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RIFIUTARE I RIFIUTI

Post n°40 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da lakonikos
 
Tag: rifiuti



Pensieri sparsi.
Qual'è la vera emergenza rifiuti di Napoli? Le 100.00 tonnellate di rifiuti urbani nelle vie delle città? Oppure il fatto che intorno alle discariche si muoia di cancro? Poi, magari, scopri che le due cose non sono così collegate: i rifiuti urbani non sono particolarmente nocivi, nelle discariche e nelle "ecoballe" vi sono anche i rifiuti della produzione industriale e, qualcuno dice, i fanghi tossici, magari dell'Acna di Cengio, in Liguria. E i rifiuti industriali vengono tutti da Napoli o, al massimo, dalla Campania? Difficile. Così scopri che la "virtuosa" Lombardia esporta 12 milioni di tonnellate di rifiuti industriali: scommettiamo che una parte di questi sta in Campania, dove sono state censite più di 800 discariche abusive e non, più che in tutto il norditalia? Delle 100.000 tonnellate nelle strade di Napoli le statistiche ci dicono che quasi il 70% è costituito da imballaggi: cioè da cose progettate per essere buttate. Capito? Il governo Berlusconi ha stabilito che entro il 2011 la raccolta differenziata dovrà, per legge, arrivare al 60%. Il governo Prodi ha spostato i termini al 2012 elevando la quantità al 65%. Attualmente siamo tra il 20 e il 25%. Se l'obbiettivo nel 2012 fosse raggiunto, gli inceneritori (chiamateli termovalorizzatori, se volete) già esistenti sarebbero ridondanti, per farli funzionare tutti dovremmo, come fa la Germania, che si è trovata la stessa ridondanza a causa di un'efficiente raccolta differenziata, importare rifiuti. E ci sarebbe veramente bisogno di inceneritori? Il comune di Venezia riesce persino a venderla, l'immondizia, trattandola opportunamente nei CDR, ai grandi utilizzatori di energia: Enel, Aziende Municipalizzate, Acciaierie, Cementerie, che in questo modo risparmiano sui combustibili tradizionali.
Leggo che parecchie regioni pongono ostacoli allo smaltimento "solidaristico" dei rifiuti napoletani. E se la Campania decidesse di ridarci i nostri rifiuti industriali?
Sull'argomento, in questo scritto di Guido Viale.

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Commenti al Post:
piccolabarret
piccolabarret il 11/01/08 alle 01:14 via WEB
esatto......
 
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 10:02 via WEB
:)
 
elioliquido
elioliquido il 11/01/08 alle 07:17 via WEB
Per toccare uno solo degli argomenti toccati dall'articolo, credo che siamo in tanti a trovare molto stupido il ricorso ad ingombranti imballaggi da buttare. Per assurdo, è evidente la ricerca di un miglior compromesso negli imballaggi di prodotti che si comprano una tantum, come per esempio un lettore dvd, che in quelli delle bibite.
 
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 08:57 via WEB
Assurdo notare come da una parte(quella dello studio del packaging) vi siano impegnati ingegneri, designer, tecnici ed esperti di marketing, oltre a un sacco di quattrini, e dall'altra(quello della razionalizzazione dello stesso)quasi nessuno e senza soldi. Tanto per fare un esempio, i prodotti con marchio dell'azienda(tipo coop, esselunga, etc)costano meno,a parità di qualità, non per il contenuto, perchè quantitativamente non sono sufficienti a determinare una linea di produzione specifica, ma per la confezione e il marketing.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/01/08 alle 09:24 via WEB
Hai ragione. Io lo noto per molte cose, ad esempio le confezioni brick di succhi di frutta, quelli di marca hanno la prefincatura per aprire più facilmente, quelli della coop no; questo vale anche per i biscotti i krackers ecc. tutte cose che portano a un costo più alto e non servono! Inoltre troppe “comodità” ci fanno rammollire! E perché la gente non si abitua a comprare le ricariche (di detersivo, di sapone ecc.) ? siamo anche noi che dobbiamo cambiare, il problema è che il cambiamento in questo paese deve venire imposto.
 
     
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 09:29 via WEB
Vedi l'esempio della Cina sull'uso dei sacchetti di plastica...
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 11/01/08 alle 07:21 via WEB
...senza dimenticare che quando nel 1993 la lombardia visse un paio di anni di emergenza rifiuti, fece ricorso all'aiuto di un'altra regione (l'Emilia Romagna) che si prese in carico lo smaltimento di parte di quei rifiuti che la lombardia non er ain grado di smaltire.
 
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 09:27 via WEB
Già, me lo ricordo. A Milano le pile di rifiuti arrivavano fino ai primi piani delle case. Nessuno si dimise, anzi, per risolvere la situazione fu ingaggiato un tecnico proveniente dall'emilia e dalla sinistra, devo dire con fastidio da parte di questa. Ganapini, realizzò la raccolta differenziata e la portò ai valori attuali. Nel senso che né Albertini, né, per ora, la Moratti, la migliorarono. Adesso, si parla di costruire un nuovo inceneritore. L'AMSA sostiene che la raccolta differenziata sia attualmente appena sopra il 40%. Se il comune, attenendosi alla legge, la portasse al 65% entro il 2012, il secondo inceneritore in città non servirebbe a nulla.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/08 alle 08:13 via WEB
Grazie per questo post. Scritto da te è molto più credibile che se l'avessi, per esempio, scritto io. E poi, diciamolo, non avrei avuto il tuo equilibrio. Vito. Quello di Napoli.
 
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 09:32 via WEB
Ciao Vito, a volte le espressioni forti aiutano a sottolineare i concetti. E poi, tu ne sai sicuramente di più su questa "ammuina".
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 11/01/08 alle 17:29 via WEB
Tu scrivi cose "illuminanti"...Ma perchè non c'è mai traccia di memoria storica sui giornali?...E come mai se, tutto il mondo blog, è concorde circa l'esistenza di mezzi e modalità per "ripulire" l'Italia senza per forza ammalarci di cancro, la nostra classe politica fà finta di non avere alternative agli inceneritori?...;-(
 
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 19:05 via WEB
Penso che sia molto ma molto più facile costruire degli inceneritori che realizzare una raccolta differenziata efficiente. E in questo entriamo un poco anche noi. Poi, probabilmente, qualche inceneritore(e qualche discarica)servirà sempre per chiudere le falle di un ciclo.:)
 
ildemonologo
ildemonologo il 11/01/08 alle 18:09 via WEB
Probabilmente al nord non sanno neppure dove sono finiti gli inquinanti e certamente non interessa. Come sai se mi presentano un certificato di smaltimento in ordine, anche quando fasullo come una banconota da 3,5 euro, per me non può che andare bene. Perchè mi dovrei preoccupare se uno mi offre uno smaltimento a basso costo quando in regola? Non mi piacciono queste lamentazioni molto ipocrite, G., la cui unica risposta è: se in Campania ci sono 800 discariche abusive un motivo c'è! PS.: e come sai non mi posso certo definire settentrionale!
 
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 19:40 via WEB
Non funziona così, A. Te lo dice uno che in passato ha esercitato seriamente il lavoro dell'imprenditore di medie dimensioni. Se sei una persona seria e cosciente il tuo fornitore lo guardi in faccia e indaghi(lecitamente)sulla sua azienda. E se su dieci che ti fanno offerte che entrano in un range diciamo del 20%, se arriva uno e ti propone uno sconto del 70%, lo metti alla porta. Perché capisci subito la fraudolenza del suo operato. Potrei, in privato, farti degli esempi. Ti ricordo che, anche in presenza di una certificazione apparentemente regolare le tue responsabilità penali e civili non scompaiono nel nulla. Senza scomodare la coscienza civica, senza la quale nessun discorso ha senso. Anzi, io sfido qualsiasi manager o imprenditore a dichiarare di non conoscere il tasso di criminalità di un suo fornitore. Facciamo un esempio banale, ma molto concreto: se affido il servizio di pulizia della mia azienda a una ditta che si impegna a realizzarla con 10 persone ad un prezzo più basso della somma degli stipendi base contrattuali di quei 10, io so che al di là delle assicurazioni inserite in contratto, sto favorendo il lavoro nero. E, oltre che dalla mia coscienza, potrei anche essere chiamato in causa dalla magistratura, dall'ispettorato del lavoro o da qualcuno dei dieci. E ti assicuro che di casi così ve ne sono millanta. Le lamentazioni ipocrite non piacciono nemmeno a me, la risposta te la do io: collusione camorra-politica. E pochi di quelli che si lamentano ora possono dire: io non c'entro. Perlomeno non quelli che hanno costruito abusivamente vicino alle discariche.
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 11/01/08 alle 21:35 via WEB
Partiamo dal fatto che conosco il problema da un punto di vista statale, con tutti i problemi relativi alla burocrazia del ribasso assoluto. Esistono individui dubbi, ma è anche vero che sono certificati d altri organi dello stato e quindi dei quali non mi è lecito mettere in dubbio le credenziali, anche quando il buonsenso mi spingerebbe a farlo, pena finire sulla gogna. Vivo in una delle città più inquinate del sud in un clima di disperazione sociale che non credo tu possa immaginare: ma le lamentazioni ipocrite che attribuiscono ad altri le cause del disastro mi dan fastidio, perchè politici, amministratori, imprenditori, sindacati e criminalità sono espressione di un territorio e, che ci piaccia o no, anche nostra. Non possiamo aspettarci che qualcuno venga a cambiare la nostra situazione ma siamo noi, "in primis" a dover esprimere il nostro meglio. E non sono parole mie, ma del nostro sindaco (tra l'altro dei comunisti italiani e quindi lontanissimo dalle mie vedute) ma che io condivido e faccio mie in modo incondizionato. Perchè ci dovrebbero aiutare gli altri, se non iniziamo ad aiutare noi stessi? E quindi questo dico agli amici napoletani:solo scelte coscienti e coraggiose permetteranno di porre fine alla situazione: come dice un mio caro amico e collaboratore di là "chiacchiere e tabacchiere di legno il banco di napoli non accetta in pegno".
 
   
lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 23:11 via WEB
pienamente d'accordo su quanto dite, A. e Mario. Io mi riferivo, come dal commento di A., alle responsabilità degli imprenditori privati che non debbono sottostare a gare d'appalto.
 
miro.oceani
miro.oceani il 11/01/08 alle 21:52 via WEB
quel che si cerca è solidarietà o carità?
l'impressione, aldilà delle opposizioni di comodo, è che ci sia ritrosia ad aiutare chi non fa niente per aiutarsi
parafrasando il celebre proverbio.... aiutati che il paese t'aiuta!
 
lallamai
lallamai il 12/01/08 alle 15:36 via WEB
Tutte analisi giuste le Vostre.... Intanto Napoli affonda nella "munnezza". Se non decidono di aiutarci e come aiutarci (il Governo? le altre Regioni? i Paesi Europei? San Gennaro?), non c'è speranza: la mia città è destinata a "chiudere per disastro non solo ambientale"!!!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/08 alle 17:57 via WEB
qualcuno pensa di aiutare Napoli producendo meno rifiuti >>>
tu stai producendo meno rifiuti per aiutare la tua città?
io quando trovo i cassonetti pieni la spazzatura me la tengo in casa (magari sul balcone se può dare cattivi odori)
mario
 
   
lakonikos
lakonikos il 12/01/08 alle 19:08 via WEB
e se i cassonetti rimangono pieni per settimane, che fai? Mettendo i rifiuti sul balcone sposti il problema da te ai tuoi vicini. La proposta della Legambiente è valida, ma finalizzarla al discorso di Napoli mi sembra utopia.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/08 alle 21:08 via WEB
e mandarli sulla luna?
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/01/08 alle 10:49 via WEB
gli inglesi questo atteggiamento lo chiamano NINBY ed è un atteggiamento molto diffuso, non è certo una prerogativa di Napoli, ma è un atteggiamento a cui alcune amministrazioni sono più incapaci di farvi fronte.
forse è questo l'interrogativo che si pongono molti:"perchè devo cominciare proprio io a fare qualcosa se gli altri non fanno niente?"
ed è l'atteggiamento dei singoli che non smuove gli altri.
Mario
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/01/08 alle 13:48 via WEB
Io quoto Mario che ha saputo esprimere quello che penso meglio di come avrei saputo fare io. Dem
 
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