Frammenti di...

Ci siamo, è questa l'ultima settimana di anarchia mediatica, e Sua Emittenza sferra gli ultimi attacchi contro l'armata rossa e il suo comunistissimo leader, Prodi. La campagna elettorale del presidente del consiglio è proprio stile americano, egli oltre a venerare ed essere stato il portaborse di Bush, ora vuole calcarne le orme e ordisce una campagna di menzogne sia per gettare fango sull'avversario, sia per far credere che il suo operato è stato impeccabile, che siamo tutti più ricchi e che meglio di così non poteva andare, come se gli italiani non si fossero accorti che il loro potere d'acquisto è dimezzato rispetto a qualche anno fa. Dopo il flop della vicenda Unipol, con l'archiviazione delle dichiarazioni di Sua Emmittenza, per la loro irrilevanza, ora è passato direttamente all'attacco del Mortadella, prima facendo battute sull'aspetto fisico, poi accusandolo più gravemente di intrecci con politici(comunisti naturalmente, come De Benedetti!) x la vendita di alcune società quando era a capo dell'iri. Per quanto riguarda le ironie sull'immagine, la sinistra ha steso un velo pietoso ed è stata accusata di non avere senso dell'ironia(ma che cosa c'è da ironizzare con il paese che "boccheggia"?) e quando poi lo stesso Prodi fa una battuta sull'altezza dell'avversario (il Cavaliere Mascarato aveva detto "Non vuole il confronto perchè ha paura -ha detto- ma io andrò in Tv anche con una sedia vuota accanto". e Prodi «Salga sopra quella sedia, così avrà una statura normale».), arrivano subito i servi del premier a scandalizzarsi per il basso livello...(Bonaiuti che definisce la risposta di Prodi "Una battutaccia che conferma il basso livello raggiunto"). Ma allora dove è finito il senso dell'ironia del re delle barzellette?
Passando poi alle accuse più serie di corruzione «Quando era all’Iri Prodi aveva aiutato le coop rosse e ha svenduto le aziende a De Benedetti». E subito dall'ufficio del Professore sono pronti a querelare. E' singolare che proprio mentre Sua Emittenza attacca le coop rosse, dall’Udc arriva la notizia che il partito è pronto a candidare il presidente della Confcooperative (le coop bianche) Luigi Marino!!!
Insomma non bisogna cadere nell'errore di farsi trascinare in una campagna di veleni, e bisogna iniziare a parlare prima di tutto del programma facendo poi anche notare, con un'attenta e semplice analisi, il fallimento di quella trovata mediatica del contratto con gli italiani, che fece fare un boom di ascolti a Vespa, fece prendere un botto di voti a *ilvio e fece cadere il paese in basso.

RIALZIAMOCI!!!