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Messaggi di Novembre 2006

Messaggio N° 2029 29-11-2006 - 15:00

ACQUISTI INCONSULTI E DELIRANTI !



Non credo di essere la sola donna al mondo ad essere presa da raptus da acquisto immagineinconsulto, immotivato e delirante, per superare un momento di malinconia, per farmi una sana risata oppure per il semplice motivo che mi va e basta! ( mica ci deve essere una spiegazione a tutto… o si? )

L’acquisto inconsulto deve essere considerato un’arte, non si deve comprare la prima cosa più costosa che ci capita davanti, si deve cercare qualcosa di assolutamente inutile e improbabile, qualcosa che forse non useremo mai nella vita, qualcosa che non indosseremo forse mai, o solo chiuse in bagno da sole, non è il costo elevato dell’acquisto a dare soddisfazione, ma l’inutilità e la stravaganza dell’oggetto.

L’acquisto di creme antirughe da 250 euri vi darà un’ebbrezza momentanea, ma successivamente vi sprofonderà nella depressione più nera, quando vi renderete conto che non hanno fatto alcun effetto, mi permetto di darvi alcuni consigli su acquisti da me effettuati e dai quali ho ricavato soddisfazione immensa:

JEANS CON MANI STAMPATE SUL SEDERE: per avere il coraggio di metterli bisogna prima ubriacarsi, una volta trovato il coraggio farsi un giro sulla Metropolitana e il primo che mette le manacce sulle impronte denunciarlo per palpeggiamento, guardarsi intorno e rendersi conto che molti vorrebbero farlo, vi darà un godimento inimmaginabile !

PERIZOMI ASSURDI: solamente la ricerca di questi articoli vi darà una sensazione di grande euforia, ma l’acquisto potrebbe risollevarvi la giornata, nei banchettini dei cinesi se ne trovano di meravigliosi : perizomi con occhi che si muovono, perizomi con davanti winnie the pooh e dietro un cuore di strass rosso (connubio altamente trash) oppure con piume di struzzo e brillantini ( attente a non sentirvi male per strada, all’ospedale fareste una pessima figura “puttanaz”) io adoro quelli con i brillantini sui fianchi, ma credetemi tolgono la tristezza ma fanno venire le piaghe nella carne, valutate voi se ne vale la pena;

ORECCHINI LAMPADARIO : concedetevi almeno 3 ore in quei negozietti di bigiotteria varia, e scegliete gli orecchini più assurdi, cerchioni, orecchinoni da zingara del deserto, crocione strassate, pendenti con scritto “LOVE LOVE” oppure “ I ‘M SEXY” indossateli subito e fotografatevi con il cellulare, mandate un MMS a tutti i vostri amici e amiche chiedendo come state, potrete così anche scoprire chi di loro è ASSOLUTAMENTE FALSO, sarà quello che vi risponderà : stai benissimo!

SCARPE DAI TACCHI ALTISSIMI: un risultato ottimale si ottiene acquistando scarpe dai 10 cm di tacco in su, possibilmente di colore rosso, viola, fuxia, o se proprio siete tristissime verde pisello fluorescente. Se riuscirete ad avere il coraggio di metterle per almeno un pomeriggio, vi renderete conto che tutti guarderanno i vostri piedi come se foste degli alieni, attenzione alle buche che io mi sono quasi rotta l’osso del collo e non è decoroso crollare per terra mentre si fa la strafiga per strada!

Ora sono veramente curiosa di sapere voi che cosa comprate quando siete tristi, avete consigli, suggerimenti, insomma che cosa altro posso comprare?

scritto da : sissunchi

Messaggio N° 2028 29-11-2006 - 14:53

STRANI RISTORANTI



Per stupire e attirare sempre più clienti, i proprietari di ristoranti, le stanno provando un po’ tutte. E così sono sorti nel mondo i ristoranti più bizzarri e immaginestravaganti: con camerieri ballerini o ragazze che servono in topless, esclusivi per cani o per nudisti.

E posti dove addirittura il cliente ha la possibilità di picchiare a proprio piacimento il cameriere. Quasi l’inverso della famosa trattoria romana “La Parolaccia”, dove però è il cameriere a scagliarsi contro il cliente, ma solo a parole, anzi a parolacce!

Ma vicino Roma, in provincia di Rieti, esiste anche un locale romanticissimo, il “Solo per due”, il più piccolo ristorante del mondo, dotato di un solo tavolo e due poltrone (accettano solamente due commensali per volta!). Appena ci si siede a tavola, le luci si abbassano e l'atmosfera si fa magica, tra candele, rose rosse e musica personalizzata. Immersi nella più completa tranquillità si chiama il cameriere solo quando è necessario, con un campanellino d'argento!


Ma l’ultima novità arriva dalla Russia, e precisamente da Mosca, dove è stato inaugurato il primo ristorante al buio. Non è esattamente il primo, si tratta della catena “Dans le noir”, già presente a Parigi e Londra. Scopo del locale è quello di “riattivare” il senso del gusto e dell’odorato, annullando quello ingombrante della vista: “Mangerete e berrete nella più totale oscurità”. Bello, no?



scritto da:pigilli



Messaggio N° 2027 29-11-2006 - 14:44

Ventimila a settemila

Donne battono uomini ventimila a settemila. Parole al giorno.

immagineL'ho sentito stasera per radio e la fonte sarebbe una delle tante università americane. Naturalmente smentita da un altro studio condotto a Oxford nel quale si sostiene invece pressapoco il contrario.

O che comunque la questione non dipende dal sesso ma da un insieme di altri fattori, nei quali c'entrano più di altri l'ambiente e la cultura. Che detta così sembra quasi la scoperta dell'acqua calda.

Il rimpallo americano sostiene che noi donne, in quanto a chiacchiere siamo un'autostrada a otto corsie, mentre gli uomini al massimo possono aspirare ad assomigliare a un sentiero di montagna.

Tortuoso, aggiungo di mio.

La questione si presta a qualsiasi speculazione e ovviamente me ne guardo bene dal chiedere qualsiasi conforto a G. o a mio fratello: da anni sono entrambi strenui sostenitori del calmiere. Invece delle quote-latte avrebbero optato per le quote-parola.


E non è mica un caso che questo blog esista: quelle che non pronuncio, detratte dalle ventimila giornaliere, da qualche parte dovrò pur metterle

scritto da:SandaliAlSole

Messaggio N° 2026 28-11-2006 - 12:13

La satira spazzatura!






Qualcuno, quando, definì questo paese come "La Repubblica delle banane", G.Agnelli, smosse l'opinione pubblica perchè tale affermazione fece scalpore, anche se effettivamente, era sotto gli occhi di tutti.

Quando una marmaglia maleodorante di gente a livello d'OGM, modificati pure male, gridò per le strade 10 100 1000 Nassirya ci sconvolse e ci offese.

Ora che un "povero di spirito" e non solo, scherzi sul malore di un uomo e sia anche seguito, da commenti di chi " pronto a stappare lo champagne" per festeggiare la morte dell'On. Berlusconi, lo pone a livello non di gente che ama gustare la satira ma di veri e propri mendicanti d’odiens che pur di acchiappare qualche click sul blog è disposta a qualunque cosa.

immagine

Devo notare che l'autore dell’articolo in questione, tale Gregorj & Loska, non sa nemmeno cosa significhi fare un paragone, perché pone sullo stesso piano un dittatore assassino e violento come Saddam al pari di Berlusconi, 
questo denota solo che effettivamente la politica di Berlusconi rode tantissimo a gentaglia della sinistra che spacciandosi per satiri cercano solo di appagare la loro sete d’invidia nei confronti di un uomo che ha reso l'Italia un paese libero, a differenza di chi, come l'autore del pezzo e il suo governo sta facendo, senza dimenticare che il Berlusconi imprenditore, a differenza di tanti, ha creato un impero dando posti di lavoro a tantissime persone senza fare il controllo delle tessere di partito, nel vero spirito liberale di un imprenditore, cosa che nella sinistra difficilmente si conosce, parlo di lavoro ai vertici politici (vedi Rutelli), e l'On. Berlusconi non ha mai urlato che la proprietà è un furto e bisogna ridistribuirla tenendo un patrimonio miliardario alle spalle (vedi Caruso PCI), o di chi come il Ministro Turco liberalizza le droghe leggere ma si preoccupa della salute di chi fuma applicando un tichet... giusto per far cassa.

La satira ha un senso quando è divertente costruttiva o quantomeno ha degli sviluppi positivi, che faccia pensare le persone, ma quando diventa vera spazzatura allora la cosa pone solo livelli disgustevoli dal sapore amaro di chi pur di avere un paio di click sul proprio blog magari venderebbe la mamma al diavolo.

Io non so se tutto questo modo di presentarsi abbia un senso, un risultato comico o quantomeno satiro, so solo che gente del genere ha tutto il mio disgusto perche scherzare sulla salute delle persone è una delle cose piu esecrabili che un uomo, per mero interesse personale, possa fare.

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2025 26-11-2006 - 12:39

SINGLE-SEX



Leggo sul Corriere della Sera di oggi (pag. 23) che negli Stati Uniti si torna a parlare di classi single sex. Solo maschi o solo femmine, per intenderci. Ne beneficia l'apprendimento, è la teoria espressa (a dire il vero non da oggi) da analisti, ricercatori immaginee da una interessante quota di quella miscellanea che trasforma una chiacchiera accademica in think tank e poi in azione.


Nel 1998 negli Stati Uniti, si legge nell'articolo, c'erano 4 scuola pubbliche con classi single sex; a otto anni di distanza sono diventate 240: lo dice per l'appunto uno di questi think tank a stelle e strisce.


Ovviamente la questione rimbalza dagli Stati Uniti all'Europa e ritorno, perchè ritornare a discutere di classi separate vuol dire in ogni caso rimettere in discussione decenni di studi. In nome di una migliore qualità dell'apprendimento.
E se c'è chi ne esalta i benefici, soprattutto per la creatività al femminile, non manca chi evidenza i rischi dal punto di vista più marcatamente sociale, ghettizzazione inclusa.
Su Google, alla voce Single Sex Education c'è un proliferare di studi ai quali vale comunque la pena dare un'occhiata, giusto per capire di che si tratta.


Di mio posso dire che ho frequentato l'ultima sezione femminile delle elementari della mia città. Solo due classi single sex (tradizionali, si diceva allora), una maschile e una femminile. Le altre, compresa quella di mio fratello, erano già miste. Confesso che alle medie, il primo approccio con un ambiente misto non è stato facile.
Per le mie figlie credo non sia nemmeno immaginabile un ambiente scolastico mono-tono. Nonostante almeno fino a una certa età la separazione maschio-femmina sia comunque naturale, fosse solo per questioni di gioco.

scritto da: SandaliAlSole

Messaggio N° 2024 26-11-2006 - 00:25

DALLA RUSSIA COL VELENO.

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In questi giorni in tutto il mondo e' in uscita il nuovo film sull'agente segreto piu' famoso al mondo, il britannico James Bond, l'agente 007.
E proprio in questi giorni Londra e' il teatro di una vera spy story, in cui si mescolano tutti gli ingredienti di un grande film di spionaggio.
Dicono che quando entri nei servizi segreti, non riesci piu' ad uscirne. O, per bene che vada, per tutta la vita continui ad agire con la mentalita' dell'agente segreto.
Nel caso di Putin, non so se continua ad agire come se lo fosse ancora, o se sono semplici coincidenze.

Ma quando le coincidenze sono davvero troppe, diventano quasi una certezza.
Ed ecco le "coincidenze".

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Lo scorso 7 ottobre, la giornalista russa Anna Politkovskaja, dopo la pubblicazioni di articoli che accusavano il Cremlino di atti criminosi durante la guerra in Cecenia, e' stata uccisa da un killer suscitando grande sgomento nel mondo.

Il primo novembre,
Alexander Litvinenko, ex capo del Fsb (l'ex Kgb), fuggito a Londra nel 2001 dopo essere stato accusato di alto tradimento per via delle accuse fatte proprio al Fsb, di aver perlomeno favorito gli attentati di Mosca del '99 (e chi era a capo del KGB a fine anni '90? Vladimir Putin) che causarono trecento morti, ed attribuiti invece da Putin ai ceceni, giustificando cosi' la feroce repressione che segui' in Cecenia, incontra a Londra l'italiano Mario Scaramella, consulente della commissione italiana Mitrokhin presieduta da Paolo Guzzanti che indaga sui collegamenti fra terroristi rossi e Mosca.

Il motivo dell'incontro era lo scambio di informazioni sull'assassinio di Anna Politkovskaja, di cui Litvinenko era una fonte d'informazioni inesauribile, infatti Scaramella presenta un dossier con dentro quattro nomi di ex agenti del KGB collegati con l'omicidio della Politkovskaja.

Al ristorante, Scaramella non tocca cibo, asserendo di aver gia' pranzato, mentre Litvinenko a fine pranzo comincia a star male, a vomitare.


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Ma prima d'incontrare Scaramella, Litvinenko ha gia' incontrato qualcuno.
«A Mosca hanno usato un uomo dell' entourage di Boris Berezovskij; prima lo hanno messo in carcere, poi all' improvviso lo hanno rilasciato e l' ex detenuto è ricomparso come businessman e milionario. Il Kgb recluta agenti nelle prigioni e nei gulag fin dagli anni ' 30», dice Oleg Gordievsky, ex ufficiale russo passato ad ovest durante la guerra fredda. «Lo hanno mandato a Londra e siccome anche Litvinenko è molto vicino a Berezovskij ha pensato fosse un amico. Si sono visti in un albergo, hanno bevuto il tè insieme, il veleno era in quella tazza»

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Ora, a distanza di tre settimane, e' stato accertato l'avvelenamento con tallio dell'ex capo del FSB. Questa la dichiarazione del perito, il dottor John Henry: « Litvinenko e' molto grave, il tallio è una sostanza solubile, simile a sale da tavola, che può essere sparsa sul cibo o sciolta in una bevanda. All' inizio dà sintomi come il vomito. Col passare dei giorni attacca gli organi vitali, dal fegato ai reni. Il paziente potrebbe riprendersi, dopo mesi, come morire»

La risposta ufficiale dei russi, e' per ora affidata a Gennady Gudkov, deputato alla Duma ed ex ufficiale dell' Fsb: «Veleno? Consiglierei a Litvinenko di stare alla larga dalla vodka adulterata



My name is Bond, James

scritto da:ventodamare

Messaggio N° 202324-11-2006 - 21:31

La giornata internazionale contro la violenza alle donne


Volevo ricordare a tutte voi che il 25 e il 26 novembre, cioè questo weekend in varie piazze italiane (torino, milano, mantova e bologna) ci saranno manifestazioni contro la violenza sulle donne.


Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Prendiamoci questa giornata. Andiamo nelle piazze, riempiamole e facciamola diventare una giornata di mobilitazione locale e nazionale dell’intera società di donne e di uomini, per affermare che senza il riconoscimento della libertà e della dignità delle donne nessuna convivenza è possibile.[/b]


MILANO
Il 25 novembre è la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" secondo quanto deciso dall'Onu. Per quella sera Usciamo dal silenzio ha organizzato una sera di festa, di lotta, di socialità, di musica e di teatro invitando le donne di Milano ad uscire dalle case per riprendersi la notte, la vita, la città. La festa si svolgerà a partire dalle 20,30 alla Stazione Centrale, che abbiamo scelto come luogo-simbolo, una delle tante zone della città considerate interdette e pericolose per le donne. www.usciamodalsilenzio.org


MANTOVA
Dal 25 novembre fino al 9 dicembre RINTRACCIARTI "Diritti in cerca di identità" in Piazza delle Erbe-Palazzo Della Ragione.
Donna diritti ancora violati.
Manifestazione artistica idata per riflettere e sensibilizzare la comunità sui temi dei diritti umani, la loro difesa, tutele e promozione.

BOLOGNA
25/11 - Giornata contro la violenza alle donne. Dalla Rete delle Donne di Bologna: Libere dalla violenza, Libere di scegliere
La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. È sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.

TORINO
Il 25 novembre, la Consigliera di Parità Provinciale si è unita in collaborazione con la Città di Torino, la Provincia e Amnesty International Sezione Piemonte, insieme al Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne, per promuovere un’iniziativa volta alla sensibilizzazione della cittadinanza rispetto al fenomeno della violenza di genere.
www.comune.torino.it/politichedigenere


Buona giornate a tutte e gridate forte VIVA LE DONNE

scritto da keycla

Messaggio N° 2022 24-11-2006 - 13:00

21 GRAMMI...



21 grammi... sembra sia il peso dell'anima.

Risulta reale  e scentificamente provato, che immediatamente dopo un decesso il corpo perda immediatamente 21 grammi...
Questo fatto ha portato al film che probabilmente molti conoscono, ma al di la delle immaginedisquisizioni se sia vero o meno che quei 21 grammi corrispondano all'anima che lascia il corpo, oppure semplicemente ad un fattore fisico, dovuto ad una immediata perdita di liquidi e tono musolare, rimane il fatto, che molti e molte filosofie religiose si chiedano dove vada l'anima quando lascia il corpo fisico?


Prima di questa domanda ovviamente, nasce il quesito se esista realmente l'anima, intesa come essenza metafisica dell'essere umano, corpo trasendente e spirituale.
Nella scienza, si ritiene che ogni evento che si applichi all'essere umano dipenda da sistemi  ed interazioni chimicofisiche, ovvero che tutto ciò che è umano sia un miscuglio di sostanze organiche e chimiche che determinano il pensiero, l'azione, la vita di un essere  e che ogni sua azione psicofisica sia determinata dall'interazione di queste.


Giustamente, si potrebbe affermare che dopo la morte, mai è accaduto oggettivamente ed inequivocabilmente di trovare altri aspetti che inducano a pensare che la vita, sia essa intesa come essere spirituale o altro, possa continuare; se non in scritti ed opere puramente prive di rigor di causa e,  realmente tengibili e comprovabili.
Detto questo, ci si basa esclusivamente sulla fede, sulla credenza indotta nei secoli o su volontà propria a credere che ci sia vita oltre la morte...
Se noi poniamo il primo quesito su queste ultime affermazioni, l'argomento potrebbe esaurirsi in questo punto, in quanto sfido chiunque a dimostrare senza ombra di dubbio in qualche modo che esista un'altra dimensione oltre a quella materialmente conosciuta.
Esiste in verità una teoria scientifica, che si basa su mondi paralleli e ed anche sulla relatività del tempo, ma rimangono solo pure teorie non comprovabili allo stato attuale.
Questo ci chiude in un cerchi definito, dove la vita è materia ed al di fuori d'essa esiste energia a vari livelli, la quale in base alla sua frequenza di risonanza e vibrazione, detrmina la qualità di materiale prodotto, dalla luce al suono, alla materia inorganica ed organica, ma quì nasce un altro punto essenziale...

Cosa differenzia la materia inorganica da quella organica, qual'è la differenza reale fra una pietra ed una pianta, fra una zolla di terra ed un'essere umano?
21 grammi è lo spostamento tangibile che dimostra il passaggio dalla vita alla morte, 21 grammi è un'unità di peso che abbandona il nostro corpo immediatamente dopo il trapasso, la fine del tempo per la parte fisica, reale , materiale di ognuno di noi...


Sono richieste gentilmente delle  risposte, a chi voglia intervenire...

scritto da: JON.L

Messaggio N° 2021 24-11-2006 - 12:46

NON SI VARCHI QUEL LIMITE



(...) Mathieu guardava il morto e rideva. Per anni interi aveva tentato invano di agire: ogni volta la vita lo defraudava all'ultimo minuto. Ma quel colpo nessuno gliel'aveva rubato. Aveva appoggiato il dito sul grilletto e, una volta tanto, era accaduto qualcosa. Qualcosa di definitivo, pensò ridendo di cuore. Aveva le orecchie percosse immaginedalle detonazioni e dalle grida, ma le udiva appena; guardava soddisfatto il suo morto, pensava: "L'ha sentito fischiare, perdiana! Ha capito, quello là, ha capito!". Il suo morto, la sua opera, la traccia del suo passaggio sulla terra. Gli venne il desiderio di ucciderne altri: era facile e divertente: voleva sommergere nel lutto la Germania."

Tratto da La morte nell'anima, Jean Paul Sartre.

Smembrando questa citazione dalla sua contestualizzazione (un gruppo di soldati francesi allo sbando, nella Francia occupata dall'esercito nazista), queste poche righe hanno suscitato in me una riflessione collaterale e profonda, che circola in modo sempre più consapevole tra i miei pensieri scomposti da quell'ormai lontano, ma allo stesso tempo tragicamente vicino, 11 settembre 2001. Un concetto, se si vuole, filosofico-sociologico, eppure tremendamente intimistico. Esistenzialista.
E' il concetto di limite, una sorta di frontiera al di là della quale non si deve  guardare nè ascoltare. Un confine non estendibile nello spazio, oltre cui non si deve mettere nè piedi, nè mani, nè pensieri, nè parole.
Quel limite è stato oltrepassato a piè pari sotto gli occhi del mondo, con l'attacco alle Torri gemelle. Il senso del terrore e dell'odio indistinto si è elevato all'ennesima potenza, il confine tra il pensabile e il fattibile si è ridotto, fino quasi a coincidere. Non è il primo nella storia dell'umanità. Ma è il primo di cui siamo testimoni diretti. Il primo ad entrare nella nostra quotidianità con tutta la sua tremenda verità e reale concretezza.

Credo fermamente che quel senso del limite, che ogni essere vivente ha in dono, unitamente alla paura, come forma di sopravvivenza, abbia bisogno di un restyling, un lifting mentale ed emozionale. PERCHE' L'UOMO NON PUO' PERMETTERSI DI ABITUARSI AL PENSIERO CHE SIA UNA SEMPLICE EVOLUZIONE SUPERARE IL LIMITE DELLA NORMALITA'. Ora: mi rendo conto che il concetto di normalità sia piuttosto labile e non sempre oggettivizzabile. Per questo mi riferisco, piuttosto, a normalità come norma, legge, prassi, abitudine sociale.

Credo fortemente che sia estremamente pericoloso varcare certi limiti, perchè affrontare un tabù umanamente condiviso anche una sola volta, anche con il solo pensiero, anche con una sola frase, crea il coraggio di ripeterlo e di considerare l'azione un diritto soggettivo, un'espressione di libertà individuale, una manifestazione giustificata del proprio dolore, o della propria rabbia, o della propria ignoranza e stupidità.

Le terrificanti vicissitudini di cronaca e cronaca nera che stanno sempre più riempiendo le pagine dei giornali, i servizi di Tg e trasmissioni di approfondimento, hanno da tempo oltrepassato i limiti. E a volte sono gli stessi mass media che, per dovere e diritto di cronaca, stanno facendo circolare la sensazione che "L'andare oltre" sia una normalità. O meglio, sia una semplice notizia. Grave, magari, ma pur sempre una notizia. E nemmeno una notizia d'apertura.

Perchè ormai stiamo perdendo le emozioni. Non c'è più quel salvifico senso dello stupore.

Il menù delle notizie del giorno spazia dall'infanticidio al terrorismo, dalla morte per anoressia di una top model agli stupri tra minori girati sul telefonino e messi in internet come fossero il video di una festa di compleanno. Da insegnanti che si intrattengono sessualmente in aula con alunni traboccanti di ormoni, a maestre che tappano la bocca dei bambini con lo scotch. Da efferate stragi familiari all'ex pugile squattrinato che si dà alla prostituzione d'alto borgo per pagare i debiti di una vita di eccessi. Da un uomo che crepa d'infarto a pochi passi da un pronto soccorso perchè i medici non possono uscire dal luogo di lavoro, al governo che si prodiga per aumentare il quantitativo di droga che è lecito detenere. Dagli scioperi in piazza di milioni di precari sottopagati, ai centauri sconsiderati che corrono in autostrada ai 300 all'ora con una telecamera........

Non lasciamoci prendere da questo vortice. Tutto questo è andato oltre il limite. Teniamoci stretto il nostro, rispettiamolo, coccoliamolo.



scritto da:exairo

Messaggio N° 2020 23-11-2006 - 09:19

LA PENA DI MORTE



Costituzione Italiana Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili

dell'uomo.........

Abolita de jure (per legge) o de facto (per prassi) da più della metà dei paesi nel mondo, la pena capitale è una violazione dei diritti umani fondamentali, ringraziando i Padri fondatori della nostra Carta Costituzionale, che hanno volontariamente e di fatto non voluto nel nostro Stato democratico,questo barbarico e inutile omicidio compiuto dagli stati, in cui ancora vige, e che non ha alcun valore reattivo al crimine, nemmeno come deterrente.

Nel 1948 gli stati membri delle Nazioni Unite firmarono ed adottarono un documento chiamato Carta dei diritti dell'Uomo, in essa, erano e sono contenute delle leggi fondamentali che hanno il compito di salvaguardare i diritti dell'essere umano.

Alla base di quest’ordinamento ha avuto il massimo rilievo la considerazione di determinati valori quali la vita, l’onore, la dignità, lo sviluppo sociale, l’elevazione dell'essere umano da semplice animale ad essere pensante.

Considerato che, i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo.

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

Rimane ben impressa nella mente della gente la conturbante e deprimente scoperta che l'uomo può compiere delitti di un’efferatezza indicibile, colpendo in maniera crudele i suoi simili, disattendendo in piena convinzione sia l'età che il sesso o la condizione fisica o sociale della sua vittima.

Quale forma di giustizia o di vendetta è più valida se non quella di applicare la pena di morte per i delitti a sfondo sessuale e nella fattispecie la pedofilia, chi non abbasserebbe l'interruttore su di un uomo che barbaramente ha usato per i suoi giochi sessuali e poi ucciso un bambino di sei anni??? Chi trasportato dall'emozione del momento non abbasserebbe l'interruttore ??

Oggi in Irak si sta verificando l'ennesima farsa politica, si sta consolidando la campagna politica di Bush, caso strano in concomitanza con le votazioni di medio termine e con sondaggi in piena caduta libera arriva la sentenza di primo grado contro il feroce dittatore, il temibile, il famigerato quello delle armi di massa, Saddam, condanna a morte tramite impiccagione.

Avete mai pensato per un attimo ad una cella calda d'estate e fredda in inverno di 20 mq in cui vivono almeno tre persone su letto a castello e con un lavabo e una tazza igienica a vista, in una stanza in cui ogni segreto è inesistente ogni identità è d’appartenenza comune, pensate ci sia pena peggiore come quella di passarci la vita???

Ogni giorno è uguale al precedente e al successivo, ogni giorno passi la tua vita nella piena consapevolezza che non vedrai altro cielo che quello del soffitto e che l'unica aria libera rimane solo quella della mezz'ora, una sola volta al giorno.

La morte in questi casi diventa una liberazione.

Un essere umano degno di tale nome, meritevole del rango cui appartiene, quello d’essere pensante, quello d’essere sociale, che ha come scopo il vivere ed il rigenerarsi culturalmente non può concepire la pena di morte come atto di giustizia, avvilisce il suo status vivendi e lo rende pari alla sua vittima.

Negli stati, non degni di tale nome, in cui questo tipo di repressione è attuata non hanno ricevuto nessun beneficio e alcun contributo costruttivo agli sforzi della società nella lotta contro il crimine violento ed è priva d’ogni effetto deterrente, se non quello di avere governi che di democrazia nemmeno conoscono la parola, figuriamoci se conoscono i diritti umani.

La pena di morte viola, il diritto alla vita, è irrevocabile e può essere inflitta ad innocenti.

Un vincolo all'osservanza delle leggi sarebbe inutile ed inefficace se non fosse possibile garantire che le leggi stesse siano garanti dei diritti fondamentali. Pertanto gli elementi formali dello stato di diritto sono sviluppati ed estesi dagli elementi materiali dello stesso, in particolare attraverso l'adozione di norme che tutelano i diritti fondamentali.

Come parlare di libertà, d’evoluzione sociale, d’educazione e di democrazia, nel momento in cui per difendere le nostre leggi siamo costretti a violare i diritti fondamentali???immagine

Dopo ogni esecuzione capitale il medico legale della prigione in cui è compiuta questa insulsa e inumana azione, costata il decesso della persona colpita da tale ordinanza, redige un verbale su cui deve motivare la causa della morte, la norma in merito prevede che sia riportata la dicitura "OMICIDO".

Ci aggiorniamo gente ... ci aggiorniamo!!!



scritto da: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2019 23-11-2006 - 09:14

IL SOLDATO AMERICANO



Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano… canta Venditti, ma la realtà è spesso diversa e l’amore sfuggito di mano non lo riprendiamo più, similmente immaginead un palloncino volato in cielo. Però, nella realtà, talvolta, c’è spazio per un lieto fine o comunque un avvenimento che ci lascia sperare.

1945 – Fine della guerra in Italia. Costanza ha solo diciotto anni, è graziosa, piuttosto alta, con belle spalle e soffici capelli neri che le scendono lungo la schiena. E Deales è il classico soldato americano: sorridente, pieno di sé, e bello che sembra appena uscito da un film. In più, come tutti i suoi compagni, incarna le vesti del salvatore, dell’eroe. E tutte le ragazze sono attratte da questi uomini venuti da lontano, belli e coraggiosi. La maggior parte di loro sembrano ragazzoni cresciuti troppo in fretta e appaiono ancora bambini, specie quando mostrano i denti per sorridere.

Costanza ci casca, come parecchie sue amiche, e s’innamora di uno di questi soldati che stazionano nel suo paese. Si chiama Deales e s’incontrano tutte le volte che possono.

Quando le truppe fecero ritorno a casa, Costanza rimase sola e non vide più il suo soldato. All’inizio si scrissero lunghe lettere, piene di passione e di promesse di rivedersi al più presto, e magari sposarsi. Ma dopo un po’ anche le lettere cessarono d’arrivare. E Costanza rimase sola del tutto. Dopo qualche anno sposò un brav’uomo del paese, ma l’amore era un’altra cosa. Nacquero figli e nipoti. E la vita andò avanti.

A distanza di circa sessant’anni, tanto era rimasto nell’aria quell’amore, la nipote di Costanza sposa un soldato americano di stanza a Vicenza (base Nato). Il giorno del matrimonio Costanza conosce i parenti dello sposo, e in particolare la madre. La signora americana, dopo essersi sciolta un pochino, raccontò del padre che aveva combattuto proprio in quei luoghi e s’era perfino innamorato di una ragazza italiana, del posto. Quando Costanza ha domandato il nome del papà e si è sentita rispondere: “Deales” è rimasta di sasso, poi osservando meglio il viso della donna ha rivisto di colpo il ritratto del soldato americano, il suo giovane perduto amore!

scritto da : pigilli

Messaggio N° 2018 23-11-2006 - 09:03

THE LOST CITY

film "The lost city" 

Regia: Andy Garcia

PRESENTATO AL FESTIVAL DI KARLOVY VARY - LUGLIO 2006- DOVE AL REGISTA E' STATO ATTRIBUITO IL GLOBO DI CRISTALLO ALLA CARRIERA.

Interpreti: Andy Garcia, Inés Sastre, Dustin Hoffman, Bill Murray, Tomas Milian, Richard Bradford

Durata: h 2.23
Nazionalità: USA 2005
Genere: 
drammatico

immagine Debutto alla regia dell’attore Andy Garcia, che qui si cimenta anche come compositore oltre che come protagonista, in un omaggio storico alla sua terra natia: CUBA

1958, Havana, Cuba. Durante la dittatura di Batista, Fico Fellove (Andy Garcia), proprietario di un locale notturno, apprezzato e rinomato dal jet-set, appartiene a una famiglia ricca, unita, tradizionale, che si ritrova a tavola per il pranzo della domenica. All’improvviso, due dei suoi fratelli manifestano interessi per la rivoluzione castrista che sta prendendo piede sull’isola, gli equilibri si spezzano, e tra musica, balli, amore e morte, qualcosa inizia radicalmente a cambiare nella vita di Fico e nella sua storia. Scritto dal famoso autore cubano Cabrera Infante, l’atto d’amore di Andy Garcia nei confronti della sua “città perduta”, Cuba, ha il difetto di mettere sul piatto Storia e sentimento, abbandonandosi a una passionalità incontrollata che gli impedisce di dominare i numerosi elementi del film. The Lost City, è un affresco personale di un paese in cambiamento, in cui Garcia si pone come protagonista, osservatore. L’impegno a raccogliere un cast di alto livello (Dustin Hoffman, Bill Murray, Ines Sastre, Tomas Milian), la cura nella fotografia al limite di un artificioso patinato, la musica e i balli sempre presenti a sottolineare l’anima di Cuba, i personaggi della Storia, annunciati ma superficiali, sono la dimostrazione sincera di come questo lungometraggio fosse il vero sogno di Andy Garcia regista (tanto che ha prodotto, diretto, composto le musiche e interpretato il film), tuttavia l’aria che si respira, dall’esterno e dall’interno, è quella dell’ingovernabilità, dell’impossibilità di esprimere con chiarezza i confini fra bene e male, imprigionati nella confusione della sua memoria di bambino.

 Sedici anni passati a rincorrere il sogno di girare questo film sulla sua Cuba, sulla sua storia personale, sulle sue radici.

Garcia ha realizzato il  film della sua vita. Che non significa capolavoro o splendido film , significa cinema personale, doloroso, vissuto in prima persona. Che poi sia un film totalmente (o quasi) sbagliato, è un altro discorso.  Il suo film pullula di Cuba, di sigari, di balli locali, di politica e di disfunzioni della politica. Ma è anche pieno di uomini attaccati con tutte le unghie alla famiglia, di donne che si rifanno una vita credendo nella bontà della rivoluzione e di morti amazzati per ideali fallati. Tutto sincero, tutto giocato a fior di pelle, eppure tutto tragicamente sbilanciato. Senza equilibrio, sena misura, senza criterio. L'effetto è quello cartolina di troppi altri film analoghi, manca lo spessore politico nella messa in scena e un po' di cuore in più (forse). Garcia gira intorno ai personaggi, ci ubriaca con uno stile già troppo compiaciuto e innamorato di sé e gli sfugge di mano ritmo e senso del racconto. E poi mostrare in scena attori che imitano personaggi storici (Che Guevara, Fidel Castro, Batista) fa molto effetto 'Bagaglino'. Il chè, francamente, non mi esalta.

Voto: 5


scritto da: pepitadellapampa

Messaggio N° 2017 22-11-2006 - 18:05

Sì, Tamara

immagineDi grande richiamo la mostra di Tamara De Lempicka a Palazzo Reale a Milano. Senza prenotazione ci siamo meritati una bella ora di coda. Ma tra i tifosi dell'Anderlecht e quattro chiacchiere con i vicini di attesa non ce ne siamo quasi resi conto.
La mostra presenta senza dubbio i pezzi forti dell'artista polacca, dalla Jeune dame en vert al ritratto di Ira P., da Kizette in rosa al trittico dedicato a Rafaela.
E' però una mostra forse più incentrata sulla donna Tamara, inquieta e trasgressiva icona della generazione BI (bisex) negli anni Trenta e Quaranta, che sulla Tamara pittrice.
Della De Lempicka si narrano gli amori, lo stile nel vivere e nel vestire. Si narra la sua depressione e si marca il fil rouge delle sue amicizie: da Castelbarco a D'Annunzio, arrivando fino a Charles Boyer.
Sullo sfondo il vulcano Popocatepetl, sulla cui cima volle fossero disperse le sue ceneri.
Qualche perplessità sull'illuminazione in alcuni punti della mostra, salvo scoprire che l'allestitore ha scelto di riprodurre la stessa luce e lo stesso ambiente che Tamara volle per la sua prima personale milanese.

 

....

di:

SandaliAlSole

Messaggio N° 2016 22-11-2006 - 17:57

Mostra agli sgoccioli!!!

Caravaggio e le due 'conversioni' 

immagineSarà possibile visitare fino al 25 novembre nella chiesa di S. Maria del Popolo a Roma, la mostra : "Il Caravaggio Odescalchi. Le due versioni della Conversione di San Paolo a confronto". Si tratta di  un evento eccezionale sia perché le due versioni sono una da sempre nella cappella della chiesa, e l’altra in mani private e quindi difficilmente visibili l’una a fianco dell’altra, sia perché gli studiosi non sono ancora riusciti a sciogliere l’enigma circa l’ esistenza di due versioni di un  opera con soggetto e dimensioni uguali (anche se la prima su legno e la seconda su tela) ma con stile e impostazione diversa.

Nel 1600 viene stipulato un contratto tra Caravaggio e il ministro del Tesoro dello Stato Pontificio, Tiberio Cerasi, per la realizzazione di due dipinti su tavole di cipresso, ‘’La crofissione di San Pietro’’ e ‘’La conversione di San Paolo’,’ da collocare nella sua cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo, la cui ristrutturazione era stata affidata all’architetto Carlo Maderno. Ma l’anno successivo il Cerasi muore e la storia dei dipinti si tinge di mistero. ‘La crocefissione di San Pietro’’ risulta dispersa, è sopravvissuta solo una copia conservata in Spagna, e nella cappella Cerasi è da sempre collocata una seconda versione della ''conversione'' su tela

Giovanni Baglione, biografo ma anche pittore e nemico dichiarato del Merisi, afferma che la prima versione su legno viene rifiutata dalla committenza, cosa comunque credibile se si tiene conto del fatto che Caravaggio era incline a dipingere figure di santi con volti di popolani e prostitute,  e che spesso chi li aveva commissionati (  preti o cardinali) poi li rifiutava ritenendoli troppo ‘’materiali’’. Infatti nella versione Odescalchi compare la figura di Cristo che nella seconda versione si trasforma in ‘pura luce’.

O forse quello di Caravaggio fu semplicemente un ‘ripensamento’, come affermano alcuni studiosi, magari anche in accordo con la committenza; probabilmente la ristrutturazione del Maderno aveva restituito una cappella troppo stretta ed angusta che non permetteva la visione adeguata di un opera concepita per essere vista da lontano, o semplicemente l’impostazione delle figure non era ‘in linea’ con quella del quadro situato dietro l’altare………

Agli addetti ai lavori l’ardua sentenza!

Per chi ama Caravaggio è un occasione da non perdere , inoltre la partecipazione di sponsor importanti ne permette la visione gratuita.

 La brillantezza dei colori della versione Odescalchi fresca di restauro, rimane impressa a lungo,

...... e il pensiero corre ad un genio della pittura spesso irriverente e discusso, ma che godeva della protezione di re e cardinali, che non aveva certo problemi di ‘’piazzare’’ i quadri ‘rifiutati’........

…….e che pochi anni dopo la realizzazione della seconda versione della ''conversione''fu costretto a scappare da Roma accusato di omicidio…

...

di:  occhiverdetevere

Messaggio N° 2015 20-11-2006 - 11:38

HO SEMPRE SOGNATO 9 SETTIMANE E MEZZO! E VOI?

Credo sia inutile negarlo, ma tutte noi siamo rimaste profondamente colpite da quel film uscito tanti anni fa : 9 settimane e mezzo e in tutti questi anni abbiamo sperato di trovare il nostro Mickey Rourke che ci strapazza sotto allo scolo di una fogna in un sottopassaggio della metropolitana.


Personalmente mi sono presa diversi raffreddori stando in sottoveste seduta per terra davanti al frigorifero aperto, con la speranza che qualcuno mi strofinasse del peperoncino sulla bocca, mi sono anche bendata da sola, e sono stata con un vasetto di miele in mano anche mezza giornata, ma quello che ho ottenuto è stato un laconico : Ti faccio ricoverare alla neuro, ti pare che devi fare la “ cieca di Sorrento?


Ho comprate le tende uguali uguali a quelle del film e ho cominciato a tirare mutande e reggiseno da tutte le parti entrando ed uscendo da questa tenda, ma non mi si è filata nessuno, anzi qualcuno si: il cane Paco, che correva per tutta casa con le mie mutande in bocca, e presa dalla disperazione ho iniziato a tirare anche le scarpe e ho preso pieno il lampadario mandandolo in 1000 pezzi.


Ho anche provato a rifare la scena dei sospiri e dei lamenti al cellulare, ma ho ottenuto come risultato di essere denunciata per molestie, non è servito a niente continuare a ripetere : “sono iooooooooooooo ahhhhhhhhh ahhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiii corri vieniiiiii “ ma io chi? Ma come io chi… tuaaaaaaaaa moglieeeeeee!


Quello che io mi domando è perché questi uomini, che sbavano davanti ai film porno, alle veline mezze nude, alla prima tetta che esce da una scollatura, che hanno sogni erotici di ogni tipo ( basta leggere alcuni pvt in chat) quando la propria compagna gli dimostra il suo desiderio di “ sesso vario e variopinto “ rimangono come baccalà o come dei surgelati della Findus.


Io credo che la colpa sia delle “ CASTE SUSANNE” , quella categoria di donne false perbeniste, che passano la vita a dire : io MAI ! ma che in realtà come tutte sognano almeno una volta nella vita di passare 9 settimane e mezzo o magari qualcosa di più ( non diamo limiti alla provvidenza) a fare sesso dentro ai portoni o sulle scale, sul pianerottolo di casa, o dentro al freezer !


Si parla troppo di sesso? Il problema è proprio questo, se ne parla tanto perché non si fa, perché insomma che ci sta da parlare, da fare disegni, il sesso è una materia pratica non teorica, e queste “Caste susanne” danno una visione di noi donne distorta, ci stanno rovinando la piazza, ABBATTIAMOLE !


Ma se nessuno mi capisce, se sto peperoncino non me lo strofina nessuno, che faccio torno al Medioevo e mi metto una camicia col buco con sopra ricamato “ Non lo fo per piacer mio ma per far contento Dio? Un dubbio mi assale: non è che per caso sono diventata maniaca?


scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2014 20-11-2006 - 10:50

MA QUANDO FARANNO CADERE PRODI?

In pubblico la sinistra lo appoggia. In privato invece trama per la sucessione. Perché se supera lo scoglio della Finanziaria mandarlo a casa sarà più difficile


 
Ma sì, certo, che noia, basta parlar di tasse. Parliamo d'altro: del tempo che fa, delle stagioni che non sono più le stesse, magari di moda, di cinema, dell'influenza in arrivo... Questa più o meno è l'idea che è venuta alla premiata ditta Fassino-Rutelli quando hanno detto, insieme, due cose che non stanno né il cielo né in terra.
La prima: che non se ne può più dei discorsi sulle tasse (mentre gli italiani, a partire dal ceto medio a stipendio che ha votato a sinistra, sono furibondi). E la seconda: che non è vero affatto che si stia tramando per far cadere Romano Prodi quando è vero il contrario.

Ogni giorno si moltiplicano le telefonate,

i complotti, le spartizioni preventive, i tradimenti, i ripensamenti, gli organigrammi. La sinistra su una sola cosa non riesce a mettersi ancora d'accordo ed è su chi dopo Prodi. Lamberto Dini? Lui ci starebbe, ma vorrebbe l'appoggio esterno dei moderati della Cdl.
Franco Marini? Il presidente del Senato viene accreditato in grande fermento. Massimo D'Alema? Nega sdegnosamente, ma chi è più in carriera di lui e se non ora, quando? Ma questo è per i cittadini un fronte secondario.

Il fronte primario è quello delle tasse che stanno rendendo furiosi tutti, tranne Eugenio Scalfari che adora questa Finanziaria. Ma chi altro, oltre al fondatore della Repubblica? Non la Confindustria, perché Luca di Montezemolo è nero. Non la sinistra radicale: il senatore Fernando Rossi ha abbandonato il Pdci e ha detto che non voterà la Finanziaria.
Non gli impiegati, che si sentono truffati, non i dirigenti d'azienda che si sentono depredati, non le agenzie internazionali, che non vedono riforme ma soltanto borseggio con destrezza. Chi resta? Artigiani e professionisti ringhiano e chiedono ogni giorno. «Ma quando lo buttate giù?».

Non c'è un settore, una frazione, una fetta della torta che rappresenta l'Italia che esprima consenso. Un disastro. Che diventa dramma nelle case degli italiani, quando scoprono di essere tassati di più anche perché non hanno i soldi per comprarsi una macchina nuova. Hai un catorcio? Più tasse. Hai il suv? Più tasse. Geniale.
Ma Piero Fassino e Francesco Rutelli, anziché dire lealmente che la Finanziaria fa schifo e che l'elettorato dell'Unione è in rivolta, dicono: «Basta parlare di tasse, ritocchi e altri interventi. Se ne è già parlato abbastanza: ora si parli di crescita». Crescita? Sarebbe come se il pediatra, constatato che un bambino manca delle vitamine, è povero di proteine e si presenta disidratato, esclamasse entusiasta: «Basta parlare di rachitismo, parliamo di crescita».

Le agenzie internazionali hanno bocciato la Finanziaria del governo proprio perché in essa non c'è la minima traccia di un processo di crescita, di razionalizzazione, uno straccio di riforma, ma soltanto un elenco di tasse, gabelle, ispezioni, controlli. E tutto questo per radunare più soldi di quanti servano, all'evidente scopo di ripartire l'eccesso della raccolta fra clienti politici.
Fassino lo conferma, quando dice: «Abbiamo diffuso l'idea che la Finanziaria fosse fatta per distribuire ricchezza, sicché tutti vengono a chiederne un pezzo». Espressione, devo ammettere, perfetta: esprime esattamente quanto sta accadendo. La Finanziaria infatti taglieggia senza pietà da una parte e riempie la cassa dall'altra. È lì che si presentano gli azionisti politici di Prodi e tutti chiedono la loro parte.

Questo è il motivo per cui tutta la sinistra non estrema, da D'Alema a Rutelli, da Fassino a Marini, sta complottando e inciuciando dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina per fare fuori Prodi e la sua Finanziaria che, non contenendo una sola riforma, distrugge ricchezza senza promuoverne.
È ovvio che lo neghino, è ovvio che vadano persino in processione da Prodi per smentire e dire che lo sostengono, che sono talmente impegnati a sostenerlo da volerlo far cadere al più presto.

Il vero tema del dibattito, a sinistra, è: lo facciamo cadere prima o dopo la Finanziaria? Nessuno si nasconde che se Prodi, come recitava una famosa pièce di Eduardo, «passa 'a nuttata» e supera la Finanziaria, farlo cadere diventerà più difficile. Anche perché Prodi vede e sa quel che bolle in pentola e vede che in pentola a restare bollito sarà proprio lui.
Dunque prende contromisure. Fa campagna acquisti e non si lascia prendere dal panico. Dal panico, semmai, si fanno prendere i contribuenti italiani che stanno facendo i conti nelle proprie tasche e che di crescita non vedono neanche
l'ombra.

scritto da: ilariacz

Messaggio N° 2013 17-11-2006 - 08:11

"L'ULTIMA PORTA" (Recensione di pepitadellapampa)



Titolo originale: The Lazarus child -Nazione: U.S.A.-Anno: 2004-Genere: Drammatico-Durata: 95' - RegiaGraham Theakston

Uscito nelle sale italiane il 03.11.06

Una bambina entra in coma dopo essere stata investita da un auto; il fratello dodicenne, cui era stata affidata, è tormentato dai sensi di colpa per la tragedia. Intanto i genitori,  tentano ogni strada per salvare la piccola, anche quelle meno ortodosse. Si affidano infatti alla dottoressa Chase, direttrice di un centro che utilizza un metodo sperimentale per 'riportare in vita' i pazienti in stato di coma. La tecnica adottata nel centro non è tuttavia approvata dai medici 'tradizionali' che ottengono di bloccare la sperimentazione. Malgrado ciò la dottoressa accetta di curare la bambina, ma mentre la piccola è collegata al fratellino in ipnosi, la polizia fa irruzione e blocca la terapia, mettendo il centro sotto sequestro...

La dottoressa, assieme ai genitori  e ai due bambini, fugge e si nasconde in un vecchio casolare abbandonato, dove cerca di proseguire le cure. Ma capisce che la sperimentazione non è sufficiente e che lei è l'unica in grado di aiutare la ragazzina. Decide dunque di rischiare la propria vita con una procedura mai sperimentata: entrata in ipnosi, si collega alla mente della piccola paziente e solo allora riesce a salvarla.

Vi ho raccontato anche il finale perchè è un film che sconsiglio di vedere. Lo definirei uno di quegli scempi per i quali viene voglia di chiedere la restituzione dei soldi del biglietto.

Nonostante la confezione e la trama possano infatti indurre a credere che il film rientri nel genere “psyco-thriller”, all’atto pratico così non è, e gli amanti della suspence dovrebbero anzi tenersi alla larga da questa pellicola, che non riesce a proporre altro che il nulla più assoluto per un’ora e mezza. La storia, caotica e tirata per i capelli, sfrutta pochissimo l’elemento soprannaturale e accatasta confusamente scene e situazioni completamente slegate tra di loro e prive di un qualsiasi senso logico. Fino alla fine del film ci si chiede chi sia il reale protagonista. I personaggi, appena abbozzati e descritti con agghiacciante manicheismo, appaiono e scompaiono come per magia, moltissimi spunti narrativi vengono lasciati cadere, e si finisce per annoiarsi a morte.

Mi viene voglia di dire: c'erano una volta Andy Garcia e Angela Basset, protagonisti di alcuni tra i film "cult" della storia del cinema. Lui con la saga de "Il Padrino", lei nel bellissimo "Strange Days".

Durante l'intera visione abbiamo atteso, invano, che accadesse qualcosa di "straordinario". E alla fine è arrivato. Erano i titoli di coda. Le premesse sono interessanti ma poi resta  solo noia, una pessima recitazione, una regia distratta ed una sceneggiatura piena di buchi. Ecco perché il film è rimasto chiuso in un cassetto per ben tre anni. Perché l'hanno riaperto?

scritto da: pepitadellapampa

Messaggio N° 2012 16-11-2006 - 22:09

Brasile, modella muore per anoressiaAlta 1,73 pesava appena 40 chili

Muore a 21 anni Ana Carolina Reston...morta di anoressia era 1,73 per 40 kg di peso..una modella che aveva un unica ossessione quella del cibo...quel lavoro che la rendeva schiava del suo corpo..
Diventata modella a 13 anni..un lavoro tanto amato ma che infine l'ha portata alla morte..la cugina dice di lei:"mangiava poco e quando lo faceva correva in bagno (a vomitare), non le piaceva sentirsi dire mangia"

Dal mondo della moda a quello della vita comune quante ragazze e ragazzi (i maschi ne soffrono anche se in modo minore delle donne) soffrono di disturbi alimentari...tra le cause  ci sono le mode date dai mas media, il perfezionismo nel avere il corpo dei propri sogni,problemi nella vita privata "famiglia, amici, fidanzatini"

immagine
Dal sito del ABA ho ripreso questo paragrafo che vi metto qui leggete bene:

COSA SONO ANORESSIA, BULIMIA ED OBESITA'?Cosa sono i disturbi alimentari?
Malattie gravi che si servono del corpo, che viene colpito duramente nelle sue funzioni elementari, per esprimere una sofferenza profonda.

ANORESSIA
L'anoressia di solito inizia con una dieta al fine di migliorare la propria immagine.
Comporta il drastico rifiuto del cibo allo scopo di perseguire un ideale di magrezza irraggiungibile: la persona anoressica non si sente mai magra abbastanza.
Il corpo, ridotto all'osso, si fa teatro di una sofferenza interiore che le parole non riescono a dire. L'anoressia cela un profondo disagio che si tenta di mettere a tacere attraverso il controllo ossessivo delle calorie e del peso.
L'anoressia colpisce duramente il corpo, lo attacca nelle sue funzioni vitali e può condurre a gravissime conseguenze fisiche quali insufficienza renale, osteoporosi, alterazioni cardiovascolari, perdita dei denti e dei capelli.
Di anoressia si può morire.

BULIMIA
La persona che soffre di bulimia ha una bassissima stima di sé che deriva da un profondo vuoto interiore. Nel disperato tentativo di riempire questo vuoto è costretta, al di là della sua volontà, ad ingerire enormi quantità di cibo.
Il senso di colpa che ne deriva, costringe ad escogitare pericolose condotte eliminatorie quali vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici.
La bulimia non è chiaramente visibile come l'anoressia, ma ha conseguenze altrettanto devastanti sulla vita e la salute di chi ne soffre.
Nella bulimia, quella che si instaura con il cibo, è una vera e propria dipendenza paragonabile a quella che lega il tossicodipendente alla droga.

OBESITA'
L'obesità rappresenta una vera e propria ”malattia sociale” che interessa tutte le fasce d'età, anche quelle pediatriche.
Come nella bulimia, anche nell'obesità si istaura una vera e propria dipendenza dal cibo, usato come “soluzione magica” alle difficoltà esistenziali e come “anestetico” rispetto al dolore.
La persona obesa non mette in atto condotte eliminatorie e, per questo, vede il suo corpo aumentare di peso fino ad ammalarsi.
Spesso l'obesità rappresenta una barriera difensiva che la persona erige per proteggersi dalla sua depressione.
Il cibo assume così la funzione di “farmaco antidepressivo”.

Anoressia, bulimia e obesità esprimono, in modo diverso, una disperata fame d'amore.

Il dramma familiare
I disturbi alimentari sono malattie che creano all’interno della famiglia un grave e doloroso disorientamento che spesso alimenta un circuito emotivo fatto di paure, rabbia, preoccupazioni, senso di colpa e solitudine. I genitori non capiscono e non si sentono capiti. Il loro dolore, il loro dramma rischia di rimanere chiuso tra le pareti domestiche, attivando dinamiche intrafamiliari spesso colpevolizzanti, collusive e di rinforzo del sintomo stesso. Anoressia, bulimia ed obesità sono malattie gravi che pongono drammaticamente i genitori di fronte all’evidenza di una sofferenza esibita attraverso il corpo e attraverso una serie di comportamenti difficili da comprendere e gestire. Una sofferenza che tocca ciascuna famiglia nella sua specificità e ciascuno dei suoi membri nella sua particolarità: uno per uno. Sarebbe semplicistico dire che una famiglia è malata, sarebbe come accettare che la famiglia è un tutt’uno, senza le particolarità di ciascuno, senza la sua specificità.


per parlarne assieme vi consigliamo il forum Controllare la fame, forza o debolezza?


scritto da elfo86f

Messaggio N° 201116-11-2006 - 10:55

SMS SENZA RISPOSTA....CHE TRAGEDIA!



Quelli che non rispondono ai messaggi, né e-mail, né SMS né segreteria telefonica, appartengono a cinque categorie: (ricordate il MEDIO): Maleducati, Espliciti, Disorganizzati, Incasinati, Onesti.


- Maleducati: categoria in espansione: sono quelli che non hanno ancora capito che la comunicazione impone dei doveri: ad una richiesta ragionevole deve seguire una risposta, possibilmente rapida. Non è ammesso il silenzio, che fa nascere i dubbi più strani…(”avrà ricevuto il messaggio?” “avrà il telefono acceso?” “non sarà successo qualcosa?”) Fino all’inevitabile “lo rimando!” la massa dei messaggi in arrivo perciò aumenta e il maleducato riceve la giusta punizione.

- Espliciti: vogliono farti capire che non conti nulla, e ci riescono coprendoti di silenzi. Questo è il sistema preferito dai capi e dalle belle donne. Ma quando le cose cambiano (il capo perde potere, la fanciulla perde il fidanzato) l’esplicito si rende improvvisamente conto di quant’è irritante mandare messaggi che cadono nel vuoto.

- Disorganizzati: accumulano SMS, messaggi in segreteria, e-mail pensando “rispondo domani”. Ogni volta che aprono l’inbox, vedono 378 messaggi e vanno nel panico. Dopo 20 giorni il disorganizzato ti risponde “si” oppure “no”. Naturalmente non puoi ricordare cosa gli avevi scritto, quindi rimani in uno stato di perplessità notevole.

- Incasinati: sono disorganizzati in stato terminale. Riescono a richiamarti solo ed esclusivamente dopo che gli hai fatto squillare a vuoto il cellulare. Capisci dalla telefonata che sono molto concitati, ma non capirai mai perché.

- Onesti: sono dei pezzi di pane e non rispondono per timore di offenderti. Pensano che il silenzio è il male minore. Se un amico vi manda 6 SMS al giorno (“colazione alle 9.00?” “pizza sabato?” “cinemino domani?” “pranzo al baretto?” “un caffè stasera?” “sesso subito da te?”) non volendo rispondere NO ogni volta, si sceglie un pietoso silenzio. Per ogni onesta che non risponde c’è un ossessivo che continua imperterrito a spedire una pioggia di SMS.


Ma del resto... si sà! Dio li fà e poi li accoppia.

scritto da: cassetta2

Messaggio N° 2010 16-11-2006 - 10:39

ABBIAMO PERSO LA SPERANZA?


Un tempo esistevano speranza e fede alla base di generazioni che si sono succedute fino all'inizio dell'industrializzazione e per l'appunto con il progresso industriale l'uomo ha lentamente reso possibile un cambiamento etico e sociale sbagliato, volto a credere nella sua onnipotenza .

Abbiamo permesso di essere tasselli di una macchina burocratica che influenza pensieri, sentimenti e gusti facendo si che ogni vantaggio sia rivolto ai paesi ricchi maggiormente influenti sulla scala sociale di un sistemaburocratico che ormai è padrone di tutto mettendo la cività umana sull'orlo di un disastro ecologico-nucleare.
Un tempo si parlava di amore,rispetto poi la politica iniziò a muoversi e a scendere a compromessi.almeno apparentemente,a patto da permettere l'espansione del progresso per il vantaggio di tutta la comunità,facendo persino pensare che fosse migliore di qualunque religione,perchè avrebbe permesso l'esistenza terrena di una città divina attirando persino l'attenzione di parecchi fedeli. Praticamente nella ricerca di maggiore energia,vitalità e speranza per il raggiungimento dello scopo terreno deviando l'equilibrio mondiale è stata smarrita l'etica su cui era stata fondata la concezione dell'esistenza umana volgendo l'ago della bilanca solo su un lato , quello del possesso e dell'avere e tutte le cognizioni che ne derivano.

Non voglio intendere che con il progresso , i mutamenti globali e tecnologici abbiano distorto l'essenza stessa della vita, ma con esso l'essere umano doveva essere in grado di guidare la popolazione verso un etica sociale e religiosa alla pari con la sua espansioneimmagine fin dall'epoca in cui era in atto tale cambiamento.
Ormai sono piena di dati in cui ogniuno ha testimonianza delle conseguenze di cio' che è stato fatto,ma neanche ci si cura piu di tanto, inquanto ci siamo affidati a leader politici che a loro volta non si danno da fare piu di tanto..Avro' fatto la scoperta dell'acqua calda, ma le campagne che si stanno facendo per scongiurare  imminenti catastrofi diano solo un impressione dell'interessamento dei potenti, ma pare sia sempre piu una mossa volta al proprio interesse . Dopotutto cosa ci si aspetta da un sistema sociale,che con il progresso ha permesso il fondamento dell'egoismo alla base dell'esistenza umana dove ogniuno raggiungendo la massima libertà è concentrato solamente dagli interessi privati senza aspirare a nessun mutamento (miglioramento) da preferire una catastrofe ai sacrifici. Abbiamo fallito la grande promessa?
Io non riesco ad accettarlo e non voglio crederci,
possibile che l'istinto di sopravvivenza non abbia nessun incentivo per fare si che le popolazioni reagiscano?

Prendano coscienza di un fondamento etico sbagliato invece di usarlo come un discorso futile quando non si ha nulla da dire a tavola o a un bar....

Che la speranza abbia cessato di esistere?
scritto da : mitica11


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