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Messaggi di Settembre 2006

Messaggio N° 1956 29-09-2006 - 19:29

Profumo - Storia di un assassino





Jean-Baptiste Grenouille, nato nella miseria più grande, possiede un dono: una capacità olfattiva unica che gli permette di riconoscere le differenze più minime...

... tra gli aromi che lo circondano. Dopo una adolescenza passata nella totale indigenza e disumanità, per un caso fortuito riesce a diventare l'apprendista di un profumiere dal passato glorioso. Grazie all'abilità del giovane il negozio torna a fiorire, ma Jean-Baptiste inizia a sviluppare l'ossessione che lo accompagnerà sempre: ottenere l'essenza assoluta. Recatosi a Grasse, città del Sud della Francia famosa per la profumeria, per imparare la misteriosa tecnica dell'enfleurage e soddisfare così le proprie brame, il giovane scoprirà di essere in balia della sua ricerca del profumo perfetto...

Cosa definisce l'esistenza di una persona? Cosa la rende viva agli occhi (o ai sensi) altrui? E cosa permette a noi stessi di percepirci come tali? Di questo racconta Suskind ma di questo, nel film di Tykwer, resta solo l'essenza. Non manca niente in realtà, e la trasposizione di uno dei romanzi più letti ed amati degli ultimi anni risulta soddisfacentemente fedele, pur mancando di alcune parti che - forse - potrebbero aiutare a identificare un fil rouge che attraversa tutto il libro e del quale nel film si perdono tranche non insignificanti.
Un film di essenze, e di assenze, in cui la componente espressiva è fondamentale e per il quale la capacità mimica del giovane Ben Whishaw risulta il grimaldello per scardinare molte resistenze.

Ambientazioni e costumi sono pregevoli, ma non escono dallo sfondo, con il risultato di far risaltare ancora di più il protagonista e il suo tentativo di fare tabula rasa su cui fondare una ricostruzione di sé, ma anche di perdere di profondità e di contestualizzazione (soprattutto per i personaggi che si interfacciano con il suddetto, caratterizandolo ai nostri occhi).
Jean-Baptiste Grenouille attraversa un mondo di morte e di puzza senza farsene toccare, ma leggendolo e piegandolo ai propri voleri, distorti a tratti ma sempre propri, o interpretandone aspetti inconoscibili ai più. Novello Frankenstain crea sé stesso, autodeterminandosi nella sua stessa ricerca, fino alle estreme conseuenze. In questo Tykwer è encomiabile, e il film regge, pur con i distinguo accennati, cui aggiungeremmo una serie di eccessi (nei superpoteri dell'eroe o nella ricerca dell'effetto da parte del regista) che a molti piaceranno - ne siamo certi - ma che ci han fatto... storcere il naso.

di: pepitadellapampa

Messaggio N° 195529-09-2006 - 15:33

La torre della vanità, russa, europea, occidentale

Sarà russo l'edificio più alto d'Europa. Con i suoi 440 metri d'altezza, la Federation Tower svetterà sulla riva della Moscova circondata da altri diciotto palazzi: parti di un progetto il cui costo previsto oscilla tra i dieci e i dodici miliardi di dollari, al centro di un'area di 13 milioni di metri quadrati già ribattezzata la 'Manhattan di Mosca'.

immagineTutto questo accade in un Paese in cui il flusso di capitali stranieri è in continuo aumento, gli investimenti nel settore immobiliare si moltiplicano a vista d'occhio e sono caldamente sostenuti dal governo che risulta essere, per altro, il maggior sostenitore della costruzione della Federation Tower attraverso gli investimenti della Vneshtorgbank, di proprietà quasi esclusiva del Cremlino. anarchia può ormai diventare fatale, così come è successo per Kozlov. La costruzione della Federation Tower sta assumendo per i russi, e in particolar modo per i moscoviti, sfumature molto lontane da quelle economiche.

Il grattacielo sembra infatti portare a compimento il progetto urbanistico delle 'sette sorelle', sette edifici gemelli fatti edificare da Stalin negli anni '30 come dimostrazione della perizia tecnica dei costruttori sovietici, ma anche come simbolo della tensione verso il 'radioso avvenire', verso il comunismo che l'Urss avrebbe dovuto raggiungere sotto la sua guida.
Specchio di una Russia sempre più 'europea', capace di risollevarsi, almeno apparentemente, dalla crisi degli anni novanta, la Federation Tower rischia  di diventare l'ottava sorella, prendendo il posto del mai realizzato Palazzo dei Soviet.
Sono in molti a pensare che l'entusiasmo per la nuova torre in costruzione rischi di distorcere la percezione che il mondo, e i russi stessi, hanno della Russia, nascondendo inflazione, povertà, censura, dietro una facciata di vetro e cemento.
e in russia esistono altri problemi di cui nessuno parla, ecco un esempio:
immagineLa grande isola russa di Sakhalin, poco a nord del Giappone, è un paradiso terrestre coperto di montagne boscose solcate da migliaia di limpidi corsi d’acqua che si gettano nel freddo Mare di Ohotsk, dimora degli ultimi cento esemplari di balene grigie esistenti al mondo.

In queste terre selvagge – e fino a pochi anni fa incontaminate – vivono le popolazioni indigene dei Nivci, dei Nanai, degli Orochi e degli Evenchi, pacifiche tribù di pescatori e allevatori di renne, oggi costretti a lottare per la sopravvivenza di quell’ambiente da cui essi dipendono al cento per cento.

Sopravvivenza seriamente minacciata dallo sfruttamento degli immensi giacimenti petroliferi locali da parte della
Shell, che ha iniziato a lavorare qui sei anni fa ma che solo ora sta cominciando a fare sul serio con l’avvio del più colossale progetto petrolifero della storia.
immagineLe prime trivellazioni sono iniziate nel 1999 e le conseguenze furono immediate. Centinaia di tonnellate di aringhe morte vennero a galla allarmando i pescatori.

Gli scienziati dell’associazione ambientalista
Pacific Environment analizzarono i pesci morti rinvenendo nelle loro carni tracce di petrolio e metalli pesanti. Molte foche morirono. Gli uccelli che normalmente si cibavano di plancton iniziarono a nutrirsi di insetti. Tutto il pesce pescato puzzava di petrolio e la pescosità delle acque di Sakhalin crollò ai minimi storici. Per non parlare dei timori sul destino delle ultime cento balene grigie del mondo.
Gli indigeni di Sakhalin hanno iniziato a protestare: assemblee, dimostrazioni, blocchi dei cantieri. Non hanno mai preteso lo stop allo sfruttamento petrolifero della loro isola e del loro mare. Hanno chiesto solo valutazioni indipendenti sull’impatto ambientale e sociale del progetto e l’istituzione di un fondo per lo sviluppo dei popoli indigeni di Sakhalin finanziato dalle compagnie petrolifere.

Il fatto che le tubature attraverseranno almeno 1.300 corsi d’acqua e che la regione di Sakhalin sia ad altissimo rischio sismico allarma gli indigeni locali, che temono una catastrofe ambientale in caso di incidenti.
 
immagineL'ultimo schiaffo agli indigeni è arrivato da parte dei finanziatori: l’americana Corporazione per gli Investimenti Privati Oltreoceano, la Banca Giapponese per la Cooperazione Internazionale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, che il 14 dicembre è stata la prima a giudicare positivamente, a scopo di finanziamento, gli standard ambientali e sociali presentati dalla Sakhalin Energy (la Shell). La quale ha reagito con comprensibile entusiasmo dato che questo aprirà certamente la strada al coinvolgimento di altre banche che nutrivano dubbi sulla sostenibilità del progetto.



di:
kudablog

Messaggio N° 195428-09-2006 - 17:12

Non credo piu negli uomini..





adesso non mi resta che Dio, negli uomini non credo piu...

Sono le parole di una delle due nonne di Maria la bimba bielorussa vittima dell'egoismo e dell'ignoranza di due stati, l'Italia da un lato  a Bielorussia dall'altro.

Un Italia in cui si mobilita una nazione intera per i "BAMBI" in piemonte, che urla contro ogni schieramento politico a favore degli  immigrati clandestini, un Italia che ha sempre lottato contro ingiustizie e assurdità di ogni genere... oggi scappa, fugge e si racchiude dietro un muro di omertà.

Inutile ricordare a questo popolo di sordi che questa bambina violentata è ora vittima della più bieca e vile strumentalizzazione, appartenente ad uno stato che NOI abbiamo aiutato durante tantissime fasi, quali i problemi di Chernobyl e la caduta del muro di Berlino, uno stato che dopo anni e anni di servitù inflittagli dalla CCCP oggi torna alla luce grazie a paesi come l'Italia,  e cosa fà??? 
Si comporta come nella famosa favola del contadino e la serpe, morde la mano di chi l'ha aiutato sfamandolo e dando loro un aiuto per capire cosa fosse la libertà. Si permette addirittura di ricattare l'Italia con la possibilità di non inviare piu i bambini di Chernobyl presso le famiglie che li hanno accolti, sfamati, vestiti e curati nella piu nobile e tranquilla tradizione di un popolo educato e civile sempre pronto ad aiutare i piu sfortunati, l'ITALIA.

Ma questa Italia ho l'impressione che non esista piu, quell'Italia che ha sempre schierato il popolo delle MAMME a difesa dei bambini, che ha sempre costretto al dietro front chiunque desse i numeri verso un fanciullo, questa Italia firmataria della Convenzione sui diritti del fanciullo di New York, oggi si cala le brache miserevolmente, si nasconde dietro le intercettazioni Telecom o dietro il Moggi del calcio o dietro i reality piu assurdi e lascia che una bambina vittima di atrocità meschine sia ancora preda di squali che hanno il solo vigliacco intento di dimostrare al mondo la loro supremazia.

La famiglia Giusto e le nonne acquisite di Maria meritano non solo l'aiuto dell'Italia, ma anche lo schierarsi delle mamme e dei papà italiani, visto che il nostro tanto esimio Ministro degli Esteri l'unica cosa che riesce a fare è correre dietro la gonna della Raice, ma questa è altra storia.

Voglio rammentare a tutti che nella "Convenzione sui diritti del fanciullo New York 11 novembre 1989" sottoscritta da tutti gli stati appartenenti alle Nazioni Unite si recita:

... riconoscendo che il fanciullo, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità, deve crescere in un ambiente familiare, in un clima di felicità, di amore e di comprensione...

Art. 3
1- In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.

Art. 12
1- Gli stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.

Ora che uno stato come la Bielorussia, passi a piè pari su tali leggi lo posso ben immaginare considerando il retaggio di cultura bolscevica alla maniera di Cuba e di Fidel, ma che uno stato Sovrano, Libero e soprattutto uno Stato fondato sui piu pieni diritti costituzionali come l'Italia le escluda e si dimentichi di applicarle la cosa mi fà letteralmente vergognare di appartenere ad un simile gregge di squali.

Che siano di monito le parole di Maria quando dice: MI AMMAZZO, questa volta lo faccio sul serio, mi taglio la gola.

Mi rivolgo alle mamme e ai papà italiani, chiedendo un aiuto in massa, contro questo vero oltraggio perpetrato contro una bambina che chiede di vivere una vita, che in ogni città lenzuola bianche , come contro la MAFIA, siano sui balconi e che le urla di rabbia siano così forti da esser sentite dai sordi di palazzo Chigi a Roma, che le nonne e i nonni italiani non lascino soli i nonni di Maria.

Scrivendo, telefonando e combattendo dimostriamo a tutto il mondo che da noi i BAMBINI non si toccano.

Il mio grido resta ancora lo stesso GIU LE MANI DAI BAMBINI.

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 195326-09-2006 - 17:51

Una pista siciliana: Catania, mistero 11 settembre

Era una linea telefonica che non doveva funzionare, ma qualcuno è riuscito a infilarsi. E in due sole notti ha fatto decine di telefonate internazionali, per poi tornare nel silenzio.

Le cose si complicano quando si guardano le date: le chiamate sono avvenute soltanto il 9 e il 10 settembre 2001. E se si esaminano i paesi oggetto delle telefonate, allora si capisce di essere finiti nel bel mezzo di un vero intrigo.

Alla vigilia dell'attentato alle Torri Gemelle, da quella linea formalmente non attiva vengono contattati l'Afghanistan, l'Arabia Saudita, il Bahrein. Soprattutto viene chiamato il Maine, la contea degli Stati Uniti dove Mohamed Atta e i suoi compagni stavano per lanciare l'attacco. Due notti di traffico frenetico, che disegnano la mappa del terrorismo fondamentalista, poi più nulla. Finché una serie di controlli incrociati hanno portato a riscoprire la vicenda.

A cinque anni dall'evento che ha cambiato la storia, ecco che spunta un mistero tutto siciliano, reso ancora più fitto dalle caratteristiche della linea: una vecchia Isdn che viene considerata a prova di clonazione.

Una storia che potrebbe confondersi nella grande rete telematica che ha reso la Sicilia occidentale un 'ombelico del mondo' virtuale, dove si intrecciano i cavi a fibra ottica delle principali dorsali della comunicazione mondiale, con un gomitolo sotterraneo che conta quasi cento chilometri di cavi. Al centro di questo enigma c'è una linea telefonica Isdn mai installata completamente. Iscritta nel distretto telefonico di Catania, la linea è rimasta sempre in 'silenzio'. Fino al 9-9-2001 e alla notte successiva. Muta da mesi, e poi mai più utilizzata, nello spazio di due notti la linea generò un incredibile volume di traffico internazionale.
Nessuna chiamata in arrivo.

L'utenza era stata richiesta qualche mese prima da un gruppo imprenditoriale della provincia di Catania, presumibilmente una costola aggregata al Consorzio area di sviluppo industriale.

Il contratto stipulato prevedeva che l'utente avrebbe avuto in dotazione un impianto Isdn. Il canale venne attivato, ma le dotazioni necessarie affinché l'azienda potesse utilizzasse la linea non vennero mai fornite: quel canale non poteva funzionare. Sembrerebbe certo che non l'abbia potuta utilizzare l'azienda che l'aveva commissionata.

Alla fine del 2001, l'azienda si vide recapitare una bolletta salata. Una cosa incredibile: la linea non era mai diventata operativa.

L'azienda protestò con l'operatore, dimostrando di non avere ottenuto la completa istallazione dell'impianto: cosa subito riscontrata dalla divisione clienti business che ha provveduto a cancellare la bolletta dimenticata. Sul piano amministrativo la vicenda si chiuse. E quelle telefonate finirono nel dimenticatoio. Ora, però, quella linea telefonica è nel mirino degli investigatori antiterrorismo del capoluogo siciliano. Che vogliono vederci chiaro su quelle due notti intere passate al telefono e soprattutto intendono capire il senso di quelle chiamate verso Stati Uniti e i paesi del mondo arabo alla vigilia dell'attacco all'America.

Il traffico misterioso sarebbe transitato su una delle linee Isdn richieste a Telecom dal Consorzio area di sviluppo industriale. È importante ricostrire tutte le fasi dell'installazione, per individuare possibili falle sfruttate per inserirsi nella linea.

Le Isdn ormai superate dallo sviluppo tecnologico, sono linee digitali a doppio canale multinumero. Le informazioni 'scorrono' sulla linea sotto forma di codici numeri in sistema binario per poi essere aggregate in forma digitale grazie a una borchia. Per questo, il segnale che corre sulle linee isdn non è intercettabile.
È una linea che non può essere clonata, semmai può essere utilizzata da postazioni esterne mediante l'installazione di una borchia lungo un punto qualsiasi del tracciato della linea, oltre che sul punto terminale.

Le Isdn sono considerate estremamente versatili: consentono anche il trasferimento di chiamata e, grazie al secondo canale di cui dispongono, sono utilizzabili per conversazioni a tre. In questo caso è anche possibile che una connessione generi una conversazione tra due interlocutori connessi alla linea principale:
la linea può essere stata usata come ponte.

di: ladeadeiventi

Messaggio N° 195226-09-2006 - 14:34

Il forno appena comprato non funzona?


La vostra cena scaldata con il forno a micronde nuovo va in fiamme?

Il phon appena comprato lancia fiamme?

Il ventilatore non vuole sentirne di girare?

Il cellullare mentre parlate si spegne?


Riportando la merce al negozio sentiamo sempre la stessa frase: " Rivolgetevi al centro assistenza."

Ho scoperto che non è vero.

Avete diritto, per due anni, alla restituzione dei soldi o alla sostituzione dell'oggetto che non funziona direttamente da chi ve lo ha venduto.


Lo prevede la legge del 02 febbraio 2002 sulla "garanzia europea di conformità", che scatta automaticamente per ogni bene di consumo, dalla felpa al lettore dvd.


Unica clausola: non averli danneggiati.


Quindi, se avete comprato l'aspirapolvere e vi siete accorti che, inserendo la spina, non funziona anche se è trascorso un mese poterte riportarlo al negoziante.


Magari stampando la legge da
qui:

Messaggio N° 195126-09-2006 - 12:59

Angeli... i compagni della nostra vita?

Un angelo...Cos'è un Angelo?

Un  Angelo è quell'entità che ci guida e ci protegge, questo ci è stato insegnato dalla Chiesa.
E noi come facciamo ad essere sicuri della sua presenza impalpabile?

Non c'è risposta più semplice da dare, basta ascoltarsi attraverso le sensazioni che abbiamo. Quante volte mentre stiamo per compiere un'azione che ci crea turbamento sentiamo dentro di noi una vocina che ci suggerisce di non fare quello che stiamo per fare e noi puntualmente disobbediamo e poi ci ritroviamo catapultati in situazioni  sgradevoli più o meno gravi? Ci sono periodi nella nostra vita in cui siamo meno sensibili alla loro presenza, questo perchè quando ci va tutto bene siamo talmente immersi in noi stessi e nella nostra gioia da non avere  bisogno di loro, ma se ci isoliamo in una stanza e rilassati ascoltiamo tutte le sensazioni che abbiamo dentro cominceremmo a sentire la presenza discreta del nostro Angelo e sentirci avvolti come in un abbraccio e una sensazione gradevole di calore che si espande intorno a noi.

A quante persone è successo di scampare ad un incidente o altro perchè all'ultimo momento hanno cambiato idea e si sono allontanate da quel luogo destinato poco dopo a diventare teatro di una catastrofe e scampare così a morte certa?

Direi molte e succede di continuo. Ci amano come una madre ama il proprio figlio. Quando compiamo un gesto gentile o di aiuto verso un nostro simile o qualsiasi altra forma di vita, sentiamo dentro un sentimento di appagamento e di piacere che ci fa capire che abbiamo fatto del bene e veniamo così ripagati. E' un po' come quando diamo una caramella ad un bambino per ricompensarlo del fatto che è stato bravo ed obbediente.
Che bisogno abbiamo di un Angelo? Che senso ha la sua presenza?

E' semplicemente un dono che ci è stato fatto da Colui che ha dato inizio al Tutto perchè sa quanta fatica sia per noi vivere su questa terra.

di: stella112

Messaggio N° 1950 22-09-2006 - 12:11

Diritti&Doveri di un Blogger

Qualche giorno fa in un post, sono stato "accusato" di plagio, ossia di aver copiato testi e stile presenti in blog atrui. Allora.. la cosa mi ha fatto un pochino girare le cosiddette.. per il semplice fatto che l'accusa può esser stata fatta unicamente per una sorta (almeno immagino) invidia nei miei confronti.

Contemporaneamente ho notato che in alcuni blog erano presenti le seguenti scritte : "Questo come ogni altro blog è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo N°196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al Nome, alla persona ed all'immagine ed all'onore. Pertanto IMMAGINI, TESTO, POESIE NON possono essere copiate senza il MIO permesso.Grazie" o cose similari... [NOTA quello tra virgolette l'ho COPIATO da un blog ma non voglio fare nick]

Comunque sia, quando una cosa mi incuriosice, cerco di approfondirla e così è stato. Sono andato a leggermi la legge, l'estensione della legge, il regolamento di Digiland, alcuni siti web inerenti l'argomento e diversi blog. Ora, mi sono dimenticato di segnarmi le fonti, ma basta semplicemente che andiate in Google e inserite i nomi delle leggi e vicino blog, per trovare tutto quello che ho trovato.

In estrema sintesi, tante cose paiono contradditorie.
Innanzitutto il concetto di Nick. Un nick non è legato alla legge sulla privacy, quindi posso dire tutto quello che penso al suo riguardo, l'unica cosa che non si può fare è diffondere i dati personali, come ad esempio un nome, cognome, indirizzo, telefono, credo religioso, sessualità ecc ecc. Ma il nick esce da questi elementi. Ed anche quello che un nick esprime. Se ad esempio pubblico una sessione di chat, anche privata, in cui compaiono due nick (sempre che non ci siano dati personali), nessuno può dirmi nulla.
Seconda cosa. Tutto quello che scriviamo sul nostro BLOG può essere utilizzato in qualsivoglia maniera da DIGILAND. Esempio: se io pubblico una mia foto, anche della mia faccia, DIGILAND e le società ad essa connesse, possono fare pure anche un mega poster in piazza duomo a Milano, perchè il fatto che io le metto qui, e il fatto che ho sottoscritto il loro
regolamento, dà a loro questa autorizzazione. Stessa cosa per quanto riguarda i testi dei post. Loro potrebbero prendere i nostri bei "post" e farne quello che vogliono.

Cosa possiamo fare o non possiamo fare
Tecnicamente anche noi siamo autorizzati a fare quello che vogliamo. Cioè se ci piace un testo di qualcuno, lo possiamo copiare ed incollare sul nostro blog. Per correttezza "morale" dovremmo indicare la fonte, ma non essendo noi SCRITTORI, GIORNALISTI ecc ecc PROFESSIONISTI, non abbiamo diritto a nulla, non siamo soggetti al diritto d'autore. IDEM per le FOTOGRAFIE. Soprattutto se, come avviene nella maggior parte dei blog, si utilizzano dei link. Ossia la foto non viene COPIATA, ma semplicemente linkata, cioè.. la foto rimane sul server da cui l'abbiamo "presa" e non sul server dove c'è il blog. Quindi per le regole del web non è un furto. Ovvio.. che se qualcuno ruba una "foto" della mia faccia.. e la usa per scopi.. non "morali" o a fine di lucro.. io lo posso denunciare.. [a meno, sempre che non sia Digiland]... Se una persona si spaccia per un'altra, cosa che capita spesso da queste parti, il proprietario della foto  può sicuramente sporgere una denuncia per "appropriazione indebità di generalità altrui".. :)

Per smascherare qualcuno.
Una volta era molto difficile capire se qualcuno si inventava qualcosa. Cioè.. se io prendo una frase ad esempio tratta da una canzone e dico che è mia, ecco, basta andare in Google, mettere una parte del testo nel campo di ricerca, magari con le virgolette davanti e alla fine.. e subito Google.. se è un testo "conosciuto" ci darà tanti collegamenti ad altri siti.. dove essa è presente.. Provateci.. e troverete tante sorprese.. [esperimento eseguito dal sottoscritto.. con frasi prelevate.. soprattutto da certi blog.. addirittura.. alcuni.. dove ho trovato proprio le frasi riguardanti la tutela.. sopra riportate...]

Nota sulla legge 62/07.03.2001
Tanti blog riportano il seguente testo" questo blog non rappresenta una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001" Ok.. queste scritte non hanno nessun tipo di valore e sono inutili. Il blog, e più in generale qualsivoglia sito internet, non sono i destinatari della citata legge. Essi appartengono alla sfera del diritto di opinione [art 21 costituzione] e non a quella del "prodotto editoriale" quale la legge si riferisce e il concetto di "prodotto editoriale" si applica unicamente alle testate giornalistiche o ai siti di tipo informativo veri e propri, con uno scopo di lucro, che il blog non ha.

Diffamazione a mezzo stampa
Altra precisazione che vorrei fare è che un Blog non è assimilabile alla stampa, nel senso che il Tribunale di Milano nel 2004 ha escluso l'estensione del "mezzo stampa" ad internet. Quindi l'articolo 596 bis del codice di procedura penale, non può essere utilizzato. Il Blogger non può essere assimilato ad un "direttore" o "vice direttore responsabile" di un quotiano. Anche se c'è una sentenza del Tribunale di Aosta che assimila un Blogger ad un "direttore". Ma quest'ultimo è un caso molto paricolare, perchè il Blogger in questione è un GIORNALISTA PROFESSIONISTA che ha utilizzato il proprio BLOG per diffamare alcuni suoi colleghi. Non essendo noi, come detto sopra, PROFESSIONISTI, il problema non si pone. 

Nostri obblighi - nostre responsabilità.
Sempre su diversi blog ho letto la frase tipo "l'autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti dai lettori... eventuali commenti, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima.."
Pure questa è una grandissima caxxata.

Punto 1 - Gestione ANONIMI. E' una nostra scelta permettere che utenti ANONIMI commentino i nostri blog. Non ci obbliga nessuno. per cui nostra responsabilità diventa il gestirli.

Punto 2 Il blog ci permette di cancellare i commenti. Questa possibilità, non del tutto casuale, ci frega.. nel senso che se qualcuno offende qualcun altro nell'ambito di un commento, noi ne siamo RESPONSABILI, perchè è nostro dovere moderare il nostro BLOG. Ovviamente, come specificato prima, se uno scrive che il nick XXXX è un coglione, allora non sussiste nessun tipo di reato, ma se uno scrive MARIO ROSSI è un coglione.. e noi non cancelliamo il commento, è nostra responsabilità, anche se la scritta.. lo lascia intendere... E il signor Mario Rossi oltre che a potersi rivalere su chi lo ha offeso, potrà rivalersi anche su di noi. [Ps.. non è mia intenzione offendere MARIO ROSSI, è solo un nome preso a caso a titolo di esempio... meglio specificare.. non si sa mai...]. Detto questo, è diverso il caso se qualcuno offende noi. Ad esempio qualche post fa, un certo nick, mi ha definito "SCEMO"... allora.. la definizione in oggetto.. è stata data non ad un nick, cioè a il_grande_boh, ma a Marco. Indi percui, se volessi, potrei DENUNCIARE quel simpatico Signore per INGIURIA e CALUNNIA, onde l'onere di dimostrare davanti ad un giudice che io sono effettivamente "SCEMO".

Cosa faccio io
Tutto quanto scritto nel mio blog è nel bene e nel male, farina del mio sacco.. Da sempre se riporto frasi di qualcun altro cito sempre la fonte. Stesso discorso per le foto. il 90% delle foto le ho scattate io e posso dimostrarlo in qualsiasi momento, avendo gli "originali" nel mio Pc e nelle mie copie di Backup. Per le foto è facile dimostrare la paternità, perchè tutte le Reflex digitali, legano l'immagini originaria al numero seriale della macchina. Se riporto altre immagini, specifico quasi sempre dove le ho prese, a meno che non sia così evidente o che non ci sia scritto direttamente nella foto. (link, nome autore ecc)
Poi penso che sia normale, a volte, scrivere cose comuni ad altre persone. Da sempre sono un accanito lettore, ho letto almeno 3.000 libri, di conseguenza è facile che alcuni concetti espressi magari poi li faccio miei. Per non assimilare concetti altrui bisognerebbe essere analfabeti. Ma da questo dire che copio.. bè.. mi sembra molto inverosimile.

Detto questo.. AUTORIZZO [anche se è un'autorizzazione che non ha nessun valore legale] chiunque a prendere qualsiasi cosa dal mio blog e di farne quello che vuole! Sempre.. senza ledere il mio ONORE. Come dicevo prima, "moralmente", se lo fate, almeno citatemi...:)

Nota: non sono un legale, ma un semplice blogger, ho scritto questo post interpretando ciò che ho trovato in rete, ma gradirei, se qualcuno, più esperto di me, potesse eventualmente correggere sbagli o interpretazioni errate, o aggiungere commenti... grazie!

di: il_grande_boh

Messaggio N° 1949 22-09-2006 - 09:58

I FURBETTI

L'"Affaire Telecom" potrebbe ben presto diventare "L'Affaire Inter", ovverosia un altro grosso scandalo applicato al calcio.  Dopo gli arresti di ieri, infatti, sono emersi  i primi nomi dei personaggi intercettati abusivamente dai "Tronchetti Boys" e  stranamente spuntano numerosi esponenti del mondo del pallone, tra i quali Carraro, Della Valle, Capello, Vieri e De Santis. Il sospetto di una presunta collusione tra Massimo Moratti (presidente dell'Inter) e Marco Tronchetti Provera (azionista e sponsor nerazzurro) non è più soltanto una chiacchiera da bar. Calciopoli, forse, è solo agli inizi.

Finalmente si stanno scoprendo gli altarini. O forse si sta semplicemente scoprendo l'acqua calda.
L'affaire Telecom è passato in pochi giorni da mero caso economico-finanziario,  a vero e proprio scandalo giudiziario, come testimoniano i venti arresti e le decine di perquisizioni di queste ultime ore.

Nella giornata di ieri le indagini hanno subito una brusca accelerazione in seguito alla testimonianza di Marco Bernardini, l'ex investigatore "pentito" che sta loquacemente collaborando con gli inquirenti ed inguaiando ulteriormente i Tronchetti boys. Lo 007 ha riferito fatti e soprattutto nomi.
Tra le migliaia di intercettazioni  figurerebbero personaggi del calibro di De Benedetti, Gnutti, Tanzi, Geronzi e i Benetton.
Ma nel mirino della società di "Trucchetti" Provera non c'erano solo illustri personaggi della finanza, o dei gruppi Pirelli e Telecom.
Tra gli spiati figurerebbero "stranamente" numerosi esponenti del mondo del calcio: Carraro, Della Valle, Bobo Vieri e Massimo De Santis.
Tutti intercettati abusivamente con una  modalità semplice e consolidata: gli spioni innanzittutto violavano le banche dati dei ministeri dell'Interno, dell'Economia e della Giustizia per scoprire vita, morte e miracoli dei soggetti pedinati, compresi i precedenti giudiziari e le schede della polizia.
Quindi acquisivano direttamente dagli uffici della sicurezza di Telecom e Tim i tabulati telefonici dei suddetti e registravano illegalmente i dati, archiviando le conversazioni sia in entrata che in uscita.

Gli uomini di Tronchetti, Tavaroli e Cipriani, avrebbero così accumulato una mole tale di documenti audio da "fare invidia ad un servizio segreto", hanno spiegato i pm. Alla luce di quanto sta emergendo non si esclude che l'"Affaire Telecom" possa diventare presto anche un "Affaire Inter".


Pesanti ombre aleggiavano già da questa estate sulla  società nerazzurra, sospettata dai "maligni"di essere la grande burattinaia di calciopoli.
Addittata di aver commissionato alcune intercettazioni al fido Tronchetti per scoprire i "vizi" ed i "segreti" di alcuni eminenti personaggi del pallone, nonchè delle società calcistiche concorrenti.
In tal caso, il calcio non avrebbe avuto più  davvero segreti per Massimo Moratti, che con largo anticipo sarebbe venuto a conoscenza delle trattative di calciomercato portate avanti dalle altre società, di relazioni o provvedimenti inerenti la politica calcistica e di contrattazioni per i diritti televisivi.

Quelle che fino a pochi giorni fa sembravano pure illazioni,adesso sono qualcosa di più. L'inchiesta sembra andare in questa direzione e la società nerazzurra, Moratti in testa, sarà chiamata a dare delle risposte.
A quale scopo la Telecom di Tronchetti Provera (azionista e sponsor nerazzurro) avrebbe pedinato, spiato e intercettato personaggi del mondo del calcio?
Tra l'altro nemmeno personaggi qualunque: Carraro, il presidente della Federcalcio, Bobo Vieri, l'ex giocatore dell'Inter, Cesare Geronzi, il banchiere che finanzia mezza serie A, De Santis, l'arbitro considerato dagli interisti amico della Juve e, dulcis in fundo,  Diego Della Valle, l'acerrimo nemico di Moratti. Se 2+2 fa 4....il risultato anche in questo caso sembra scontato. 

Qualora venissero confermati i sospetti di una torbida connivenza tra l'inter e la Telecom, sarebbe addirittura riduttivo parlare di illecito sportivo: le manette scatterebbero immediatamente anche in via Durini.

Ebbene sì, tra qualche settimana il "Signor" presidente nerazzurro  dovrà spiegare molte cose. E chissà che Moratti, Tronchetti e Guido Rossi non vengano ricordati come i "furbetti del telefonino".


di: corsivo79

Messaggio N° 1948 21-09-2006 - 20:26

Ratisbona!!!!

Il credere in qualcosa ci porta al convincimento personale che la ragione sia ipso fatto dalla nostra parte, vuoi per ignoranza o per semplice presunzione personale che ci spinge a dimostrare a chi è contrario al nostro credo l'errore in cui vive.

Parlare di religione partendo dal concetto su espresso, diventa cosa poi ancora piu difficile e nello stesso tempo tarata a convincimenti che s'imperneano su credenze, fervore e fede.

La nostra Religione come tutte le altre è basata sul concetto del credere senza avere materiali prove che documentino il reale effettivo e scontato fondamento della cosa, sta di fatto che la preghiera principale per noi cattolici resta il Credo, e alla base di tutto la Fede che c'impone di credere senza chiedere vere prove materiali.

Ma, i cristiani nella storia sono sempre stati vittima di chi, nella qualità, si riteneva l'unico assertore di verità assolute, come poi la Chiesa nel proseguo dei secoli ha evidenziato con pratiche assolutistiche e violente, vedi i famosi Tribunali della Santa Inquisizione e le famose Crociate, forse eventi scaturiti per la cattiva interpretazione della visione di san Paolo, davanti al quale si erano chiuse le vie dell’Asia e che, in sogno, vide un Macedone e sentì la sua supplica: «Passa in Macedonia e aiutaci!» .

Ma resta ben evidenziato che queste "pratiche" erano dettate dall'uomo, che per interessi personali e politici aveva elaborato a suo favore e non di certo dal Dio cristiano a cui noi tutti ci rapportiamo, quindi una vera politica umana che di Divino non aveva nulla.

In ogni popolo il valore dello stesso è dato dal modo in cui si rapporta con altri popoli e da come è riuscito ad innalzare il suo stato da ignorante a culturalmente edotto, portando di fatto il suo modus vivendi a livelli di netta diversificazione dagli altri e nello stesso tempo ad un livello di vivibilità migliore.

Esiste una netta differenza dal mondo orientale a quello occidentale, che non si basa solo su affermazioni economiche, ma che è ben evidenziato dal modo di vivere, dal modo di rapportarsi e di come siano usciti dalla fase embrionale di violenza dettata dall'ignoranza delle parti in causa.

Ma cosa è successo a Ratisbona.

Il Papa, Benedetto XVI, in un ambiente universitario ha elaborato un discorso che alla base aveva un concetto espresso dal re bizantino Manuele II Paleologo, «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava» pensiero che esprime la jihad (guerra santa).

Concetto completamente differente dal " logos " cristiano, e per logos intendiamo la ragione, intendiamo Dio, che invece ben esplicita il pensiero di ragionare e di convincere, "lasciate che essi vengano a me ", completamente contrario alla guerra come mezzo per diffondere la fede nel mondo, ed è inutile confondere il Dettato di Dio da quello poi applicato dagli uomini per interessi di parte.

Quindi Dio non parla di guerra o di ijhad, ma parla di come portare alla fede una persona, tramite il convincimento e il buon comportamento, e non tramite la violenza che resta contraria alla natura di Dio che predica l'amore e la pace tra i popoli.

Questi concetti in un ambito culturalmente avanzato sono la base di disquisizioni, sono il vero sale della mente che porta uomini di cultura ad interrogarsi su tanti concetti che restano difficili per un uomo comune occidentale, che tra problematiche di vita quotidiana e ricerca della sopravvivenza pone un interesse relativo, e che diventano incomprensibili per un uomo orientale, per il motivo di seguito riportato.

Ora, quello che le televisioni ci propinano e quello riportato dal visus di quanti recatosi in paesi mussulmani hanno raccontato, ci lascia tranquillamente pensare che buona parte del mondo orientale sia culturalmente non abile al discernimento di tali affermazioni, che montate ad arte da fautori di ijhad e dittatorelli rampanti hanno usato per infiammare gli animi di popoli che vivendo in miseria ed ignoranza vedono nella cultura della loro religione l'unica fonte vera, ovvero l'unica ricchezza di cui sono possessori e che li rende superiori a tutti gli " infedeli" che non appartengono alla loro casta.

Ma se posso capire e non scusare il comportamento di tali genti, mi resta impossibile capire e scusare il comportamento di chi è preposto alla guida di governi, quando il capo del nostro governo, On. Prodi, a espicita domanda sulla sicurezza del Papa durante il viaggio di novembre in Turchia, risponde: "Non ne so nulla. Ci penseranno le sue guardie", mi lascia perplesso, e mi lascia pensare che forse per Prodi solo chi appartiene a bandiere monocolore, possibilmente rosso Cina, sia da difendere, oppure che il suo NON SAPERE sia continuo, vedi i fatti della Telecom, ma certamente sapra come ergere sù una nuova figura che ha conosciuto in Cina i famosi Ispettori Politici.

Mentre quando a Roma , un fascicolo è aperto contro ignoti perche le minacce apparse su alcuni siti riconducibili ad organizzazioni terroristiche rivolte al Papa, alla Santa Sede e alla città di Roma hanno spinto gli inquirenti della procura romana ad aprire un'inchiesta, la cosa mi mette agitazione.

Pepone e Don Camillo insegnano che nel vociare delle piazze, nello sguazzare dei comizzi sia inteso che ogni parte giochi il suo ruolo, ma quando Pepone o Don Camillo, distintamente, per avverse situazioni di vita si sono trovati in difficoltà serie, allora, l'uno è sempre corso in aiuto dell'altro prescindendo dal colore della tunica o da quello dei pensieri politici, perche anche Pepone battezzo il figlio e nei momenti bui si è sempre rivolto con gli occhi a Dio a chiedere aiuto.

In ultima analisi, provate per un attimo ad immaginare tutto il mondo gay o a tutti coloro che per i famigerati pacs, o per l'aborto o per le manipolazioni genetiche e motivazioni simili imprecano contro il Papa e la Chiesa, credete che se la nostra Religione fosse simile ad altre sarebbero ancora vivi???

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 1947 21-09-2006 - 17:00

Figli di un'identità comune

Vorremmo staccarci dall'aridità del nostro vivere quotidiano per librarci, come nuvole sottili, in un cielo sereno, in cui liberare la nostra fantasia. Ma le nostre radici affondano in una realtà ben diversa e, per quanti sforzi facciamo nel tentare di sublimarci verso più nobili destini, dobbiamo confrontaci con la nostra natura animale.

Che ci piaccia o meno, siamo costretti a percepire la realtà solo attraverso le pieghe contorte del nostro cervello che conserva le tracce indelebili delle sue origini.
Gli istinti, motore primordiale dell'irrazionalità che muove i sentimenti, sono finalizzati alla conservazione della specie. E' però errato concludere che sia innaturale ogni atto che non abbia come fine ultimo la procreazione. Alla natura non interessa che tutti mettano al mondo figli ma che, sulla totalità delle persone, ci sia un numero di nascite sufficiente a garantire la sopravvivenza della specie. Quindi non è innaturale che esitano omosessuali o persone che non vogliono avere figli. Siamo parti infinitesime di un disegno statistico molto più grande, ordito da una natura matrigna che non si cura affatto del singolo individuo.

L'identità sessuale

L'ideale di eguaglianza non deve essere confuso con omologazione ed appiattimento: ciascuno di noi ha caratteristiche peculiari che lo distinguono dagli altri, percepite in modo positivo o negativo a seconda della sensibilità e dell'educazione di chi giudica.
Mettere da parte i pregiudizi e imparare ad apprezzare le differenze può arricchirci moltissimo.
Quando veniamo concepiti partiamo con una identità femminile di base ma una scarica ormonale di estrogeni pilotata dal cromosoma Y può cambiare il nostro destino. In via prioritaria gli estrogeni cambiano gli attributi sessuali e, in seconda battuta agiscono sul cervello per riprogrammarne la struttura in modo che tutto l'organismo sia pronto ad affrontare il compito che la natura gli ha riservato.
La trasformazione non è mai totale e l'effetto degli ormoni può essere più o meno recepito dalle strutture biologiche. Così nell'uomo e nella donna coesistono caratteristiche più o meno spiccate anche del sesso opposto: Linneo diceva che ¿natura non facit saltus¿ (la natura non fa salti). E' riduttivo considerare solo gli attributi genitali per separare gli uomini dalle donne perchè gli ormoni agiscono anche sul cervello. Può capitare che gli estrogeni modifichino i genitali ma non riescano ad agire sulla corteccia cerebrale, così alcune persone pur avendo attributi maschili si sentono donne o viceversa.
Studi scientifici hanno dimostrato che l'identità sessuale non è una libera scelta dell'individuo ma una programmazione fatta dagli ormoni sulle nostre cellule nella fase iniziale della nostra vita.

Differenze

La natura opera sempre con grande saggezza per la conservazione di una specie. Ha attribuito all'uomo e alla donna funzioni diverse e le sensibilità più idonee ad assolvere i rispettivi compiti.
Talvolta si sente scherzosamente affermare che le donne hanno gli occhi anche dietro alla testa. In effetti la percezione visiva delle donne è molto più ampia. E' invece più bassa la loro percezione spaziale, il che spiega la difficoltà nell' orientarsi guardando una cartina o nel posteggiare in retromarcia.
La donna riesce ad elaborare rapidamente tutto il campo visivo anche se con minore dettaglio mentre l'uome è costretto ad esplorarlo muovendo gli occhi. Ecco perchè l'uomo fatica a trovare i calzini e la donna non sopporta il disordine: l'uomo vede quello che puntano i suoi occhi mentre la donna vede anche ciò che c'è intorno.
Gli occhi nelle donne hanno una quantità molto maggiore di cellule sensibili ai colori e descrivono le tinte in modo assai più preciso e variegato di quanto riesca a fare un uomo.
L'uomo ha una pelle più spessa e ciò rende i suoi recettori tattili assai meno sensibili di quelli della donna; è quindi naturale che l'uomo non riesca a capire spontaneamente la necessità della donna di essere accarezzata.
L'istinto di conservazione della specie spinge l'uomo a diffondere il proprio seme e, paradossalmente, la donna a formare una coppia duratura perchè teme che la mancanza di un compagno stabile possa privare i suoi cuccioli delle cure necessarie.
La donna riesce a capire le necessità della prole anche in mancanza di comunicazione verbale. E' psicologa per natura e percepisce lo stato d'animo di chi le sta attorno da sfumature comportamentali che per l'uomo non hanno alcun significato.
L'uomo si concentra sul significato delle parole e cambia pochissimo l'espressione del volto durante la conversazione. La donna invece ascolta anche con gli occhi: cattura anche le impercettibili variazioni del tono della voce e dell'espressione del volto dell'interlocutore.
La donna riesce a fare più cose e a seguire contemporaneamente più conversazioni mentre l'uomo tende a svolgere una sola attività alla volta e si estrania da tutto il resto.
Nella donna le parole vengono spesso usate più per la carica emotiva che riescono a comunicare che per il loro significato. Così l'uomo fatica a seguire i discorsi della sua compagna, che spesso salta con disinvoltura da un argomento all'altro.
Le percezioni sensoriali non consentono all'uomo di cogliere i dettagli con la stessa facilità con cui li percepisce la donna, che ingiustamente accusa il proprio compagno essere insensibile e distratto.

Conclusioni

E' sbagliato dividere gli atteggiamenti degli individui tra naturali e innaturali perchè la natura non si cura del singolo individuo e non genera divisioni nette.
Dobbiamo essere comprensivi verso gli altri ed accettare che ci possa essere un modo di amare e di percepire la realtà diverso dal nostro. La persona che amiamo pensa e interagisce col mondo esterno con una sensibilità diversa dalla nostra. Non riflettiamo su di lei la nostra personalità ma accettiamola per quello che è, in modo che le sue diversità ci possano arricchire.


di: not4sex

Messaggio N° 1946 21-09-2006 - 13:46

LA CASA NASCONDE...MA FREGA PURE!!!



Dicono che la casa nasconde ma non ruba….e che quindi quello che non trovi adesso lo troverai prima o poi, magicamente uscirà fuori….NIENTE DI PIU’ FALSOOOOOOOOOOO!

Prendiamo ad esempio i cucchiaini da caffè, quanti miliardi di cucchiaini si sono comprati nel corso della nostra vita e sono misteriosamente scomparsi, tutti insieme…costringendoci a girare il caffè con il cucchiaio della minestra o con un coltello? Sono ormai convinta che vivono di vita propria, che decidono tutti insieme di andare in vacanza da qualche parte, sono talmente sconvolta da questo fatto che quando li compro cerco disperatamente di vedere se hanno delle piccole gambettine, se sono dei bruchi mimetizzati da cucchiaini,oppure sono delle anime senza tomba che vanno a vivere lì dentro!

I calzini non sono da meno, quando li metti nella lavatrice ci sono tutti, già quando li stendi ti rendi conto che qualcosa non quadra, ma fai finta di niente per non disperarti….ma quando li vai a riporre nei cassetti, la stregoneria è compiuta….ti trovi con 3 calzini di colore differente, che non riesci assolutamente ad accoppiare! Li metti via con la vana speranza che prima o poi la lavatrice li renda, e ammucchi calzini unici di tutti i colori dell’arcobaleno….MA TU SAI BENE…CHE NON LI TROVERAI mai più! L’unica speranza è convincere i proprio figli che l’ultima moda è portare un calzino rosso e uno verde, oppure uno giallo e uno celeste, ma non ci crederanno MAI!

Vogliamo parlare della triste storia della moltiplicazione degli accendini? Improvvisamente ne possiedi 350, chi fuma sa la gioia infinita di possedere una marea infinita di accendini, ma passa un giorno o al massimo 2 e non hai un accendino per accendere la sigaretta, per accendere il gas per cuocere la pasta, cominci a sfregare gli stuzzicadenti uno contro l’altro per produrre il fuoco, hai letto da qualche parte che gli uomini delle caverne facevano così…ma è tutto inutile! Ho il sospetto che l’associazione antifumo c’entri qualcosa…o che sia una congiura del ministro Sirchia i persona, ma sta di fatto…che dalla moltiplicazione si passa alla storia degli accendini perduti alla velocità della luce….e sappiate, non li ritroverete mai.

Gli orecchini: li riponiamo sempre allo stesso posto quando ce li togliamo, ma quando li andiamo a rimettere il massimo che troveremo è un cerchio e un pendente, oppure uno di legno e uno di plastica, non servirà a niente cercare sotto a ogni letto, a ogni armadio, in tutti i cassetti possibili immaginabili, una gazza ladra sicuramente vive con noi, ci fregaaaaaaa gli orecchini per farsi il nido, o sono degli orecchini stanchi che vanno a morire da soli nel deserto… ( qui siamo nella fantascienza pura)

Altra cosa che la casa ci frega sistematicamente sono le forbici, passi dei periodi a tagliare la carne con le forbicine per le unghie per poi trovarti a tagliare il filo mentre cuci con i forbicioni da cucina, per poi essere costretta a fare l’orlo dei pantaloni tagliando la stoffa con il coltello del prosciutto, ecco il coltello del prosciutto non ho casi certi di sparizioni definitive…che strana sta cosa….

E per ultimo, non per importanza, parlerei della sparizione delle mutande, sia le vostre che quelle del vostro consorte, nel secondo caso potete ipotizzare che le lascia a casa dell’amante, ma nel vostro caso il mistero si infittisce, a meno che non abbiate un amante anche voi o avete la strana abitudine di “cacciarvi le mutande dove capita” pure quando state al supermercato….e allora una domanda sorge spontanea : MA DOVE DIAVOLO STANNO LE MUTANDE MIE?????

Qui i casi sono 2…o ste case  si sono iscritte su E-BAY e vendono la roba nostra al migliore offerente on line, oppure…abbiamo assolutamente bisogno dell’ispettore Colombo….perché il caso è veramente difficile da risolvere!


scritto da: sissunchi

Messaggio N° 1945 21-09-2006 - 13:27

Amici : riflessioni e domande

Sarà la pioggia, sarà la riconsiderazione di fatti recenti e un po' meno prossimi, ma è da qualche ora che mi ronza in mente una domanda...

L'AMICO, è le sue idee? gli interessi che ha? le sue emozioni? o più semplicemente qualcuno che capita sulla nostra strada, che fa breccia nel nostro cuore, indipendentemente da come o cosa prova, sente, dice...? un'affinità elettiva...

Se hai un fratello, che pensa diametralmente opposto a te, in tutto, non smetterà d'essere tuo fratello... è un legame di sangue, non si sceglie... si ha.


Ma se hai un amico, che pensa diversamente da te, magari in un solo campo... la tua coscienza metterà un freno a quell'amicizia?

spesso ho visto essere così...

ma è giusto?

ultimamente ho riflettuto su questo... e non ho trovato risposta... perchè... non ho mai troncato un'amicizia per diversità d'opinioni... ma solo per comportamenti profondamente scorretti, come un'inganno voluto e atto a farmi del male, o un'ipocrisia profonda.


Però ho sempre pensato che ognuno debba seguire la propria coscienza, per questo, quando alcune persone, durante la mia vita, mi hanno detto, non sono d'accordo con te, e in coscienza non me la sento di parlare ancora, di incontrarci, o di uscire ancora insieme... ho sempre accettato la cosa.

Con amarezza, perchè non mi è mai sembrato giusto essere scartata per le mie idee in un campo o nell'altro... mi è sempre sembrata una forma di razzismo ideologico, ma d'altro canto non ho mai voluto imporre la mia amicizia. come si può? se non è spontanea... non è amicizia.

Ma allora, si è condannati a rimanere senza amici? visto che per un verso o per l'altro, su qualcosa si sarà sempre in disaccordo...così ho perso di vista, persone in gamba, speciali per me... con un gran intelletto, simpatia, bontà d'animo... ed ogni volta ci rimango male... eppure non riesco a far loro una colpa... e mi chiedo se sono io quella che non va...

... perciò...

cos'è un AMICO?


scritto da: demi17

Messaggio N° 194419-09-2006 - 16:06

Shock antifumo?





La consultazione pubblica è stata lanciata dal servizio sanitario britannico lo scorso mese di maggio e si è chiusa il 25 agosto.


Obiettivo: valutare se e quali immagini introdurre sui pacchetti di sigarette per rafforzare l'impatto dei messaggi antifumo.

Quelli, per intenderci, che ricordano che fumare fa male, a te, ai bambini, al sesso, all'intelligenza, ai denti, ai polmoni.

Ora, non so l'esito della consultazione pubblica, ma ho dato un'occhiata al documento che la accompagna.

Capisco l'intento. Capisco il punto di partenza e gli obiettivi da raggiungere.
Resto però perplessa davanti alle immagini.

Volutamente shockanti, ben più che disturbanti. Al limite della pornografica necrofilia.
E mi domando se davvero sia questa la strada.

Le immagini di sofferenza, disfacimento, autodistruzione sono davvero deterrenti efficaci?

Mi ricordo che quando uscirono i primi pacchetti con i messaggi a metà strada tra il terroristico e l'intimidatorio, qualcuno, che fiutò sapientemente l'aria, mise in vendita copripacchetti in cartoncino per nascondere le scritte.

Non so se si vendano ancora.

Mi ricordo però le battute: tu che cos'hai? Io quello sull'impotenza.

Credo non ci si faccia più caso.
C'è un'assuefazione a tutto, temo.

Anche alla crudeltà delle immagini. Del resto, i reportage di guerra insegnano.
Resto con le mie perplessità. Se la campagna verrà approvata, bisognerà comunque aspettare pressapoco un anno per vederne gli effetti.
Non solo sui pacchetti.

di: SandaliAlSole

Messaggio N° 194319-09-2006 - 15:59

Ibernazione umana, il brivido dell’Eternità

Negli ultimi anni l'interesse intorno al campo dell'ibernazione è andato man mano aumentando, se fino a qualche anno fa la crioconservazione era considerata una scienza marginale, oggi, grazie ai progressi compiuti nel campo della medicina e in particolar modo nelle terapie geniche, sono sempre più numerosi i ricercatori che sperimentano anche in questo campo.

I progressi fatti negli ultimi tempi hanno permesso una semplificazione delle procedure di crioconservazione, secondo Rhoades le procedure possono essere eseguite da un qualsiasi imbalsamatore. Con le conoscenze attuali quello che resta ancora lontano è la procedura che permetta il risveglio dallo stato d'ibernazione, o l'alternativa di un possibile ritorno in vita nel futuro.

Come avviene l'ibernazione umana? La procedura di ibernazione è abbastanza semplice, dopo aver sostituito il sangue con un composto chimico il corpo viene congelato sfruttando l'azoto liquido, un procedimento che permette di abbassare la temperatura fino a -196 °C.

La “Sospensione Cronica” , nota come Ibernazione, consiste nella formazione di cristalli di ghiaccio sia nella fase del congelamento che nella fase di scongelamento,riportando il corpo a temperatura ambiente.

Lo scopo è quello di riportare in vita l’uomo attraverso una sorta di coma ipodermico, dove il battito del cuore è lentissimo tanto da impedire la degenerazione dei tessuti.

di: Ladeadeiventi

 

Messaggio N° 194219-09-2006 - 10:18

EVA-R1 UN ANDROIDE COME SEGRETARIA

Certamente non è una super news in quanto l’annuncio è stato fatto a Maggio 2006, ma io me ne sono accorto soltanto oggi.

Sembra incredibile, ma quando da bambino guardavo i cartoon su Goldrake, Mazzinga e Jeeg, non avrei mai pensato una roba del genere. Mi riferisco ad un androide che sostituisca gli umani nel lavoro.


Sto parlando di EVA-R1 una donna androide costruita dai coreani per svolgere funzioni di receptionist. L’androide è ricoperto di gomma e silicone ben modellato che le dà tratti coreani. E’ dotata di sensori vocali e microtelecamere attraverso i quali interagisce con gli esseri umani.
EVA-R1 possiede un vocabolario di 400 parole e quindi parla. E’ in grado di capire lo stato d’animo della persona che le sta di fronte e, grazie a dei motori che sostituiscono i muscoli facciali, adatta le proprie espressioni alla situazione ( sorriso, tristezza… ).

Con questo androide la corea del Sud, che già utilizza pattuglie robotiche al confine della corea del nord, cerca di concorrere con il Giappone alla gara della Robotica.

A noi non importa chi vinca questa “sfida” l’importante è che questi automi non turbino la nostra società …


Se volete parlare di questo argomento fate un salto sul Forum “Parlando di Tecnologia” … Vi aspetto
webandnet

Messaggio N° 1941 15-09-2006 - 15:07

SESSO....COME UN VIDEO GAME




Tutto parte da un’inchiesta per realizzare film sul mondo degli adolescenti, realizzata da Marco Pozzi, le solite domande di routine, come passi i tuoi pomeriggi, come passi il tuo tempo libero, e le risposte erano tutto meno che scontate, oserei dire fuori da ogni aspettativa.

Molte di loro hanno raccontato delle domeniche pomeriggio passate nei bagni delle discoteche, a fare “ uno strano gioco” . Una gara, tra amiche , a chi riesce a soddisfare più ragazzi con un rapporto orale. I maschi si mettono in fila ed aspettano il loro turno, pazzesco! E’ pazzesco che nemmeno parlino tra loro, che nemmeno sappiano come si chiamano, che non ci sia nulla che possa assomigliare ad un contatto umano, è come una funzione di un videogame, sono come dei personaggi che devo svolgere un compito, e come tali non si fanno domande.

E’ come se non fossero degli esseri umani, eseguono e ricevono un punteggio, in base a quel punteggio aumento il rispetto e la stima da parte del gruppo, delle altre ragazze, il fatto di fare sesso in pubblico non le disturba, non sono Maria, Franca, Giada….sono come Lara Croft l’eroina del video gioco, ma la loro avventura si svolge in un bagno, e le loro gesta non sono scalare montagne o paludi, è praticare sesso orale a degli sconosciuti….

E i ragazzi come vivono questo gioco? Le lasciano fare, ben contenti, non consci che dall’esterno il tutto potrebbe sembrare ridicolo, stare in fila con i pantaloni abbassati, in attesa di un’emozione da valutare con un voto, o di fare parte di un “operazione quantità”.

E’ l’espressione di un disagio, di una rapporto distorto con la sessualità, è il risultato dei bombardamenti mediatici, di foto di ragazzine seminude, di video violenti, di una famiglia che corre corre tutto il giorno e non ha tempo, un piatto troppo forte da digerire, specialmente a 14/15 anni…età dove le parole banalità, routine, trasgressione non dovrebbero proprio esistere.

Eppure sono le stesse ragazzine che cercano tenerezza e amore, che scrivono il diario, che hanno on line dei blog teneri e pieni di speranza, speranza di essere amate, di essere accarezzate, blog dove leggiamo che stilano la classifica dei baci più belli ricevuti….e quello che accade la domenica?

E’ solo un video gioco: GAME OVER….INSERT COINS

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 1940 15-09-2006 - 14:09

10.000 MESSAGGI FA'....

Ho iniziato a circolare sui forum di Libero quasi 2 anni fa, era il 17 settembre del 2004, quando, spinto da un bel messaggio in "Credere, ma qual'e' il vero Dio?", lasciai il mio primo scritto, forse anche un po' polemico, in questa community.


Adesso che sto per festeggiare il mio secondo compleanno qui con voi ho superato la soglia dei 10.000 messaggi. 10.000 messaggi di allegria, di polemica, di gioie condivise, di liti piu' o meno forti, 10.000 messaggi di cazzate, 10,000 messaggi di tempo rubato allo studio, 10.000 messaggi di bei momenti passati a consolare qualcuno che era piu' triste o a farmi consolare in momenti di debolezza.


I primi passi sul forum di Magnum, il trasferimento su quello dei film, dove di li a poco Ciccio Neversay sarebbe diventato moderatore, le incursioni a rompere le scatole sul forum Forum a Sergio Webspider e Lucia Sissunchi che non so con quale mano dello Spirito Santo non mi hanno bannato, Simone Kravitz che aveva capito la mia natura divina e veniva a chiamarmi "Signore" quando mi comunicava che era stato pubblicato un mio articolo, la nascita dell'ICP con Monica Suede, e poi ancora Stella Nixie che creava la mia ancora attuale firma digitale, la mia "Vita da Single" con Anto-Romy e AmamiAlfredo Welch,"le "invasioni pacifiche" di Umbria in chat con Valentina Sissyna e l'allegra banda di scalmanati, la nomina a moderatore e l'apertura del forum Calcio.. e cito solo le prime che mi passano per la testa.


Sono appena 2 anni (o se volete sono gia' 2 anni) ma ne ho passate davvero tante qui con voi, tanto che siete diventati la mia "casa" virtuale, un posto dove sono entrato in punta di piedi e col passare del tempo ho iniziato a fare gli onori di casa, un posto dove ho incontrato tanta gente, bella e intelligente, che m'ha fatto innamorare ogni giorno di piu' di questo bellissimo mezzo chiamato FORUM.

Raga'.. Grazie a tutti, vi mando un abbraccione virtuale!

(E dopo questa melassa adesso aspettatevi una serie di scassamenti da record x equilibrare! ^__^ )


Sciao Belliiiiiiiiiiiiii!!!!!

scritto da: istinto_animale

Messaggio N° 1939 09-09-2006 - 04:09

Intervista a sigurros2

Come tutti saprete il nostro artista,
non che collaboratore editoriale della stanza,
sigurros2, sta partecipando alla “terza edizione del Premio Celeste”, un prestigioso concorso di pittura, fotografia e new media aperto a tutti gli artisti italiani.


Rivolgiamogli qualche domanda per capire meglio di cosa si tratta..

D: Ciao sigu,
R: Ciao

D: come abbiamo detto stai partecipando ad uno dei concorsi di pittura più prestigiosi che si svolgono qui in Italia. Puoi illustrarci orientativamente con quale opera concorri ?
R: il mio lavoro in concorso è un dittico (un opera composta da due tele affiancate) con un formato complessivo di 2 metri per 80cm.
nelle due tele ci sono rappresentate due situazioni analoghe ossia un gruppo di due  persone per ognuna.
l’intenzione di quest’opera è quella di evocare un certo genere di fotografie che un po tutti abbiamo nei nostri album: foto di gite, viaggi, momenti da ricordare insomma...
Di solito lavoro molto sul concetto di memoria come strumeto di archiviazione di immagini di vita quotidiana mi affascina il potere di sintesi del nostro cervello che riesce a comprimere migliaia di immaginoi al giorno e a tirarle fuori al momento giusto senza fare troppi sforzi...

D: in quanto tempo hai realizzato la tua opera?
R: non conto mai le ore di lavoro quando dipingo anche perche la percezione del tempo in questi casi si dilata e un po' se ne perde la cognizione, approssimarivamente calcolando che sono due tele di medio formato, diciamo intorno alle 15 ore...


D: chi è l’artista a cui fai più riferimento quando dipingi, o quello che ammiri di più?
R: sono tanti gli artisti che amo ma credo che piu che fare riferimento a loro faccio riferimento ad altre cose tipo gli album fotografici di famiglia, i video o i filmini di 20/30 anni fa, diciamo che l’estetica di quelle situazioni mi affascina un sacco e vorrei riuscire a riprodurla il piu possibile...


D: il premio celeste è un’ottima vetrina per chi..come te..vuole agganciarsi a galleristi..è questo il tuo sogno?
R: Paradossalmente potrei rispondere che è il mio incubo visto che se si vuole fare l’artista oggi bisogna sottostare alle leggi del mercato dell’arte che non è tutto rose e fiori... diciamo che il mio sogno sarebbe smettere di lavorare e cominciare a guadagnarmi da vivere con i miei quadri, ma ahimè... per farlo ho bisogno delle gallerie e il premio celeste sarebbe un ottima vetrina per farmi conoscere meglio.


D: il premio celeste mette in palio un montepremi di 8.000 euro per il premio pittura e 3000 euro per il voto on-line. Cosa pensi di fare in caso di vittoria?
R: credo che per prima cosa farò una bella festa per tutti i miei amici, qualcosa di indimenticabile e poi boh un bel viaggio.... alla fine se vinco mica ho vinto la lotteria


D: Chi può partecipare a questo concorso?
R: da quanto ho capito possono partecipare proprio tutti, ovviamente il pubblico votante deciderà con il suo voto chi vale piu o meno e uno staff di critici esperti d’arte aggiudicheranno al piu meritevole il Premio Celeste 2006.


D: Il concorso prevede la realizzazione di un evento espositivo che si terrà al Museo Marino Marini di Firenze a novembre 2006.
Vedremo anche lì la tua opera?
R: me lo auguro!


D: c’è qualcuno che vorresti ringraziare?
R: in questo caso non potrei fare altro che ringraziare tutti quelli che stanno prendendo a cuore la mia causa... hahah!! vi adoro!!!


Ti auguriamo tutti un grande in bocca al lupo e ricordiamo… VOTIAMO!!!!


Per votare sigu basta cliccare su questo link..
http://www.premioceleste.it/
e cercare alla voce “pittori” il nome VERGA GIUSEPPE di MILANO!!!la sua opera si chiama “Gruppi di Ricordi”!!! VOTATE VOTATE VOTATE!!!!!

di: chat20

Messaggio N° 193809-09-2006 - 04:02

Più ciccioni dopo le ferie? Ecco che fare

L’estate ha regalato tre chili in più a 6 italiani su 10

Tra drink in compagnia, prime colazioni ipercaloriche e spaghettate di mezzanotte, quest’anno 6 italiani su 10 sono tornati dalle ferie con 3 chili in più, secondo un'indagine svolta da una rivista specializzata su un campione di mille intervistati al termine delle vacanze 2006.

A guadagnare peso sono soprattutto gli “over 50, ammettendo che in vacanza tutto è permesso e che ad una certa età la tavola è l’unica trasgressione che ci si può permettere.

Una trasgressione che può avere pesanti conseguenze non solo sul girovita ma anche sulla salute, se all’alimentazione eccessiva e scorretta si aggiunge anche il fatto che ci si muove poco o addirittura affatto.

Ma se gli italiani sono tornati dalle vacanze in sovrappeso, ora è il momento della presa di coscienza e dei buoni propositi per i prossimi mesi. Regola numero uno: abbandonare le cattive abitudini delle vacanze e cominciare ad alimentarsi con un regime corretto, equilibrato e sano. Regola numero due: considerare non solo la quantità di cibo che viene consumata, ma anche le motivazioni psicologiche che sesso spingono ad alimentarsi in modo scorretto ed eccessivo.

 

Ecco come evitare l'effetto boomerang a causa dei stravizi alimentari ed eccessi.

 

Si passa tutto l'anno a sognare le ferie per fuggire allo stress e godere del meritato riposo. Eppure, proprio le dorate vacanze potrebbero rivelarsi il trampolino di lancio per un settembre all'insegna della depressione e del malessere fisico. E la bilancia potrebbe sbattervi in faccia un drammatico verdetto: 4/5 chili in più rispetto alla partenza.
L'allarme arriva da un sondaggio condotto su 100 dietologi ed esperti in scienze dell'alimentazione riguardo i rischi per la salute in riferimento agli stili di vita adottati dagli italiani durante le ferie. A quanto pare, non appena appoggiato l'asciugamano in spiaggia, i vacanzieri si abbandonano agli stravizi alimentari e agli eccessi.
Quali sono gli errori alimentari compiuti con maggior frequenza durante le ferie? Innanzitutto, gli orari dei pasti spesso risultano completamente sconvolti rispetto alle normali abitudini.
Poi, in molti trasformano in norma quotidiana le trasgressioni su cibi e bevande alcoliche. Ma non è tutto: anche l'attività sportiva può risultare un elemento discriminante. D'estate, sono moltissimi gli italiani che non praticano alcun tipo di sport concedendosi a un totale relax fisico. Sbaglia, però, anche chi fa l'esatto contrario: dopo mesi di assoluta inattività, ci si lancia in allenamenti forsennati che potrebbero provocare un effetto boomerang. L'improvviso maggiore fabbisogno calorico potrebbe costringere le persone a gettarsi a capofitto su tutto ciò che trovano nel piatto.
Secondo gli esperti, gli eccessi delle vacanze avranno effetti nel periodo immediatamente successivo.

E.... attenzione non ricominciare col panino !

Anche se in villeggiatura è più facile indulgere a peccati di gola, è pur vero che disporre di tempo in più consente alla maggior parte di noi di mangiare “sano”, con abbondanza di frutta e verdura, evitando i classici spuntini da intermezzo-lavoro. Il ritorno alla quotidianità può quindi essere sinonimo di fast-food e altre insidie alimentari, atte a sedare (ma solo in apparenza!) lo sconforto da fine-vacanza, ricevendo sicuramente in cambio pesantezza, gonfiore addominale, digestione difficile.

Per ovviare agli indesiderati effetti collaterali del dopo-vacanza, esiste una soluzione articolata, mirata a… ricostituirci in vista della ripresa lavorativa.
Grazie ai cibi giusti, che verranno integrati, con un nutriente e sano pasto sostitutivo, migliore del panino, che risveglierà e riattiverà la tua energia vitale.

di: ladeadeiventi

Messaggio N° 1937
Tag: Noi&Voi
09-09-2006 - 03:45

Come realizzare un Blog di qualità




Gestire un blog è un’esperienza entusiasmante come possono testimoniare sia i blogger che ricevono tantissime visite al mese sia chi scrive rivolgendosi ad una cerchia ristretta di amici.

Hai il totale controllo creativo di uno spazio che può raccogliere qualunque cosa tu voglia metterci e le cose che pubblichi giorno per giorno possono essere viste letteralmente da tutto mondo.

Un blog spesso viene pensato come un fatto personale, un diario privato messo sul web, senza tenere conto che il web è uno spazio pubblico: ci possono essere casi in cui si scrivono messaggi esclusivamente per il proprio piacere ed indirizzati solo a sé stessi, ma comunicare qualcosa su internet significa innanzitutto rivolgersi ad un lettore e, potenzialmente, ad un’infinità di lettori.

Di cosa vuoi parlare nel tuo blog?

La scelta degli argomenti è un momento importante: un blog per sua natura può parlare di tante cose e ci sono blog che raccontano esclusivamente esperienze personali dei loro autori e blog che si dedicano a commentare le notizie di attualità che più colpiscono. C’è chi fa entrambe le cose e chi si occupa di argomenti molto specifici, come un particolare genere musicale, letterario o cinematografico, o scrive di hobby e attività più o meno diffusi, dal cosplay al pattinaggio, ecc.

Per ognuno di questi argomenti ci sono tanti potenziali lettori, anche se è un’ovvietà sottolineare che esistono temi che si rivolgono trasversalmente ad un pubblico più ampio: la scelta di cosa scrivere e - quindi - di che pubblico raggiungere è tutta nelle mani di chi blogga.

Ognuno ha il suo stile, puoi scrivere messaggi lunghissimi o stringati e troverai chi apprezza gli uni o gli altri. Esistono argomenti che si prestano a post-fiume e messaggi che diventano estremamente efficaci proprio per la loro brevità.

In genere i messaggi brevi sono di lettura più facile e vengono maggiormente apprezzati da una larga fetta di lettori, anche se come molti blogger sanno, spesso proprio i messaggi brevi sono i più impegnativi da scrivere.

Tratta bene il tuo blog

Ma qualunque sia il pubblico che vuoi raggiungere e qualunque stile di scrittura adotti, è importante curare l’aspetto del tuo blog e dei suoi messaggi. Refusi, impaginazione approssimativa, accostamenti di colori infelici, caratteri troppo grandi, numero eccessivo di emoticon, foto tagliate male sono tutti elementi che rendono la lettura difficoltosa o addirittura spiacevole. Non dimenticarti di aggiornare il tuo blog con le nuove funzionalità  e i nuovi layout.

La cura grafica e l’impaginazione sono fondamentali soprattutto se vuoi rivolgerti ad un pubblico vasto. Non è importante se preferisci gli sfondi dark e le foto in bianco e nero piuttosto che un template luminoso con tante foto colorate: c’è un pubblico che apprezza entrambe le cose.

Ma ben pochi lettori apprezzano l’approssimazione. E non dimenticare che è importante anche la scelta della foto del Blog!

Infine se vuoi che il tuo messaggio sia rintracciabile nello sconfinato spazio della rete, ricordati che hai degli strumenti molto utili: le tags. Queste non solo servono a fare ordine nel tuo blog categorizzando i messaggi, ma vengono digerite dai motori di ricerca per puntare rapidamente a elenchi di risultati sugli argomenti di uno stesso tipo, da tutti i post che parlano di fotografia a chi parla di animali. E’ importante ovviamente usare le tags in maniera corretta,  se vuoi che siano realmente utili per chi potrebbe arrivare sul tuo blog cercando un argomento che gli interessa.

Crea un bel blog, da leggere e da vedere

Se vuoi raccogliere un pubblico ampio e soprattutto fedele, che ti gratifichi con commenti e attenzione, impegnati per primo a trattarlo bene, a “coccolarlo”: se aprendo l’home page del tuo blog ogni giorno c’è una sorpresa, qualche contenuto nuovo, interessante e ben curato, stai offrendo un valido motivo per tornare a visitare le tue pagine e soprattutto a partecipare alla vita del blog, che è l’obiettivo che molti autori si pongono: ricevere commenti, scambiare idee, esperienze e link.

I template dei blog permettono di inserire una grande quantità di materiale oltre al semplice testo: non dimenticarti di questa possibilità. Video, disegni e fotografie rendono il blog più bello, più interessante e ricco.

Cura la distribuzione nello spazio del tuo blog del testo e dei contenuti multimediali: leggere del testo intervallato a immagini e video è in genere molto più piacevole che trovarsi di fronte una colonna di fotografie, ad esempio.

La tua blogosfera

Un altro elemento, tipico dei blog, è la cornice: le colonne laterali e tutti gli altri elementi “fissi”, come il titolo e i vari box in cui solitamente si inseriscono link accompagneranno tutti i tuoi messaggi e quindi è opportuno curare questi spazi tanto quanto i singoli post.

Anche qui le possibilità sono infinite: ad esempio i link possono essere indicati con delle righe di testo ma anche con delle piccole immagini. Puoi utilizzare fotografie e disegni e inserire video.

Gli spazi laterali sono la cartina dei tuoi interessi, delle cose che ti piacciono o che vale la pena guardare. Non farti prendere dalla smania di avere duemila link perché è “da vero blogger”, quando poi in realtà ne frequenti abitualmente una decina.
Gratifica i blog amici con una scelta accurata dei link di riferimento, potresti anche dedicare una piccola presentazione a quelli più affini o che frequenti più spesso.

Molti dei tuoi visitatori potrebbero seguire quei link per curiosità: è una vetrina importante per indicare da un lato i tuoi gusti e la tua cerchia di amicizie e riferimenti, ma è anche un modo per fare un piccolo regalo alle persone di cui leggi e apprezzi i blog.

Perché blogghi?

Alla fine l’importanza di un blog non è solo nella gratificazione di scrivere tanto per scrivere, ma nel fatto che stai offrendo il tuo lavoro allo sguardo di tante persone e che queste persone verranno ad interagire con le tue idee, le tue parole e le tue emozioni.

Ed è proprio questa rete di incontri e condivisione che rende bloggare un’esperienza preziosa... nel rispetto del Regolamento dei Blog (link).

Abbiamo voluto condividere alcune alcune indicazioni utili per chi vuole iniziare l’avventura nella blogosfera. Alcune di questi consigli potrebbero servire a chi vuole arricchire il proprio blog per rivolgersi ad un pubblico più vasto e infine anche blogger che per scelta si rivolgono a pochi lettori potrebbero trovare qualche spunto per il loro lavoro.

Se avete dubbi, curiosità o domande circa le nuove implementazioni o volete semplicemente dire la vostra sull’articolo, i commenti sono aperti a tutti i vostri interventi.

Comunque sia, buon blogging a tutti!

Staff Libero Community


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