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OGGI PARLIAMO DI ..............SAN ZENO BASILICA DI VERONA

Post n°235 pubblicato il 04 Febbraio 2012 da mina_1954
 

 

 

BASILICA DI SAN ZENO

La grande Basilica dedicata a San Zeno, vescovo di origine esotica, o africana o siriaca dell'VIII secolo, è innanzitutto tempio di fede e meditazione sulla tomba del Santo e poi uno dei più affascinanti esempi dell'architettura romanica.   Il luogo dove sorse il tempio era a quel tempo ai margini della città, lungo l'importante via Gallica, ed area cimiteriale romana. Ma la chiesa che noi ammiriamo è stata costruita oltre sette secoli dopo la morte di San Zeno, che fu l'ottavo vescovo di Verona, morto nel 380 e nel cui culto confluirono storie e leggende, basti pensare che diversi episodi effigiati nella chiesa riguardano il periodo dell'imperatore Gallieno, quindi ben più di cento anni prima della vita di San Zeno  Ben presto la sepoltura del Santo divenne meta di pellegrinaggio e la piccola chiesa dovette essere ingrandita.  Per volontà di Pipino, re dei Franchi, titolare del Sacro Romano Impero, nell' 805 la chiesa venne ingrandita a cura del Vescovo Ratoldo e dell'Arcidiacono Pacifico. Venne pure istituito un monastero.   La Basilica fu consacrata l' 8 dicembre 806 alla presenza di re Pipino.  Il 21 maggio 807 le reliquie del Santo furono traslate in basilica dai Santi eremiti Benigno e Caro, ancora alla presenza di re Pipino devotissimo al Santo. Diverse di queste leggende nascevano da omonimie, per cui ad esempio si confondeva un vescovo con un patrizio di Roma che aveva lo stesso nome e che era vissuto molto tempo prima. Il nostro San Zeno, oltre che in miracoli, sembra fosse specializzato in lotte col diavolo, in particolare in esorcismi. Il suo culto non rimase oscuro per secoli, ma si sviluppò subito dopo la sua morte.

 

 

 

MA PARLIAMO DEI BATTENTI

E DELLE LAMINE BRONZEE  DELLA  CHIESA

Esse rappresentano storie tratte dall’Antico, da Nuovo Testamento e dalla vita di San Zeno. Sono in corrispondenza a dei montanti interni cioè due protomi che hanno la funzione di reggere degli anelli usati per aprire e chiudere i battenti.

 

Nella facciata vengono inseriti anche brani appartenenti alla prima fase, fra cui i celebri battenti in bronzo. I battenti sono delle lamine bronzee inchiodate su legno – tecnica di origine e di divulgazione bizantina – in modo da nascondere il tavolato dando l'impressione di una massiccia struttura metallica. Si tratta di 24 formelle quadrangolari per battente, disposte in tre file verticali di otto, incorniciate da cordonature semicilindriche traforate e saldate negli angoli da piccoli mascheroni.

A sinistra ci sono 17 episodi della vita di Gesù, una protome umana per reggere gli anelli (che sono mancanti), tre scene della vita del Battista, e tre episodi della Genesi su due formelle (Cacciata, Lavoro dei progenitori, Morte di Abele). A destra ci sono 18 formelle dell'Antico Testamento (dalla creazione di Eva a re Salomone) e miracoli ed episodi della vita di San Zeno. Ci sono inoltre piccole formelle lungo gli stipiti con rappresentazioni di Re, Imperatori, Virtù, Santi e di uno scultore al lavoro.  E' evidente la confusione sia dal punto di vista iconografico che dal punto di vista dell'accostamento esteriore dei pezzi. Dal controllo stilistico emerge che sono al lavoro almeno due scultori diversi, più probabilmente tre.

 

 

 

 

Le dimensioni attuali della porta sono di m 4,80 x 3,60 e sono state adattate al rinnovamento della facciata definita fra il XII ed il XIII secolo. Quindi il portale sostituisce un portale precedente che si pensa misurasse m 4,06 x 2,96 e che presentava quattro file verticali di sette formelle ciascuna. I responsabili dell'ampliamento hanno recuperato ed utilizzato tutti i riquadri precedenti, inserendoli nel contesto del nuovo portale, 23 nella parte sinistra e 5 in quella di destra. Analogamente si comportarono per gli elementi ornamentali minori.

 

 

Le quattro storie di San Zeno, che si ispirano ad elementi arcaizzanti, sono però di più elevato valore rispetto a quelli dell'autore della maggior parte dei rilievi aggiunti. Per cui è possibile che gli autori all'opera in tempi diversi siano stati tre e non due. Si esprime una tendenza linearistica – da miniature salisburghesi – e poi una divulgazione dei modi di Benetto Antelami al tempo dei rilievi del battistero di Parma (quindi a partire dal 1196). La fine del XII secolo costituisce il termine entro cui furono ultimati i battenti della porta, così come appaiono oggi a noi. Nei rilievi più recenti l'intensità delle forme è sacrificata all'esito calligrafico.

 

 

 

E' il caso di fornire qualche cenno anche sulle notevolissime opere scultore e della facciata e sulle scritte latine (spesso in una lingua un po' zoppicante) che le accompagnano.  A destra dei battenti c'è Niccolò: “Hic exempla trai possunt lauds Nicolai” (Qui si possono trarre prove delle lodi di Niccolò). A sinistra c'è Guglielmo, che dipende in qualche modo da Niccolò: “Qui legis ista pie natum placato Marie salvat in etrum qi sculpsit ista Guillermum. Intrantes concti sucurrant huic pe reunti” (Tu che leggi queste parole placherai piamente il Figlio di Maria che salvi in eterno chi scolpì ciò, Guglielmo. Chi entra, soccorra costui, che perirebbe).

 

 

 

In alto c'è il grande rosone, detto Ruota della Fortuna il cui autore fu Brioloto attivo fra il 1189 ed il 1220. Ecco i due distici scolpiti sul mozzo del rosone: “En ego fortuna moderor mortalibus una, / Elevo, depono, bona cunctis vel mala dono” “Induo mutados, denudo veste paratos, / In me confidit si quis, derisus abibit” (Ecco, solo io Fortuna, governo i mortali; elevo, depongo, dono a tutti i beni ed i mali; vesto chi è nudo, spoglio chi è vestito. Se qualcuno confida in me, se ne andrà deriso). Evidentemente, in questo ultimo caso, l'estensore della scritta latina era assi più colto che nei due casi precedenti. Ma scrive diversi decenni dopo quello che aveva effettuato le iscrizioni relative a Niccolò ed a Guglielmo.

 

 

 

 

Comunque la Chiesa fu  saccheggiata e parzialmente distrutta dai barbari specialmente gli Ungari……nel 1117 un violentissimo terremoto, che fece distruzioni in una larga fetta del territorio Veneto e anche della chiesa….poi naturalmente la basilica fu oggetto di predazioni da parte di Napoleone

 

 

 

(preso dal WEB)

Per approfondire…..usate questi link

http://www.magicoveneto.it/Verona/Verona/SanZeno-1.htm

http://www.arengario.net/momenti/momenti55.html

 

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Commenti al Post:
xxx_bluebaby_xxx
xxx_bluebaby_xxx il 04/02/12 alle 11:44 via WEB
wwweee proff dalla neve con furore .... bel post interessante ciaoo
 
 
mina_1954
mina_1954 il 04/02/12 alle 19:37 via WEB
ahahhah pronto...pronto...qui tutto bene siamo a 90...e lì a Roma ??? cm 35.....l'ideale per altre cose nn la neve.....ahahahhh ciaooooooo
 
angelika_satanica
angelika_satanica il 04/02/12 alle 14:27 via WEB
buona giornata bellissima basilica.kiss.angelika
 
 
mina_1954
mina_1954 il 04/02/12 alle 19:39 via WEB
Ciao Bellissima Angelica....un bacione immenso ti giunge dagli appennini..innevati.......son felice che Ti sia piaciuto il post...infatti è una bellissima Basilica..saluti da Mina
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 04/02/12 alle 15:28 via WEB
Mi crei tante curiosità che mi convinci a viaggiare. Un abbraccio, Saverio
 
 
mina_1954
mina_1954 il 04/02/12 alle 19:40 via WEB
bene bene....era questo il mio intento nel costruire questo BLOG.....proprio il desiderio di scoprire e di vivere la nostra bella ITALIA.......kissoni speciali ( per Te ) da Mina
 
aesop50
aesop50 il 04/02/12 alle 15:41 via WEB
Ciao....da giovane ci sono stato...una meraviglia...un sereno pomeriggio a te...albino.
 
 
mina_1954
mina_1954 il 04/02/12 alle 19:42 via WEB
woww Albino....allora mi potrai dare tante altre informazioni..ma dimmi è proprio come l'ho descritta ???...salutoniiiii da Mina
 
francoroiter
francoroiter il 04/02/12 alle 15:45 via WEB
San Zenone degli Ezzelini Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. San Zenone degli Ezzelini comune Dati amministrativi Stato Italia Regione Veneto Provincia Treviso Sindaco Luigi Mazzaro (Lista civica) dal 08/06/2009 Territorio Coordinate 45°47′0″N 11°50′0″ECoordinate: 45°47′0″N 11°50′0″E (Mappa) Altitudine 117 m s.l.m. Superficie 19,97 km² Abitanti 7 459[1] (31-12-2010) Densità 373,51 ab./km² Frazioni Ca' Rainati, Liedolo Località: Sopracastello[2] Comuni confinanti Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Fonte, Loria, Mussolente (VI), Riese Pio X Altre informazioni Cod. postale 31020 Prefisso 0423 Fuso orario UTC+1 Codice ISTAT 026077 Cod. catastale I417 Targa TV Cl. sismica zona 2 (sismicità media) Nome abitanti sanzenonesi Patrono san Zenone Giorno festivo 12 aprile Localizzazione San Zenone degli Ezzelini Il territorio comunale nella provincia di Treviso. Sito istituzionale San Zenone degli Ezzelini (San Zenon in veneto) è un comune italiano di 7.338 abitanti della provincia di Treviso, in Veneto. Indice [nascondi] 1 Geografia fisica 2 Storia 2.1 Le origini 2.2 L'epoca romana 2.3 L'alto medioevo 2.4 Il basso medioevo 2.5 La Serenissima 2.6 Il periodo napoleonico e il Regno Lombardo-Veneto 2.7 Il Regno d'Italia 2.8 Simboli 3 Società 3.1 Evoluzione demografica 3.2 Etnie e Minoranze Straniere 4 Cultura 4.1 Eventi 4.2 Personalità legate a San Zenone degli Ezzelini 5 Amministrazione 5.1 Gemellaggi 5.2 Altre informazioni amministrative 6 Collegamenti esterni 7 Note Geografia fisica [modifica] Il territorio è pianeggiante a nord e a sud, ma al centro è attraversato da una serie di modesti rilievi, ultime propaggini dei colli Asolani. L'altitudine massima è la cima del colle San Lorenzo (245 m s.l.m.), all'estremità occidentale; seguono, procedendo verso est, il Coll'Alto (236 m) e il monte Castellaro (220 m). Il capoluogo si adagia sulle pendici meridionali dei colli, mentre Liedolo è stretto tra il San Lorenzo e il Coll'Alto. Ca' Rainati, invece, si trova all'estremità sud, completamente in pianura; qui, al confine con Riese Pio X, si ravvisa l'altitudine minima: 76 m. Numerosi i corsi d'acqua, ma nessuno è particolarmente rilevante: si cita il torrente Giaretta, che lambisce San Zenone e Ca' Rainati. Storia [modifica] Le origini [modifica] Come provano i reperti, il territorio di San Zenone fu abitato sin dalla preistoria. Si tratta di utensili in pietra, come raschiatoi e armi, che fanno intuire la presenza di una "fabbrica" neolitica (5.000-2.500 a.C.). Si suppone, infatti, che nella zona asolana si trovassero gli insediamenti più importanti dell'attuale Trevigiano, mentre la pianura sottostante era pressoché disabitata per la presenza di foreste. I secoli successivi videro l'arrivo dei Protoliguri che portarono innovazioni nella tecnica, tra cui la fusione dei metalli. Successero loro gli Euganei e, infine, i Veneti[3]. L'epoca romana [modifica] Dall'inizio del IV secolo a.C. i Veneti entrarono in contatto con i Romani, divenendone fedeli alleati. A partire dal II secolo a.C. la regione divenne definitivamente assoggettata a Roma. La zona, assegnata al municipium di Asolo, aveva importanza strategica e venne valorizzata attraverso la centuriazione e la costruzione di due importanti arterie stradali: la via Postumia e la via Aurelia. In tutto il comune abbondano i reperti dell'epoca, in particolare lapidi e resti di abitazioni[3]. L'alto medioevo [modifica] Anche dopo la caduta dell'Impero Romano la zona mantenne il suo ruolo chiave dal punto di vista militare. In questo periodo il colle di San Zenone fu probabilmente fortificato, nell'ambito di un più vasto sistema difensivo realizzato dai Longobardi. Fu forse la presenza del castello a portare allo sviluppo di un insediamento con una chiesa. Si ritiene che quest'ultima dipendesse inizialmente dalla pieve di Sant'Eulalia, ma verso il X secolo doveva aver assunto autonomia ecclesiastica: nel 1152, tra le dipendenze del vescovo di Treviso, è infatti citata la plebem S. Zenonis cum medietate castri et pertinentiis suis[3]. Il basso medioevo [modifica] Nel 1036, al seguito dell'imperatore Corrado il Salico, giunse in Italia Ezzelo, capostipite della potente casata degli Ezzelini. Successivamente, venne investito di vari feudi distribuiti ai piedi del Grappa: tra questi è anche San Zenone. Suo discendente fu il noto Ezzelino III, capo ghibellino che alla metà del Duecento era riuscito ad unificare sotto di sé tutto il Veneto sino a Brescia. Sconfitto e imprigionato nel 1259, morì tragicamente, pare, per sua volontà; il suo impero si disgregò rapidamente e il fratello Alberico, suo principale alleato, fu costretto a rifugiarsi nel castello di San Zenone. Nemmeno un anno dopo veniva assediato da una lega di varie città guelfe: venne così imprigionato, torturato e ucciso, sorte che toccò a tutta la sua famiglia. Dal 1314 San Zenone risulta essere tornata sotto il controllo trevigiano[3]. La Serenissima [modifica] Nel 1339 la Repubblica di Venezia sottomise a sé il Trevigiano. In quello stesso anno fu istituita la podesteria di Asolo, a cui furono assegnate anche San Zenone e Liedolo. Solo nel 1388, tuttavia, la conquista della Serenissima si poté dire definitiva. A parte la parentesi della guerra della Lega di Cambrai, il dominio veneziano portò un lungo periodo di stabilità politica, a vantaggio dell'economia e del benessere (seppur relativo) della popolazione[3]. Il periodo napoleonico e il Regno Lombardo-Veneto [modifica] Nel 1797 Napoleone pone fine alla Serenissima. Seguì un periodo di instabilità che vide il Veneto passare dapprima all'Austria, poi di nuovo alla Francia e infine ancora all'Austria (ora elevatasi ad Impero) che nel 1815 istituì il Regno Lombardo-Veneto[3]. Il Regno d'Italia [modifica] Nel 1866 San Zenone passa, come tutto il Veneto, al Regno d'Italia. In questo periodo viene completata la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, in quanto la precedente era pericolante[3]. Simboli [modifica] « D'azzurro alla torre d'argento merlata alla ghibellina, cimata da capo e collo di struzzo d'argento, movente dalla torre tenente col becco un ferro di cavallo dello stesso e crestato di rosso. Motto FINIS ECCELLINORUM. » (Regio Decreto 18 dicembre 1889) Lo stemma comunale, adottato sin dal 1889, rappresenta la torre di San Zenone, ultimo resto dell'antico castello. Lo struzzo crestato con il ferro di cavallo è il cimiero che ricorre nello stemma degli Ezzelini. Il comune adotta anche un gonfalone, recante le medesime insegne dello stemma[2]. Società [modifica] Evoluzione demografica [modifica] Abitanti censiti Etnie e Minoranze Straniere [modifica] Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1.232 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Macedonia 497 6,70% Romania 213 2,87% Serbia 120 1,62% Cultura [modifica] Eventi [modifica] Nella terra di Ezzelino: la prima settimana di luglio si rievoca l'assedio dell'antico borgo da parte dei crociati padovani e dei nobili guelfi contro l'ultimo degli Ezzelini, Alberico, e la sua famiglia, che verranno sterminati il 26 agosto 1260. La manifestazione offre spaccati di vita medievale; mercato artigianale ed accampamenti militari del XIII secolo, cortei storici con molti raffiguranti in costume d'epoca: gli sbandieratori, i cavalieri e le dame. Nel 2005 si ricorda la rievocazione di uno scontro di fanteria con oltre 160 milites medievali perfettamente addestrati. L'evento è organizzato dall'Academia Sodalitas Ecelinorum. Dal 2008, in concomitanza con i festeggiamenti della tradizionale Sagra di San Marco, nella centrale piazza Rovero si è svolta la Mostra Mercato delle Attività Produttive, Turismo e Tempo Libero. A fine luglio si svolge la Festa della Birra, una delle più grandi e rinomate del circondario. Personalità legate a San Zenone degli Ezzelini [modifica] Noè Bordignon (1841 – 1920), pittore Oddo Stocco (1892 – 1958), sacerdote. Amministrazione [modifica] Sindaco: Luigi Mazzaro (Lista civica) dal 08/06/2009 Indirizzo della casa comunale: via Roma, 1 Gemellaggi [modifica] Majano, dal 2000 Marzling, dal 2006 Altre informazioni amministrative [modifica] Il predicato "Degli Ezzelini" è stato aggiunto nella denominazione del comune con la delibera del consiglio comunale del 15 febbraio 1867 e approvato con Regio Decreto del 10 novembre 1867, n. 4098[2][4]. Collegamenti esterni [modifica] Storia dei personaggi storici Proloco Torre degli Ezzelini Note [modifica] 1.^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. 2.^ a b c Comune di San Zenone degli Ezzelini - Statuto. 3.^ a b c d e f g Cenni Storici dal sito del comune. 4.^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3 [mostra] v · d · m Veneto · Comuni della provincia di Treviso Categoria: Comuni della provincia di Treviso Entra / Registrati Voce Discussione Leggi Modifica Visualizza cronologia Pagina principale Ultime modifiche Una voce a caso Vetrina Aiuto Comunità Portale Comunità Bar Il Wikipediano Fai una donazione Contatti Stampa/esporta Strumenti Altre lingue Deutsch English Esperanto Español Français 日本語 Lumbaart Nnapulitano Nederlands Polski Piemontèis Português Tarandíne Русский Tagalog Українська Vèneto Tiếng Việt Volapük Winaray Ultima modifica per la pagina: 02:32, 18 dic 2011. Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc. Politica sulla privacy Informazioni su Wikipedia UN CONSIGLIO MAI SFIDARE UN VENETO NELLA SUA REGIONE KISSSSSSSSSS PAOLO ROITER
 
 
mina_1954
mina_1954 il 04/02/12 alle 19:46 via WEB
ahahhahhahhahha......a prima vista...ho pensato ad un ROGITO.....sei splendidooooooooo ...un meraviglioso e simpaticissimo VENETO....Ti ringrazio molto delle informazioni ( che hai aggiunto ) è stato un piacere scoprire tante cose..e immagino che anche i NOSTRI AMICI lo abbiano apprezzato....t'abbraccio forte kisssoni alla prox post sul Veneto.... kis da Mina
 
gallovil
gallovil il 04/02/12 alle 19:56 via WEB
IO sono di Verona e ti assicuro che e' una bella citta' sempre piena di turisti , ma mertia , in Italia abbiamo unpatrimonio artistico di tutto rispetto Grazie di aver parlato della mia citta' buna domenica un abbraccio
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:44 via WEB
Bellissimaaaaa .......l'unica cosa che mi dispiace è di non essere mai andata all'ARENA a vedere un'opera.....mi dispiace proprio .....ma verona l'ho conosciuta sin da bimba....e da grande l'ammiro come molte città che abbiamo in ITALIA bacionoonioni da Mina
 
DgVoice
DgVoice il 04/02/12 alle 20:21 via WEB
Sulla piazza c'è un ristorante dove mangia benissimo... ho una copia in scala in bronzo del portone di S. Zeno con tutte le formine. David, Staff RAdiodgvoice
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:46 via WEB
mmmmmm.........ma questa notizia è da "Corse tra i fornelli " ahahhahahh .......bene bene da tener conto...kisss da Mina a DAVIDONE
 
anvivian
anvivian il 05/02/12 alle 03:38 via WEB
NON L'AVEVO MAI SENTITA NOMINARE!!! MA IL NOME DERIVA DAL GRECO ZENONE??? TONY
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:55 via WEB
il nome ZENO deriva da.........Dal nome greco ¦¦¦Ç¦Í¦Ø¦Í (Zenon), che, tratto dal nome del dio Zeus, significa letteralmente di Zeus o a Zeus (probabilmente nel senso di consacrato a Zeus o, secondo altri, dono di Zeus). Latinizzato nella forma Zeno - Zenonis, il nome Zeno ¨¨ etimologicamente affine al nome Zenobio........bacioniiiiii da Mina
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 05/02/12 alle 11:59 via WEB
Buona domenica, Saverio
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:48 via WEB
da una freddina Domenica............ma un caldo abbraccio Ti arrivi da Minaaaaaa
 
DgVoice
DgVoice il 05/02/12 alle 12:09 via WEB
Hai un messaggio per qualcuno/a della community? Che aspetti? QUALSIASI COSA TU ABBIA DA DIRE NOI LA RIPORTEREMO IN RADIO! ,Buona domenica MAURO STAFF Radio DgVoice
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:49 via WEB
Grazie Maurooo una felice SERATA...piena di messaggi bellissimi......kissss da Mina
 
ripensoiltuosorriso
ripensoiltuosorriso il 05/02/12 alle 16:59 via WEB
Bellissima Basilica... da visitare.. grazie Mina...buon pomeriggio di Domenica.. un bacione... brrrrr che freddo uff!!!! gianna
 
 
mina_1954
mina_1954 il 05/02/12 alle 18:50 via WEB
miiiiiiiii Cara Gianna davvero una Domenica da "brivido" ........buona serata..kisssssss da mina
 
   
francoroiter
francoroiter il 05/02/12 alle 19:39 via WEB
Significato del nome ZENO Dal greco Zèn e significa "consacrato da Zeus". Potrebbe anche derivare da zèn con il significato di "vivere".L'onomastico è festeggiato il 12 aprile in onore di San Zeno, vescovo di Verona. PAOLO ROITER
 
     
mina_1954
mina_1954 il 06/02/12 alle 18:08 via WEB
e Bravo Paolo..... complimenti sei stato bravissimo....e allora viviamo........w lo zèn .......un bacione enorme da Mina
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 05/02/12 alle 19:55 via WEB
Ciao interessantissimo post, bravissime..un saluto e speriamo che sto freddo la smetta...quì -6...ciao Lilly
 
 
mina_1954
mina_1954 il 06/02/12 alle 18:10 via WEB
Mia Cara Lilly ....mi dispiace deluderti ma le ultime notizie sono poco belle.....ma dopo il brutto pensiamo al sole caldo che ci scalderà.....grz dei complimenti..un bacino che attraversa questo gelido inverno da Mina
 
zeno1949
zeno1949 il 05/02/12 alle 21:24 via WEB
Non sapevo mi avessero fatto..Santo! Ahahaha!!!Anche perchè non sono un gran frequentatore di luoghi di culto...cmq è sempre interessante conoscere..buona serata, ciao...Enzo
 
 
mina_1954
mina_1954 il 06/02/12 alle 18:13 via WEB
ENZO = ZENO = DIVINITA' = SANTO = DIO.....ma per Noi sei più che santo sei un dioooo....e poi ricorda questox essere un santo non serve frequentare.......ma sapere di non frequentare......cioè non è detto che se porti un saio sei un frate.....ed ora fatti abbracciare ...........mio Caro dioooooo Enzo.......smuackkkkk da Mina
 
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