Creato da happyhourbooks il 14/04/2009

Il Club dei Lettori

CONCORSO IL CLUB DEI LETTORI edizione 2009-2010

TELE NARRO, LA BOOKTV

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Lo specchio delle stelle

Post n°81 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 9,5

RECENSIONI PERVENUTE:

 

COMMENTI PERVENUTI

1) Paola De Pizzol - VOTO: 9,5 - S_L_A: Molto soddisfatto - Commento:
Siete curiosi di conoscere la verità sulla nascita e la fine della mitica Atlantide? Allora dovete assolutamente leggere il libro di Dario Voloskan, che racconta la "sua" verità in merito a questa civiltà che ancora oggi mantiene inalterato il suo fascino e alta l'attenzione da parte di studiosi di ... (continua)
Siete curiosi di conoscere la verità sulla nascita e la fine della mitica Atlantide? Allora dovete assolutamente leggere il libro di Dario Voloskan, che racconta la "sua" verità in merito a questa civiltà che ancora oggi mantiene inalterato il suo fascino e alta l'attenzione da parte di studiosi di tutto il mondo. Questo fantasy, arricchito da parecchi spunti di fantascienza, è scritto davvero in modo ineccepibile, con forma ricercata, adatta al periodo storico, senza errori o sbavature sintattiche e grammaticali. Una storia appassionante, dove nulla deve essere dato per scontato, ricca di colpi di scena e di momenti di tensione emotiva. Ottimi i personaggi, tutti ben caratterizzati e descritti in modo tale da sentirli davvero vicini a noi, quasi fossero degli amici. Ho particolarmente apprezzato anche le descrizioni degli ambienti, accurate e mai superficiali. Un libro da leggere in assoluta tranquillità, magari in una serata invernale, accanto ad un caminetto acceso...

 
 
 

Il mostro a tre braccia

Post n°80 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8,75

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Elisabetta Modena - VOTO: 8,75 - S_L_A: Abbastanza soddisfatto - Recensione:
Il libro presenta due racconti gialli che, come racconta lo stesso autore in una nota iniziale, aveva scritto durante i primi anni '90, e che poi, autostampati, aveva fatto circolare tra conoscenti e amici. Poi il tutto era rimasto lì. Ed è un fatto in cui mi sono identificata dato che anch'io e che mi ha fatto ben disporre al momento della lettura: in mancanza di poter pubblicare senza oneri da parte mia, mi limito a pubblicare i miei scritti sul web o a farli girare tra gli amici scrittori dopo essermeli autostampati.
Venendo ai racconti, sono entrambi ambientati a Torino, intorno ai primi anni Sessanta (il 1959 e il 1961), nell'epoca pre-computer come dice lo scrittore. Il primo, "Il mostro a tre braccia", narra del pestaggio che poi si è tramutato in omicidio colposo di un commerciante con una deformazione: ha tre braccia e un pezzo di cervello in più perché è nato dall'unione di due gemelli siamesi, spiega al commissario D'Aiazzo la suora che l'ha cresciuto in orfanatrofio, un'istituzione che adesso è semi-sparita mentre una volta (come si desume dal racconto, ed è molto interessante) esisteva: si poteva trattare anche di reparti, presso gli ospedali cattolici, che accoglievano i bambini nati deformi. Mentre leggevo pensavo che oggi, tramite l'aborto, è facile sopprimere bambini con gravi deformità. Ma allora ne nascevano ancora. Ed in effetti il racconto affronta un tema delicato, di cui non si parla molto: quello dell'handicap. Questo uomo deforme è un uomo buono, ingenuo, poeta dilettante, che si lascia coinvolgere in una storia d'amore che purtroppo per lui finisce male: ricattato dalla sua donna e dall'amante di lei per delle foto oscene che lei gli ha scattato, lui si ribella e i due lo uccidono.
Il secondo racconto, "I satanassi di Torino", narra di una setta satanica (anche qui il tema l'ho trovato di estrema attualità per quello che sentiamo alla tv e leggiamo sui giornali) di gente insospettabile (politici compresi) che adesca ragazzine minorenni per brutalizzarle col fine, dopo tre anni di perversioni sessuali subite, farle entrare nella setta come diavolesse.
Il D'Aiazzo e il Ranieri, con il loro solito fiuto poliziesco e interrogando in maniera spiccia le persone coinvolte nella vicenda, riescono a ricostruire le fila di tutta la storia e a scovare i colpevoli.
Una cosa che ho osservato è che in questi racconti non esistono "buoni buoni e cattivi cattivi", nel senso che anche i personaggi che subiscono la violenza (l'omone deforme del primo racconto e la ragazza quattordicenne del secondo) hanno i loro scheletri nell'armadio. Emerge così il panorama di un'umanità sofferente che, sia negli aggrediti che negli aggressori, è unita dal comune destino di portarsi dietro le proprie croci, di compiere i propri errori, di cercare un riscatto in modi sbagliati, fin'anche (negli aggressori) di sopraffare gli altri a tutti i costi.

 

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

L'ora prima dell'estate

Post n°79 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 9,00

RECENSIONI PERVENUTE:

 

COMMENTI PERVENUTI

1) Fabrizio Perniola - VOTO: 9 - S_L_A: Soddisfatto - Commento:
grande capacità di penetrazione psicologica sull'adolescenza

 
 
 

Enjoy the silence

Post n°78 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 10,00

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Gabriele Lo Medico - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
LA STORIA E' SICURAMENTE ORIGINALE E AVVINCENTE,DURANTE LA LETTURA SI E' TRASCINATI DAL MISTERO CHE ALEGGIA ATTORNO A QUESTA VICENDA CHE VEDE UN APPRENDISTA INVESTIGATORE PALERMITANO IMPEGNATO NELLA RICERCA AFFANNOSA E ALLO STESSO TEMPO RABBIOSA DELLA CUGINA SCOMPARSA IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE A LONDRA,METTENDO PER CERTI VERSI IN RISALTO ANCHE LA TESTARDAGGINE TIPICA DI NOI SICULI NEL VOLERE A TUTTI I COSTI RAGGIUNGERE GLI SCOPI PREFISSATI,SPECIALMENTE SE SI TRATTA DI PROTEGGERE UN FAMILIARE.DA QUI UN ALTERNARSI DI MISTERO E AZIONE CHE ACCOMPAGNA IL LETTORE FINO ALLA FINE ,E UN FINALE A SORPRESA TUTTO DA GUSTARE.E UN LIBRO INSOMMA DA DIVORARE IN UN SOL BOCCONE .

 

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Il giardino delle parole

Post n°77 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 9,00

RECENSIONI PERVENUTE:

 

COMMENTI PERVENUTI

1) Orazio Gennuso - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Commento:
incisivo, fantastico, eccezionale

 
 
 

Il valore della terra

Post n°76 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8,59

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Marco Sozzi - VOTO: 8,25 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Finalmente un libro coraggioso e diverso: l'idea di calare un'ambientazione fantastica nella realta' contadina, cosi' simile a quella reale e molto concreta, lungi dall'essere una perdita per l'universo immaginario, risulta invece il modo per renderlo ancora piu' reale agli occhi del lettore.
Attraverso il breve spaccato di vita di un gruppo di famiglie di agricoltori, alle prese con un difficile cambiamento di vita sulla frontiera, viene presentato un mondo fantastico che ha molto in comune con il nostro passato non troppo antico. I tradizionali popoli fantastici come nani ed elfi, pur senza perdere le proprie caratterizzazioni che ormai sono parte immutabile del fantasy, hanno anch’essi caratteristiche che ne evidenziano la concretezza quotidiana e l’attenzione ai problemi generali della comunita’, offrendoci un’immagine di se’ che non e’ incentrata come al solito sugli avvenimenti terribili ed unici di ogni romanzo fantasy, ma piuttosto sulla normale esistenza del popolo e le sue peculiarita’.
La conclusione ci offre uno spiraglio su quel fantastico dei nostri antenati, che e’ il materiale alla base delle leggende e che con il tempo viene ad accrescersi per costituire poi in mani sapienti l’ossatura di saghe e racconti che si tramandano intorno al fuoco.
Unica pecca: la brevita’ del racconto, che non consente di sviluppare appieno tutti gli spunti presenti.

2) Barbara Risoli - VOTO: 8 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
UN FANTASY ECONOMICO-STATISTICO. Punto di partenza interessante quello di questo fantasy economico-ecologista. La mia prima convinzione all'inizio della lettura è stata quella che l'autore avesse profonde conoscenze statistico-economiche e l'ultima pagina me lo ha confermato. Davvero insolito (e quindi degno di nota) condensare una realtà  abbastanza frequente con la mera fantasia, intrecciando gli archetipi del fantasy senza tuttavia né esasperarli né osannarli. Il mondo in cui si muovono i protagonisti è quello rurale con tutte le difficoltà  che esso comporta persino ai giorni nostri. L'organizzazione, la speranza, gli intralci ed il coraggio vengono descritti con dovizia di particolari; i personaggi, pur nella brevità  dell'opera, sono simpaticamente caratterizzati con le loro manie ed il loro modo d'essere. Buona anche l'esposizione lieve della superstizione. Pur non essendo il protagonista dichiarato, il nano Vidharr ' senza dubbio il più visualizzabile che mi fa pensare all'autoidentificazione da parte dell'autore. Sottolineo il buon uso della lingua, scorrevole e corretta (a parte qualche imperfezione irrilevante). Ecco un altro scrittore che conosce l'italiano e lo sa gestire in maniera mirevole. Aleggia palesemente il rispetto per la Natura, nonché il timore che la stessa incute nei travagli "umani".
Unico neo (ma si tratta di una mia fissa), forse le descrizioni dei luoghi sono un po' troppo dettagliate e rallentano il ritmo della lettura.
Consigliato a chi ama il fantasy classico, qui troverà  le figure più amate poste però in un contesto narrativo differente e interessante.

COMMENTI PERVENUTI

1) Sara Gianotti - VOTO: 9,5 - S_L_A: Soddisfatto - Commento:
Anche se il fantasy non è il mio genere preferito il libro si legge con molta scorrevolezza ed il finale è molto poetico

 

 
 
 

Sigillato in lealtà

Post n°74 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 7,5

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Morena Clerici - VOTO: 7,5 - S_L_A: Soddisfatto - Recensione:
"SIGILLATO IL LEALTA'" parte un poco sommesso, quasi come se non riuscisse a trovare l'esatto indirizzo, la giusta direzione. Da un certo punto in avanti, con le parole di Carlos, l'adulto che cerca ed incontra il giovane Gabriel, il testo esplode di passione, raggiungendo il suo apice con il diario del viaggio in Africa di Aurilien. Sembra che le due parti del libro siano scritte da due persone diverse quasi come se l'Autore fosse "cresciuto" proprio durante la stesura del suo libro. Un libro che infiamma il cuore dei tiepidi, che scuote gli animi, che fa nascere domande e non solo sul tema religione. Un libro-propulsore che porta il lettore a chiudere l'ultima pagina chiedendosi se veramente sta facendo tutto il possibile per il mondo e per te stesso. Perché la fede (fiducia) è tutto (solo) ciò che serve quando credi fermamente in qualcosa. Anche se inciampa in qualche incertezza e contraddizione, è un libro pieno di note ed informazioni interessanti e che denotano la cultura e gli approfondimenti dell'autore nello specifico settore della religione.

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Sospiri condivisi

Post n°73 pubblicato il 15 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 10

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Chantal Roiatti - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Se prendo in mano un libro . Cerco di entrare dentro le sue pagine vivere le sue avventure. Ascoltare i suoi silenzi e i suoi rumori le sue emozioni. Con questo libro mi sono fatta trasportare in quel mondo fantastico che si chiama amore. Mi sono persa fra in una passionale danza di emozioni. Ogni verso è amore . Ogni verso è passione. Ogni verso è amore. L’amore non è un punto di partenza in questo libro. Ma il punto d’arriva ed ogni emozione parte dall’interno. Tutto vibra , tutto è un brivido intenso.
Una danza soave fra le pareti dell’anima di questa scrittrice. Per perderci in quel labirinto dei sensi che è è l’amore quando vi è passione. Non è poesia ma una danza intrigante dove perdersi. E' l'amore che tutti sogniamo di vivere, intrigante e misteriooso. Fatto di amore passione sensualità.

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Venuto al mondo

Post n°72 pubblicato il 15 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 10

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Margherita Zocco - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Un libro che ho iniziato a leggere con all'inizio un po' di prevenzione - sarà la solita storia d'amore finita male - ma invece, fin dalle prime pagine, mi ha avvolto la sensibilità che traspare, l'apertura completa delle sensazioni della protagonista . Mi sono commossa da questa lirica di un amore che attraversa il tempo , che non conosce ostacoli, e sembra all'inizio così pulito e limpido , poi ha l'apparenza della delusione e dello sconforto del tradimento; sorpresa e addolorata dalle descrizioni della Sarajevo in guerra , sconvolta dal vissuto quotidiano dei suoi cittadini . La lettura scorrevole mi ha trascinato fino alla fine senza alcuna fatica , un libro che mi ha fatto provocare delle emozioni intense , con personaggi ben delineati, una storia avvincente, come aprire una porta tra intimo e sociale , tra privato e comunità ...
Uno dei più bei libri che io abbia letto ultimamente .

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Melodia

Post n°71 pubblicato il 15 Settembre 2009 da happyhourbooks
 
Tag: Melodia

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 9,5

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Aurora Alicino - VOTO: 9,5 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Quando la buona scrittura è supportata da una base di studi approfonditi, che trapelano dalle righe senza appesantire la narrazione, non può che uscirne un ottimo libro.
Un romanzo che è difficile classificare, in cui si mescolano la cadenza mozzafiato dell’azione, i colpi di scena e la tensione del thriller, il fascino di misteri antichi e inquietanti cospirazioni... E la musica, la Melodia, composizione che Mattia non riesce a portare a termine anche perché l’amico che lo stava aiutando sparisce senza preavviso che diventa il suo unico scopo, e che lo porterà a scoprire le sue origini e segreti al limite dell’umana comprensione.
Facile e piacevole per il lettore lasciarsi trascinare dietro agli eventi sempre più serrati, all’inseguimento della Melodia e, forse, del senso stesso della vita.

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Il fuoco

Post n°70 pubblicato il 15 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 9

RECENSIONI PERVENUTE:

 

COMMENTI PERVENUTI

1) Aurora Ageno - VOTO: 9 - S_L_A: Soddisfatto - Commento:
Verboso, magniloquente, ma una lettura che si deve assolutamente fare! Un libro nel complesso veramente affascinante.

 
 
 

La metà di credere

Post n°69 pubblicato il 13 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8,75

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Fernanda Marsilio - VOTO: 8,25 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Ho iniziato a leggere questo libro con una curiosità insolita, per il suo titolo: “La metà di credere”. Che significa? A cosa si riferirà?
Ho iniziato senza guardare altro che la copertina davanti e dietro, e mi è piaciuto molto il prologo: guarda un po’, è proprio così, quante storie ci sono attorno a noi, attorno a me,un universo. Mi sono lasciata prendere da questo
percorso improvvisato: ma che storia è questa? Come può una ragazza che ha l’età di mia figlia aver elaborato una storia così strana, a tratti intrisa di pessimismo, di rassegnazione, di diffidenza e di paura? E tutti quei nomi astrusi all’inizio di ogni capitolo? Che significano? La mia razionalità si scontrava con ognuno di loro con una stizza impotente.
Poi ho smesso di affidarmi alla razionalità, uscendo dagli schemi soliti, avventurandomi nel senso o non-senso della storia, e l’ho gustata e forse anche capita. Comunque l’ho accolta, e mi ha guidata per mano a vedere un cielo raramente osservato da un’angolazione interessante; con un telescopio che, mentre ti fa scoprire stelle che brillano lontano e che a occhi nudi non avresti visto, fa anche luce in zone del tuo io profondo che danno valore e risalto alla vita e agli Altri.
E’ vero: amare è la metà di credere, perché credere è il tutto: io continuo nella mia avventura quotidiana a scoprire questa bella verità che mi permette di rileggere il passato e di scoprire sempre nuove sfaccettature della realtà. Che meraviglia! Quanti paraocchi, non basta una vita per arrivare a comprendere, ma può bastare per scegliere di volersi avventurare in questo percorso. Non importa se non si raggiunge una meta, scegliere di avventurarsi è già una meta quotidiana, sapendo che amare è la metà di credere. E allora AMO e ACCOLGO, cercando di liberare il cuore e la mente da giudizi e pregiudizi perché così divento LIBERA. Bello poterlo condividere.
Ringrazio l’autrice per avermelo fatto condividere. Una storia fuori dagli schemi soliti, chissà quante ce ne saranno. Storie che vivono.
Naturalmente quando sono arrivata alla chiave di lettura, e ci sono arrivata solo alla fine, ho capito il perché di quei nomi strani e non solo... chissà, se l’avessi letta prima sarebbe cambiato qualcosa nel mio approccio alla storia? Non lo potrò mai sapere, è andata così.
Che altro dire? Il linguaggio è chiaro, forbito, essenziale e scorrevole. Unico appunto, per i miei gusti, è una sovrabbondanza di aggettivi in certe descrizioni, forse perché mi distoglievano dal cogliere immediatamente i significati globali. Lo rileggerò, sicuramente li apprezzerò di più.
Ringrazio l’autrice per aver donato tempo (e non solo!) per qualcuno, è proprio vero che “dando si riceve”... Le auguro di proseguire in questo cammino di bene.

COMMENTI PERVENUTI

1) Paola De Pizzol - VOTO: 9,25 - S_L_A: Soddisfatto - Commento:
Ecco, letto in due giorni! Un libro molto particolare, davvero innovativo rispetto agli altri libri comuni di narrativa. Leggendolo, si può cogliere la preparazione "poetica" propria dell'autrice e un'ottima padronanza, quindi, del linguaggio e dell'uso delle parole. Non voglio soffermarmi sulla trama, per non fare anticipazioni e togliere pertanto ai lettori il gusto di scoprire le vicende narrate, ma voglio invece sottolineare come questa autrice, da me conosciuta nel web, sia davvero da tenere sott'occhio. Ha tanto da dire e da esprimere, e già lo ha fatto in questo libro originale.... Vorrei consigliarlo davvero a tutti gli amanti della buona narrativa. E sottolineo che, se il libro è stato inserito nella collana "Selezione" della casa editrice, che è la collanda dove arrivano i libri migliori, un motivo ci deve essere stato....

 
 
 

L'erede di Vitar

Post n°68 pubblicato il 13 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 7,5

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Elisabetta Modena - VOTO: 7,5 - S_L_A: Soddisfatto - Recensione:
Ho letto "L'erede di Vitar" in un paio di serate, questo testimonia la scorrevolezza dello stile e la freschezza della storia. Una trama accattivante, che si fa piacevolmente leggere. Anche il fatto che ci sia una storia d'amore "umanizza" la fantascienza, abituati come siamo ad approcciarci alla fantascienza scientista come ce l'hanno fatta conoscere gli americani.
La trama in sè è semplice e lineare, forse pecca di semplificazione: una principessa costretta a nozze con un pretendete che si rivela malvagio, fugge e arriva su un pianeta sconosciuto e arretrato rispetto al suo; guarda caso è la Terra. S'innamora (ricambiata) di un terrestre (meglio, un extra-vitariano) che lavora segretamente nientedimeno che in un centro di ricerche sugli alieni. Il centro ci va a nozze: cattura l'aliena che però fugge di nuovo grazie ai suoi poteri infinitamente superiori a quelli umani (può scomporre la materia e ricreare quello che le serve grazie al funzionamento di un ciondolo che porta al collo), va a convivere con il suo innamorato sperando di rimanere incinta così da dare al pianeta Vitar l'erede che metterebbe fuori gioco il cattivo pretendente Drel; lieto fine: l'umano Jason la segue su Vitar, sconfigge Drel e i due possono vivere felici e contenti.
Passando ai
"difetti" (ma ripeto che il libro mi è piaciuto molto) trovo che la storia sia piatta: manca quell'ampio respiro che le darebbe più corpo e sostanza. Ad esempio: è bella la descrizione della tecnologia vitariana, da pag 131, quando la principessa Feri spiega al colonnello terrestre che la sta interrogando il funzionamento della vita su Vitar; veniamo così a conoscere la cosmogonia, il calendario, il sistema solare, l'economia, il tipo di popolazione di Vitar ecc.; ma è un po' utopistico che su Vitar da 300 anni non ci siano guerre e che tutto vada bene grazie alla Lega commerciale che i pianeti evoluti hanno stipulato insieme. O è semplicistico che Feri possa smaterializzare tutto quello che vuole con il suo ciondolo e tramutarlo in quello che le serve; o che possa parlare con qualunque vitariano grazie al fatto che il ciondolo (che ogni vitariano porta) può mandare ologrammi della persona che richiede la comunicazione a quella ricevente.
Altro punto: l'autrice presenta una storia in cui si incontrano due "alieni" tra loro. L'incontro, pur tra alti e bassi (lei che deve imparare la lingua e le usanze terrestri, lui che deve imparare a fidarsi di lei), procede senza incespicamenti. Però tra le righe si capisce che delle differenze notevoli ci sono: i vitariani sono più longevi dei terrestri, quindi quando lei sarà ancora giovane lui sarà già vecchio; e i figli che avranno saranno "ibridi"... insomma, sono tutte questioni aperte che, affrontate, darebbero drammaticità e peculiarità ad una storia che, altrimenti, rischia di rimanere un po' debole. Ecco, in questo senso personaggi più problematici potrebbero offrire più plasticità e volume alla narrazione che in questo caso rimane un po' troppo volume descrittivadescrittiva.

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Avenger, scomparsi nel triangolo delle Bermuda

Post n°67 pubblicato il 13 Settembre 2009 da happyhourbooks
 
Tag: Avenger

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 10

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Andrea Bertozzi - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Il romanzo di Alessandro Perdon è veramente bello ed interessante. E’ scritto molto bene e non ha nulla da invidiare alle storie narrate dal celebre Clive Cussler. Naturalmente, come è connaturale e congenito a questo genere di storie, la verosimiglianza non esiste e la fantasia si scatena. Nel senso che, ad esempio, il protagonista Max Rain non ne sbaglia mai una, ha una capacità di comprensione, reazione e pianificazione incredibile, è coraggiosissimo, altruista, atletico e … fortunato, perché gli va sempre bene. Assomiglia (forse un po’ troppo!) al Dirk Pitt di Cussler e l’azienda per cui e i suoi compagni lavorano, la Hystory & Mystery Worl, è simile come una goccia d’acqua alla NUMA. Però la storia è buona, ancorché assolutamente incredibile, ma a chi ama questo genere ciò non importa nulla. Non entro nei particolari per non rovinare il piacere della lettura - che si fa ovviamente tutta d’un fiato - ai prossimi lettori, che saranno, ne sono sicuro, molto numerosi. Giovano sicuramente al romanzo anche le esperienze e la passione dell’Autore per le immersioni subacquee. Volendo trovare a tutti i costi un peluzzo, piccolo piccolo, nell’uovo, forse il post-finale, allorché la vicenda principale si è ormai conclusa, appare un tantino lungo e probabilmente non necessario, rispetto all’economia del racconto, anche perché in qualche modo scontato. Ma non ha nessuna importanza, perché, come ho detto, il libro è bello. In conclusione: tanti complimenti all’Autore!

COMMENTI PERVENUTI

 
 
 

Lisa Verdi e il ciondolo elfico

Post n°66 pubblicato il 13 Settembre 2009 da happyhourbooks
 

 

VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8,59

RECENSIONI PERVENUTE:

1) Tanja Sartori - VOTO: 8,25 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:
Un'avventura ben scritta e scorrevole, una storia fresca e divertente che riesce a coinvolgere il lettore e catturarlo in quel mondo un po' bizzarro e fatato.
Nonostante gli elfi nella letteratura fantasy siano ampiamente abusati, M.P. Black riesce a dar loro una bella spolverata e modernizzarli (l'idea delle pistole laser e i cavalli bionici è una ventata d'aria fresca!).
I personaggi sono simpatici e molto "umani" tanto che il lettore si affeziona subito a loro. Ho sentito alcuni pareri che consideravano Lisa antipatica, ma io non l'ho trovata così, anzi è una buona via di mezzo tra l'eroina piagnucolosa e la super-donna che ci vengono spesso propinate in questo genere di romanzi, insomma è una rappresentazione realistica di una ragazzina di 16 anni con un bel caratterino e una grande forza d'animo.
La storia come detto è scritta in modo piacevole alternando momenti di tristezza ad altri più leggeri che più di una volta mi hanno strappato un sorriso. (Il modo in cui viene sconfitto il cattivo è così ingenuamente geniale!).
Insomma una storia che ti cattura e fa venire voglia di saperne di più e di leggere il seguito!
Se proprio si vuol essere pignoli e cercare qualche punto "negativo" più che altro qualche osservazione, ad esempio una cosa che già altri hanno notato, all'inizio l'evoluzione sentimentale è un po' forzata: Lisa ama Paolo, Bartolomeo ama Lisa... ma non si capisce bene il perchè; altra cosa, forse ci si aspettava qualche scena d'azione in più, ma visto il modo in cui è impostata la storia va già bene così.
Sono sicura che i prossimi capitoli saranno altrettanto buoni, se non migliori, e aspetto con ansia di leggerli!

2) Mauro Tucci - VOTO: 7,75 - S_L_A: Soddisfatto - Recensione:
Lisa è una ragazza come tutte le altre che conduce una vita rispettando tutti i canoni dell'adolescente media. Difatti dietro una trama prettamente fantasy si riscontrano anche i tipici problemi di una ragazza della sua età, come la scuola e i primi amori. Parallelamente c'è un altro realtà, un mondo diverso popolato solamente da elfi e di cui Lisa ne entrerà a far parte per salvarlo da un destino crudele.

L'opera prima di M.P.Black si fa leggere tutto d'un fiato quindi accertatevi di avere del tempo a disposizione quando cominciate a leggerlo perchè dopo staccarsi non sarà affatto facile. Una trama molto scorrevole e lineare che presenta inoltre svariati colpi di scena. Gli amanti del genere fantasy non rimarranno delusi. Niente male assolutamente.

 

COMMENTI PERVENUTI:

1) Elisabetta Modena - VOTO: 10 - S_L_A: Molto soddisfatto - Commento:
Ho riletto questo libro a distanza di un anno grazie all'iniziativa dello scambio libri perché è prevalsa in me la curiosità di ripassarmi la storia vista la prossima uscita dell'ultimo volume della trilogia della Signora degli Elfi (Lisa Verdi e il sole di Aresil). Beh, devo dire che la seconda lettura mi ha suggerito più stimoli della prima volta che l'avevo letto: la trama regge bene ed è ben sviluppata (quasi 100 pagine più del secondo volume), i personaggi sono convincenti, l'ambientazione curata e il colpo di scena finale (che purtroppo conoscevo) ho visto che è preparato accuratamente durante lo svolgimento della narrazione.
Ho solo un appunto a livello lessicale: si può dire "con voce piccola" riferito al modo di parlare dei vari personaggi? Che significa?
E' assolutamente un bel libro per ragazzi e adulti che vogliano rilassarsi con un fantasy classico!

 

 
 
 

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