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TuttacolpadellaLuna

"...quando si avvicina troppo alla terra, fa impazzire tutti". William Shakespeare

 

« Un due tre, prova!Lentamente camminava »

Tutta colpa della Luna

Post n°2 pubblicato il 23 Aprile 2017 da Paintedonmyheart

 

Elicone: Buongiorno Gaio.

Caligola: Buongiorno Elicone.

(pausa)

Elicone: Sembri affaticato.

Caligola: Ho camminato molto.

Elicone: Sì, la tua assenza è durata a lungo.

(pausa)

Caligola: Era difficile da trovare.

Elicone: Che cosa?

Caligola: Quello che volevo.

Elicone: E cosa volevi?

Caligola: La luna.

Elicone: Cosa?

Caligola: Sì, volevo la luna.

Elicone: Ah! (pausa) Per fare che?

Caligola: Ebbene!… È una delle cose che non ho.

Elicone: Certamente. E ora, è tutto a posto?

Caligola: No, non ho potuto averla.

Elicone: È seccante.

Caligola: Sì, è per questo che sono affaticato. (pausa) Elicone!

Elicone: Sì, Gaio.

Caligola: Tu pensi che io sia pazzo.

Elicone: Sai bene che io non penso mai. Sono fin troppo intelligente per pensare.

Caligola: Sì. Infine! Ma io non sono pazzo e anzi non sono mai stato così ragionevole. Semplicemente, mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile. (pausa) Le cose, così come sono, non mi sembrano soddisfacenti.

Elicone: È un’opinione abbastanza diffusa. 

Caligola: È vero. Ma prima non lo sapevo. Ora, lo so. Questo mondo, così come è fatto, non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità, di qualcosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo.

Elicone: È un ragionamento che sta in piedi. Ma, generalmente, non lo si può sostenere fino in fondo.

Caligola: Tu non ne sai nulla. È perché non lo si sostiene mai fino in fondo che nulla è ottenuto. Ma forse basta restare logici sino alla fine. (pausa) So anche quello che pensi. Quante storie per la morte di una donna! No, non è questo. Credo di ricordarmi, è vero, che qualche giorno fa, una donna che amavo è morta. Ma cos’è l’amore? Poca cosa. Questa morte non è nulla, te lo giuro; è solamente il segno di una verità che mi rende la luna necessaria. È una verità molto semplice e molto chiara, un po’ stupida, ma difficile da scoprire e pesante da portare. 

Elicone: E qual è dunque questa verità, Gaio?

Caligola: Gli uomini muoiono e non sono felici.

(pausa) 

Elicone: Andiamo, Gaio, è una verità con la quale ci si può benissimo arrangiare. Guardati attorno. Non è questo che impedisce loro di mangiare.

Caligola: Allora, è che tutto, attorno a me, è menzogna, e io, io voglio che si viva nella verità! E ho giustappunto i mezzi per farli vivere nella verità. Perché io so ciò che manca loro, Elicone. Essi sono privi della conoscenza e manca loro un maestro che sappia ciò di cui parla.

Elicone: Non ti offendere, Gaio, di quello che sto per dirti. Ma tu dovresti anzitutto riposarti.

Caligola: Questo non è possibile, Elicone, questo non sarà mai più possibile.

Elicone: E perché dunque?

Caligola: Se dormo, chi mi darà la luna?

(pausa) 

Elicone: Questo è vero.

(pausa) 

Caligola: Ascolta, Elicone. Sento passi e rumori di voci. Mantieni il silenzio e dimentica di avermi visto. 

Elicone: Ho capito.

(pausa) 

Caligola: E, se vuoi, d’ora innanzi aiutami.

Elicone: Non ho ragioni per non farlo, Gaio. Ma so molte cose e poche mi interessano. In cosa dunque posso aiutarti?

Caligola: Nell’impossibile.

Elicone: Farò del mio meglio

Caligola (I atto, IV scena) di Albert Camus

 

 

Mi sono chiesta più di una volta

se fosse sbagliato lasciare la sicurezza di ciò che si ha per inseguire un sogno,

se fosse pazzia mettere a rischio il proprio equilibrio per sentirsi di nuovo veramente vivi, 

se fosse da stupidi anelare alla felicità, pur ben sapendo che non sia fatta che di attimi,

e se non fosse questo il vero ostacolo al sentirsi pienamente soddisfatti della propria vita.

...

Ma c'è  stata una notte di luna piena

in cui ho visto rivestire le cose di un incanto

che non vedevo più da tanto.

Il tempo si era fermato ed io con lui.

Era mio quel vento tiepido,

mie le stelle,

mia l'aria profumata di mare.

Ho guardato il cielo e mi sono specchiata nella luna:

c'era pace, silenzio ed un pizzico di follia.

È stato allora che ho capito cosa volessi diventare.


Jason Mraz - Fly me to the moon

 

 

«Siate realisti: chiedete l’impossibile»

A. Camus



 
 
 
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