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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 23/04/2020

Giornata della Terra: 14 alberi monumentali censiti sul Gargano: spicca il leccio di Vico

Post n°25998 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Giornata della Terra: 14 alberi monumentali censiti sul Gargano: spicca il leccio di Vico  

  
 

Sono 16 gli alberi monumentali in Provincia di Foggia censiti dalla Direzione generale foreste in collaborazione con gli Enti locali. Si tratta di esemplari particolarmente maestosi e già noti come, per esempio, il “faggio della Foresta Umbra”” anche conosciuto come il “faggio dei Baracconi” dal nome della località che lo ospita, nell’area di Monte Sant’Angelo. Dei 16 patriarchi ben 14 (lecci, tassi, querce) sono stati censiti sul Gargano, tutti tra Monte Sant'Angelo e Vico del Gargano dove la Foresta Umbra la fa da padrone. Due soli alberi monumentale sui Monti Dauni, due roverelle che vegetano nei territori di Motta Montecorvino e Volturara Appula

 

. Un patrimonio da tutelare e da far conoscere: quale occasione migliore per rendere noti i risultati del censimento di quella della Giornata della Terra, istituita 50 anni fa dall’ ONU per tutelare la conservazione delle risorse naturali del nostro pianeta. Un anniversario che acquisisce un significato particolare dato il periodo d’emergenza globale legato alla pandemia Covid-19 che ci impedisce di frequentare boschi e foreste e che magari sarà capace di farci apprezzare il patrimonio verde da cui siamo circondati. Quale occasione migliore quindi alla fine dell’emergenza, quella di visitare i nostri alberi monumentali sono esemplari unici che vanno tutelati come patrimonio di particolare interesse naturalistico, ambientale e storico-culturale per la bellezza dei fiori, dei fusti o delle foglie, o per le particolari dimensioni o età e sono presenti sia in particolari complessi architettonici, quali ville, chiese, orti botanici, residenze storiche o in centri urbani.

 

Nella foto il leccio patriarca del convento dei cappuccini di Vico del Gargano.

 
 
 

“FASE DUE”, ECCO IL DOCUMENTO DELL’INAIL CON LE MISURE DI CONTENIMENTO E PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

Post n°25997 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

“FASE DUE”, ECCO IL DOCUMENTO DELL’INAIL CON LE MISURE DI CONTENIMENTO E PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO  

  
 

L'Inail ha pubblicato il documento tecnico sulla “Fase due con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro. La pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile sottolinea che "vanno mappate tutte le attività, prevedendo di norma, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l'utilizzo di una mascherina chirurgica". La mascherina è "raccomandata" in ogni caso anche all'interno dei mezzi pubblici oltre al distanziamento sociale.

 
 
 

DAL 4 MAGGIO RIPRENDONO LOTTO E IL SUPERENALOTTO

Post n°25996 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

DAL 4 MAGGIO RIPRENDONO LOTTO E IL SUPERENALOTTO  

  
 

Dal 4 maggio riprenderanno Lotto e Superenalotto. E' quanto previsto da un nuovo decreto dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli sulla ripresa delle attività dopo la storica sospensione totale di giochi e lotterie decisa il 21 marzo scorso. Le estrazioni, spiega Adm, "verranno effettuate nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria".

 

Lunedì 27 aprile riprenderanno i giochi numerici "10&Lotto", "Millionday", "Winforlife" e "Winforlife Vincicasa". Lo ha disposto l'Agenzia delle Dogane e Monopoli nel nuovo decreto sulla ripresa delle attività in vista della fase 2.

 

Resta comunque attivo "l'obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori" per evitare assembramenti.

 
 
 

Vieste – RIAPRONO ANCHE DI DOMENICA EDICOLE E TABACCHERIE

Post n°25995 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste – RIAPRONO ANCHE DI DOMENICA EDICOLE E TABACCHERIE  

  
 

Questa mattina il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ha emanato un’ordinanza (n. 90) con cui  si consente l’apertura anche di domenica di edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, dalle ore  6,00 alle 20,00. Sono state così in parte revocati i contenuti di predenti ordinanze (n. 55 del 12 marzo 2020 e n. 50 del 15 marzo 2020). Sabato 25 e domenica 26 aprile, tutti le altre tipologie di attività commerciali resteranno chiuse, come da precedenti disposizioni.

 
 
 

CAPITANERIA DI PORTO di MANFREDONIA: ORDINANZA Nr. 03/2020 (Formalità da adempiere per le unità da diporto battenti bandiera co

Post n°25994 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

CAPITANERIA DI PORTO di MANFREDONIA: ORDINANZA Nr. 03/2020 (Formalità da adempiere per le unità da diporto battenti bandiera comunitaria ed extracomunitaria nel Circondario Marittimo di Manfredonia)  

  
 

In data 20 aprile 2020 è stata emanata da parte della Capitaneria di Porto di Manfredonia l’ordinanza n°003/2020 relativa alle procedure da espletare per le imbarcazioni da diporto che scalano i porti, le rade, gli approdi e/o i sodalizi nautici presenti nel Circondario Marittimo di Manfredonia.
Le modifiche adottate con l’ultima ordinanza emanata dalla Capitaneria di Porto e previste dal regolamento (UE) 2016/299 (codice frontiere Schengen) sono state al centro del tavolo tecnico tenutosi nei mesi scorsi a cui hanno preso parte le altre forze di polizia coinvolte nell’espletamento dei controlli oltre che da rappresentati dell’ Agenzia delle dogane per quanto attiene ai relativi compiti.
L’ordinanza, composta da 12 articoli, fornisce nel dettaglio le incombenze amministrative, compreso i format da compilare e da inviare alle autorità preposte, a carico delle imbarcazioni da diporto (sia con uso commerciale che non) provenienti o dirette da porti appartenenti a Paesi extra Schengen al fine di permettere alle autorità preposte di esperire i previsti controlli di polizia e doganali.
Nel dettaglio viene sancito l’obbligo da parte delle imbarcazioni da diporto che intendono fare scalo presso porti, rade o sodalizi nautici ovvero rimanere in rada all’interno del Circondario di Manfredonia di fare scalo prima nel porto di Manfredonia (frontiera esterna) al fine di permettere agli organi proposti di porre in essere le dovute verifiche.
Si precisa che l’ordinanza appena adottata non si applica ai natanti da diporto ovvero alle barche aventi lunghezza inferiore ai dieci metri (che per legge non possono navigare fuori dalle acque nazionali).

 

Manfredonia, 23 aprile 2020

 

Di seguito link all'ordinanza

 
 
 

Turismo/ Paolo Capone, Leader UGL: “Necessario ‘piano Marshall’ di investimenti e più liquidità imprese”

Post n°25993 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Turismo/ Paolo Capone, Leader UGL: “Necessario ‘piano Marshall’ di investimenti e più liquidità imprese”  

  
 

“Il turismo è di gran lunga il settore più colpito dagli effetti della pandemia, la stagione estiva è alle porte e si prevede una catastrofe occupazionale. In questo momento, le attività sono ferme e i nostri lavoratori sono in attesa di risposte.

 

Stiamo parlando di un comparto che da solo vale oltre il 12% del Pil, generando un valore di oltre 250 miliardi di euro. Finora le misure adottate dal Governo appaiono vaghe, poco trasparenti e non all’altezza della situazione drammatica che stiamo attraversando.

 

A tal fine, è necessario avviare un ‘piano Marshall’ straordinario di investimenti a sostegno di un asset fondamentale per l’economia italiana, somministrando maggiore liquidità alle imprese e ai lavoratori che hanno perso il lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure necessarie per rilanciare il settore del turismo.

 
 
 

TRANSUMANZA DIGITALE LIVE FACEBOOK - SABATO 25 APRILE DALLE ORE 06:00

Post n°25992 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

TRANSUMANZA DIGITALE LIVE FACEBOOK - SABATO 25 APRILE DALLE ORE 06:00  

 
  
 
 
E' Digitale la Transumanza ai tempi del Coronavirus: racconti, canti, letture, spiegazioni e recitazioni in una celebrazione della transumanza no stop

Gargano, li 23/04/2020
"Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio" scrisse Antonio Gramsci nelle sue "Lettere dal carcere". Proprio da lì, vuole partire la fucina di idee e progettualità qual è il Carpino Folk Festival, dall'inizio, da un rito ancestrale ed antico com'è la transumanza.
Sabato 25 aprile "transumeremo" digitalmente con le vacche podoliche del Gargano, in un racconto live della transumanza che partirà dalle 6.00 del mattino per poi proseguire lungo tutta la giornata con interventi video, oltre che dei protagonisti, anche di artisti, scrittori, giornalisti e ospiti che hanno partecipato negli anni agli eventi del festival della musica popolare e delle sue contaminazioni.
Sarà possibile seguire la prima Transumanza Digitale comodamente e in sicurezza da casa collegandosi alla pagina ufficiale del Carpino Folk Festival (https://www.facebook.com/CarpinoFolkFestivalUfficiale)
In questo tempo sospeso, in cui non ci è permesso di vivere nei luoghi che amiamo, abbiamo deciso - scrivono gli organizzatori - di impossessarci di una dimensione nuova in cui attori, vicende, bisogni, pur non mescolandosi davvero, si incrociano per raccontarsi e mettere in relazione i luoghi reali.
Da tempo meditiamo a forme in cui l’espressione artistica possa trovare modalità di diffusione in relazione a dimensioni irreali, prive del contatto fisico e sociale. Il Covid-19 ci catapulta con forza in questa dimensione, ci spinge a raccogliere le idee e, però, ci trova sul pezzo.
I canti, le musiche, i balli e i rituali come la transumanza sono fenomeni essenzialmente comunitari e si realizzano solo se la gente è insieme, perché l’insieme crea l’identità di gruppo. Ma, in questo “nuovo” tempo, vogliamo provarci e con i mezzi che abbiamo a disposizione vogliamo mantenere il contatto con la nostra comunità costruita in oltre 20 anni di feste per non sentire l’assenza di una routine che, più di ogni altra, conforta e rassicura.
Sono tanti gli amici che hanno aderito al nostro progetto “Transumanza Digitale”: da Franco Arminio a Enzo del Vecchio che farà un omaggio a J. Tusiani, Peppe Totaro dei Tarantula Garganica, Nicola Gentile e Rosa Menonna dei I Cantori di Carpino, Francesco Saggese, Pachamama della Riserva Moac, Livio e Manfredi, F. Fodarella dall'Ariano Folk Festival, Libero Ratti, Stefano Mariotti, Daniele De Michele "Don Pasta" e tanti altri che avremo il piacere di ospitare in questa no stop pensata per regalarvi qualche ora di svago e cultura popolare nel giorno della Festa della Liberazione con l'augurio che presto potremo rivivere queste emozioni dal vivo, gli uni accanto agli altri.

La Transumanza Digitale 2020 è un evento ideato da Luciano Castelluccia, che ne cura anche la direzione artistica ed è promosso e organizzato volontariamente dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival.
In collaborazione con: Ferrovie del Gargano, Like Guida Enogastronomica, Masseria Facenna - Carpino, Amara terra mia - Storia di storie del Gargano, Qualeformaggio.it, CdP Service.
Ci preme ricordare che tutti gli ospiti coinvolti hanno dato il loro contributo in forma esclusivamente gratuita.

Ufficio Stampa Carpino Folk Festival
tel: 393 175 3151 - Domenico Sergio Antonacci
email: segreteria@carpinofolkfestival.com - Alessandro Sinigagliese
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Consiglio Direttivo Parco del Gargano, via libera al Bilancio e al Piano triennale delle opere pubbliche

Post n°25991 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Consiglio Direttivo Parco del Gargano, via libera al Bilancio e al Piano triennale delle opere pubbliche  

  
 

Oltre due milioni e mezzo di euro per le piste ciclabili, circa due milioni per progetti e interventi a tutela degli habitat naturali dell’area parco e 800 mila euro per i trabucchi. Approvata anche l’adozione di una piattaforma telematica per l’azione amministrativa dell’Ente

 

 

 

 Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Gargano, riunitosi in via telematica per via dell’emergenza Covid-19, ha approvato il Bilancio di previsione 2020 che si attesta sui 5 milioni e 200mila euro. Via libera anche al Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 tra cui spiccano gli interventi per il recupero, la riqualificazione funzionale e lavalorizzazione dei trabucchi (per 800.000 €), la realizzazione di piste ciclabili (per circa 2,7 mln di €) e di un immobile destinato a caserma dei Carabinieri Forestali (per circa 1,5 mln di €). Previsti anche progetti a tutela degli habitat naturali dell’area parco (per circa 1,8 mln di €) e vari interventi di efficientamento energetico (per 650.000 €).

 

Con l’approvazione del Bilancio e del Piano Triennale – spiega il Presidente Pasquale Pazienza – predisponiamo fondi importanti per la tutela ambientale, la crescita e lo sviluppo dell’area del Parco Nazionale del Gargano. Inoltre, si è proceduto ad approvare il regolamento di funzionamento della piattaforma di e-procurement, di cui l’Ente Parco si è dotato nei giorni precedenti, per qualificare ulteriormente la sua azione amministrativa in linea con le indicazioni derivanti dalle politiche più recenti in tema di efficacia, efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione. In particolare, attraverso la piattaforma informatica TRASPARE, l’Ente Parco gestirà tutte le sue procedure di gara per l’acquisizione di beni e servizi”.

 

Tra gliaccapi all’ordine del giorno approvati c’èanche la presa d’atto del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 7 aprile scorso, recante la nomina a Direttore dell’Ente di Maria Villani per la quale è stato approvato un contratto di cinque anni che partirà dal momento della sottoscrizione prevista a metà maggio.

 

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato tutti i componenti del Consiglio Direttivo, è stato approvato anche il Piano della performance 2020/2022 e il Piano triennale dei fabbisogni del personale 2018/2020 per il quale, sempre su input del Presidente, è stato previsto l’inserimento nell’organico dell’Ente della figura del veterinario, anziché dell’architetto. Una scelta che guarda alle categorie produttive locali e in particolare a quelle dedite all’allevamento.

 

L’unico punto all’ordine del giornoritirato erinviato dal Presidente Pasquale Pazienza, in assenza del parere della commissione di riserva, è stato quello relativo al Piano di Gestione dell’Area Marina Protetta Isole Tremiti di cui si discuterà prossimamente.

 
 
 

Consiglio Direttivo Parco del Gargano, via libera al Bilancio e al Piano triennale delle opere pubbliche

Post n°25990 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Consiglio Direttivo Parco del Gargano, via libera al Bilancio e al Piano triennale delle opere pubbliche  

  
 

Oltre due milioni e mezzo di euro per le piste ciclabili, circa due milioni per progetti e interventi a tutela degli habitat naturali dell’area parco e 800 mila euro per i trabucchi. Approvata anche l’adozione di una piattaforma telematica per l’azione amministrativa dell’Ente

 

 

 

 Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Gargano, riunitosi in via telematica per via dell’emergenza Covid-19, ha approvato il Bilancio di previsione 2020 che si attesta sui 5 milioni e 200mila euro. Via libera anche al Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 tra cui spiccano gli interventi per il recupero, la riqualificazione funzionale e lavalorizzazione dei trabucchi (per 800.000 €), la realizzazione di piste ciclabili (per circa 2,7 mln di €) e di un immobile destinato a caserma dei Carabinieri Forestali (per circa 1,5 mln di €). Previsti anche progetti a tutela degli habitat naturali dell’area parco (per circa 1,8 mln di €) e vari interventi di efficientamento energetico (per 650.000 €).

 

Con l’approvazione del Bilancio e del Piano Triennale – spiega il Presidente Pasquale Pazienza – predisponiamo fondi importanti per la tutela ambientale, la crescita e lo sviluppo dell’area del Parco Nazionale del Gargano. Inoltre, si è proceduto ad approvare il regolamento di funzionamento della piattaforma di e-procurement, di cui l’Ente Parco si è dotato nei giorni precedenti, per qualificare ulteriormente la sua azione amministrativa in linea con le indicazioni derivanti dalle politiche più recenti in tema di efficacia, efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione. In particolare, attraverso la piattaforma informatica TRASPARE, l’Ente Parco gestirà tutte le sue procedure di gara per l’acquisizione di beni e servizi”.

 

Tra gliaccapi all’ordine del giorno approvati c’èanche la presa d’atto del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 7 aprile scorso, recante la nomina a Direttore dell’Ente di Maria Villani per la quale è stato approvato un contratto di cinque anni che partirà dal momento della sottoscrizione prevista a metà maggio.

 

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato tutti i componenti del Consiglio Direttivo, è stato approvato anche il Piano della performance 2020/2022 e il Piano triennale dei fabbisogni del personale 2018/2020 per il quale, sempre su input del Presidente, è stato previsto l’inserimento nell’organico dell’Ente della figura del veterinario, anziché dell’architetto. Una scelta che guarda alle categorie produttive locali e in particolare a quelle dedite all’allevamento.

 

L’unico punto all’ordine del giornoritirato erinviato dal Presidente Pasquale Pazienza, in assenza del parere della commissione di riserva, è stato quello relativo al Piano di Gestione dell’Area Marina Protetta Isole Tremiti di cui si discuterà prossimamente.

 
 
 

CNA Foggia/ Per ordine del sindaco, Peschici, zona rossa per il pane ed i suoi derivati (?)

Post n°25989 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

CNA Foggia/ Per ordine del sindaco, Peschici, zona rossa per il pane ed i suoi derivati (?)  

  

“Ai tempi del Corona Virus” può succedere di tutto, anche che un sindaco decida di chiudere l’ingresso al paese al pane ed ai prodotti da forno prodotti fuori dal paese. Succede a Peschici, importante paese turistico del Gargano, dove nonostante le norme antitrust e le liberalizzazioni Bersaniane la “lotta del pane” è ancora in corso.

 

La lotta del pane era tipica degli anni 90 del secolo scorso. I panificatori di ogni comune protestavano con i sindaci per le incursioni che facevano nel loro territorio panificatori di altri comuni. E la fantasia dei sindaci già allora produceva atti amministrativi di diverso tipo.

 

Già allora, ad esempio, il Sindaco di Peschici prescrisse che il pane straniero poteva entrare a Peschici dalle ore 10,00 in poi, fidando sulle abitudini dei paesani che andavano presto a comprare il pane per scoraggiare gli incursori stranieri. Ai tempi del Corona Virus, però, questa barriera non era più sufficiente.

 

I cittadini rinchiusi in casa si sono messi a panificare, fare dolci tradizionali, taralli e tarallucci al punto da determinare una caduta del mercato di oltre il 30%. Così il Sindaco ha pensato bene di sospendere la vecchia ordinanza e di produrne una nuova adducendo a motivazione l’epidemia del Corona Virus.

 

L’Ordinanza è la numero 34 del 2020. “Un esempio di atto amministrativo tra i più scorretti che abbia mai avuto tra le mani ma che, fin quando non verrà dichiarato illegittimo, produrrà danni diretti ai produttori locali dell’area garganica e che già ha visto sanzionare per ben due volte il produttore che si vuole scoraggiare a portare il pane a Peschici, perchè il pane del Mulino Bianco e tutti i prodotti da forno della grande industria continuano ad essere presenti sugli scaffali dei negozi alimentari del paese” dichiara il direttore provinciale della CNA Antonio Trombetta.

 

Con l’ordinanza n° 34 il Sindaco di Peschici vieta l’introduzione di pane e di suoi derivati (?) nel territorio di Peschici adducendo a motivazione il divieto previsto dal DPCM 22 MARZO 2020 a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui si trovano, omettendo la parte dello stesso decreto che esonera da tale limite gli spostamenti per motivi di lavoro.

 

Ma le omissioni non si fermano a questo. Adotta un’ordinanza che ha immediate ricadute su una attività produttiva ritenuta essenziale dalle disposizioni del governo e lo fa richiamando proprio l’articolo del D.L. 25 marzo 2020 n° 19 che vieta l’adozione da parte dei sindaci di ordinanze contingibili ed urgenti in contrasto con le misure statali e che abbiano ricadute sulle attività produttive, a pena di inefficacia.

 

Si inventa un possibile ricorso al SINDACO contro l’ordinanza omettendo di indicare l’autorità a cui presentare legittimamente ricorso. Insomma un guazzabuglio cha ha avuto l’unico effetto di bloccare l’attività di un panificatore e favorire la vendita di colombe pasquali della grande industria.

 

Come CNA abbiamo sollecitato il Sindaco alla revoca dell’ordinanza ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta e per questo ci siamo rivolti al Prefetto per ottenere l’annullamento di questo obbrobrio amministrativo.

 

A dire il vero abbiamo riscritto anche al Sindaco sperando in una lettura più attenta dell’atto e della presa d’atto delle incongruenze in esso contenute. Una azione in autotutela del Sindaco chiuderebbe un brutto episodio e consentirebbe a tutti, ai tempi del Corona Virus, di lavorare con serenità.

 

Il Direttore provinciale della CNA Foggia

 

dott. Antonio Trombetta

 
 
 

Foggia/ Torna venerdì LIBANDO. A tagliare virtualmente il nastro alle 19.00 il Sindaco Landella. Ai fornelli anche Leo Vescera

Post n°25988 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Foggia/ Torna venerdì LIBANDO. A tagliare virtualmente il nastro alle 19.00 il Sindaco Landella. Ai fornelli anche Leo Vescera del ristorante “Il Capriccio”(alle 11 di domenica 26). Alle 18 circa Domenico Cilenti del “Porta di Basso” di Peschici.  

  
 

E a tagliare virtualmente il nastro di “Libando 2020 Special Edition”, venerdì 24 aprile alle 19.00, saranno proprio il Sindaco Landella e l’Assessore Giuliani insieme alle organizzatrici dell’evento Ester Fracasso e Maria Pia Liguori che prepareranno in diretta un panino, ognuno nella propria cucina.
Seguirà (alle 19.30) il laboratorio “Libandino” con la disegnatrice e scenografa Daniela d’Elia.

 

Sabato 25 aprile alle 10 ci sarà la videoricetta di Cristina Bowerman del “Glass Hostaria” di Roma, chef nota a livello internazionale, originaria di Cerignola; ha ricevuto nel 2009 le due forchette dal Gambero Rosso e nel 2010 la Stella Michelin, nel 2013 è stata premiata a Identità Golose come chef donna dell’anno e nel 2017 è stata tra i protagonisti di Libando.

 

Alle 11 sarà la volta di Igles Corelli, chef stellato e maestro indiscusso della ristorazione italiana, coordinatore del Comitato Scientifico di Gambero Rosso Academy. L’anno scorso Igles ha portato a Libando la sua filosofia di “Cucina Circolare”, che non trascura e non butta nulla ma trasforma tutto. Seguirà, alle 12, il contributo di Lele Murani del ristorante “Terra Arsa” di Foggia, chef che punta sui prodotti del Tavoliere per dar vita a portate originali, ma allo stesso tempo semplici, in cui rimanga inalterata la vera essenza degli alimenti.

 

Si continua del pomeriggio, alle 17 con Nazario Biscotti, patron de “Le Antiche sere di Lesina”, chef appassionato, profondo conoscitore del suo territorio e suo degno ambasciatore. E poi spazio alle protagoniste del cooking talent Top Chef Italia, Cinzia Fumagalli e Faby Scarica, che nel 2018 hanno partecipato a Libando facendo divertire non poco il pubblico. Alle 19 appuntamento con Mario Ottaviano, l’ideatore dello Street Food “Panini di Mare”, il primo Italian Food Concept basato su una ristorazione di mare veloce, sana ma soprattutto di grande qualità.

 

A concludere la giornata di sabato 25 aprile sarà, alle 20, il maestro panificatore Pascal Barbato di Fulgaro Panificatori di San Marco in Lamis, artefice di una lunga storia d’amore tra mani, acqua e farina. A dare il buongiorno domenica 26 aprile sarà Peppe Zullo (alle 10) dal ristorante “Villa Jamele” di Orsara. Definito dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, “cuoco-contadino che ha saputo restituire alla sua terra l’orgoglio che merita”, Peppe Zullo è protagonista della grande cucina italiana sia in Puglia che nel mondo.

 

Dai Monti Dauni si vola a Vieste con Leonardo Vescera (alle 11) del ristorante “Il Capriccio”, chef capace di realizzare l’arte della globalizzazione culinaria, unendo la raffinatezza della cucina francese, la tecnica giapponese dei maestri di sushi e del crudo di mare, alla creatività tutta italiana. Alle 12 appuntamento con Nicola Russo patron del ristorante “Al Primo Piano” di Foggia, che possiede una visione culturale della cucina popolare della sua città, conosciuta con il nome di “Terrazzana”, divenuta in lui qualcosa di genetico, assorbita dall’ambiente in cui ha sempre vissuto, una famiglia di maestri
macellai da cinque generazioni.

 

Dopo la pausa pranzo alle 17 ci si ritrova con Gegè Mangano, chef del ristorante “Li Jalantuùmene” di Monte Sant’Angelo, che realizza una cucina fatta di ingredienti del territorio, tradizione e soprattutto molta passione. A seguire Domenico Cilenti del ristorante “Porta di Basso” di Peschici, riconosciuto come uno dei più influenti cousine Chefs pugliesi nel mondo (ha vinto nel 2006 il premio come miglior giovane chef della Puglia e nel 2008 quello di miglior
giovane chef del mezzogiorno a cura di Luigi Cremona).

 

Alle 18.30 ci sarà un contributo dei ragazzi di iFun, l’associazione di promozione sociale per bambini con autismo e disturbi psicosensoriali, che presenteranno le “paninon”. Alle 19 toccherà ad Andrea e Valentina Pietrocola de “La Cucina del Fuorisede”, i due noti blogger proporranno la loro videoricetta del panino. Infine, alle 19.30, intervista agli organizzatori dell’evento a cura di Borghetti1€uro. “Libando 202 Special Edition” si concluderà
con la proclamazione, in programma alle 20, dei vincitori dei contest “Foto panino” e “Libandino, disegna il tuo panino”.

 

Si ricorda che dalle ore 19 di venerdì 24 aprile alle 19 di domenica 26 sarà possibile postare sui propri profili Facebook e Instagram la foto e/o il disegno
di un panino accompagnati dalla ricetta, taggando @libando e usando nel post
l’hashtag #libando.

 
 
 

Proroga scadenza rilascio Domande di Sostegno - Intervento 3.2

Post n°25987 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Proroga scadenza rilascio Domande di Sostegno - Intervento 3.2  

  
 
Si rende noto che, considerato l'evolversi della situazione epidemiologica connessa al COVID-19, sono stati prorogati i termini per il rilascio delle Domande di Sostegno per gli intervento 3.2 della SSL GAL Gargano 2014/2020:
- il termine per il rilascio delle DDS relativamente all’ intervento 3.2 “Creazione di start-up extra-agricole”  (Bando in corso di pubblicazione sul BUR Puglia)  inizialmente previsto al 22.04.2020, è prorogato al 03.06.2020.
 
- La documentazione cartacea dovrà essere presentata presso gli Uffici del GAL Gargano entro e non oltre la data del giorno 08.06.2020.
 
- Il termine per l’inoltro dei modelli 1 e 2 è fissato al giorno 25.05.2020.
Tale intervento sostiene la diversificazione delle imprese nel settore agricolo e per le imprese non agricole.
 
In questa nuova fase, offre la possibilità di investire nella propria impresa per far fronte ai cambiamenti del mercato e ai nascenti bisogni e domande dei consumatori.
 
Molte aziende hanno già partecipato alla prima riapertura del bando e stanno procedendo con i lavori dei progetti ammessi in graduatoria.
L’investimento massimo ammissibile ammonta ad euro 70.000,00 con un contributo pubblico a fondo perduto massimo di euro 35.000,00.
 
 
Come sempre, restiamo a vostra disposizione per ogni richiesta di chiarimento:
  
telefono/ fax:  0884 564164/0884 568245
 
skype: GAL Gargano
Per ulteriori informazioni e dettagli potete consultare il nostro sito internet www.galgargano.com, oppure visitare i nostri profili social su Facebook, Twitter e Instagram, oppure iscrivervi al nostro canale Telegram.

 
 
 

Il contagio corre sul Gargano. In Provincia di Foggia un terzo dei nuovi casi, l’incidenza resta sempre alta.

Post n°25986 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Il contagio corre sul Gargano. In Provincia di Foggia un terzo dei nuovi casi, l’incidenza resta sempre alta.  

  

La buona notizia è una bassa percentuale di casi positivi rispetto al numero di tamponi effettuati e - soprattutto - lo svuotamento delle terapie intensive. Quel­la meno incoraggiante è che in Puglia il contagio continua a crescere. E lo fa soprattutto sul Gargano, che è l’area su cui fin dall’inizio dell’emergenza si concentravano le preoccupazioni della Regione per via di un approccio all’emergenza che all’inizio potrebbe aver sottovalutato la gravità della situazione..

 

1108 nuovi positivi di ieri secondo la task force pugliese sono effetto di «fluttuazione statistica», nel senso che sono in realtà riferibili anche ai tamponi effettuati nei giorni precedenti. A essere fuori scala, insomma, erano i 38 contagi di lunedì e i 55 di martedì (che riportavano zero casi nella Bat), anche se la media mobile (il numero medio di casi giornalieri calcolato sulla settimana precedente) è in discesa costante dal 10 aprile e si aggira adesso sugli 80 casi.

 

I totali, dice però chi sta seguendo da vicino l’evolversi dell’emergenza, vedono la provincia di Foggia a quota 933 casi, appena 200 in meno della provincia di Bari: ma mentre il Barese ha un milione e 200mila abitanti, il Foggiano ne ha poco più della metà. La gran parte dei positivi è concentrata sul Gargano, con San Giovanni Rotondo (città in cui c’è uno degli ospedali della rete Covid) che ha più casi e più decessi rispetto al capoluogo Foggia e a Lucerà messe insieme. Ma ci sono anche San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Monte S. An­gelo e pure Manfredonia.

 

Picchi di contagi si registrano anche tra San Severo e Torremag­giore e, più in là, nella piccola Bovino. «Il fenomeno è sotto osservazione e stiamo adottando una serie di misure di contenimento», dice Vitangelo Dattoli, direttore generale dei Riuniti di Foggia che il governatore Michele Emiliano ha nominato nei fatti «commissario» in provincia per l’emergenza covidi9. Per usare lo strumento della media mobile settimanale, a ieri quella pugliese è di 78 casi al giorno: di questi, poco meno di un terzo (25) sono riferibili alla provincia di Foggia in cui però vive circa un sesto della popolazione pugliese. L’incidenza territoriale del covid, dunque, è circa doppia, e aumenta in maniera ancora maggiore sul Gargano.

 

Qui ci sono stati ad esem­pio il caso del funerale di S. Marco in Lamis e poi il focolaio ospedaliero di San Giovanni Rotondo (finora il più grave registrato in Puglia). Le autorità sanitarie hanno provato a correre ai ripari, ma per quanto non drammatica la situazione finora non ha fatto registrare la stessa discesa intrapresa, per esempio, dal Salento.

 

Complessivamente, comunque, il dato più incorag­giante a livello regionale riguarda i ricoveri in terapia intensiva che sono fermi a quota 65, meno di un terzo rispetto alla capacità normale del sistema sanitario pu­gliese.

 

Questo vuol dire che i reparti «straordinari», a partire da Asclepios del Policlinico di Bari, sono vuoti o quasi: è il motivo per cui la Regione sta pensando di poter riattivare dopo il 4 maggio una buona parte dell’attività ordinaria. Pochi casi in terapia intensiva significa che mediamente l’incidenza della malattia non è grave, anche perché si riesce a intervenire in una fase precoce e dunque le cure hanno un decorso migliore.

 
 
 

San Giorgio AIUTACI TU… Stampa Email San Giorgio AIUTACI TU…

Post n°25985 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

San Giorgio AIUTACI TU…  

  
 

San Giorgio si celebra oggi 23 aprile come commemorazione da parte della Chiesa Cattolica della figura dell’uomo morto martire durante l’impero di Diocleziano nell’anno 303. È uno dei santi più famosi all’interno del mondo cattolico, e la sua fama è diffusa soprattutto in Inghilterra.

 

San Giorgio visse nel II secolo presso la Cappadocia, attuale regione semi arida della Turchia. Conosciuto in particolare per il suo valore nell’arte militare, nel giro di pochi anni venne promosso al grado di capitano nella milizia dell’Impero Romano. In quegli stessi anni però, il mondo orientale era oggetto delle persecuzioni avviate dall’imperatore romano Diocleziano contro i fedeli cristiani.

 

L’allora giovane valoroso capitano, di fede cristiana, spinse i credenti in Gesù Cristo a resistere alla tirannia dell’imperatore, chiedendo loro di non avere paura di morire martire nel nome di Gesù.

 

Un’azione intollerabile per Diocleziano, che ordinò al capitano della milizia imperiale di interrompere l’esortazione tra i fedeli cristiani e di inginocchiarsi al volere delle divinità romane. San Giorgio rifiutò di abiurare la fede in Gesù Cristo, scatenando così l’ira dell’imperatore.

 

A questo punto, Diocleziano decise di togliere i gradi di capitano al valoroso soldato, infliggendogli terribili supplizi. Miracolosamente però, San Giorgio ne uscì illeso, accrescendo dunque ulteriormente la propria fama tra i fedeli cristiani. Fino a quando Diocleziano non ne ordinò la decapitazione, avvenuta il giorno 23 aprile secondo gli scritti agiografici relativi al Santo.

 

Sono numerosi gli episodi su San Giorgio descritti nelle opere agiografiche del passato. Il più noto ha per protagonista il Santo alle prese con l’uccisione di un enorme drago, rappresentazione metaforica di Satana, prima che possa uccidere un’inerte fanciulla. Tale narrazione viene usata per ribadire la potenza di San Giorgio contro le tentazioni del Diavolo, come osserva il cardinale Baronio.

 

Inoltre, secondo l’agiografia ufficiale di San Giorgio, il giorno prima che si compisse il suo destino sognò Gesù Cristo, intento nel cingergli il capo con una corona. Durante il sogno, San Giorgio ricevette una sorta di benedizione da parte del Figlio di Dio: ‘Tu sei degno di regnare con me in eterno’. Secondo la tradizione cattolica, il Santo del 23 aprile viene considerato il protettore di soldati, scout e cavalieri, per via del proprio valore dimostrato nell’ars militare durante la sua breve vita terrena.

 

S. Giorgio AIUTACI TU !

 
 
 

Estate: il dubbio del sindaco di Vieste. “Abbiamo bisogno di regole certe per programmare”

Post n°25984 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Estate: il dubbio del sindaco di Vieste. “Abbiamo bisogno di regole certe per programmare”  

  
 

Abbiamo necessità di regole certe e chiare e avere una data di apertura per fare un minimo di programmazione». Così Giuseppe Nobiletti, il sindaco di Vieste, una delle mete estive preferite della Puglia e del sud Italia. «Circolano - continua il sindaco - ipotesi di turismo di prossimità, un turismo regionale.

 

E’ pura follia per noi e per questo territorio la cui economia è basata tutta sul turismo. Vieste è una delle mete preferite da turisti italiani e anche dall’estero». Nobiletti evidenzia che una parte degli introiti sono ormai già andati persi con i mesi di aprile e maggio.

 

Era stato predisposto anche un interessante cartellone di eventi per la bassa stagione senza dimenticare che a maggio era prevista a Vieste anche una tappa del Giro d’Italia.

 

«Ora - aggiunge il sindaco - vedremo cosa accade a giugno, sperando in luglio. Ma ribadisco abbiamo bisogno di regole certe. E capire i costi di queste regole. Perché questi possono far decidere agli imprenditori di non aprire. E se non aprono sarà una tragedia per tutto il territorio».

 
 
 

Vieste/ Sono IO, 82 anni, con qualche problema dovuto all’età, e non solo…..

Post n°25983 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste/ Sono IO, 82 anni, con qualche problema dovuto all’età, e non solo…..  

  
 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Carissimo Direttore.

 

Sono IO, 82 anni, con qualche problema dovuto all’età, e non solo.

 

Sono stato sfrattato dalla spiaggia, pur avendo i conti in regola con il demanio del mare. Non porto più a spasso la mia esistenza, da quando il nostro tempo è stato definito emergenza coronavirus. Sono stato privato “dell’ora d’aria”, un diritto riconosciuto ai cani, come si sa. Soffro in silenzio, come tutti, a causa di questo morbo che ci sta sovraccaricando di doveri, che ci sta consumando. Ma che ci sta fornendo anche gli indizi per non classificarlo semplicemente come la vendetta del pipistrello.   Zoonosi permettendo.

 

Giovanni Masi

 
 
 

Pressing per l’hub della protezione Civile in aeroporto. Il Comitato: “Gino Lisa avrà la sua pista allungata, ottimisti per lo

Post n°25982 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Pressing per l’hub della protezione Civile in aeroporto. Il Comitato: “Gino Lisa avrà la sua pista allungata, ottimisti per lo sviluppo”  

  
 

Chiarito quindi che Foggia avrà la sua pista allungata, come previsto, è ora doveroso soffermarci su quella che è certamente una crisi mondiale del settore trasporti ed in particolare di quello aereo. Anche qui stiamo lavorando, come sempre, per garantire, nei limiti delle nostre competenze, un avvenire al nostro scalo sia per l’immediato sia per il  futuro prossimo, dopo la ripresa del trasporto aereo.

 

Nell’immediatezza è certamente necessario portare avanti l’idea del Presidente della Regione Puglia e di Aeroporti di Puglia di trasformare il Gino Lisa nella base regionale della Protezione Civile.

 

Lo abbiamo capito ancora di più in questi giorni quanto sia importante questo passaggio. Una emergenza sanitaria di tale portata necessita di una presenza forte della Protezione Civile sul territorio di Capitanata, che per ubicazione è certamente in grado di offrire un migliore intervento su tutto il Mezzogiorno, a patto di implementarvi una buona organizzazione logistica della prima linea di intervento. In questa emergenza sanitaria gli ospedali di Foggia e di San Giovanni Rotondo stanno garantendo eccellenza per tutta la zona, e potrebbero fare ancora di più e per più persone/territori con un migliore supporto aereo e terrestre basato al Gino Lisa.

 

La Protezione Civile a Foggia non può intendersi dunque come il semplice basarvi di qualche Canadair o altri aerei antincendio ( già visti anche con la vecchia pista ).

 

La Protezione Civile dovrà svilupparsi con una vera presenza di uomini e mezzi, oltre che di una cabina di regia per l’intera Regione Puglia e magari anche oltre, puntando ad una più vasta piattaforma territoriale d’intervento per il Centro-Sud Italia. Questo insediamento della Protezione Civile, per l’immediato post emergenza (2020-2022), potrebbe quindi essere il primo vero possibile obiettivo da raggiungere a pista ultimata.

 

Per il prossimo futuro (2023-2025 ed oltre), invece, si dovrà necessariamente reinventare l’utilizzo anche commerciale dello scalo civile, cercando di contenere i costi di gestione dell’aeroporto, a partire da quelli della Torre di Controllo (TWR). Come sempre il Comitato, attraverso il suo staff tecnico, guarda avanti e ipotizza per il Gino Lisa la possibilità di usufruire della Torre di Controllo Remota (R-TWR).

 

Essa consiste nel sostituire la presenza fisica dei controllori di volo in una torre di controllo con un sofisticato set di telecamere panoramiche ad altissima risoluzione, microfoni ad alta definzione ed altri sensori, che trasmettono continuamente tutto ciò che accade nell’aeroporto verso una postazione remota (tipicamente la torre di controllo di un altro aeroporto più grande ed attrezzato).

 

Qui dei grandi monitor ad altissima definizone riproducono davanti ai controllori di volo fisicamente presenti nell’aeroporto “controllante” tutto ciò che accade nell’aeroporto remoto: è esattamente come se i monitor fossero le loro finestre dalla torre di controllo “controllata”, con la possibilità di manovrare le telecamere, zoomare, usufruire di visione notturna, di visione filtrata anti-abbagliamento e anti-nebbia/riverbero, realtà aumentata che aggiunge informazioni in sovra impressione alle immagini in arrivo (es. il codice dell’aereo in movimento, la distanza, la velocità, l’altezza, ecc.).

 

La sicurezza e l’operatività di una torre di controllo remota (senza operatori fisicamente presenti), quindi, sono pari o superiori a quella di una torre tradizionale (con operatori fisicamente presenti).

 

Il grande vantaggio è il grande risparmio sui costi per gli aeroporti a basso traffico (che altrimenti potrebbero dover chiudere per insostenibilità economica): anziché tenere fissi i controllori di volo nella torre dello scalo minore (che sono quindi inattivi per la maggior parte del tempo se i voli sono pochi, con grande inefficienza sui costi), il servizio di controllo viene erogato (e pagato) “on demand” al momento dei pochi decolli/atterraggi .

 

Quando serve, quindi, un operatore remoto si collega dal centro di controllo remoto, guida i velivoli in arrivo/partenza per il tempo necessario, e poi “stacca”, dedicandosi magari ad un’altra torre remota che lo richieda o al traffico del suo aeroporto maggiore in cui è fisicamente presente.

 

Per Foggia, un servizio di torre di controllo tradizionale necessario per un traffico aereo civile di almeno 16h al giorno (dalle ore 7:00 alle ore 23:00) costerebbe sui 2.000.000 €/anno; una R-TWR invece costerebbe sui 400.000 €/anno (il 20%), e sarebbe operativa h24 e con qualsiasi meteo (con grande vantaggio operativo, quindi, anche per la Protezione Cvile).

 

Questo sistema di controllo del traffico aereo (incoraggiato dall’Unione Europea col Programma SESAR, e operativo in Svezia sull’aeroporto di Örnsköldsvik ed altri scali minori dal 2015) in Italia è stato sperimentato nel 2016 da ENAV nel corso del Progetto RACOON (Remote Airport Concept Of OperatioN), in cui la torre di controllo di Milano Malpensa ha gestito remotamente con successo i voli di Milano Linate: TG3 Pixel: https://www.enav.it/…/aerei-sorvegliati-da-una-torre-di-con…

 

RACOON: https://www.enav.it/sites/public/it/Servizi/racoon.html

 

La sperimentazione RACOON ha avuto talmente successo da convincere ENAV ad investire nel suo Piano Industriale 2018-2022 ben 650.000.000 € per avviare i centri di controllo remoto di Milano e Roma, destinati in futuro a gestire anche il traffico degli aeroporti minori delle rispettive zone di comepetenza ACC (Area Control Centers). In una fase successiva (quindi dal 2023 in poi) ENAV intende attrezzare per il controllo remoto anche gli altri suoi 2 centri nazionali di controllo del volo, Padova e Brindisi. Poiché Foggia ricade nella zona di controllo FIR (Flight Information Region) di Brindisi, il Gino Lisa potrebbe benissimo essere un suo “progetto pilota” per sperimentare la Remote Tower da Brindisi su Foggia, su uno scalo operativo ma poco trafficato (e quindi particolarmente adatto ad una prima implementazione di test, riproducendo in piccolo quanto fatto per il progetto RACOON da Malpensa su Linate).

 

Nei nostri studi di fattibilità passati sul Gino Lisa abbiamo già parlato della Remote Tower fin dal 2016, grazie all’ausilio dell’Ing. Giuseppe Petracca. Come si è visto, i vantaggi economici sarebbero enormi, con gran sollievo per le finanze di Aeroporti di Puglia e della Regione Puglia. Oggi noi lanciamo, nuovamente , questo input tecnico ad Aeroporti di Puglia, Regione Puglia ed ENAV affinché il Gino Lisa di Foggia divenga il primo aeroporto del sistema aerportuale pugliese a sperimentare la Remote Tower.

 

La programmazione dei voli civili sarà poi il passo ulteriore da compiere, che potrà iniziare fin dal 2020-2021 (ripresa operatività dello scalo e delle compagnie aeree) per poi compiersi davvero negli anni successivi, quando il traffico aereo civile si sarà sufficientemente ristabilito. Inoltre, una volta abbattuti i costi di gestione tramite la R-TWR, i risparmi così ottenuti potrebbero anche essere reinvestiti nei fondamentali incentivi da erogare alle compagnie aeree per iniziare a volare su Foggia, favorendo così il tanto agognato sviluppo del nostro aeroporto e della nostra terra. Noi ci crediamo e ci siamo sempre. Ora più che mai, Gino Lisa!”.

 

 

 

Prof. Sergio Venturino

 

Presidente Comitato Vola Gino Lisa

 
 
 

Puglia/ Per recuperare questi due mesi si prospettano cinque anni difficilissimi. Ipotesi disastrose: ventimila aziende e setta

Post n°25981 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ Per recuperare questi due mesi si prospettano cinque anni difficilissimi. Ipotesi disastrose: ventimila aziende e settantamila lavoratori ko  

  
 

L’ipotesi formulata è quella di un disastro. Ventimila aziende chiuse, settantamila lavoratori disoccupati. Questa la prospettiva per la Puglia tracciata da Unioncamere: due mesi di stop per recuperare i quali occorreranno cinque anni.

 

Edilizia e commercio, turismo in particolare, maggiormente in difficoltà. Nel 2021 ancora più che ora. Per tornare alle buone previsioni che si facevano per la regione alla fine dello scorso anno bisognerà aspettare il.2025, secondo Unioncamere.

 
 
 

23 Aprile/ UN CERO VACILLANTE Stampa Email 23 Aprile/ UN CERO VACILLANTE Quando Dio ha soffiato sul mio fango

Post n°25980 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

23 Aprile/ UN CERO VACILLANTE  

  
 

Quando Dio ha soffiato sul mio fango per infondergli la mia anima, egli ha di certo soffiato troppo forte. Non mi sono mai ripresa da questo soffio di Dio. Non ho mai cessato di tremare come un cero vacillante tra i due mondi.

 

MARIE NOEL

 

Un cero avanza in una processione, mentre la fiammella è scossa dal vento fino al rischio di estinguersi. E un'immagine semplice che diventa una parabola della vita. Ma il pensiero viene ulteriormente approfondito nel testo che abbiamo citato e che è frutto della medi­tazione di una poetessa spirituale francese, Marie Noél (1883-1967). Essa ricorre al passo della Genesi nel quale si ricorda che l'uomo di­venta, da materia inerte, creatura vivente attraverso il soffio dello Spirito divino. Quell'alito non reca solo la vita ma anche la coscien­za, la spiritualità, l'amore.

 

Marie sente dentro di sé quel soffio e lo avverte come un vento impetuoso che la trascina verso il divino, pur essendo ancorata sal­damente al presente e al terreno. Per questo essa parla di «due mon­di» tra i quali vacilla come quel cero esposto ai venti.

 

Si ha, così, la rappresentazione di ogni esperienza spirituale, che è spesso tensio­ne tra ciò che siamo e ciò che dovremmo essere, tra materia e spirito, tra male e bene, tra vizio e virtù. Il fremito del soffio divino in molti, purtroppo, viene quasi azzerato. Il peso dell'esteriorità ottunde il re­spiro dell'anima. Tuttavia, in ogni cuore non si estingue mai comple­tamente il vibrare di quello Spirito: è per questo che bisogna sempre credere nella rinascita, nella risurrezione, nella vita che torna a pul­sare, tremando come un cero vacillante.

 

Gianfranco Ravasi

 
 
 

"Risorgiamo Italia", ecco il nome della manifestazione di protesta organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo

Post n°25979 pubblicato il 23 Aprile 2020 da forddisseche

"Risorgiamo Italia", ecco il nome della manifestazione di protesta organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo Horeca e dei Locali di Pubblico Spettacolo uniti per la prima volta nella storia del settore.  

  
 

Per martedì 28 aprile alle ore 21 le luci delle insegne delle loro attività si accenderanno simbolicamente per l’ultima sera. Le probabili misure che lo stato prenderà per l’eventuale riapertura di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, discoteche e lidi balneari non sono insostenibili per la gestione ordinaria di un locale e insopportabili economicamente. Ecco perché il 29 aprile, la mattina dopo aver acceso per la ultima volta le luci, gli imprenditori andranno davanti ai loro comuni a consegnare le chiavi dei propri locali. Sebbene loro vogliano fortemente aprire e tornare al proprio lavoro. Oggi non ci sono i presupposti economici per poterlo fare: “In sintesi ci stanno chiedendo di aprire con gli stessi costi, se non più di prima della emergenza epidemiologica, con una previsione di incassi nella migliore delle ipotesi pari al 30% sull’anno precedente” affermano.

 

Ecco le sigle di associazioni e gruppi spontanei nati sui social, confluite nella federazione nazionale di imprenditori della ristorazione "Mio" (Movimento Imprese Ospitalità), Treviso Imprese Unite, Comitato Horeca Milano, Rinascita Pubblici Esercizi Rimini, Ristoratori Emilia Romagna, Allarme Italia Liguria, Ristoratori Toscana, Horeca Umbria Uniti, Consorzio Foligno InCentro, RistorItalia Marche, Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Bpu Brand Partenopi Uniti con IoNonApro, Associazione Commercianti Salerno, Gruppo Avellino, Movimento Impresa Puglia, Associazione operatori turistici Porto Cesareo, Art Associazione Ristoratori Trapanesi, Carboni Attivi Sicilia, Comitato Horeca Nord Sardegna-Alghero ed il gruppo nazionale di Horeca Unita e l’associazione Gpn che aderiscono alla manifestazione (in ordine geografico da nord a sud) per un numero stimato di circa 75 mila imprese.

 

La federazione "Mio" raccoglie le realtà, nate i primi di marzo, per chiedere, ancora prima del decreto Conte dell’11 marzo, la chiusura dei loro locali per la tutela della salute dei clienti, dei dipendenti e della propria. Questi gruppi sono apartitici e slegati dalle associazioni di categoria, alle quali non vogliono sostituirsi ma esserne eventualmente la base popolare, raccogliendo il sentimento di chi ha dedicato e dedica la vita alla propria attività. I portavoce della federazione nazionale dichiarano: “Al ristorante, in un locale notturno, al bar si va sicuramente per mangiare o per bere qualcosa di buono, ma soprattutto per vivere un’esperienza di socialità, di convivialità che con le misure previste dal governo andranno perse del tutto. Siamo piccoli imprenditori, e le nostre attività, spesso familiari, sono state tramandate di generazione in generazione con enormi sacrifici. Lavoriamo 7 giorni su 7 insieme ai nostri dipendenti, con i quali abbiamo un rapporto che va oltre il professionale”. E concludono: “Sia chiaro che non cerchiamo assistenzialismo: le misure previste per l’eventuale riapertura di maggio, se non collegate a tutele economiche, quali cassa integrazione fino a Dicembre 2020 e moratoria sugli affitti e sulle utenze, ci costringeranno a licenziare, se non a chiudere del tutto, le nostre attività. Come possiamo mantenere gli stessi costi di una situazione di normalità sapendo che i nostri locali saranno a produttivi al massimo al 30 %?”

 

In Italia, il fatturato prodotto dal mondo Horeca è di 87 miliardi con circa 500 mila attività commerciali che impiegano circa 1,5 milioni di dipendenti incluso l’indotto di forniture e servizi. Si prevede purtroppo che un locale su due dovrà chiudere o ancora peggio verrà ceduto a pochi euro a chi magari vuole riciclare denaro sporco. Il sostegno della collettività è necessario nell'interesse comune ed è impensabile immaginare una società in cui crolli l'attività produttiva della piccola impresa, ma resti tutto invariato per la componente politica, amministrativa e burocratica: se falliscono queste attività, le conseguenze coinvolgeranno tutti. "Mio" sta studiando un protocollo Haccp da proporre al Presidente Conte e chiede che nella task force dell’emergenza governativa ci sia una delegazione del Movimento per illustrare le reali necessità e incongruenze che ci sono nei decreti attuali. Chi meglio di chi fa questo lavoro può rappresentare istanze e necessità di un settore?

 

Concludono i portavoce: “Ristoranti, bar, pizzerie, locali da ballo ed il settore del turismo sono le attività che mandano avanti il nostro Paese e in questo momento le più penalizzate. Se lo Stato non interviene immediatamente, con gli adeguati strumenti rischiamo di perdere il patrimonio economico più importante del nostro Paese. Per questo con la manifestazione del 28 aprile, oltre ad un segno di protesta, il Movimento Imprese Ospitalità indice la giornata nazionale dell’universo Horeca con la speranza, che il prossimo anno, in questa data, potremmo tutti scendere in piazza per celebrare la rinascita, il risorgere di una categoria che rischia con il suo indotto di scomparire ma che grazie alla sua coesione, forza e unione ha resistito e potrà celebrare questa vittoria".

 

C.d.G.

 
 
 
 
 

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