« Messaggio #104 | UN PENSIERO » |
Mia mamma, invalida al 100% e vedova, abita nelle case popolari. La Regione le ha aumentato l'affitto del 30%. Per altri, l'aumento ha superato anche il 70%. Il suo quartiere fino all'avvento di B. era un quartiere "rosso" con percentuali bulgare. Più o meno come tutti gli altri quartieri ad edilizia popolare di Milano. Parliamo di qualche centinaio di migliaia di persone. Ora, i partiti che vanno per la maggiore sono Forza Italia e Lega.
In questo periodo ho passato parecchie ore agli sportelli dell'ALER (l'ente che gestisce le case popolari) per sbrigare delle pratiche, ed ho visto centinaia di persone inferocite per gli aumenti, per lo più pensionati che tirano la cinghia. Ieri non ce l'ho fatta più e mi è scappato un piccolo comizio contro Formigoni, il suo partito e il capo del suo partito. Standing ovation: non solo da parte dei pensionati ma anche da parte degli impiegati.
Poi, tutti a dirmi di aver votato a sinistra ma di essere delusi, oppure a confessarmi di aver votato chi gli avrebbe poi aumentato l'affitto. Con promessa di non rifarlo più.
Batto il marciapiede da più di trent'anni e so che queste indignazioni tendono, poi, a rientrare o, soprattutto, a prendere direzioni impreviste.
Naturalmente, nel quartiere non un manifesto o un volantino sulla questione.
La mia sensazione è stata comunque netta: la gente che ho incontrato è prontissima per sentir parlare di un argomento per loro così importante ( cento o duecento euro al mese per un pensionato poco più che al minimo), ed al limite a trarne le conseguenze politiche.
Riflessione: in quel quartiere hanno sede un circolo del PD ed una sezione di Rifondazione, possibile che non abbiano capito che bastano un centinaio di manifesti, una presenza costante ai mercati e, magari, un banchetto permanente davanti alla sede di quartiere dell'ALER, per spostare notevolmente gli equilibri, oltre, probabilmente, a mettere in piedi un movimento contro gli aumenti?
Cosa aspettano? Che gli arrivi una comunicazione scritta da Veltroni o da Ferrero?
Il pesce puzzerà dalla testa, non discuto, ma l'impressione è che la base non faccia nulla. Magari pensano di essere attivi perché seguono le beghe di congresso e guardano in TV la Gabanelli. E poi se la pigliano con i vertici, quando, purtroppo, ne sono l'immagine speculare. La prassi del mugugno si è ormai sostituita agli atti concreti.
Basterebbe così poco per cambiare qualcosa e dimostrare che la Tigre è di Carta.
l'immagine è di felix.com
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