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Artemisia - Passione estrema
Caravaggio Questo è il quarto film sul grande pittore,con a.boni andato in onda nel gennaio 2008.Il primo con a.nazzari regia di alessandrini è del 1942.Il secondo con volontè regia di s.blasi e degli anni sessanta,per la televisione.il terzo del 1986 e del regista d.jarman
Giorgione da Castelfranco - sulle tracce del genio. Un film di Antonello Belluco
Jackson Pollock - film Pollock (2000) di Ed Harris
Modigliani - I Colori Dell'Anima Menu |
Creato da: sergiu310 il 24/09/2008
L'espressione artistica al femminile nei secoli.
Post n°34 pubblicato il 29 Agosto 2010 da sergiu310
Tag: Architettura, arte, Biennale, Giorgione, istallazioni, riciclo, scultura, Tony Cragg, Venezia, Vini
Il 29 agosto apre a Venezia la dodicesima edizione della Biennale, diretta dalla giapponese premio Pritzker Kazuyo Sejima, prima donna della storica kermesse. Sul tema delle "relazioni dinamiche" 46 le partecipazioni tra architetti e artisti. 53 i Padiglioni Nazionali, con le new entry di Malesia e Tailandia. Ci stupiranno Palafitte, altane e ponti per una laguna del 2060 in balia dell'Acqua alta, caustiche indagini sulle identità architettoniche de L'Aquila all'indomani del terribile sisma, itinerari alla scoperta delle cantine d'autore, giardini globali e architetture "responsabili". Oltre l'architettura, la città lagunare propone al pubblico il rinato gioiellino Palazzo Grimani a campo Santa Maria Formosa che accoglierà dal 29 agosto al 10 ottobre una mostra sul Giorgione, nel quinto anniversario della morte, con tre capolavori, La Vecchia (1506), La Nuda (1508) e soprattutto il suo più lavoro noto, ammirato e ancora oggi di significato controverso, La Tempesta (1507-08). Alla Cà Pesaro, Galleria d'arte moderna, dal 29 agosto al 9 gennaio l'inglese Tony Cragg classe '49 con un centinaio di opere, lo scultore "eco-sostenibile" virtuoso del riciclo di reperti di un'archeologia urbana con cui crea murales totem e installazioni e cattedrali a suon di vetri e legni, ferri e bronzi, plastiche e pietre. "La Biennale di Venezia. 12. Mostra Internazionale di Architettura. People meet in architecture", dal 29 agosto al 21 novembre 2010, Venezia (Giardini e Arsenale).
Post n°33 pubblicato il 24 Agosto 2010 da sergiu310
Roma Caravaggio-Bacon alla Galleria Borghese Dal 2 Ottobre 2009 al 24 Gennaio 2010, si terrà presso la Galleria Borghese la mostra Caravaggio-Bacon. La Galleria Borghese celebra Caravaggio, in occasione del IV centenario dalla morte, affiancando ai suoi capolavori venti dipinti di uno dei grandi artisti della seconda metà del XX secolo, Francis Bacon, di cui ricorre, il centenario dalla nascita. A distanza di quattrocento anni queste personalità sconvolgenti si incontrano per la prima volta alla Galleria Borghese, arricchita da trenta capolavori dei due maestri, provenienti dai maggiori musei del mondo. Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese, Roma Dal 13 ottobre 2009 al 28 febbraio 2010. Milano I Due Imperi a Palazzo Reale Per la prima volta in Italia e al mondo una mostra darà l’opportunità di paragonare i due più importanti Imperi della storia, l’Impero Romano e le Dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II sec. A.C. al II sec. D.C. Palazzo Reale di Milano, per poi trasferirsi a Roma a fine settembre, Dal 16 aprile 2010 al 5 settembre 2010 Lun: 14:30-19:30 Mar-Mer e Dom: 09:30-19:30 Gio: 09:30-22:30 Ven: 09:30-19:30 Sab: 09:30-22:30 Burri e Fontana a Brera Punti di contatto tra diverse generazioni di pittori La Pinacoteca di Brera propone per la prima volta un confronto fra i capolavori delle sue collezioni storiche e i dipinti di due grandi del Novecento, Alberto Burri e Lucio Fontana, con l'esposizione delle opere dei due straordinari artisti paragonate ai dipinti più noti che fanno parte della collezione della Pinacoteca. Tutte le sale della Pinacoteca – tranne quelle dedicate al Novecento – propongono al pubblico un confronto fra le opere dei due maestri e le opere braidensi di Lotto, Caravaggio, Raffaello, Bellini, Veronese, Luini, Tintoretto, Foppa, Crivelli, Rubens, Tiepolo, Canaletto. Un modo originale per far conoscere al grande pubblico i punti di contatto tra diverse generazioni di pittori della grande scuola italiana Pinacoteca di Brera Milano Dal 17/06/2010 al 03/10/2010 Mar-Dom: 08:30-19:15 COSTO: 11€, Ridotti: € 8,50 Napoleone e l’Impero della moda La Triennale di Milano presenta la mostra “Napoleone e l’Impero della moda”, una visione a 360° gradi dell’età napoleonica attraverso i costumi dell’epoca. La moda: strumento di potere, ossessione e amore. Un totale di 51 capi che rappresentano la quotidianità e le trasformazioni sociali generate dallo sviluppo industriale e commerciale e un’ampia raccolta di stampe, immagini e oggetti del periodo e un archivio storico di Costume Parisien, la prima rivista di moda della storia. Si comincia con il Direttorio, sensuale e stravagante; sobri e rispettabili invece, i costumi della Restaurazione borbonica, a cui si giunge muovendosi tra le sale, fino a sfiorare il puritano pudore vittoriano. La radicale trasformazione della moda maschile, al passo con quella femminile, virile e democratica; la figura del militare, onnipresente in questo periodo. Infine, un’ampia raccolta di stampe, immagini e oggetti del periodo e un archivio storico di Costume Parisien, la prima rivista di moda della storia, completano e contribuiscono a spiegare questo viaggio nella storia, illuminandoci, non senza un pizzico di ironia, sulle radici del fashion system di oggi. Artefice di questa trasformazione Napoleone Bonaparte, che per primo ha capito come usare la moda come strumento di potere. La Triennale di Milano - Palazzo dell’Arte Dal 16/06/2010 al 12/09/2010 Mar-Mer: 10:30-20:30 / Gio-Ven: 10:30-23:00 / Sab-Dom: 10:30-20:30 COSTO: 8€, Riduzioni: 6.5 € - 5.5 € Udine MUNCH E LO SPIRITO DEL NORD Scandinavia nel secondo ottocento Villa Manin propone il secondo importante appuntamento, dopo il primo sul rapporto tra la pittura francese e quella del centro ed est Europa nel secondo Ottocento. Progetto, nella sua interezza, volto a studiare alcune delle maggiori evidenze della pittura europea tra la metà del XIX secolo e il primo decennio di quello successivo. Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento vuole, per la prima volta in Italia, costruire il racconto di una storia che identifica appunto lo spirito del Nord con la pittura in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. Specialmente dedicata al paesaggio, ma ben raccolta anche attorno al tema del ritratto e della figura, la mostra, composta di circa 130 opere provenienti soprattutto dai musei scandinavi ma anche da alcuni altri musei sia europei che americani, si dividerà in cinque sezioni. Villa Manin Dal 25 settembre 2010 al 6 marzo 2011 Parigi Tiziano, Tintoretto, Veronese al Museo del Louvre La mostra mette a confronto tre grandi pittori veneziani, Tiziano, Veronese e Tintoretto, del XVI secolo in 75 tavole che illustrano la loro emulazione e rivalità. Questa concorrenza ha dato i suoi frutti: l'età d'oro della pittura veneziana con l'uso di oli su tela fu una grande novità, la regola del colore sul disegno. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Museo del Louvre. Dal 14 Settembre 2009 fino al 4 Gennaio 2010 Museo del Louvre, Place du Carrousel, 75001 Parigi Renoir al ventesimo secolo in mostra al Grand Palais Al Grand Palais di Parigi una mostra dedicata alle opere del grande artista impressionista Renoir. Duecento opere tra pitture decorative, disegni e sculture di Pierre Auguste Renoir, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, saranno esposte nella Galeries Nationales du Grand Palais. Auguste Renoir gode di prestigio incontrastato sulla scena dell'arte del XX secolo. Come Paul Cézanne e Claude Monet, Renoir è un punto di riferimento per le giovani generazioni di artisti. Questa mostra è dedicata agli ultimi anni di Renoir, meno noti al grande pubblico. La mostra riunisce un centinaio di dipinti, disegni e sculture di Renoir, da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Gran Palais. Gran Palais, 1, Avenue Franklin Delano Roosevelt, Paris Dal 23 Settembre al 4 Gennaio 2010 Teotihuacan: Città degli dei al museo del Quai Branly Al Museo del Quai Branty, più di 450 pezzi archeologici ricostruiscono la storia della città di Teotihuacan, che ha dominato il Messico centrale tra il primo e il settimo secolo. La mostra espone tutte le ricchezze artistiche delle civiltà pre-colombiana e Azteca. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Museo del Quai Branly. Dal 7 ottobre 2009 a 24 Gennaio 2010 Museo del Quai Branly, 37, Quai Branly, 75007 Paris. Vienna Impressionismo al Museo dell'Albertina di Vienna Dalle opere rappresentative di Courbet, Caillebotte, Manet, Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Signac e Van Gogh, questa mostra esplora per la prima volta l'impressionismo mettendo sullo stesso piano storia dell'arte e tecnologia per capire meglio le tecniche dei pittori impressionisti. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Museo dell'Albertina. Dall'1 Settembre 2009 al 10 gennaio 2010 Museo dell'Albertina, Albertinaplatz 1, 1010 Vienna Edvard Munch e il perturbante al Leopold Museum di Vienna La mostra pone l'accento sui lati oscuri della personalità nell'arte figurativa del XIX secolo, e ruota intorno alle opere del norvegese Edvard Munch. Le correnti su cui si concentra la rassegna sono il Gothic Movement, movimento inglese nato intorno al 1800, il simbolismo francese e tedesco e le prime tracce degli studi psicologici nelle opere di Munch, Ensor, Schiele, Kubin e di altri artisti della svolta del secolo. Il Munch Museum ad Oslo metterà a disposizione della rassegna di Vienna una selezione di 30 capolavori di Edvard Munch. Per Informazioni e prenotazioni visitare il sito del Leopold Museum. Leopold Museum, Museumsplatz 1. Dal 16 ottobre 2009 al 18 gennaio 2010. Londra Moctezuma: Aztec Ruler al British Museum di Londra Al British Museum la grande esposizione sull'ultimo imperatore azteco Moctezuma II. Moctezuma consolida l'egemonia degli Aztechi, il Golfo del Messico fino alla costa del Pacifico agli inizi del Cinquecento. L'arrivo degli spagnoli nel 1521, ha visto la caduta di quella civiltà originale in favore di un nuovo, vero fondamento del moderno Messico. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del British Museum. Dal 24 settembre 2009 al 24 gennaio 2010. Great Russell Street, London WC1B 3DG, Inghilterra Turner e i maestri al Tate Britain La mostra affianca i dipinti di Turner a quelle dei vecchi maestri e dei suoi contemporanei (Constable, Poussin, Rubens, Rembrandt) e mostra come l'artista cercava di imitare o addirittura superare, e criticare. Il grande pittore romantico inglese aveva bisogno, era ossessionato dal dimostrare la sua superiorità artistica. Si tratta della prima esibizione in assoluto nella quale al pubblico viene presentata la sfida di Turner con il passato e l’accesa rivalità con i suoi contemporanei. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Tate Britain. Dal 23 settembre 2009 al 31 gennaio 2010. Tate Britain, Millbank London SW1P 4RG Francoforte Botticelli allo Städel Museum A 500 anni dalla sua morte, Sandro Botticelli sarà celebrato allo Stadel Museum di Francoforte. La mostra esporrà opere importanti come la "Minerva coi centauri" proveniente dagli Uffizi, la "Madonna Guidi" dal Louvre, il ritratto di Giuliano de’ Medici dalla National Gallery di Washington e l’eccezionale "Maria con bambino" dalla National Gallery di Scozia. In totale la mostra allo Städel proporrà 80 opere di Botticelli e dei suoi allievi o contemporanei, tra i quali Filippino Lippi e Andrea del Verrocchio. L’esposizione è dedicata alle più preziose opere realizzate nelle diverse fasi artistiche dal Botticelli, le quali vengono poste a confronto con opere di altri artisti. Suddivisa in tre sezioni presenta le aree tematiche e le sfide tecniche affrontate nell’opera pittorica di Botticelli. Per informazioni e prenotazioni vistare il sito dello Stadel Museum. Dal 13 ottobre 2009 al 28 febbraio 2010 Dürerstr. 2, 60596 Francoforte L'Aia Cézanne, Picasso, Mondrian al Gemeentemuseum Il Museo Municipale di L'Aia (Gemeentemuseum) mette in mostra le opere di Cezanne e due altri grandi artisti: Pablo Picasso, che si considerava l'erede artistico di Cezanne e Piet Mondriaan, influenzato fortemente da entrambi. Le opere provengono da collezioni internazinali come quella del Centre Pompidou di Parigi, il Kunstmuseum di Basilea e il Metropolitan Museum di New York. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Gemeentemuseum . Dal 17 ottobre al 24 gennaio 2010 Gemeentemuseum, Stadhouderslaan 41, Aia Madrid Lacrime di Eros al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid La mostra, che prende il titolo dal celebre saggio di Georges Bataille esplora il rapporto fecondo tra pulsione sessuale e istinto di morte, tra Eros e Thanatos, tra gli artisti, ma anche il ruolo della trasgressione e della vietato, religiosità e miti associati con il sesso. Tra gli artisti in mostra: Canova, Ingres, Delacroix, Millais, Moreau, Rodin. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito Museo Thyssen-Bornemisza. 20 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010. Paseo del prado 8, Madrid Berlino Berlino: arte e guerra fredda La mostra ripercorre attraverso l’esperienza di artisti come Joseph Beuys, Jörg Immendorf, Anselm Kiefer, A.R. Penck il periodo della divisione della Germania. Due differenti tipologie di umanità a confronto che hanno coesistito a partire dagli anni ‘50. Una spaccatura che si riassume nella contrapposizione tra astrattismo a ovest e realismo socialista a est. Le storie delle arti nei due paesi si sono spesso venute a incrociare. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Museo Storico Tedesco. Dal 3 ottobre al 10 gennaio 2010 Deutsches Historisches Museum, Unter den Linden 2, 10117 Berlin New York 1919-1933 Bauhaus al MoMA Il Museo d'Arte Moderna rende omaggio alla Bauhaus, che festeggia il suo 90° anniversario. Questa scuola di architettura e arti applicate ha avuto una grande influenza sull'architettura moderna, le arti industriali e la grafica, sulla danza e il teatro. Nasce a Weimar, si caratterizza per la semplicità e l'armonia tra funzionalismo e mezzi artistici. Tra i grandi nomi del movimento, Paul Klee, Wassily Kandinsky, László Moholy-Nagy e Mies van der Rohe, che ha progettato diversi edifici negli Stati Uniti. Per informazioni e prenotazioni visitate il sito web del Moma. Dall' 8 novembre 2009 al 19 gennaio 2010. Moma, 11 W 53rd St,New York, NY 10019-5497, United States
Post n°31 pubblicato il 19 Giugno 2010 da sergiu310
Post n°26 pubblicato il 28 Aprile 2010 da sergiu310
Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, 1653) è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca. Vissuta durante la prima metà del XVII secolo, riprese dal padre Orazio il limpido rigore disegnativo, innestandovi una forte accentuazione drammatica ripresa dalle opere del Caravaggio, caricata di effetti teatrali; stilema che contribuì alla diffusione del caravaggismo a Napoli, città in cui si era trasferita dal 1630. L'apprendistato presso Orazio rappresentò per Artemisia, pittrice donna, l'unico modo per esercitare l'arte, essendole precluse le scuole di formazione: alle donne veniva negato l'accesso alla sfera del lavoro e la possibilità di crearsi un proprio ruolo sociale. Una donna non poteva realizzarsi puramente come lavoratrice, ma doveva perlomeno sostenersi col proprio status familiare; il lavoro femminile non era riconosciuto alla luce del sole, ma si realizzava perlopiù "clandestinamente", come dimostrano i registri delle tasse e i censimenti. La prima opera attribuita alla diciassettenne Artemisia (sia pur sospettando aiuti da parte del padre, determinato a far conoscere le sue precoci doti artistiche) è la Susanna e i vecchioni (1610). Per la critica è stato impossibile non associare la pressione esercitata dai due vecchioni su Susanna al complesso rapporto di Artemisia con il padre e con Agostino Tassi, il pittore che nel maggio 1611 la stuprò: tra l'altro, uno dei due Vecchioni è particolarmente giovane e presenta una barba nera come quella che, secondo alcune fonti, sembra avesse Tassi (ma la sorellastra di lui, Donna Olimpia, ad un altro processo intentatogli contro lo descrisse "piccolotto, grassotto et di poca barba"); l'altro Vecchione ha fattezze simili a quelle ritratte da Anthony Van Dyck in un'incisione raffigurante Orazio Gentileschi. In molti hanno pensato che Artemisia avesse volutamente retrodatato il quadro al 1610 per alludere, attraverso esso, all'inizio dell'oppressione subita da figure troppe ingombranti per la sua esistenza di donna e di pittrice. Durante il processo, Tassi affermò che Artemisia si era spesso lamentata con lui della morbosità del padre, svelandogli che egli la trattava come fosse sua moglie. La datazione dell'opera in passato è risultata controversa anche a causa di fonti discordanti sulla data di nascita di Artemisia: si è scoperto recentemente che Orazio, per impietosire il giudice al processo, mentì sull'età di Artemisia al momento della violenza, attribuendole appena quindici anni (e collocandone la nascita, quindi, nel 1597). Il padre denunciò il Tassi che dopo la violenza, non aveva potuto "rimediare" con un matrimonio riparatore. Il problema è che il pittore era già sposato (e nel frattempo manteneva anche una relazione incestuosa con la sorella della moglie). Del processo che ne seguì è rimasta esauriente testimonianza documentale, che colpisce per la crudezza del resoconto di Artemisia e per i metodi inquisitori del tribunale. Gli atti del processo (conclusosi con una lieve condanna del Tassi) hanno avuto grande influenza sulla lettura in chiave femminista, data nella seconda metà del XX secolo, alla figura di Artemisia Gentileschi. È da sottolineare il fatto che Artemisia accettò di deporre le accuse sotto tortura, che consistette nello schiacciamento dei pollici attraverso uno strumento usato ampiamente all'epoca. L'abbandono di Roma fu quasi obbligato: la pittrice aveva ormai perso il favore acquisito e i riconoscimenti ottenuti da altri artisti, messa in ombra dallo scandalo suscitato, che fece fatica a far dimenticare (come dimostrano anche gli epitaffi crudelmente ironici alla sua morte). La passione di Artemisia20ª ed. Editore Neri Pozzi
Post n°25 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da sergiu310
Post n°21 pubblicato il 20 Luglio 2009 da sergiu310
Maria Brunelli, su il Giornale, recensisce un libro molto interessante.... «I gatti sono degli incompresi solo perché disdegnano di spiegarsi» ha scritto Paul Morand. A differenza degli altri animali domestici che in qualche modo si rendono utili, il gatto si guarda bene dal farlo ma si limita a concederci la sua presenza e proprio questa innata seduttività ha ispirato da sempre gli artisti. Innumerevoli sono i saggi, le poesie, i romanzi, dedicati al gatto (Scarlatti ha composto una celebre fuga per pianoforte su un tema zampettato sulla tastiera) ma anche i pittori sono stati attratti dalla sua personalità misteriosa.
Post n°20 pubblicato il 06 Luglio 2009 da sergiu310
Benedetta, Barbara, Rougena, Rosa Rosà e le altre. Pochi sanno che sono esistite Sono donne , artiste e futuriste. Sono le contemporanee di Tamara de Lempiska ma sulla loro arte, sulla loro storia, sulla loro vita è sceso l’oblio.
Valentine de Saint-Point, che col suo Manifesto della Donna futurista nel '12 irrompe nell’autoreferenziale monopolio maschile del movimento, accomunando l'intera umanità nel dichiarato "disprezzo" per la sua inappellabile "mediocrità". Nel Manifesto futurista della Lussuria, che la condurrà a indicare nella necessità dello stupro la "naturale espansione vitalistico-istintuale" dei vincitori in funzione riproduttiva, l'accertato dualismo dell'identificazione femminile, stretto tra ruolo riproduttivo nella funzione familiare (peraltro già sottoposto a dure contestazioni da coeve battaglie del movimento femminista internazionale, o addirittura negato, come nel caso di alcuni settori del suffragismo inglese.
Rougena Zatkova - Ritratto di Marinetti In principio fu Marinetti che con il suo manifesto del 1909 lanciò la provocazione del movimento futurista. Poi vennero le donne che raccolsero la sfida e la fecero propria. Dinamismo, modernità, velocità, avventura: e fu rottura. Rottura con i clichè, con le consuetudini, con una certa immagine di donna. E la sfida è stata totale: arte e vita nei futuristi e nelle donne coincidono. Sono innovatrici ma lo fanno senza ostentazioni. Rompono gli schemi ma lo fanno senza cadere nell’eccesso. Vivono, amano, lavorano: e lo fanno con abilità, coraggio, intensità. Il loro limite è quello di non formare un gruppo compatto, la loro maledizione la cesura della guerra. Un taglio profondo che segna la fine del futurismo e che di fatto le congeda in silenzio. E poi saranno gli storici ad ignorarle e il pubblico a non conoscerle. Chi sono e come sono le donne futuriste? “Sono sicuramente tutte diverse tra di loro. Sono artiste che hanno dato un contributo originale ed importante ad un movimento che nella sua essenza era anche misogino. Si tratta di donne che hanno lavorato soprattutto negli anni ’20 e ’30 e che avevano raggiunto fama e notorietà e partecipavano a tutti gli eventi più importanti dell’epoca come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma”. La più famosa? "Sicuramente Benedetta che è stata la moglie di Marinetti. In lei era forte la ricerca di identità ed si definiva un’”artista totale” che opera in diversi campi non solo dell’arte visiva ma anche della scrittura: era pittrice, scrittrice, autrice delle tavole di parolibere ed anche scenografa. Anche la sua vita è stata trasgressiva: ha convissuto con Marinetti senza essere sposata: una scelta coraggiosissima ma fatta senza ostentazione. E il suo amore con Marinetti è diventato un mito, per i contemporanei ma anche per la storia. Di lei Marinetti ha scritto: “Ammiro il genio di Benedetta mia eguale non discepola”. E le altre? "Barbara è famosa per il suo coraggio: fisico e morale. Bara sulla sua età e a 16 anni prende il brevetto di volo a vela. Ha due grandi amori nella sua vita: il volo e la pittura. Presenta un modello di donna opposta a quello della donna degli anni ’30: è una donna autonoma, forte, sicura e intraprendente. Poi c’è Rosa Rosà, uno pseudonimo per Edith: artista viennese che si sposa e viene in Italia dove ha quattro figli e per un certo periodo fa la vita di madre e di moglie frequentando l’alta società. O la boema Rougena Zatkova, la umbra Leandra Angelucci Cominazzini, la piemontese Marisa Mori e la fotografa triestina Wanda Wulz". Temi trattati e linguaggio artistico: quali sono le differenze con gli uomini futuristi? "C’è una diversità sostanziale: nelle donne la macchina compare raramente ed in maniera marginale. Si osserva, si descrive e si racconta soprattutto la sensazione, l’ebbrezza del volo piuttosto che l’aereo. Le donne arrivano ad un biomorfismo come ad esempio nell’opera di Benedetta 'Velocità di motoscafo', il movimento delle onde si frantuma in figure geometriche che sembrano il muoversi di un cigno".
(Roma, Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea) Arte e vita: qual è stata la novità di queste donne artiste? "Il loro è un messaggio valido, importante e ancora attuale. Si sono battute contro gli stereotipi che volevano ridurre la donna ad oggetto di seduzione o che facevano coincidere femminilità e svenevolezza. Hanno una limpidezza di pensiero e la loro caratteristica comune è la gelosa difesa della propria autonomia intellettuale". E le foto mostrano donne belle, le loro opere rivelano artiste sensibili ed innovatrici, le loro vite raccontano di coraggio e di passione. Poi il silenzio. L’oblio. Il nulla. Benedetta con il marito e le tre figlie
Post n°19 pubblicato il 26 Maggio 2009 da sergiu310
Milano, la città che sale, dove il Futurismo è nato e ha vissuto la sua prima, entusiasmante stagione, dedica al centenario di questa avanguardia rivoltosa e visionaria una mostra grandiosa che occupa, eccezionalmente, l’intero piano terreno di Palazzo Reale ed è l’evento centrale di un ricchissimo programma di iniziative promosso dal Comune di Milano, con manifestazioni di teatro, cinema, danza, moda, che faranno della città, per l’intero 2009, la capitale del Futurismo.
Post n°17 pubblicato il 26 Marzo 2009 da sergiu310
Citazioni preferite............ Nessuno puo' rivelarvi nulla se non cio' che già si trova in stato di dormiveglia nell'albeggiare della nostra conoscenza. L'insegnante che avanza nell'ombra del tempio, fra i suoi discepoli, non trasmette la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e la sua amorevolezza. Se è veramente saggio, non vi introdurrà nella casa della sua sapienza, ma vi accompagnerà alla soglia della vostra mente. Kahlil Gibran "Il profeta" ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Non esistono domande imbarazzanti, ma risposte imbarazzanti Anonimo
Post n°14 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da sergiu310
Post n°8 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da sergiu310
Spero di fare cosa gradita, raccontandovi un po’ di cose sulle donne artiste dal 1400 al 1700. Scoprirete che non sono molte, o comunque poche di loro sono riuscite a farsi conoscere e apprezzare. Molte di loro sono figlie o mogli di artisti e, forse solo per questo sono riuscite a realizzare il loro sogno. Sempre e comunque criticate e considerate poco di buono o matte, hanno vissuto con trasporto totale il loro amore per l’arte. Noterete pochissime donne scultrici, arte poco nobile per una donna, troppo rozza per la dolcezza e la fragilità che si “voleva” qualità prettamente femminile. Inoltre ad una ragazza era comunque impedito di appartenere alle Accademie artistiche e per poter ottenere delle committenze dovevano essere abili in tutte le tecniche. E questo richiedeva la possibilità di viaggiare da sole, di studiare dal vivo le opere archeologiche e artistiche, di conoscere le anatomie dei corpi umani, uno studio che per una ragazza non era concepibile. E alla fine ciò precludeva ogni possibilità di potersi affermare. Precedentemente al XV secolo le opere d'arte autografe erano poche e non si avevano informazioni sui loro artisti. Al contrario, a partire dal Rinascimento, le identità degli autori e le loro storie incominciarono a essere preservate. A fornirci le prime annotazioni artistiche in modo dettagliato della pittura femminile furono alcuni saggisti, tra cui Giorgio Vasari e il Malvasia.
-Curiosità la città nella quale nacquero le prime affermazioni fu Bologna.- Caterina de Vigri, (1413-1463) educata presso la Corte di Ferrara, nota per essere uno dei centri di diffusione del pensiero umanista. Nel 1427 alla morte del padre decide di entrare in convento. Oltre a dimostrare le sue capacità in pittura si distinse nella prosa in latino. Ben poco si conosce della sua produzione, nella cui figura si sovrappongono due modelli femminili: quello medievale della badessa colta che si prodiga saggiamente per la diffusione della cultura nel proprio monastero e quello della perfetta dama di corte rinascimentale che ama occuparsi di arte, letteratura e musica. Lavinia Fontana.(Bologna 24 agosto 1552- Roma 11 agosto 1614) Figlia del pittore Prospero Fontana, intraprese la carriera nelle chiese locali di San Giacomo e di San Michele in Bosco. Segnata dal gusto del suo tempo, dominato dal Manierismo, si specializzò nel ritratto singolo e di gruppo.
Fede Galizia, (Milano o Trento 1578-1630) compì il suo primo apprendistato nella bottega del padre, il pittore e miniaturista Nunzio Galizia. La sua prima attività è difatti costituita da ritratti e copie, a 16 anni, era già affermata come ritrattista. Il carattere lombardo che traspare nei ritratti, emerge nella produzione di alzate con frutta e fiori, che mescolano la minuzia fiamminga alle nitide volumetrie di tradizione italiana. Margherita Caffi, (Cremona 1650-Milano 1710) che avrà tra i propri committenti le principali casate italiane. Margherita contribuì all'affermazione di un nuovo genere: le ghirlande di fiori, in mezzo alle quali inserisce volti, animali, fontane o vasi. Giulia Lama.Venezia (1681-1747) Amica del Piazzetta e degli artisti del suo entourage, dai quali apprende l'arte della pittura, realizzò diverse pale d'altare per le chiese veneziane. Rosalba Carriera,(1675-1757) esponente assieme a Sebastiano Ricci e a Giovanni Antonio Pellegrini della corrente chiarista veneziana. Rosalba si dedica alla produzioni di piccole miniature, spesso su avorio, una delle quali, 'La fanciulla con colomba' del 1705, le serve per l'ammissione all'Accademia di San Luca. In breve tempo si farà conoscere in tutta Europa per i suoi raffinati ritratti, trattati con un tocco leggero e con tonalità delicate, che conferiscono ai modelli grazia ed eleganza. Sofonisba (Cremona 1531 o 1532 - Palermo 1625) ebbe grande fama di ritrattista nelle terre di dominio spagnolo, dove rimase dal 1559 fino al 1580. Il naturalismo di alcuni temi, come il disegno del 'Bambino punto da un granchio' (Napoli, Capodimonte) è stato messo in rapporto con la cultura del giovane Caravaggio. Artemisia Gentileschi (8 luglio 1593-1652). Figlia più grande del pittore caravaggista Orazio Gentileschi, a differenza delle sorelle seguì le orme del padre. Morta la madre a 12 anni continuò a dipingere, non limitandosi alle nature morte e ai ritratti. Nel 1616 entra nell'Accademia del Disegno. Viaggia spesso a Genova e Venezia, dove aiuta il padre, dipinge per le chiese di Napoli, e nel 1638 lavora insieme al genitore in Inghilterra alla corte di Charles I°. Plautilla Bricci. (13 agosto 1616-1690) Figlia del pittore Giovanni e sorella di Basilio, fu la prima donna a studiare e ad occuparsi di architettura. Maria Sybilla Merian, (Frankfurt am Main 2 aprile 1647-1717) si distinse per un accentuato spirito scientifico. La madre sposerà in seconde nozze Jacob Marrell, pittore fiammingo specializzato in composizioni floreali che avrà un ruolo importante nella formazione della ragazza. Più che un'artista la Merian è una studiosa di botanica e zoologia, inserita negli ambienti scientifici di Amsterdam e impegnata nella stesura di opere monumentali sulla base dei materiali raccolti durante il viaggio compiuto in Suriname. Si specializzò in tavole di fiori e di insetti, ma la sua passione erano i bruchi e le loro fasi di sviluppo in farfalle.
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