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Tante piccole schegge di realtà. Uno sguardo disincantato sul mondo per cercare di conoscerlo e, se possibile, tentare di capirlo.

 

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MI RACCOMANDO CHE SIA TENERA!

Post n°1056 pubblicato il 13 Marzo 2009 da review
 

Ma alla corretta cottura
chi ci pensa?

 

 

 

Ci preoccupiamo sempre di  richiedere al nostro abituale fornitore informazioni sulla carne che ci stiamo accingendo ad acquistare, ma siamo certi di non  avere necessità anche di qualche utile, io direi necessario consiglio relativa alla sua cottura?

Tutti, chi più chi meno, conosciamo i tanti modi per cucinare la carne. Arrosto, soffritta, alla griglia, brasata, stufata, lessa e così via. Ma esistono dei principi scientifici che siano alla base della sua cottura?  Ci sono, ma sono pochissimi. Ad esempio, per cuocere la carne ricca di tessuto connettivo occorrono tempi lunghi e un ambiente acquoso (oltre all’acqua, anche  latte,  vino, birra, brodo, succhi della frutta). Ma, poiché una delle proteine che costituiscono il tessuto connettivo è il collagene, non bisogna dimenticare che il collagene si scioglie in un liquido ad una temperatura che per i pesci corrisponde a 45°C, e per i mammiferi varia tra i 60  e i 65 gradi. Un piccolo ed economico termometro da cucina non potrà che esservi di aiuto.

Vale la pena di ricordare che il tessuto connettivo ha la funzione di tenere insieme le fibre muscolari e  che la sua quantità dipende dalla maggiore o minore fatica sopportata dai muscoli.

Occhio quindi! L’ambiente acquoso non è garanzia di una preparazione finale che non risulti “asciutta”. Ricordiamo che il liquido, qualunque esso sia, non deve mai raggiungere l’ebollizione. Il processo di scioglimento del tessuto connettivo  e la conseguente formazione della gelatina, come detto in precedenza,  avviene intorno ai 60°C, e superare questa soglia ha come conseguenza, sia pure indesiderata, la fuoruscita dei succhi delle fibre con l’irrimediabile risultato di ottenere una carne dura, asciutta, stopposa.

E dunque, mi raccomando, “fuoco basso”, vale a dire “al minimo”, in modo tale da far sobbollire il liquido. Solo qualche innocua bollicina deve raggiungere la superficie.

Buon appetito!

 

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Commenti al Post:
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 13/03/09 alle 10:55 via WEB
Bellissimo questo post e tecnicamente ineccepibile! Peccato mi abbia già fatto venire fame. Un sorriso. Micky
 
 
review
review il 13/03/09 alle 10:58 via WEB
Beh, l'ora del pranzo si avvicina! Buon pranzo, dunque. Un sorriso anche da parte mia. Nino
 
   
riderturtle
riderturtle il 13/03/09 alle 11:28 via WEB
Ha ragione Micky, questo post a quest'ora mi fa borbottare lo stomaco. Ma oggi è venerdì di quaresima quindi... niente carne. I tuoi consigli sulla cottura li metterò a frutto domani! Ciao Nino, sai che sono proprio contenta? Finalmente... ti ricordi com'ero qualche mese fa? Meglio non pensarci eh?! Non più... Un bacio, Fausta
 
     
review
review il 13/03/09 alle 13:29 via WEB
Non era mia intenzione sollecitare nessuno a peccare. Al momento opportuno, chi volesse migliorare la metodologia cottura della carne potrà dedicarsi alla preparazione di qualche appetitoso manicaretto. Per quanto riguarda il resto, io ti ho sempre sollecitata a quell'interveno, che, forse, hai rimamdato un po' troppo. L'importante è che ora tu stia bene. Un abbraccio. nino:-))
 
     
riderturtle
riderturtle il 13/03/09 alle 20:38 via WEB
Hai ragione su tutto mio caro Nino. Sto bene sì, e i consigli di cottura domani li sperimenterò. Promesso!!! Un bacio, Fausta
 
     
review
review il 13/03/09 alle 21:30 via WEB
Attenta, ci sono anche altri consigli, sparsi qua e là nei commenti. Fra l'altro voi avete una delle migliori carni al mondo. Quella di fassone.Fammi sapere, comunque.Ti auguro una notte riposante e serena. Nino:-))
 
     
riderturtle
riderturtle il 16/03/09 alle 13:54 via WEB
Nino, se mi vieni a trovare in autunno andiamo a Carrù a mangiare il bollito. Credimi, è la fine del mondo ma lo lascio cucinare a loro (gli abitanti di Carrù). Io se vuoi ti preparo la bagna cauda (meglio in inverno). E in questo piatto la cottura è importante. Vieni a provare e poi mi dici... ^_^
 
     
review
review il 16/03/09 alle 14:26 via WEB
Dai, so benissimo che il bollito piemontese è una sorta di fine del mondo. Per quanto poi riguarda la "bagna caoda", dai un'occhiatina QUI . Per quanto riguarda l'invito, dovremo rimandare al prossimo anno. In maggi sono in Umbria, d'estate al mare e in autunno in Perù. Grazie, comunque, per l'imvitante programma. Un abbraccio. Faustina
 
     
riderturtle
riderturtle il 16/03/09 alle 15:42 via WEB
Ecco, Nino il giramondo! Posso venire anch'io in Perù? E anche in Umbria mi piacerebbe, sai che non ci sono mai stata? Riguardo al link bagna caudesco solo una parola: INECCEPIBILE! Tu sei un buongustaio e non mi riferisco solo ai cibi ma alle "cose della Vita". Sei sempre attento e preparato su ogni argomento... Mi permetto di consigliare la bagna cauda anche con i tomini freschi, te li farò provare, sentirai che buoni! Ovviamente il tutto accompagnato da un buon vino rosso (guai a bere acqua con questo piatto! ) Nino, adesso mi hai fatto venire voglia di bagna cauda. Oh Signur...
 
     
review
review il 16/03/09 alle 16:42 via WEB
E dunque per cena bagna caoda e tomini! Buon appetito. Smile:-))
 
     
riderturtle
riderturtle il 16/03/09 alle 21:33 via WEB
Ti aspetto ^_^
 
annagir1956a
annagir1956a il 13/03/09 alle 13:18 via WEB
anche la salatura ha la sua funzione, ad esempio le bistecche andrebbero salate a fine cottura perchè il sale toglie liquidi per cui fa diventare stopposa la carne ciao ciao anna
 
 
review
review il 13/03/09 alle 14:09 via WEB
A proposiro della salatura ci sono almeno tre scuole di pensiero. Per quanto riguarda la "fiorentina", ad esempio, chi la prevede prima di mettere la bistecca sul fuoco, chi dopo i primi sei minuti di cottura anche qi i tempi sono discordanti) e chi alla fine della cottura. E chi preferisce il sale fino e chi lo usa rigidamente grosso. Il fuoco migliore è quello preparato co carbone di legna. Se devo dire come la penso io propendo per una moderata salatura con sale grosso,da ambo i lati, prima di iniziare la cottura. La reazione chimica più importante di tutta la cucina è sicuramente la reazione di Maillard, che determina l'“imbrunimento” del cibo ad alte temperature, tra i 140°C e i 180 °C.La reazione chimica avviene tra gli amminoacidi delle proteine e gli zuccheri. Ne parlerò più dettagliatamente in un successivo post. Un abbraccio. Nino:-))
 
   
annagir1956a
annagir1956a il 13/03/09 alle 14:35 via WEB
la fiorentina è un caso a sè stante essendo piuttosto alta, le bistecche dei comuni mortali in genere sono fine per cui hanno minor liquido perso quello diventano durissime( teoricamente, infatti di solito da una bistecca larga una spanna di solito ne rimangono due o tre boccani spesso tipo suola da scarpa). altro discorso riguarda la parte grassa che deve esserci visto che a più morbidezza alla parte magra. mi sa che ci sarebbero parecchie cose da dire sulla cottura della carne Nino, un abbraccio anna
 
     
review
review il 13/03/09 alle 15:07 via WEB
Come la cuoci quella povera bistecca per conciarla in quel modo? Posso spiegarti qualcosa? Il PTFE (PoliTriFluoroEtilene) è il nome chimico del materiale che riveste l'interno delle padelle antiaderenti. E' un polimero formato da atomi di carbonio avvolti da atomi di fluoro. E'conosciuto ancora come Teflon, Fluon, Algoflon, Hostaflon. Sono solo denominazioni commerciali. Il PTFE ha un basso coefficiente di trasmissione termica ed è considerato, tra le tante sue qualità, anche un isolante termico. L'isolante termico agisce nei due sensi: sia rallentando la propagazione del calore del fuoco, come avviene da sotto la padella verso la superficie, sia rallentando il riscaldamento del prodotto freddo che abbiamo messo a contatto sulla superficie opposta per cuocerlo. Consideriamo queste due nozioni. Volendo realizzare la reazione di Maillard su un prodotto, per esempio una fetta di carne, usando una normale padella non antiaderente e portando la temperatura della padella a 140°C abbiamo una immediata sigillatura. Di conseguenza la doratura della superficie a contatto del prodotto, col trattenimento dei liquidi contenuti e impiegando un tempo minimo. Portando a 140°C una padella antiaderente quando appoggiamo il prodotto, che è freddo e proprio per la caratteristica di isolante termico del teflon, lo scambio del calore avviene più lentamente, mancando una immediata sigillatura l'acqua contenuta nella superficie del prodotto a contatto col teflon evapora ( 100°C) abbassando ulteriormente la temperatura della padella antiaderente. Quando tutta l'acqua sarà evaporata inizierà ad aumentare la temperatura arrivando finalmente i 140°C per l'inizio della reazione di Maillard. La superficie a contatto, in questo caso, sarà stata cotta prima a vapore e successivamente per arrostimento, con un tempo molto allungato, risultando alla fine quantomeno stopposa. Quindi, procurati una buona padella non antiaderente. Comunque per sapere abbastanza di quaesta famosa ma poco conosciuta "reazione di Maillard" Dai un'occhiata QUI. Un abbraccio. Nino:-))
 
insorgente
insorgente il 13/03/09 alle 15:22 via WEB
Preso nota.
 
 
review
review il 13/03/09 alle 15:54 via WEB
Fammi sapere eventuali, futuri sviluppi.
 
princy.in.paris
princy.in.paris il 13/03/09 alle 16:21 via WEB
abbiamo un esperto! be diciamo che la carne la cucino come piace a me e non sto attentissima a tutto ovviamente! Viste le mie corse contro il tempo carne ai ferri e passa la paura! ;D Passa un dolce fine settimana! Baci
 
 
review
review il 13/03/09 alle 17:57 via WEB
Carne ai ferri va bene, ma se la si cuoce in modo non corretto fa la fine di cui Anna parlava, in precedenza. Dolce e sereno fine settimana anche per te. Un bacione. Nino:-))
 
simona_77rm
simona_77rm il 13/03/09 alle 19:24 via WEB
Allora...buona bistecca a tuttiiii! ^___^
Nino, Io so che la tenerezza della carne dipende anche dalla idonea (accurata!) frollatura ...a monte hehehe! Dunque, ricapitoliamo : dato per scontato il tuo OTTIMO post, cercate un macellaio che sappia fare bene il suo mestiere. La frollaturaaaaaaaaa ...mi raccomandooooo. ^___^
BUON WEEK-END Nino! Un abbraccio!
 
 
review
review il 13/03/09 alle 21:08 via WEB
Cara, Simona! Vedo che ho a che fare con una persona chw di buona carne se ne intende. Verissimo, la frollatura è una delle componenti fondamentali per poter essere sicuri di mangiare qualcosa di veramente gustoso. Purtroppo non è facile trovare in macelleria della carne frollata a dovere. Per la "fiorentina" poi le cose si copmplicano, perchè più una ricetta è semplice, maggiori sono le discussioni relative al procedimento con il quale eseguirla.La bistecca deve essere macellata da un vitellone di buona razza, non necessariamente chianina, abbattuto in un'età compresa tra i 12 e i 18 mesi. Lo spessore deve essere alto, almeno quattro dita, quantificabili in 6-8 cm». Niente a che vedere, insomma, con le solette da 500 g che vengono propinate da certi ristoratori che intendono preparare la "bistecca a porzione". Altro capitolo importante quello relativo alla frollatura. La carne deve essere frollata almeno venti giorni, per risultare morbida e succosa. E, soprattutto, la bistecca ha bisogno di ambientazione. Ohibò, anche la carne ha un'anima? Si deve adattare all'ambiente che la circonda? In un certo qual modo sì. Deve essere tolta dal frigo almeno dieci ore prima della cottura, che deve avvenire su braci di leccio e di quercia, che garantiscono la giusta aromatizzazione. E per cuocerla? «Molto semplice: cinque minuti per lato. E questa volta buon appetito davvero. Un abbraccio grande. Nino:-))
 
kao0
kao0 il 14/03/09 alle 19:18 via WEB
volevo augurare un sereno fine settimana a te e agli amici del blog! ciao Roberta.
 
 
review
review il 14/03/09 alle 20:17 via WEB
Grazie Roberta. Apprezzo moltissimo la tua gentilezza e ti ringrazio anche da parte degli amici del blog. Naturalmente auguro anche a te un fine settimana interessante e, soprattutto, sereno. Nino
 
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