IO CE L'HO PROFUMATO

IL RIFORMATORE

Ieri ho avuto una piccola discussione con mia moglie. Io ho detto "patate", lei mi ha risposto "coriandoli", ho controbattuto con "fumo passivo", ma lei ha insistito con "gorgonzola". In poche parole, non ho ben capito su cosa stessimo litigando, e lei nemmeno, ne sono certo. Non stavamo neanche parlando della stessa cosa, secondo me, ed ho cercato di porre fine alla questione. Macché!
Lei, anziché accontentarsi del giusto pareggio, si è procurata un rigore al novantesimo, con una evidentissima simulazione: l'ha buttata sul pregresso, attribuendomi pensieri ed affermazioni che mai, e dico mai, la mia testa e la mia bocca avrebbero potuto produrre. Eppure, ne era così convinta, che avrebbe di certo passato l'esame della macchina della verità. Al che, piuttosto che tentare di parare il rigore (tanto, se ne sarebbe subito concesso un altro), le ho dato partita vinta, e sono andato a vedere Fazio e Report. Beh.....

Ora, ricordando l'accaduto, sono andato a leggere i commenti al mio ultimo post. Escludendo l'innominabile, che potrebbe essere uomo o donna o puro spirito, su oltre 60 commenti non miei, solo uno è maschile. Uno. Di un rigo. Uno. Lasciato da Omero, che non ha osato scrivere nessun parere, ma solo una parola di conforto "coraggio, ci siamo passati tutti".
E mo', in mancanza di un pirla come Klaus Davi (me ne farò una ragione), 'sti dati li devo interpretare io. Dopotutto, almeno secondo mia madre, sono coraggioso ed intelligente. Ah, anche bello, dimenticavo. Vado.

Domanda : perché solo le donne hanno commentato?
Risposta: perché quello che io ho descritto è, più o meno, la loro visione del rapporto di coppia perfetto. E non, come potrebbe apparire a noi vili maschi superficiali, perché si intravede uno zerbinamento del coniuge, bensì perché la protagonista riesce a farsi capire perfettamente usando il proprio linguaggio.
Che prevede elementi diversi, corrispondenti ai margini di trattativa concessi:
1 - comunicazione verbale "oggi è sabato?" (domanda retorica: il punto interrogativo non ha significato, serve solo a blandire l'avversario). Il messaggio è "oggi è sabato, e tu non hai un cazzo da fare, infatti ti sei appena alzato".
2 - imbracciamento del folletto, per cui il messaggio diventa "oggi è sabato, e tu non hai un cazzo da fare, infatti ti sei appena alzato, mentre io sì. E allora, bada tu alla bambina, mentre io pulisco".
3 - sguardo spietato alla Clint Eastwood. Il messaggio diventa  "oggi è sabato, e quindi tu non hai un cazzo da fare, infatti ti sei appena alzato, mentre io sì. E allora, bada tu alla bambina, mentre io pulisco. Guarda che non sto scherzando, non permetterti minimamente di dire che hai qualcosa di urgente da fare, o di far finta di non capire quello che ti sto dicendo".

Per quel po' che vi conosco, o donne, so di avervi mostrato il paradiso. Mi sembra di vedervi che, con aria sognante, pensate "ah, come sarebbe bello trovare un uomo che capisce queste cose".
Beh, nonostante io abbia fatto un po' lo sborone, millantando grandi capacità di comprensione, ora devo proprio dirvelo: questo modello di comunicazione non è quasi mai applicabile all'interno della coppia (se non all'inizio), perché necessita che non ci siano pregiudizi, da una parte e dall'altra. E (mi) scagli la prima pietra chi può affermare di non averne, chi non pensa mai che il partner dica una cosa, ma ne pensi un'altra.
Noi uomini, poi, non solo non riusciamo mai a leggere correttamente tra le righe di quello che ci viene detto (mai, nemmeno per sbaglio, possibile? qualunque statistico inorridirebbe, pensateci), ma non siamo neanche autorizzati a leggere tra le nostre, di righe, porca miseria.
Che ne dite, allora, di organizzare una tavola rotonda (possibilmente imbandita, e questo è storicamente compito femminile..... azz, comincio malissimo!), per accordarci su una riforma che sia veramente utile per le sorti della nazione, e cioè quella della comunicazione coniugale?
Io alcune idee innovative le avrei. Ancora un po' sghembe e disarticolate, lo ammetto, ma prometto di lavorarci su, e sistemizzarle.
Portate ancora un po' di pazienza: è dura la vita, per noi riformatori illuminati!