"GRAN PARTE DEI TIFOSI STA CON MOGGI E LA TRIADE"
Scoppia la polemica tra le varie anime del tifo bianconero, divise tra chi difende Lapo e chi sta con la vecchia dirigenza. La scintilla è scoccata con le dichiarazioni di Fabio Germani, capo della Curva Scirea, che nei giorni scorsi aveva preso le distanze da Moggi &C. «a nome di tutta la tifoseria». Ieri è arrivata la piccata replica dell'Associazione "GiulemanidallaJuve": "Germani può parlare solo a nome del tifo organizzato che rappresenta. Gran parte della tifoseria è grata alla Triade".
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BOTTA E RISPOSTA. E’ GUERRA APERTA fra i tifosi della Juventus. Da un lato i club organizzati della Curva Sud Scirea (Drughi, Bravi Ragazzi) e Nord (Tradizione) si schierano al fianco di Lapo Elkann — «per noi rappresenta il futuro della cara, amata, immortale Juventus» — scaricando la «Triade» Giraudo-Moggi-Bettega. Dall’altro chi contesta con forza questa opinione espressa da Fabio Germani, responsabile della «Scirea», che ha detto di parlare «a nome di tutta la tifoseria». «La nostra Associazione, pur non prevaricando le ragioni che hanno indotto a tali asserzioni, ritiene necessario sottolineare che gran parte della tifoseria Juve è profondamente grato per quanto operato dalla Triade negli stupendi dodici anni che ci hanno visto all’apice del calcio mondiale. Il presente comunicato è scaturito dal gran numero di tifosi che ci hanno fatto pervenire il proprio dissenso attraverso email e fax», scrive l’associazione «GiulemanidallaJuve», nata durante i mesi di Calciopoli e promotrice di ricorsi contro la retrocessione del club bianconero. «Germani può parlare solo a nome del tifo organizzato che rappresenta» e «Forza Moggi unico capro espiatorio di un processo farsa» alcune fra le mail apparse ieri nei forum dei tifosi. «Noi — ribadisce Germani — una volta di più vogliamo prendere le distanze dalla Traide, da quel gruppo dirigente che appartiene al passato. Testimoniamo la nostra vicinanza a Lapo dopo le sue dichiarazioni di sabato al New York Times». In quell’articolo si ventilava un complotto ordito da Moggi nella vicenda scottante che riguardò Lapo Elkann nel 2005.
INTERVISTA A FABIO GERMANI - Tuttosport - Fabio Germani, i forum dei fan bianconeri sono in ebollizione, dal primo pomeriggio di ieri: l’accusano di aver parlato a nome personale, non di tutti i tifosi, quando afferma di prendere le distanze dal passato, dalla Triade, per focalizzare l’attenzione su Lapo Elkann che a suo dire rappresenta il futuro. E attorno al suo comunicato si è scatenato un autentico finimondo, con forti prese di posizioni.
Io sono un uomo della Curva Sud Gaetano Scirea, dove si trovano Drughi e Bravi Ragazzi, ed ho avuto l’assenso anche di Tradizione, che invece sta nella Nord. Ebbene, si tratta dei gruppi storici della Juventus... Mi sembra palese di quale tipo di assenso sì tratti’.
Chiarita l’appartenenza, entriamo nel vivo della questione. Molti non accettano il taglio netto con quei dodici anni di Triade (per chi non Io sapesse: Moggi, Giraudo,Bettega per molti; Moggi, Giraudo, Romy Gai per altri) perché hanno portato il club ai vertici.
E allora specfflchiamo ancora: noi non vogliamo dimenticare quelle 12 stagioni vissute all’insegna delle vittorie, ma soprattutto vogliamo ricordare che quei signori hanno causato la prima retrocessione di una grande squadra come la Juve, dopo 109 annidi storia glonosa. E con la Juve in B ecco i danni irreparabili, sia d’inmagine sia economici sia morali. Io la immaginavo in Champions League, la mia squadra del cuore, pronta magari a superare gli ottavi di finale, e invece è in serie B per colpa delle persone che qualcuno si ostina nostalgicamente a evocare.
Tra le accuse che vi rivolgono, quella di essere al servizio della società.
Non siamo manovrati dalla società, non siamo manovrati da nessuno. Noi siamo vicini alla società perché ci ha spiegato che la nuova Juventus sarà improntata sui tifosi e stiamo verificando progetti molto seria.
E voi puntate alla riunificazione dei tifosi sotto un unico tetto.
Sì, per il bene della Juve lavoriamo in questa direzione. Speriamo di riuscirci a breve».
Tra i vostri slogan, e non da adesso, c’è quello che recita così: Lapo presidente.
«Lui è il futuro della Juve. E lo diciamo perché riteniamo giusto che il presidente della Juve sia un membro della Famiglia. Questo senza nulla togliere alla bravura di Giovanni Coboffi Gigli. Noi auspichiaino che si rinsaldi il rapporto tra il club e gli Agnelli-Elkann così che anche i tifosi più scettici non abbiano più dubbi sull’avvenire della Vecchia Signora’.
E basta con il revisionismo urlato.. -
«Condivido di più il silenzio di Giraudo e dello stesso Gai che non le continue apparizioni di Moggi»’.
LA GEOGRAFIA DEL TIFO. - Tuttosport - C’era una volta la curva Filadelfia nel vecchio e glorioso stadio Comunale. C’era la Fossa dei Campioni, c’erano gli Indians e i Phanters. La curva era unica. Poi il trasferimento allo stadio Delle Alpi e il cambio di nome. Curva Scirea, nel ricordo dell’indimenticabile capitano. Adesso, invece, le curve sono due. Colorate e piene d’entusiasmo. Da una parte c’è la Scirea Sud dove compaiono in grande evidenza gli striscioni dei Drughi e quello dei Bravi Ragazzi. Quest’ultimo è un club nuovo, nato da ultrà molto vicini ai Drughi. Ecco perché stanno l’uno accanto all’altro ed ecco perché collaborano in maniera molto attiva. Sino a qualche settimana fa, sempre nella Scirea Sud cantavano anche gli Arditi che dopo gli incresciosi fatti di Catania hanno deciso di sciogliersi. Il Gruppo dei Drughi ha preso il posto dei Fighters che all’inizio della passata stagione avevano esposto in bella evidenza il loro striscione nel cuore della Sud ed erano il punto di riferimento della tifoseria. Con il ritorno in scena dell’ideatore e responsabile dei Drughi gli scenari sono nuovamente cambiati. Dall’altra parte della Sud, cioè nella Nord, da quest’anno hanno trovato posto i Viking e Tradizione. I primi, numerosissimi sia a Torino sia nelle trasferte della Juventus, sono di Milano in particolare e della Lombardia in generale. Al loro fianco lo striscione Tradizione. Dietro a questa scritta molti ragazzi che facevano parte dei Fighters. Anche questo è un gruppo affiatato, sempre presente alle partite della Juventus. Inutile ricordare il rapporto tra le due curve, sempre controllate da Renato Opezzi che è stato per molti anni l’uomo di fiducia di Antonio Giraudo, per quanto riguarda le questioni legate alla tifoseria. Inutile ricordare che tra le due curve non correva buon sangue. Ci sono addirittura stati degli scontri, delle vere e proprie risse riportate dalle cronache. Una, addirittura, fuori dallo stadio Delle Alpi in occasioni di una riunione tra i tifosi. Ci sono poi stati incidenti nelle amichevoli estive e nelle prime partite di campionato. Adesso la situazione sta tornando alla normalità. Anzi: molti di questi raggruppamenti di ultrà hanno ripreso ad avere rapporti tra loro e nelle trasferte della Juventus occupano lo stesso settore senza litigare. Fanno tifo assieme, incitano la Juventus dal primo all’ultimo minuto anche se resta qualche divergenza sul comportamento da tenere nei confronti dell’attuale dirigenza. Assieme hanno deciso di stringersi attorno alla squadra e aspettare la fine della stagione. Vogliono vedere se Cobolli e Blanc manterranno fede alle loro promesse. Il presidente e l’amministratore delegato hanno garantito, in più di una circostanza, una squadra in grado di lottare per lo scudetto e gli ultrà ne hanno preso atto. Quindi dipenderà dalla prossima campagna acquisti, soprattutto dipenderà da quello che farà Gianluigi Buffon. Il portiere è l’idolo di tutti e se dovesse scegliere di andare in un altro club i gruppi la prenderanno male. Perché il numero uno al mondo resterà solo davanti a certe garanzie. Tutto è tranquillo e sereno, finalmente: i gruppi ultrà che gestiscono le due curve pensano alla serie A, che non sarà festeggiata, e allo squadrone del prossimo anno
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