Patchwork

ecco oggi come tutti giorni è importante nn dimenticare ... grazie per averlo fatto !!

bUONA DOMENICA Nino scusami, se ritorno anche qui stamattina, ma solo in questo momento riesco ad avere un podi tempo da dedicare in questo caso a te, ho leto ocn attenzione cio' che hai messo, edebbo dire una cosa, che purtroppo inun paese come il nostro, ci si ricorda di certi episodi solo in occasione di..... poi?nel leggere di quella ragzza di tutte le femministe che ci sono in talia dove stavano quel giorno durante quel porcesso di quella ragazza pakistana? be nn si sa' e poi la cosa piu' assurda poi siamo tutti in piazza a gestire delle bandiere ma in senso di cosa? ancora non lo so, questo per dirti che si sta presenti solo una volta lanno e poi per 364 giorni dove siamo? E anche io che sono donna come una normale cittadina oggi assisto ad eventi a dir poco assurdi in quanto anche da sola credimi inuna citta' dove vivo io nn mi ascolterebbe nessuno !un abbraccio Nino e una serena domenica

Cara Giusy, tu non immagini con quale piacere ti trovo qui e leggo le tue parole. E te ne ringrazio. Per quanto riguarda le tue considerazioni devo confessarti che io non posso preoccuparmi certo del fatto che tanta gente si ricordi dell'esistenza di certi problemi solo in occasione di ben determinate ricorrenze. Io per le altre persone e per i problemi del mondo faccio quello che posso. Nella vita e nel blog. E lo faccio in diverse maniere e attraverso diversi canali possibili e presenti in ogni città italiana. Per quanto riguarda il blog io difficilmente parlo di cose mie perchè il parlarne contribuirebbe ben poco a risolvere i miei problemi, anche se ne avessi. Ognuno di noi ha le sue grane, i suoi impicci, i suoi dispiaceri, le sue delusioni, le sue sofferenze. Basta girare per i blog, la gran parte dei quali è dedicata all'amore e a tutti i problemi che all'amore sono connessi. Spesso e volentieri le storie che ci vengono raccontate con franchezza o solo accennate con pudore sono drammatiche e commoventi. Girando per i blog, quindi, mi sembra che si possa dare conforto attraverso una buona parola, piuttosto che riceverne da parte di chi non capisce più come fare per uscire dal proprio tunnel e cosa fare della propria vita. Dunque, il mio blog. Il mio blog lo tengo aperto come un luogo d'incontro dove fare ascoltare e, possibilmente, ascoltare insieme ad altri la musica che preferisco. Un luogo dove poter guardare ai problemi del mondo e parlarne insieme. Un luogo dove avere la possibilità di far conoscere documenti interessanti e importanti, che siano in gradi di informarci di come vadano le cose nelle diverse parti del mondo. Un luogo dove poter lanciare i più svariati appelli alla solidarietà. Insomma, è un blog in cui mi piace parlare un po’ di tutto. Il dialogo, a dire il vero langue un po’, ma questo è comprensibile perché tutti noi siamo presi da una quantità di impegni che ci consente solo pochi scampoli da dedicare tanto al nostro blog quanto a quelli dei nostri amici e delle nostre amiche. Così che quasi sempre, per la fretta, piuttosto che fare un commento al post, ci limitiamo a lasciare un saluto, comunque gradito. Ma se non c’è dialogo a che serve un blog? E questo lo dico anche a me stesso, a me, che per le stesse ragioni di cui in precedenza, spesso mi limito a fare anch’io come tutti. Lascio un sorriso, un abbraccio e vado via! Comunque io vorrei ricordarti quanta e quale sia la forza del web. Quando io parlo, ad esempio, di pedofilia, la mia voce, i miei messaggi, la mia denuncia, si uniscono a quelli di milioni di altri blogger e il movimento di opinione e di pressione che si viene a creare rappresenta una forza d’urto di portata enorme e inimmaginabile, in grado di orientare in modo risolutivo anche le azioni politiche degli organismi nazionali e internazionali che hanno, loro sì, la possibilità di intervenire per cercare di dare soluzione a problemi come la violenza di ogni genere, l’emarginazione, la discriminazione, lo sfruttamento, i gravi fenomeni di devianza, la povertà, la fame, le morti bianche, i fenomeni criminali come la ‘ndrangheta, la camorra e la mafia. Ti auguro una domenica e serena e ti lascio con un abbraccio affettuoso. Nino. *___*

E' verissimo Nino, il tuo blog è particolarmente interessante e sono consapevole anche io della forza che può avere un blog, non credo che nel tuo si dia risalto solo alla musica che ti piace, qui ci trovo di tutto e in special modo argomenti che richiedono conoscenza e sensibilità, devo dire che tu ne hai da vendere, altro che 10 e lode, io ti avrei dato di più ! Buon inizio settimana Nino....

Ti abbraccio con l'affetto di sempre. Nino*__*

Per quanto riguarda la tua domanda alla fine del post posso dirti questo, molte donne, pur essendo femministe nel loro intimo, hanno timore di dimostrarlo, perchè, triste a dirsi, il termine "femminista" in certi strati della società dove padroneggia il timore e l'ignoranza, ha assunto un significato negativo.

Infatti il "femminismo" non esiste più e noa ha più ragione di esistere. oggi non c'è più nessuno che metta in discussione quella che è la posizione che la donna ricopre nella società moderna. Non è in discussione il principio di parità, che nessuno oggi mette più in discussione. Oggi il problema fondamentale è quello di rendere possibile da parte delle donne un diritto che a parole nessuno più nega ma che di fatto è ignorato: quello di una partecipazione effettiva all'amministrazione della cosa pubblica, quello di una effettiva parità di salario, quello di veder tutelata, favorita e protetta la maternità, quello di avere una legge veramente efficace contro tutte le forme di violenza di cui le donne sono vittime. Nel corso degli anni si è perduto il vero significato di questa ricorrenza, e, mentre la maggioranza delle donne occidentali, approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", i commercianti ne approfittano per sfruttarne le potenzialità commerciali. Così molte donne che rifiutano l'immagine della donna proposta dalla società odierna, per anni hanno smesso di riconoscersi in questa giornata. Ma le condizioni che ne fecero una giornata di lotta, non sono state rimosse e ancora la donna è troppo spesso spesso ultima tra gli ultimi. Credo che sia necessario riappriopiarsi di questa giornata, di farla ridiventare un momento di riflessione e di confronto, non per superate lotte tra sessi, ma per rinnovare le alleanze tra tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza e credono nella pace e nella solidarietà umana.

sai...sinceramente per dirla tutta..io è da tempo che non festeggio piu' questa giornata... e sai perche'... c'è poco da festeggiare... parliamo di storie e di avvenimenti accaduti solo nei giorni della memoria e poco altro .. ci servono fatti ... e non parole kiss

Io non ho parlato di festeggiamenti e non ho niente da festeggiare. Forse i miei due posto non sono stati abbastanza chiari?! Certo nel corso degli anni si è perduto il vero significato di questa ricorrenza, e, mentre la maggioranza delle donne occidentali, approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", i commercianti ne approfittano per sfruttarne le potenzialità commerciali. Così molte donne che rifiutano l'immagine della donna proposta dalla società odierna, per anni hanno smesso di riconoscersi in questa giornata. Ma le condizioni che ne fecero una giornata di lotta, non sono state rimosse e ancora la donna è troppo spesso spesso ultima tra gli ultimi. Credo che sia necessario riappriopiarsi di questa giornata, di farla ridiventare un momento di riflessione e di confronto, non per superate lotte tra sessi, ma per rinnovare le alleanze tra tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza e credono nella pace e nella solidarietà umana. Ti abbraccio.*___*