JUVENTUS

I bianconeri rispondono sul campo alle polemiche dell'ultima settimana e si sbarazzano del Palermo con due acuti di Nedved e Ibrahimovic. Domenica prossima alla Vecchia Signora  basterà conquistare un solo punticino con la retrocessa Reggina per conquistare il 29esimo scudetto. I tifosi bianconeri di tutta Italia preparano la festa.

di Corsivo79

 «Luciano siamo tutti con te, la Triade non si tocca». E' il messaggio affettuoso che la Curva Scirea tributa alla sua dirigenza nel corso di Juventus-Palermo, partita vinta meritatamente dai bianconeri con due stoccate di Nedved e Ibrahimovic. Adesso il Tricolore numero 29 è davvero ad un passo. Domenica prossima la Vecchia Signora potrebbe festeggiare sul campo neutro di Napoli o Lecce, assieme ai milioni di tifosi juventini che in tutta Italia sono pronti a scendere in piazza con lunghi e colorati caroselli di auto.  Chi si aspettava una squadra spenta e condizionata ha chiaramente sbagliato i conti. Nella testa dei bianconeri c'era soltanto la vittoria, come dimostra il predominio territoriale esercitato per tutti i novanta minuti. L'unica variante rispetto alla solita formazione è l'impiego dal primo minuto della rivelazione stagionale Robert Kovac, che rileva Lilian Thuram. La gara comincia con un tuffo plateale in area di rigore di Godeas che invoca puerilmente un rigore che non ha ragione di esistere. Al 17' minuti la Juve si affaccia nell'area rosanero con il solito Ibrahimovic che si presenta solo davanti ad Agliardi e sbaglia tutto cercando un improbabile passaggio per Trezeguet che viene intercettato. Due minuti dopo altra occasionissima sui piedi di Balzaretti e palla ciabattata che sfila sul fondo. Il Palermo cerca di rispondere al 22' minuto ma il sempre presente Vieira impedisce a Gonzales di calciare a botta sicura da buona posizione. Al 26' ci pensa invece Buffon a chiudere la porta con i piedi al vivace Godeas. Quindi sale in cattedra Nedved: prima con un missile centrale che si spegne tra le braccia di Agliardi. E poi al 31° con la rete che porta in vantaggio la Juve: slalom di Camoranesi sulla destra, palla che s'impenna, sponda di Ibrahimovic e cannonata di Pavel che fulmina il portiere palermitano. Verso la fine del primo tempo è Viera a sfiorare la realizzazione con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Prima del duplice fischio di De Santis c'è giusto il tempo per vedere un flebile tiro di Di Michele ma per Buffon è ordinaria amministrazione. Nella ripresa la Juventus cerca subito di chiudere la partita, ma Ibra fallisce da buona posizione una facile occasione. E poco dopo Nedved fa altrettanto ben imbeccato da Trezegol.  Al 50’ Camoranesi centra in mezzo dalla destra un bel pallone e Trezeguet colpisce debolmente senza impensierire Agliardi. E' il prologo del gol. Un minuto dopo, infatti, i bianconeri raddoppiano: Camoranesi s'inventa uno splendido lancio in verticale per Ibrahimovic che si presenta ancora una volta a tu per tu con Agliardi e stavolta lo fa secco con un beffardo diagonale che passa sotto le gambe  del portiere rosanero, mettendo in cassaforte il risulto. Al 15' Alessandro Del Piero fa il suo ingresso in campo al posto di Ibra e taglia un altro traguardo storico della sua favolosa carriera, raggiungendo Bettega nel numero di presenze. Il match si riaccende al 17' con il gol del 2-1 di Godeas e con alcune incursioni di Gonzales e Makinwa che fortunatamente non trovano la porta. Capello a questo punto puntella difesa e centrocampo inserendo Zebina e Mutu al posto degli ottimi Balzaretti e Nedved. La partita si chiude così senza ulteriori sussulti e la Juventus incamera tre punti fondamentali per la corsa scudetto. Basterà un solo punto con la già retrocessa Reggina per conquistare matematicamente il titolo di Campione d'Italia. Le immagini del dopo partita mostrano la commozione sui volti della Triade, acclamata dalla Scirea con cori e striscioni. Ad una ventina di minuti dalla fine John Elkann lascia sorridente gli spalti e si concede ai giornalisti per far sentire la voce della proprietà in merito alle ultime vicende di cronaca: "Sono venuto qui per vedere la squadra che mi è parsa forte, sul campo. Una testimonianza di vicinanza ai giocatori e all’allenatore per tutte le vicende che ci sono state in questi giorni e che non ci hanno lasciato indifferenti. Riteniamo che ci siano sedi opportune per discuterne e risolvere". Vicini anche alla dirigenza? chiedono i cronisti: "Assolutamente però riteniamo che ci siano delle sedi appropriate per discutere di quello che è successo. Ora vogliamo vincere lo scudetto", chiarisce il rampante Elkann. Appuntamento dunque a domenica prossima, quando l'Italia bianconera  festeggerà e l'altra italia antijuventina, come al solito, "rosicherà".