Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Giugno 2006

VITA DA SEGRETARIA - PARTE II

Post n°234 pubblicato il 25 Giugno 2006 da ausdauer
 

Lavorare in un albergo situato direttamente sul mare, con tanto di piscina per coloro che non vogliono immergersi nelle torbide acque dell'Adriatico sicuramente porta ad alcuni inconvenienti.

Tanto per cominciare, io non posso godere di tutto quel ben di Dio e la cosa in certi momenti mi rode non poco. Pur non essendo io una fanatica della spiaggia spesso sarebbe un'alternativa migliore rispetto al restare al telefono con una vecchia cliente che mi spiega, con dovizia di particolari, come le sue condizioni di salute siano peggiorate dall'anno precedente a tal punto da non riuscire a tirarsi su da sola dal bidet. Inoltre, mentre io sono seduta dietro al bureau a sgobbare con camicia, pantaloni scuri e scarpette eleganti, la gente mi sfila davanti senza pietà alcuna indossando mise estivissime, emanando odore di crema solare, sabbia, salsedine, riposo e vacanza... e così accade anche che, mentre io sono lì seduta impegnata in una conversazione telefonica molto poco esaltante, mi volti per consegnare una chiave e mi ritrovi a pochi cm dal volto un bel paio di simpatiche chiappette ignude che mi salutano. 

Ora, mica sono una bacchettona folle che non si rende conto che chi ha belle chiappe deve poterle mostrare in allegria e non sono nemmeno dell'idea che tutte le persone che mi vagolano intorno mentre io soffro debbano girare con il burka per alleviare le mie pene, però mi chiedo: perché, mentre sono lì che lavoro in un posto che comunque ha le stesse funzioni di un ufficio, mi devo trovare un sedere in faccia, quando esistono graziosissimi e trasparentissimi pareo che in ogni caso attutirebbero la celestiale visione di natiche sconosciute?

Fa caldo, fa figo, lavoro in un albergo sul mare con piscina e tutto quello che volete, ma la gente non usa più coprirsi quel minimo per zompettare in luoghi che non prevedono quel tipo di (s)vestiario?

La gente esce dalla spiaggia e mi si presentata dinnanzi in bikini e slippini a chiedermi di poter vedere l'albergo: ma certo signori, seguitemi, vi condurrò nella sala da pranzo mentre siete scalzi e con le carni al vento, chissà che qualcuno di molto affamato non vi allunghi una forchettata nel didietro.
Una volta mi capitò persino una donna che mi costrinse a condurla in ogni stanza e anfratto possibile dell'albergo con un neonato attaccato al seno che consumava beatamente il suo lauto pasto. Niente di osceno nell'allattamento, per carità, ma ho visto madri mettersi comunque sedute in un angolino per nutrire i propri pargoli, se non altro per rispettare l'intimità tipica del momento.

Chissà perché dubito che queste cose accadano a Madonna di Campiglio a Natale, quasi quasi quest'anno mi faccio la stagione in montagna...

 
 
 

NUOVE SFIDE

Post n°233 pubblicato il 22 Giugno 2006 da ausdauer
 

Vanno di moda i pantaloni a vita bassa, che io non apprezzo in maniera particolare in quanto portatrice malsana di lardellini di grasso. Ma mi adatto, al mercato si trovano solo quelli e peggio per chi dovrà guardarmi.

Ora mi chiedo: sarò mai in grado di trovare allo stesso mercato del giovedì un paio di mutande che non esibiscano l'orrida etichetta posteriore e rigorosamente posizionata all'esterno con l'abominevole scritta "LOVELY GIRL"?

Personalmente trovo aberrante dovermi piegare e fare in modo che tutti leggano questa sbrilluccicosissima accezione sul mio chilometrico posteriore... Lovely questa dannatissima cippa...

 
 
 

VITA DA SEGRETARIA

Post n°232 pubblicato il 17 Giugno 2006 da ausdauer
 

Siedo davanti al pc in attesa di prendere postazione dietro al bancone del bar dopo cena, cosa che io aborro ma che disgraziatamente mi tocca fare. Scende un cliente, un tipo sui 70 anni (controllati sulla schedina di notifica), barba bianca un po' incolta, fisico asciutto e aria simpatica. Comincia ad aggirarsi nervosamente davanti al bureau, quando ad un tratto mi dice: "Porca miseria, ho dimenticato i sigari di sopra!"

Io, che detesto l'odore del sigaro, rispondo sarcasticamente: "Non è poi così grave" e spalanco uno dei miei migliori sorrisi.

"Lei fuma?"
"Assolutamente no."
"Non ha mai fumato?"
"No, mai."

Mi osserva perplesso.

"Nemmeno la maria?"
"Ehm, no, neppure quella."
"Ma come hai fatto???"

Sgrano gli occhi preoccupata.
"Ehm, come ho fatto... non sono mai stata attirata..."
"Porca miseria, io avrei una voglia di provare!! Non ho mai potuto... prima non si usava, poi mi sono fatto una famiglia e non potevo, adesso che potrei... sa mica come si può fare?"

O__________o

 
 
 

Post N° 231

Post n°231 pubblicato il 16 Giugno 2006 da ausdauer
 

UOMINI...
(tremendo quando capitano tutti in un giorno!)

Io odio l'estate. A fine primavera quasi tutte le zitelle invernali si scongelano e trovano un omino perfetto che farà loro compagnia come una coperta di lana anche durante tutta la bruma successiva. Le fidanzate storiche invece si avvinghiano ai loro ragazzi perché l'estate porta passione e divertimento, ma anche molteplici tentazioni da evitare.
Poi ci sono io. E questo è un esempio della mia vita.

Telefonata dalla cucina
"Ciao Aus, senti, qui discutevamo di una cosa e volevamo sapere un'informazione..."
"Uhm... dimmi...."
[pauraterroreagitazione]
"Tu sei fidanzata vero?"
"No...."
[lo sapevo!!!!!]
"No perché ci sembra strano che una ragazza come te non sia fidanzata... Ci tengo a dirti che se avessi avuto qualche anno di meno io ti avrei dato su pesantemente..."
"O___o"
  [pesantemente eh...]
Qualche anno in meno, una compagna in meno, una figlia in meno... tutti dettagli trascurabili...

Arriva il rappresentante
"Ciao Aus, quando ci sposiamo io e te?"
"Eh?"
[quest'uomo mi fa paura]
"Sì dai, saremmo veramente una bella coppia..."
Certo, si potrebbe fare una bella villa bifamiliare in cui io farò la seconda moglie e scodellerò un altro paio di figli... O__o
Si inizia una conversazione con il figlio del capo sugli alberghi a ore.
"Però Aus, tranquilla tranquilla, ma ne sai..."
"Affatto, ne ho solo sentito parlare..."
"Beh ma fai bene... se non le fai a 20 anni queste cose... anche se a dire il vero ci vanno solo i 40enni..."
"Certo, sposati che vanno lì con le ventenni..."
"Io 40, tu 25, perfetto... andiamo?"
"O__o"

Arriva una coppia di clienti abituali, entrambi 70enni
"Ma lo sai che cosa mi ha combinato lui ieri sera?"
"No."
[aiuto]
"Io me ne sono andata... lui è rimasto qui... e quando l'ho sgridato lui si è battuto una mano sul fianco... che cosa voleva dire questo, eh???"
"Io veramente..."
[questo è delirio puro...]
Interviene il marito: "voleva dire che io non avevo le chiavi per entrare in camera!"
"Ma guarda questo!"
e la signora se ne va indignata.
Io resto incredula a fissare il vuoto. Il capo mi raggiunge e mi dice:
"Ieri sera hanno litigato."
"Ho notato... non ho capito niente, ma ho notato."
"Hanno litigato... per te."
"PER ME???"
[questa ha i campanelli... due 70enni sposati da una vita che trovano da dire per la segretaria di un albergo??]
"Sì, le hanno detto che ieri sera mentre lei usciva lui è rimasto a provarci con te..."
"EH????"
70 anni e mi ha fatto vedere la cicatrice di un intervento al cuore... O__o

Serata di latino americano
Dopo quasi due mesi in cui mi ha assolutamente ignorata il tipo con cui avevo anche preso in considerazione  l'idea di uscire (per 20 nanosecondi, ma devo ammettere che mi era balenata in testa) mi chiede di ballare. Strano, però accetto volentieri, si muove troppo bene per rifiutargli un ballo.
"Ehm, sii buono, sono due settimane che non mi muovo."
Inizia un gira di qua, gira di là, oddio mi sono persa, chi sono dove sono cosa sto facendo sto per cadere non riesco a seguirti... La salsa finisce e inizia la bachata, che notoriamente è il ballo più intimo della serata che tutti gli uomini non vedono l'ora di ballare. Il tipo mi guarda compassionevole e mi dice:
"Guarda, scusa, ma non ne ho voglia adesso."
"Non ti preoccupare, non è un problema" dico io alzando le mani in segno di resa.
E dopo 30 secondi lo vedo avvinghiato ad una che balla come se se lo stesse mangiando.
O________________________o


Ecco, questa è il riassunto perfetto dei miei 25 anni di vita. Chi non avrebbe la possibilità di farlo sostiene che mi "darebbe su pesantemente", le donne mi vedono come una minaccia semplicemente perché esisto e per concludere quando davvero esiste qualcuno che potrebbe anche solo avvicinarsi... se la dà a gambe per sondare altrove!

Chissà come mai non ho un moroso... O__o

 
 
 

Post n°230 pubblicato il 13 Giugno 2006 da ausdauer
 

A NOI GLI ADDAMS FANNO UN BAFFO...

Premessa I: abbiamo solo gatti neri. Olga, la preferita della Mutti, Olivia, Spenny, Oreste e qualche guest star di cui non conosciamo la provenienza. Il problema è che abitiamo su una strada larga, in cui le auto sfrecciano senza tanti complimenti, e qualche gatto ce lo fanno fuori ogni estate.
Premessa II: credo che la mia famiglia in certi momenti sia un tantino grottesca.

Ieri sera, ore 21,30


Ausdauer torna dal lavoro e dall'auto scorge un gatto disteso davanti alla cancello della nonna. Non ha dubbi, è Olga. E non ha dubbi nemmeno sul fatto che non andrà lei stessa a raccogliere le spoglie della defunta, perché due giorni a masticare Maalox sono una buona scusa per sostenere che non si ha lo stomaco per raccogliere eventuali frattaglie prima di cena.

Bruderino l'accoglie. "Ciao Grassina"
"Ciao Grassino, dov'è la mamma?"
"A letto."
"Hanno investito Olga."
"Oh no."
"E' davanti al cancello della nonna. Bisogna trovare il modo di spostarla di lì o domani alle 7 si attaccherà al citofono e mi farà spostare il gatto morto appena sveglia."
La Mutti, che aveva sentito tutto dalla sua stanza, si precipita in strada lasciando la porta spalancata. Ausdauer alza il piatto con malcelato sfinimento e si accascia sulla sedia pronta a nutrirsi, quando si accorge che c'è un gatto in casa, e sembrerebbe proprio Olga (l'unica che riesce ad infilarsi in casa senza che nessuno se ne accorga). In quel momento entra la Mutti con in braccio il cadavere del gatto e l'aria afflitta. "E' Olga..."
"No mami, mi sa che questa è Olga."

La Mutti guarda il gatto che le si struscia sulle gambe.
"Non è possibile, questa è Olga. Non c'è un altro gatto uguale ad Olga."
"Sì, ma anche questa è Olga. Non c'è un altro gatto che entra in casa così."
Sguardi perplessi.
"Se questo gatto morto non è Olga... allora chi è?"
"Forse è Oreste."
"Ma Oreste non è morto due settimane fa? Non è quello che abbiamo trovato nel viale in una pozza di sangue?"
"Sì... credo."
La Mutti continua ad osservare il gatto morto che tiene tra le braccia sulla soglia della cucina, e la cosa è lievemente agghiacciante.
"Dai mami, portalo fuori... è morto..."
"Lo so, è solo che... boh, credevo fosse Olga..."
"Anche io, però sai com'è, preferirei evitare di cenare con un cadavere in cucina..."
"Ma è ancora caldo..."
"Ah beh... allora..."

 
 
 
 
 

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