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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 01/10/2019

DON LUIGI FASANELLA

Post n°24498 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

  Peschici / DON LUIGI FASANELLA 

 

Peschici /Il 2 aprile 1911 nasceva a Peschici, don Luigi Fasanella. Un sacerdote che ha segnato profondamente la storia di Vieste. Prendo dalla sua pubblicazione: «La parrocchia di San Giuseppe operaio in Vieste narra la sua storia», alcune note biografiche che ci aiutano a riscoprire la sua figura.1911: Nasce a Peschici il 2 aprile da Geremia e Angela Stramacchia; viene battezzato il 9 aprile dall’arciprete don Antonio Carnevale.
1921: Entra nel Collegio Serafico dei Padri Cappuccini in Vico del Gargano per frequentare la quarta e la quinta elementare.
 Nell’ottobre del 1922, dopo una sosta di venti giorni nel Convento di S.Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo, vissuti a contatto con Padre Pio da Pietrelcina, si reca a Sant’Elia  a Pianisi per la prima e seconda ginnasiale e a San Marco la Catola per la terza ginnasiale. (Nel frattempo la sua famiglia, per motivi di lavoro, si trasferisce a Vieste).
1930: entra nel Seminario di Andria e frequenta il quarto ginnasio. Dopo gli esami di licenza ginnasiale fatti nel Seminario di Molfetta, vi rimane  anche per il primo e secondo liceo classico-filosofico.
1933: per ordine dei vescovi i seminaristi delle diocesi della capitanata si trasferiscono a Benevento e li, il giovane Luigi, frequenta il terzo liceo e l’intero corso teologico senza interruzioni dal 1934 al 1938.
1937: nel mese di marzo viene ordinato Suddiacono ad Ischitella per espresso desiderio di Monsignor Cesarano, per dare a una testimonianza viva a quel popolo privo di vocazioni.
Nel mese di ottobre viene ordinato Diacono nella cattedrale di Trento dove si trovava per motivi di salute.
1938: il 3 luglio viene ordinato Sacerdote nella Cattedrale di Vieste per l’Imposizione delle mani di Monsignor Andrea Cesarano. Di li segue una infinità di incarichi diocesani e nazionali, che lo impegnano in modo straordinario, dando testimonianza del suo zelo per amore di Gesù Cristo.
1938: Padre spirituale nel seminario diocesano di Manfredonia, Vice Rettore del Convitto Arcivescovile.
1939: Rettore del Santuario della Libera a Rodi Garganico
1940-1963: Assistente della GIAC (gioventù di azione cattolica) e Uomini di ACI interparrocchiale.
1941: L’arcivescovo lo incaricò di preparare la Chiesa dell’ex Convento dei Cappuccini a Vieste perché intendeva costituire una nuova parrocchia. Dopo nove mesi di lavoro intenso, la chiesa era stata intonacata, fornita di impianto elettrico, candelabri, paramenti liturgici, arredi sacri, la via crucis, una statua della Madonna e del Sacro Cuore. La chiesa era pronta come una sposa per accogliere il suo sposo.
1942: in agosto, fu eretta la Parrocchia, cui fu assegnato il nome del Santissimo Sacramento, ma la nomina di primo parroco fu recapitata … al sacerdote don Domenico Desimio…
Don Luigi non si scoraggiò e continuò a lavorare con zelo nel campo del Signore curando i giovani.
L’impegno per la GIAC lo porta a lavorare e predicare nelle Diocesi del Beneventano (1947) poi in quelle della Campania (1948) e del Salernitano (1949).
Il periodo difficile del dopo guerra lo vede impegnato per assistere le famiglie bisognose (almeno 150) con la Cucina del popolo, aperta  nell’episcopio di Vieste.
Seguirono gli impegni per le scuole di ricamo, artigianato…
1950: nasce l’idea dell’ORATORIO. C’è la posa della prima pietra.
1951: nel mese di marzo, la «sede gloriosa di S.Marco», che aveva ospitato centinaia di giovani e migliaia di ragazzi, fu chiusa e restituita ai legittimi proprietari. L’Oratorio aveva le sue stanze, era autonomo per il gioco, la preghiera, il catechismo, la formazione.
Dal 1952 al 1963 l’Oratorio preparò centinaia di bambini alla Prima Comunione e alla Cresima.
1954: comincia a funzionare la Sala Cinematografica.
1963: In occasione del 25° di sacerdozio, don Luigi diventa Parroco della Parrocchia di Santa Croce in Vieste. Vi rimase fino al 1966.
1966: Il 2 luglio, don Luigi, dopo aver trasformato il salone della scuola Materna in Chiesa Provvisoria, con la processione Eucaristica, si trasferiva dalla Parrocchia di S. Croce per dar vita alla nuova Parrocchia di San Giuseppe Operaio.
1970: Dall’ottobre 1968 al 1970, a tempo di record, la Chiesa Grande fu portata a termine. Il 20 giugno 1970, Monsignor Giuseppe Lanave, Vescovo di Andria, consacrò l’altare
1971: Il 19 marzo 1971, il Cardinale Corrado Ursi, Arcivescovo di Napoli, consacrò la Chiesa.
1988: il 12 gennaio, don Luigi lascia il suo ministero di parroco nella Parrocchia di San Giuseppe Operaio in Vieste, per raggiunti limiti di età. Si trasferisce a Peschici, nella sua città natale,  e apre anche lì un Oratorio portando una ventata di novità e vita in quel paese.
1995: il 2 aprile, nel giorno del suo 84° compleanno, don Luigi Fasanella chiude la sua giornata terrena.
Io ho incontrato don Luigi nel 1966, quando andai ad abitare nella nuova casa. Era la zona nuova che si espandeva sempre più. Avevo appena cinque anni. L’Oratorio è stato per me la seconda casa: li sono cresciuto, condividendo le varie attività: formazione, gioco, teatro. Che meravigliosi ricordi!
Quante pellicole ho proiettato nella sala cinematografica e quante pagine di «Cuori Uniti» ho stampato al ciclostile! Avevo diciassette anni quando un giorno, di ritorno da un convegno, don Luigi mi fece una domanda a bruciapelo: «Hai mai pensato di diventare sacerdote»? Perbacco! Certo, ero impegnatissimo in parrocchia però a diventare prete proprio che non ci avevo pensato. Ma quella ‘pulce’ nell’orecchio cominciò a fare il suo lavoro e sotto la sua direzione spirituale, quella proposta diventò impegno di vita. Diventato sacerdote, sono stato viceparroco alla San Giuseppe per i primi anni del mio ministero e nei suoi ultimi anni di parroco a Vieste. Trasferitosi a Peschici,tante altre volte sono stato a trovarlo, in quei locali che aveva fatto preparare per recuperare la gioventù peschiciana. Quello che ricordo di Don Luigi è la sua gioia di essere prete, il suo zelo, la sua determinazione e caparbietà (a volte anche testardaggine, ma era il suo carattere), la sua signorilità. Era diventato per me un vero padre e tante sono le confidenze che mi ha fatto: dalle sofferenze e difficoltà passate, gelosie, invidie, ostacoli, alle cose belle vissute sia nella esperienza del seminario che nel ministero sacerdotale. Un prete sempre desideroso di lavorare nella vigna del Signore e lo ha dimostrato anche nel momento del pensionamento: invece di ritirarsi in santa pace a godersi gli ultimi giorni, si è rimboccato le maniche per continuare a dare tutto ciò che poteva a gloria di Dio per il bene dei fratelli. La sua memoria resta per tutta Vieste in benedizione e per noi è più che doveroso ricordarci di lui e raccomandarlo nelle nostre preghiere.
Per dovere di cronaca, ricordiamo altri due sacerdoti viestani «a cento anni dalla nascita»: Don Domenico Desimio, primo parroco della parrocchia SS. Sacramento,  nato il 30.03.1911, ordinato sacerdote il 08.08.1935 e morto a Vieste il 08.08.1994; e Don Libero Patrone, nato il 23.11.1911, ordinato sacerdote il 30.03.1934 e morto a Vieste il 08.10.1995. Anche per loro il nostro ricordo grato e riconoscente per il ministero svolto nella nostra comunità viestana.
don Angelo Dinunzio, parroco
Parrocchia del SS. Sacramento di Vieste.

 
 
 

Monte Sant'Angelo capitale della numismatica italiana. Torna per il secondo annol

Post n°24497 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

Monte Sant'Angelo capitale della numismatica italiana. Torna per il secondo anno l'appuntamento che vede riuniti esperti e appassionati da tutta Italia

Sarà una due giorni all'insegna della cultura numismatica quella prevista 4 e 5 ottobre a Monte Sant’Angelo durante "In Sanctorum Nummis Effigies", Secondo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano organizzato dal Centro Studi Storico Archeologici del Gargano.
L’iniziativa culturale si propone di contribuire alla migliore conoscenza delle figure santi raffigurati sulle monete italiane medievali e moderne. Le monete sono state il primo manufatto di produzione di massa e strumento di comunicazione a larga diffusione, destinate per loro stessa natura a circolare e diffondere messaggi e informazioni anche oltre gli stessi confini territoriali controllati dalla autorità emittente. L’iconografia delle monete merita pertanto particolare attenzione. L’immagine impressa sulla moneta aveva, ed ha, un valore determinante non solo perché senza questo elemento non vi era, e non vi è, moneta ma anche perché l’immagine esprime i segni dell’autorità emittente ed è frutto di una scelta politica ufficiale. Le relazioni che saranno presentate in occasione del convegno non riguarderanno solo le monete italiane, ma anche emissioni non nazionali, cercando di valutare l’uso delle immagini dei santi in un contesto europeo e ponendo ben in evidenza le incontestabili radici cristiane dell’Europa. Il programma prevede l’apertura dei lavori venerdì 4 ottobre 2019, alle ore 16:00, nell’Auditorium “Peppino Prencipe” e proseguirà nella giornata del 5 ottobre dalle 9.00 alle 19.00. Conduttore e moderatore di tutto l’evento culturale sarà il professore Aldo Luisi, già ordinario di Lingua e Letteratura Latina all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Tanti i soggetti che patrocinano e supportano l’incontro numismatico, dal MIBACT al Parco Nazionale del Gargano, oltre al Comune di Monte Sant’Angelo, all’associazione Italia Langobardorum, al Centro Studi Longobardi, all’Accademia Italiana Studi Numismatici e alle Università di Bari Aldo Moro, di Foggia, del Salento, del Politecnico di Torino, della Basilicata e di Salerno.

 
 
 

Venerdì 4 ottobre fa tappa a Manfredonia "Albergatore Pro", il vertice annuale per albergatori

Post n°24496 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

Venerdì 4 ottobre fa tappa a Manfredonia "Albergatore Pro", il vertice annuale per albergatori - Una full immersion formativa con i massimi esperti nazionali del settore 

 
Venerdì 4 ottobre fa tappa a Manfredonia
 
 

Venerdì 4 ottobre pv arriva a Manfredonia “Albergatore Pro”, tappa ufficiale del vertice annuale per albergatori professionisti, con interventi di relatori selezionati tra i massimi esperti di hotel in Italia in varie discipline, un’occasione unica per confrontarsi con altri albergatori professionisti da ogni parte d’Italia.

 

L’appuntamento è presso il “RegioHotel Manfredi” con una giornata di full immersion – in collaborazione con “Remark”, azienda specializzata nel campo del revenue management alberghiero e “Franco Grasso Revenue Team” e con il patrocinio di Parco Nazionale del Gargano, Aret PugliaPromozione e Federalberghi - , utile agli operatori del settore non solo per qualificare ulteriormente la propria professionalità, ma anche per iniziare a costruire un sistema territoriale coeso, consapevole e competitivo sul mercato.

 Cosa si impara durante il seminario? 

► Come impostare un piano marketing efficace per il tuo hotel dall’apertura al raggiungimento del budget;

 

► Come creare sinergie efficaci per fare squadra tra gli operatori turistici del territorio;

 

► Come individuare i principali indici di performance per controllo di gestione, analisi finanziaria e risparmio fiscale;

 

► Come rendere appetibile il tuo progetto per ottenere dalle banche i finanziamenti che ti servono.

 

Albergatore Pro® è una società di formazione per albergatori professionisti nata da un’idea dei fondatori Gian Marco Montanari e Daniele Sarti nell’agosto 2015 con la creazione del gruppo facebook “Albergatore Pro”. Il gruppo è dedicato agli albergatori e professionisti nel campo dell'ospitalità, ogni giorno vengono raccolti e discussi articoli, post e notizie relative all'industria alberghiera. Condividono le strategie più efficaci, dal marketing all'operativo, e tutto ciò che può trasformarsi in fatturato per l'hotel.

 

L'obiettivo è raccogliere e valutare le esperienze dei professionisti che ne fanno parte per offrire un autentico valore aggiunto a tutti i partecipanti. Attualmente il gruppo Albergatore Pro conta 3.700 iscritti ed è oggettivamente la più grande community italiana per professionisti del settore alberghiero.

 

“Cosa Facciamo? – spiegano gli organizzatori -.Stiamo formando la nuova Generazione di Albergatori. Una classe imprenditoriale fatta di professionisti competenti e persone appassionate al mondo hotel.  Abbiamo un'unica missione: pubblicare le idee e gli insegnamenti dei migliori esperti di marketing, controllo di gestione e crescita personale del mercato italiano. Lo facciamo coinvolgendo ogni giorno la nostra grande community fatta di persone che condividono strategie e ideali. Generiamo valore tramite la pubblicazione di contenuti gratuiti, corsi ed eventi dal vivo. Negli anni – aggiungono - abbiamo migliorato i risultati professionali e la vita personale di migliaia di imprenditori attraverso un tipo di formazione lontana, e ben diversa, dai soliti standard del nostro paese. Il corso Albergatore Pro è il vertice annuale per albergatori professionisti, con interventi di relatori selezionati tra i massimi esperti di hotel in Italia in varie discipline, un’occasione unica per confrontarsi con altri albergatori professionisti da ogni parte d’Italia”.

 

Per info ed iscrizioni evento di Manfredonia:   https://www.albergatorepro.com/manfredonia-2019/

 

PROGRAMMA

 

4 OTTOBRE 2019 – MANFREDONIA – REGIOHOTEL MANFREDI

 

9.30 – 11.00

 Il tuo piano marketing 

Come creare un piano marketing step-by-step del tuo hotel per massimizzare i ricavi e ottimizzare le procedure di tutti i reparti.

 

Relatore: Gian Marco Montanari

 

Autore del libro “L’hotel è un mucchio di mattoni (senza un Albergatore Pro), e cofondatore di Albergatore Pro

 

11.00 – 11.30

 Coffee Break offerto 

11.30 – 13.00

 Revenue territoriale 

Aumentare l'indotto del territorio attraverso la massimizzazione delle vendite individuali e collettive

 

Relatore: Emiliano Viola

 

Area Manager & Business Developer Franco Grasso Revenue Team

 

13.00 – 14.30

 Pausa Pranzo 

14.30 – 16.00

 Dove sono i miei soldi? 

Differenza tra risultato economico e finanziario e strumenti per massimizzare i flussi di cassa

 

Relatore: Alex Gasperoni

 

Commercialista specializzato in alberghi e Coach d’impresa.

 

16.00 – 16.30

 Coffee Break offerto 

16.30 – 18.00

 Non commettere questo errore quando vai in banca 

Vuoi ristrutturare il tuo hotel o prenderne uno nuovo? Scopri come presentare il tuo progetto alle banche e ottenere il credito di cui hai bisogno.

 

Relatore: Gabriele Nanni

 

Esperto di rapporti banca/impresa. Responsabile sviluppo Progetto Turismo Banca Iccrea

 

18.00 – 19.00

 Aperitivo offerto

 
 
 

Il Gargano stasera protagonista su SKY con Alessandro Borghese 4 Ristoranti

Post n°24495 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

Il Gargano stasera protagonista su SKY con Alessandro Borghese 4 Ristoranti 

 
Il Gargano stasera protagonista su SKY con Alessandro Borghese 4 Ristoranti
 
 

 

 

Dopo l’esordio esotico ad Hong Kong, lo chef Alessandro Borghese torna in patria per la seconda tappa di ALESSANDRO BORGHESE 4 RISTORANTI, la produzione originale Sky realizzata DRYMEDIA in onda domani, martedì 1° ottobre, su Sky. 

 

Destinazione del secondo episodio inedito del programma è il Gargano, un piccolo angolo di paradiso della Puglia. Il pesce qui è il principe della tavola, infatti non mancano mai seppie ripiene, riso patate cozze e grandi grigliate che sanno di mare. Tra questi sapori e profumi unici Alessandro Borghese andrà alla ricerca del miglior ristorante di pesce della zona. In lizza per l’ambito titolo - nella puntata in ondadomani, martedì 1° ottobre, su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile in mobilità su Sky Go e in streaming su NOW TV - ci sono: Al Trabucco da Mimì, il Ristorante Eden, il Capriccio e il Camavitè.

 

Il meccanismo della sfida, che ha reso “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” un cult della televisione italiana, rimane invariato: i quattro ristoratori si sfidano a colpi di inviti a cena e, capeggiati da Alessandro Borghese, gli altri tre ristoratori avranno il compito di giudicare e votare con un punteggio da 0 a 10 locationmenuservizio e conto del ristorante che li ospita. Oltre al titolo di miglior ristorante, il vincitore di ogni puntata si aggiudicherà anche un contributo economico da investire nella propria attività.

 

Lo Chef Borghese, come di consueto, inizierà ogni cena con l’ispezione della cucina del ristorante ospite. Durante la serata, anche il personale di sala verrà messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Alessandro, avendo a disposizione un bonus di 5 punti, con il suo voto potrà confermare o ribaltare il risultato dell’intera classifica, rendendo così la sfida ancora più avvincente e imprevedibile.

 

Dopo la tappa pugliese il viaggio di Alessandro Borghese alla ricerca dei migliori ristornati d’Italia prosegue in alcuni dei luoghi più belli della Penisola: dall’Isola d’Elba a Palermo da Firenze alla Franciacorta fino alla Riviera di Ulisse, la zona che si estende lungo la costa del golfo di Gaeta.

 

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.

 

Alessandro Borghese 4 Ristoranti è una produzione originale Sky realizzata da DRYMEDIA. Scritto da Alessandro Borghese, Francesca Capua, Monia Palazzo. La regia è di Gianni Monfredini.

 

I RISTORANTI DELLA SECONDA PUNTATA

 

Al Trabucco da Mimì: il titolare è Domenico, 29 anni, chef del ristorante aperto dai nonni nel 1975, ora gestito da lui e dal gemello Vincenzo. Domenico sottolinea come il suo ristorante sia in continua evoluzione e lontano dai canoni prettamente turistici: “combatto contro i risotti di mare, lo spaghetto alle vongole e la frittura mista perché sono piatti di massa”, dice.  La cucina è il regno di Domenico, decide lui il menu e cerca di variare i piatti usando ad esempio al posto della vongola verace il lupino dell’Adriatico, esaltando i prodotti del territorio, con alcuni tratti di contaminazione. La location è spartana e storica, a diretto contatto con il mare, dove ancora riescono ad azionare il “trabucco”, l’antico strumento per la pesca tipico della costa del Gargano con il quale, in alcuni periodi, si pescano cefali, alici e sardine.

 

Ristorante EdenKatia, 47 anni è la titolare e cuoca del Ristorante Eden, così chiamato perché si trova proprio sulla spiaggia “ed è un vero paradiso” da cui godere dei tramonti sul mare. Katia è una cuoca autodidatta ed ha imparato tutto da sua madre, dalla zia e dalla signora che c’era prima nella sua cucina. Divide il lavoro con il suo ex marito che si occupa della grande griglia posizionata proprio sulla spiaggia. La cucina del ristorante Eden è tradizionale: troccoli con le seppie ripiene, linguine allo scoglio locale, pesce alla griglia, frittura mista. Ogni tanto Katia inventa qualche piatto, ad esempio: le linguine ai gamberi, lime, menta e pecorino. Il piatto più forte del ristorante è senz’altro il pesce fresco alla griglia, tutto rigorosamente a Km zero.

 

Il Capriccio: titolare e chef del ristorante è Leonardo, 42 anni, in cucina dall’età di 12. Il Capriccio è uno dei pochi ristoranti in Italia che ha una passerella di 25 metri sul porto dove è possibile arrivare in barca, ormeggiare e pranzare o cenare mentre i pescatori arrivano con il pesce fresco. La cucina di Leonardo ha varie formule: dall’esperienza gourmet all’aperitivo, spaziando tra piatti e vini del territorio e internazionali, il tutto a contatto con i pescatori. Nei piatti di Leonardo non mancano il pesce – mai di allevamento - le verdure e i legumi. Uno dei suoi piatti simbolo è il risotto ai ricci di mare, che lo ha reso noto sulle guide, e la cozza ripiena: aperta e farcita con composta di formaggi locali come il pecorino o il cacio ricotta, richiusa e cotta nel brodetto di pesce. Leonardo ha rivisitato questo piatto rendendo il guscio della cozza commestibile ricreandolo con la pasta di cracker al nero di seppia e scomponendo le salse di pomodoro con variazioni come basilico o aglio. 

 

CamavitèVincenzo, 27 anni è il titolare del ristorante e gestisce anche la sala, posizionata proprio sugli scogli. Dopo anni di studio, Vincenzo è tornato nel ristorante di famiglia per portare un po’ di innovazione. Infatti, in abbinamento a piatti legati alla tradizione, propone dei cocktail in grado di esaltare i sapori della Puglia. La cucina del ristorante Camavitè si lega alla tradizione del territorio con un impiattamento moderno e ingredienti che vengono scelti in base alla stagionalità, tra i quali predilige pesce povero ma anche seppie, gamberi, mazzancolle e cefalo. I cocktail del Camavitè vengono definiti da Vincenzo “pugliesi” in quanto sono rivisitati con i sapori della zona come il “Mediterraneo” un centrifugato di basilico e limone del Gargano allungato con la cedrata e come base alcolica il gin.

 
 
 

ALESSANDRO BORGHESE 4 Ristoranti: Gargano protagonista della 2a puntata in onda domani su Sky.

Post n°24494 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

ALESSANDRO BORGHESE 4 Ristoranti: Gargano protagonista della 2a puntata in onda domani su Sky. Al Trabucco da Mimì, il Ristorante Eden, il Capriccio e il Camavitè.

 

 

ALESSANDRO BORGHESE 4 Ristoranti: Gargano protagonista della 2a puntata in _nda domani su Sky. Al Trabucco da Mimì, il Ristorante Eden, il Capriccio e il Camavitè.

 

 

Dopo l’esordio esotico ad Hong Kong, lo chef Alessandro Borghese torna in patria per la seconda tappa di ALESSANDRO BORGHESE 4 RISTORANTI, la produzione originale Sky realizzata DRYMEDIA in onda domani, martedì 1° ottobre, su Sky.

 

Destinazione del secondo episodio inedito di Alessandro Borghese 4 Ristoranti  è il Gargano, un piccolo angolo di paradiso della Puglia. Il pesce qui è il principe della tavola, infatti non mancano mai seppie ripiene, riso patate cozze e grandi grigliate che sanno di mare. Tra questi sapori e profumi unici Alessandro Borghese andrà alla ricerca del miglior ristorante di pesce della zona. In lizza per l’ambito titolo - nella puntata in onda domani, martedì 1° ottobre, su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile in mobilità su Sky Go e in streaming su NOW TV - ci sono: Al Trabucco da Mimì, il Ristorante Eden, il Capriccio e il Camavitè.

 

Il meccanismo della sfida, che ha reso “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” un cult della televisione italiana, rimane invariato: i quattro ristoratori si sfidano a colpi di inviti a cena e, capeggiati da Alessandro Borghese, gli altri tre ristoratori avranno il compito di giudicare e votare con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ospita. Oltre al titolo di miglior ristorante, il vincitore di ogni puntata si aggiudicherà anche un contributo economico da investire nella propria attività.

 

Lo Chef Borghese, come di consueto, inizierà ogni cena con l’ispezione della cucina del ristorante ospite. Durante la serata, anche il personale di sala verrà messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Alessandro, avendo a disposizione un bonus di 5 punti, con il suo voto potrà confermare o ribaltare il risultato dell’intera classifica, rendendo così la sfida ancora più avvincente e imprevedibile.

 

Dopo la tappa pugliese il viaggio di Alessandro Borghese alla ricerca dei migliori ristornati d’Italia prosegue in alcuni dei luoghi più belli della Penisola: dall’Isola d’Elba a Palermo da Firenze alla Franciacorta fino alla Riviera di Ulisse, la zona che si estende lungo la costa del golfo di Gaeta.

 

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.

 

Alessandro Borghese 4 Ristoranti è una produzione originale Sky realizzata da DRYMEDIA. Scritto da Alessandro Borghese, Francesca Capua, Monia Palazzo. La regia è di Gianni Monfredini.

 ALESSANDRO BORGHESE, I RISTORANTI DELLA SECONDA PUNTATA 

Al Trabucco da Mimì: il titolare è Domenico, 29 anni, chef del ristorante aperto dai nonni nel 1975, ora gestito da lui e dal gemello Vincenzo. Domenico sottolinea come il suo ristorante sia in continua evoluzione e lontano dai canoni prettamente turistici: “combatto contro i risotti di mare, lo spaghetto alle vongole e la frittura mista perché sono piatti di massa”, dice.  La cucina è il regno di Domenico, decide lui il menu e cerca di variare i piatti usando ad esempio al posto della vongola verace il lupino dell’Adriatico, esaltando i prodotti del territorio, con alcuni tratti di contaminazione. La location è spartana e storica, a diretto contatto con il mare, dove ancora riescono ad azionare il “trabucco”, l’antico strumento per la pesca tipico della costa del Gargano con il quale, in alcuni periodi, si pescano cefali, alici e sardine.

 

 

 

Ristorante Eden: Katia, 47 anni è la titolare e cuoca del Ristorante Eden, così chiamato perché si trova proprio sulla spiaggia “ed è un vero paradiso” da cui godere dei tramonti sul mare. Katia è una cuoca autodidatta ed ha imparato tutto da sua madre, dalla zia e dalla signora che c’era prima nella sua cucina. Divide il lavoro con il suo ex marito che si occupa della grande griglia posizionata proprio sulla spiaggia. La cucina del ristorante Eden è tradizionale: troccoli con le seppie ripiene, linguine allo scoglio locale, pesce alla griglia, frittura mista. Ogni tanto Katia inventa qualche piatto, ad esempio: le linguine ai gamberi, lime, menta e pecorino. Il piatto più forte del ristorante è senz’altro il pesce fresco alla griglia, tutto rigorosamente a Km zero.

 

 

 

Il Capriccio: titolare e chef del ristorante è Leonardo, 42 anni, in cucina dall’età di 12. Il Capriccio è uno dei pochi ristoranti in Italia che ha una passerella di 25 metri sul porto dove è possibile arrivare in barca, ormeggiare e pranzare o cenare mentre i pescatori arrivano con il pesce fresco. La cucina di Leonardo ha varie formule: dall’esperienza gourmet all’aperitivo, spaziando tra piatti e vini del territorio e internazionali, il tutto a contatto con i pescatori. Nei piatti di Leonardo non mancano il pesce – mai di allevamento - le verdure e i legumi. Uno dei suoi piatti simbolo è il risotto ai ricci di mare, che lo ha reso noto sulle guide, e la cozza ripiena: aperta e farcita con composta di formaggi locali come il pecorino o il cacio ricotta, richiusa e cotta nel brodetto di pesce. Leonardo ha rivisitato questo piatto rendendo il guscio della cozza commestibile ricreandolo con la pasta di cracker al nero di seppia e scomponendo le salse di pomodoro con variazioni come basilico o aglio.

 

 

 

Camavitè: Vincenzo, 27 anni è il titolare del ristorante e gestisce anche la sala, posizionata proprio sugli scogli. Dopo anni di studio, Vincenzo è tornato nel ristorante di famiglia per portare un po’ di innovazione. Infatti, in abbinamento a piatti legati alla tradizione, propone dei cocktail in grado di esaltare i sapori della Puglia. La cucina del ristorante Camavitè si lega alla tradizione del territorio con un impiattamento moderno e ingredienti che vengono scelti in base alla stagionalità, tra i quali predilige pesce povero ma anche seppie, gamberi, mazzancolle e cefalo. I cocktail del Camavitè vengono definiti da Vincenzo “pugliesi” in quanto sono rivisitati con i sapori della zona come il “Mediterraneo” un centrifugato di basilico e limone del Gargano allungato con la cedrata e come base alcolica il gin.

 
 
 

Le destinazioni turistiche e le cucine più gettonate, tra le 18.500 prenotabili on line in Italia, Vieste al secondo posto dopo

Post n°24493 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da forddisseche

Le destinazioni turistiche e le cucine più gettonate, tra le 18.500 prenotabili on line in Italia, Vieste al secondo posto dopo San Vito Lo Capo 

 
Le destinazioni turistiche e le cucine più gettonate, tra le 18.500 prenotabili _n line in Italia, Vieste al secondo posto dopo San Vito Lo Capo
 
 

L’estate è terminata e l’autunno è ormai arrivato e TheFork, sito e app per  Android e Ios che permette di prenotare in oltre 65.000 ristoranti nel mondo di cui 18.500 in Italia, ha fatto un bilancio dell’andamento delle prenotazioni dei ristoranti online a luglio e agosto. Le prenotazioni sulla piattaforma online sono aumentate del 72% durante i mesi estivi; le regioni che hanno maggiormente goduto di questo incremento sono state la Sardegna, in cui le prenotazioni sono quasi triplicate, seguita da Sicilia e Puglia, in cui le prenotazioni sono più che raddoppiate. Le cucine più gettonate sono state quella mediterranea, di pesce e tradizionale, seguite da qualche cucina regionale. In linea con la media nazionale (8,6) il voto delle località turistiche più prenotate, con alcune eccellenze che ottengono giudizi ancor più positivi. Tra tutte spicca Porto Tricase in Puglia che registra un punteggio medio pari a 9, poco sotto (8,9) anche Tremezzina e Tremezzo, Anacapri, Catelsardo e Manfredonia. TheFork ha inoltre stilato una Top 10 delle destinazioni più prenotate durante l’estate 2019:

 

1.    San Vito Lo Capo, Sicilia
2.    Vieste, Puglia
3.    Marina di Campo, Toscana
4.    Tortoli, Sardegna
5.    Gagliano Del Capo, Puglia
6.    Palau, Sardegna
7.    Milano Marittima, Emilia-Romagna
8.    Porto Cervo, Sardegna
9.    Erice, Sicilia
10.    Porto San Paolo, Sardegna

 

A proposito di TheFork
TheFork, brand di TripAdvisor, è la piattaforma leader in Europa per le prenotazioni online di ristoranti, con un network di 65.000  ristoranti a livello globale e 27 milioni di visite al mese. La piattaforma opera come “LaFourchette” in Francia e Svizzera, “ElTenedor” in Spagna, “TheFork” Italia, Olanda, Belgio, Portogallo, Brasile, Svezia, Danimarca, Australia, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù e Uruguay. Inoltre, è attiva anche in inglese come “TheFork.com“.

 
 
 
 
 

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