Frammenti di...

Questa sera tornato a casa dal lavoro, dopo cena mi metto a navigare un pochino in internet sfruttando la novità dell'adsl, giunto nel mio Piccolo Mondo Antico da settembre.

Dopo una giornata iniziata alle 8.00 e terminata alle 20.00 vorrei laggere qualcosa di rilassante ma commetto un grave errore: vado a cliccare i link qui accanto per informarmi sull'andamento del pomeriggio politico.
Mi imbatto, leggendo Repubblica.it  in una notizia che non fa altro che accrescere l'amarezza di vivere in una nazione debole e sottomessa agli USA;

Processo Calipari, Lozano prosciolto
"C'è un difetto di giurisdizione"

E ti pareva!

Ancora una volta gli Usa la fanno franca e le nostre vittime italiane urlano rivoltandosi nella tomba, uccise due volte una dal cosiddetto "fuoco amico" una dalla "giustizia" che proprio uguale per tutti non è.

"Duro il commento della vedova del funzionaro, Rosa Villecco Calipari, attualmente eletta al Senato nelle file dell'Ulivo. "Hanno ucciso Nicola per la seconda volta, e stavolta in nome del popolo italiano", ha detto dopo il pronunciamento dei giudici. "La Corte - ha aggiunto - ha dovuto decidere sulla qualificazione del delitto politico senza conoscere gli atti. La sovranità del nostro Stato si ferma davanti alla discrezionalità di un cittadino straniero che decide di non mettere piede in territorio italiano".

Amaro anche il giudizio di Giuliana Sgrena: "Ha vinto l'arroganza americana che non voleva questo processo". "E' una decisione incredibile e inconcepibile - ha proseguito la giornalista - non si vuole fare giustizia per Calipari, celebrato come un eroe quando è tornato in Italia in una bara. Ma l'Italia non vuole capire cosa sia successo. A Lozano non ho nulla da dire - ha concluso Sgrena - vorrei conoscere la verità e solo lui poteva dircela. L'Italia ha perso la sua sovranità".

Che dire? In queste occasioni un pensiero deve andare a tutte le vittime della prepotenza americana, ricordo fra gli altri la Strage del Cermis: un pilota americano, giocando alla guerra, non si accorse di volare troppo basso e fece morire 20 persone andando a tranciare il cavo della funivia su cui stavano viaggiando. Pilota assolto e risarcimenti per quaranta MLN di dollari ai familiari.