Cara Stella Alpina, sul discorso dell'"idolatria" per i "santi" della terra e del cielo puoi trovare la risposta al tuo messaggio nel mio blog. Ma aggiungo qui qualche altro elemento. L'idolatria è una tentazione da sempre presente nella Storia della salvezza e sempre lo sarà. Hai citato il 1° capitolo della lettera ai Romani. Agostino d'Ippona faceva eco a questo passo definendo ogni peccato un "volgere le spalle a Dio per volgersi verso le creature". Questa è l'essenza dell'idolatria. Uno potrebbe essere davanti al papa e avere un cuore non idolatra, perché in lui vede semplicemente il successore dell'apostolo Pietro (e gli manifesta l'amore e la stima che manifesterebbe a Pietro stesso) e sentirsi "confermato nella fede" e spinto a lodare maggiormente Dio (e ti assicuro che conosco decine di giovani che dopo aver incontrato il papa alla GMG che li invitava ad "aprire le porte a Cristo" hanno ritrovato la fede bel Signore!); al tempo stesso uno potrebbe considerare il papa e il Vaticano l'Anticristo ma avere un cuore idolatra perché non aperto al dono dello Spirito ma piuttosto immerso in una vita passionale e contraria ai comandamenti di Dio. Una provocazione: se fosse vero, come scrivi nel tuo blog, che la chiesa romana è frutto di una grande eresia, dovremmo pensare che Dio è stato assente dalla chiesa per I SUOI PRIMI SEDICI SECOLI! (l'inizio di un "primato" della sede episcopale di Roma data alla fine del I secolo). Sedici secoli in cui lo Spirito del Signore sarebbe stato "ricacciato" in cielo, dopo che il Risorto l'aveva inviato sui suoi apostoli! Non ti sembra più verosimile che, così come gli apostoli, anche i loro successori e tutti i discepoli di Gesù, cattolici o protestanti, non sono che esseri "fallibili". D'altra parte, essendo stata cattolica, sai bene che ci sono stati lungo la storia testimoni luminosissimi del vangelo. San Francesco d'Asssisi sognava una Chiesa più povera, più evangelica, più umile, proprio come te, ma non si sognò mai di "staccarsi" dalla chiesa che lo aveva generato in Cristo. Cercò di riformarla dall'interno e le ridonò certamente un nuovo slancio evangelico. Non così fece Lutero, pur animato da simili nobili sentimenti. Rispose all'arroganza dei rappresentati della Chiesa di quel tempo (magari avessimo avuto allora un papa Giovanni XXIII!) con altrattanta arroganza e questo portò alla rottura. Una rottura che certamente non era nel piano di Dio perché Gesù ha pregato perché i suoi discepoli fossero "una cosa sola" (Gv 17,21).
Oggi una delle ragioni della debolezza missionaria dei cristiani dinanzi al mondo è la loro divisione. Occorre che abbiamo una ferma volontà di ritrovare almeno una certa unità per essere nel mondo un segno di speranza. I nostri veri avversari non sono gli altri battezzati, non sono i cattolici, non sono gli evangelici. Il nostro unico avversario e il Menzognero e la menzogna che semina nel mondo.
“La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12)
(1 Gv 2, 9-11).
DOBBIAMO FINIRLA DI ODIARCI UNA VOLTA PER TUTTE E DI PRONUNCIARE ATTI DI ACCUSA L'UNO CONTRO L'ALTRO! Questa è la vera idolatria, la vera trasgressione del comandamento di Dio e lo dico pensando anche a quei cattolici (e ce ne sono purtroppo tanti) che fanno il tuo stesso gioco e continuano a gettare fango su di voi.
Così facendo facciamo il gioco del "Divisore"(diavolo significa divisore) e dell'"Accusatore" (Ap 12,20)
Vedo nel tuo blog un sacco di riferimenti sprezzanti alla ricchezza del Vaticano. D'accordo, anch'io penso che la Chiesa debba essere visibilmente più povera. Ma rifletti. Gran parte del fasto è dovuto alle grandi opere d'arte (basiliche, quadri, ecc.) con cui i fedeli hanno espresso la loro fede nel Signore. Cosa dovrebbe fare il Vaticano? Distruggere il suo patrimonio artistico? Forse potrebbe affidarlo ad altri... non so. Ma non vedo tutto questo grande "scandalo" se consideri che ogni giorno migliaia di pellegrini varcano le porte della basilica di san Pietro e che a Roma ha sede il rappresentante di una comunità che comprende quasi 2 miliardi di fedeli in tutto il mondo!
Non dico che sia la situazione ideale. Ma anche semplici fattori "tecnici" hanno un loro peso in tutto questo. Se vai a vederti un'immagine del papa della prima metà del '900 puoi capire quali grandi progressi stia facendo la chiesa cattolica sulla strada di una maggiore sobrietà e semplicità evangelica. C'è ancora molta strada da fare, d'accordo. Non dimentichiamo poi l'enorme sforzo umanitario della chiesa cattolica nei paesi poveri (so che in questo anche voi siete davvero lodevoli!). E' sotto gli occhi di tutti. Come possiamo pensare che sia "il demonio" a inviare questi fratelli a servire i più poveri. Come possiamo pensare che una Madre Teresa di Calcutta, tanto "devota" a Giovanni Paolo II sia per questo da considerarsi un'idolatra? Sono altri i criteri per giudicare l'idolatrìa. E ripeto: l'idolatrìa non sta in un'istituzione, in una religione o in una determinata persona ma "accovacciata" nel cuore di ogni uomo.
Se sei arrivata fin qui grazie della pazienza!
Che il Signore ti benedica! |