabbiosa e quindi non definitiva alle noiose esigenze della vita, mentre il cuore è altrove a soffrire. Il ragazzo alla lavagna diventa carnefice, le sue parole insopportabili pugnali, la sua presenza e la sua richiesta dolorose molestie. E allora la resa, la richiesta di clemenza, il rimprovero arreso che comincia con quella congiunzione che sottintende una mareggiata devastante nell’anima, eventi che l’hanno visto soccombere impotente alla cattiveria del mondo e alla sua colpevole difettosità. “E non hai pietà tu di me”, è una supplica, quasi a dire “non chiedermi di farcela ad essere qui perché adesso non posso”.

Caro Michele, com'è dolce e puro il tuo rigore morale.

 
 
 

Adunata !

Post n°95 pubblicato il 19 Gennaio 2010 da annaxxxxx

Soldati, commilitoni, truppe scelte. Siamo qui convenuti per esaminare lo stato delle operazioni di guerra e la situazione bellica, in vista di sviluppi che possiamo senza ipocriti infingimenti supporre gloriosi. Nella prima fase le nostre armate si sono distinte in operazioni eroiche sul suolo straniero riportando significativi successi, dimostrando appieno tutto il coraggio e il valore per i quali sono universalmente conosciute. Il nemico ha dovuto ripiegare di fronte alla incontrastabile potenza e al fulgido eroismo che hanno reso vana ogni resistenza. In particolare vogliamo qui ricordare le splendide affermazioni della nostra superiorità militare nelle città di Ginevra e Berlino, ormai sottomesse al nostro volere.

Ancora risuonano in quei luoghi gli epici canti che celebrano le gesta dei nostri eroi rilucenti di gloria imperitura. Altri successi attendono le nostre schiere, altro valore si aggiungerà al coraggio finora dimostrato. Soldati, alle armi per l’ultima sfida che prelude alla più luminosa delle vittorie. Prevediamo la nostra avanzata inarrestabile, essa ci porterà alla più grande conquista non più tardi del 1° di luglio prossimo, con l’assalto finale alla roccaforte scaligera di Villafranca. Potremo lì celebrare con inni sacri lo splendore del nostro meraviglioso esercito.

Soldati, commilitoni. In quest’ora che già ci vede pronti alla conquista, chiamiamo i vostri cuori all’ultimo generoso impeto. Non fate mancare l’ardore patriottico e la dedizione che rendono unico e divino il vostro sangue. Tutti a Villafranca, al castello scaligero, per il definitivo trionfo! Prezzo del biglietto (posto unico) 55 euro, ridotto per militari e ragazzi.

Per fila sinistra, avanti marsch ! Links zwo! Links zwo! Links zwo drei vier!

"Si possono spezzare i cuori? Possono parlare i cuori? Si possono tormentare i cuori? Si possono rubare i cuori? Vogliono il mio cuore nella parte destra ma poi guardo verso il basso e batte lì a sinistra. Possono cantare i cuori? Può un cuore scoppiare? Può un cuore essere puro? Può essere di pietra? Vogliono il mio cuore nella parte destra ma poi guardo verso il basso e batte lì a sinistra. Sinistra due tre quattro! Si può chiedere ai cuori? Si può regalarlo? Pensare col cuore? Vogliono il mio cuore nella parte destra ma io guardo verso il basso, batte nel petto a sinistra. L’invidioso lo ha mal compreso. Sinistra due tre quattro!"

 
 
 

Rialzarsi. Ancora una volta.

Post n°94 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da annaxxxxx
 

A quattro zampe: prima si puntano i piedi, la leva sulle ginocchia, poi le mani spingono per terra insieme con le punte dei piedi, si appoggiano i talloni e le gambe ti tirano su. Si guardano i ruderi, si sente l’odore di bruciato, si guarda l’aria grigia. La testa gira a 360° a guardare l’orizzonte. Un sospiro. E si ricomincia.

...das ist vielleicht möglich, aber jetzt kann ich nicht. Tom, gib mir ein anderes Glas, bitte. Trinken wir zusammen!

Urca che bel contorno verde matematico. Si, mi piace. (Dankeschön Pompeo)

 
 
 

L'AMERIKA

Post n°93 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da annaxxxxx
 

Mio caro blog, dai e dai ancora, il miracolo è avvenuto. L’altra sera su Blob è apparso finalmente quasi tutto il video dei R+ dal titolo sopracitato! Il tripudio ha invaso prima casa mia, poi tutto il  condominio, persino i vicini che conosco poco sono venuti festosi, portando avanzi di panettone e spumante capodannizio sgasato. Danke sehr Enrico Ghezzi... Welche wunderschöne Überraschung !

Ma veniamo a loro, i padroni del mondo. Essi, dalla vittoria della seconda guerra mondiale in poi, fanno il bello e il cattivo tempo su tutto il pianeta, infestandoci l'esistenza con i loro modi di dire, il loro pensiero (sic) e stile di vita, i loro prodotti, i loro film e telefilm. Siamo cresciuti con questa badante libera e oppressiva come nessun’altra. Su di loro ha già ben detto e sentenziato l’immenso Gaber, al cui testo (l’America) rimando per rispetto e devozione. Ma credo sia venuto ormai il tempo di dirla tutta su questo Paese della libertà, con un popolo (della libertà appunto) che possiede una pistola a testa nel proprio comodino. Gente violenta, con un concetto molto strano di democrazia e esportazione della stessa. Basta guardare un loro film o telefilm per capire con che razza di padroni abbiamo a che fare. Non passano 2 minuti da quando sintonizzi su di una loro fiction... ops, su di una storia da cinema o TV, che qualcosa deve succedere, e questo qualcosa loro la chiamano Azione.

Laddove per azione s'intende: un cazzotto o una rissa, un colpo d’arma da fuoco a scelta,  un inseguimento in macchina con incidenti e possibilmente qualcosa che prenda fuoco, un’esplosione. Se il film è pacifico, prima di una di queste cose il protagonista dice all’antagonista: “Ehi tu, brutto figlio di puttana...” così a gratis, tanto per far capire chi è il buono e forte della storia... dimostrazione palese del loro livello culturale e sul loro pensiero politico. Ogni tanto qualche paese diventa “stato canaglia” o “minaccia per la democrazia” e loro, volenterosi e pacifici, partono di buona lena per riportare ordine e democrazia, oltre alle loro consuete tonnellate di pacifiche bombe. Ci hanno imposto i loro film (libri pochi, che scrivere è un po’ più impegnativo, bisogna prima saper pensare), la loro musica che nemmeno si potrebbe veramente definire loro, visto che deriva quasi tutta dal blues dei neri o, quantomeno per ciò che riguarda il country, dalle ballate irlandesi.

Vivono in un Paese dove lo Stato è ingombrante per definizione, solo la Santa iniziativa privata è vista di buon occhio, perché il Buono s’impegna e protetto da Dio ce la farà. Un Paese bigotto allo spasimo e materialista al tempo stesso, conflittuale e paranoico, dove tutti sono in competizione con tutti, sempre alla ricerca di un nemico cattivo da battere, proprio come nei film. Ora che non ci sono più i comunisti (anche se qualcuno non se n’è ancora accorto in Italia) sono tempi duri. Bisogna ricorrere agli integralisti islamici e grazie a dio non ne mancano. Il Paese dove tutto è possibile, dove se ce la metti tutta ce la puoi fare;  a far cosa?  Diventare ricco. Ecco l’obbiettivo di ogni buon americano, quacchero o nero o italiano di origine che sia. Purtroppo hanno vinto non solo la seconda guerra mondiale, ma anche quella che è venuta dopo, quella pacifica, economica e di pensiero.

Se poi dovessimo entrare in tutto ciò che di sporco hanno combinato in Italia, con attentati intrighi e corruzioni, tanto da deviare il corso politico del nostro Paese e renderlo un alleato (leggi SERVO) fedele e disponibile, beh allora si dovrebbe davvero dar fuoco alle polveri del Sacrosanto Odio Antiamericano. E non mi fido nemmeno di Obama, la più grande fregatura planetaria sul cambiamento dal titolo Yes we can. Sarà proprio lui a mandare soldati nello Yemen e chissà dove altro ancora. Non cambierà niente in quel Paese di selvaggi, dove Uomini di cultura e di coraggio sono stati sterminati.

(Il video tratto da Völkerball è bellissimo, alla fine mi commuovo sempre)

 "Questa non è una canzone d'amore, non canto nella mia lingua madre. No, questa non è una canzone d'amore"

 
 
 

Feliz Año nuevo con los queridos héroes

Post n°92 pubblicato il 06 Gennaio 2010 da annaxxxxx

Il 2009 non è stato un granché, ma ha dato il meglio di sé negli ultimi due mesi. In novembre ho potuto vivere l’incontro con una delle manifestazioni di dio in Terra a Ginevra e poi, più avanti, a Berlino. In dicembre il gesto dell’eroico Balilla, cosa che fa ben presagire per l’anno appena iniziato. Però da domani finiscono le vacanze, per me lunghe e meritatissime.

O weh, leider muss ich auch arbeiten. So das Leben ist...

Il 2010 sarà pieno d’amore per tutti e non è solo un augurio, dal momento che Die Liebe ist für alle da. Questo nuovo anno sarà (manco a dirlo) l’anno dei Rammstein, così come del resto anche gli altri a venire. Un  pensiero particolare lo voglio dedicare perciò a Ruben, mio fratello nella Passione, mi hermano en la Pasion, tanto fratello che tra l'altro scrive: "Pues a lo que tengo entendido creo que los Rammstein vienen a Mexico para agosto 2010, es lo que yo se mas no estoy 100xciento seguro pero de cualquier modo ya estoy empezando a ahorrar para ir a lo que ya de por si es uno de los mejores espectaculos de toda la tierra". 

Hola, hermano ! Este video lo pongo aquì por tì, esperando que tu puedas ver Los en el 2010. Ahi, como nos gustan los Rammstein, hombre ! Hasta pronto !

 
 
 

Non mangiate la neve gialla (cit.)

Post n°91 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da annaxxxxx
 

Molto prima che Vangelis commentasse da par suo Blade Runner, un Pflaumesherzog signore della musica scriveva uno dei suoi mille capolavori. Da questo, secondo me, è stato ricalcato il pezzo più famoso di quella colonna sonora. Un grande Maestro, conservatore molto rivoluzionario, sacerdote della libertà, un composto visionario che sapeva allevare le nuvole soffiandole in un tubo magico che aveva dentro, il suo amore per la musica e la vita.

Un brano semplice, solo strumentale, in cui ha saputo costruire serenità sonore che a volte mi accompagnano quando mi sento leggera. Ci vuole la grande arte di uno splendido artista, la conoscenza di un scienziato musicale quale lui era per saper versare raffinatissimo champagne in un bicchiere e fartelo bere come acqua purissima. Rendere semplici e universali suoni nobili ma in realtà complicatissimi è opera d'arte realizzabile solo da Intelletti Superiori.

Il titolo è pazzerello come piaceva a lui, “Un melone nel fieno di pasqua”, un nonsenso nel quale sentire il profumo di qualcosa di ulteriore che le sue note sapevano suggerire. Ancora ripeto e ripeterò quanto manca al mondo questo Genio, signore di tutte le libertà che avessero un suono. Music is the best, diceva, e lui era il meglio della musica. Ricordo onore rispetto e devozione per il Duca!

 

 
 
 

Exklusive Weltpremiere

Post n°90 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da annaxxxxx

...In meinem Herzen und in meiner Seele ist nur eine Stadt: Berlin!

Weihnachten ist noch nicht ganz vorbei und es wird Zeit an Silvester zu denken. Hier ein Rezept für eine Silvesterbowle.

1 liter Vodka - 1 liter Vanilleeis - 1 liter Maracujasaft. Vanilleeis antauen lassen. Die anderen Zutaten mit dem Schneebesen unterrühren. Schaut ein bisschen aus wie RAMMSTEIN...

Schmeckt aber ganz anders! Prosit!

Nicht geeignet für Diabetiker und Menschen auf Dauerdiät!

 
 
 

... WENN DER GEDANKE FREI MACHT

 

 

 

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