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vacanze amarcord

Post n°154 pubblicato il 03 Settembre 2008 da Mosquito72

Tag: amenità

Stamattina brutto regalo al risveglio, collo bloccato e quindi riposo forzato con qualche antidolorifico per stemperare il dolore. Capita a volte ma da parecchio non mi succedeva.
Restare a casa così, senza dover far niente diventa snervante e fastidioso, così, per gioco, decido di prendere una scatola di scarpe che ho nell'armadio, dove conservo le lettere che mi scrivono, si quelle belle lettere con tanti fogli colorati e mille modi diversi di scrivere.
Inizio a prenderne alcune e guardo la data, 1991, mi trovo tra le mani alcune lettere di persone che non ho visto più, quelle famose lettere che si scrivono i compagni di un'estate (già parlai dei mille indirizzi scambiati nelle vacanze passate), ogni tanto riprendo anche qualche cartolina e leggo, piano piano mi rendo conto che non sono passati nemmeno venti anni e di quante cose sono cambiate radicalmente. In una lettera ad esempio di una ragazza mi scrive "oggi papà ha comprato il telefono portatile, è scomodo ma per il lavoro che fa gli serve"... quel bestione a tracolla che era il telefonone, il padre dei microtelefonini di oggi. In qualcuna c'era anche qualche copia di foto sviluppata, perchè spesso si portavano i rullini con la partenza e si mandava qualche copia agli amici, le famose foto di "tutti assieme in spiaggia" o quelle pose in qualche locale... oggi chi non fa almeno 150-200 foto digitali nella località di villeggiatura.
Da aggiungere che i patentati erano pochissimi e che le macchine scarseggiavano per uscire quindi, all'epoca megacomitiva da 70-80 persone spostarsi era un'impresa ardua. Si rimediava con dei falò stratosferici o si animavano le giornate per forza vista la numerosa "band" che eravamo.
A dirla tutta si era tremendamente scemi e deficienti ma il divertimento non mancava mai, anche se eran dolori quando si andava in un pub o ad un bar tutti assieme...
Questo periodo particolare della stagione diventava una costante processione alla stazione visto che in treno quasi tutti partivano e allora leggo di quelle emozioni negli abbracci vicino ai binari e di qualche lacrimuccia scappata.
Finisco di leggere le ultime e poi le risistemo, con molta cura, visto che sono bei ricordi di epoche passate e, confrontandole col presente, di abitudini totalmente diverse. In poco tempo sono cambiate tantissime cose e soprattutto i tempi diventati più frenetici e ristretti. Anche il modo di divertirsi è cambiato decisamente, meno semplice di prima sicuramente vista la scelta che tende ad allargarsi di più... non voglio essere quello che dice il classico motto "si stava meglio quando si stava peggio" ma di certo si è perso un pò di contatto umano rispetto a prima. Sarà pure una mia sensazione sbagliata oppure gli effetti collaterali dell'antidolorifico di oggi ma mi pare che sia così...
Domani comincerò con i post paraolimpici anche se mancheranno due giorni all'inizio delle gare, per adesso...