Creato da lelelele54 il 05/06/2006
occasioni & saldi di memoria
 

 

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Post n°218 pubblicato il 28 Giugno 2010 da lelelele54
 

DIALOGO DEI MASSIMI SISTEMI
quel che c'è non c'è ma forse no 

la verità affoga
in un trionfo
di chiacchere mute

( usticante - io/10 )

 
 
 

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Post n°217 pubblicato il 28 Giugno 2010 da lelelele54
 

SECRET & LIES
voci a diecimila bugie di profondità

voci nere di latta
allo sprofondo
per un lampo oscuro

( usticante - io/10 )

 
 
 

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Post n°216 pubblicato il 28 Giugno 2010 da lelelele54
 

QUELLO CHE NON...USTICA
un aereo scomparso tra mille bugie

mosaico disperato
maledizione
brandelli di buio

( usticante - io/10 )

 
 
 

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Post n°215 pubblicato il 19 Giugno 2010 da lelelele54
 

JOSE SARAMAGO
omaggio ad un poeta mai pensionato

Siamo in guerra ed è una guerra di accerchiamento, ognuno di noi assedia l'altro ed è assediato, vogliamo abbattere le mura dell'altro e mantenere le nostre. L'amore verrà quando non ci saranno più barriere, l'amore è la fine dell'assedio ( jose saramago )

 

Pensa, pensa
ultimo post ( 18 giugno 2010 ) dal blog  il Quaderno di Saramago

Credo che nella società di oggi abbiamo bisogno di filosofia. La filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che non può avere un obiettivo specifico, come la scienza, che avanza per conseguire gli obiettivi. Ci manca la riflessione, il pensiero, abbiamo bisogno del lavoro di pensare, e mi sembra che, senza idee, non si vada da nessuna parte.

Rivista Esprimere, Portogallo (intervista), 11 ottobre 2008

 
 
 

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Post n°214 pubblicato il 15 Giugno 2010 da lelelele54
 

BAFANA BAFANA
predati predatori e pedatori

canta ed incanta lo jabulani griffato
ignaro della rabbia che lo calcia e scalcia

trofeo gioiello esploso sopra la muta immondizia
d'un campo di miseria calcata a piedi nudi

transumanza riscattata e ricattata dal dio pallone
tornano gli schiavi vittoriosi rilucenti di quell'oro rubato

sotto i loro piedi oggi nobilmente scarpinati
un delirio di suoni, voci, colori e denari

l'ennesimo schiaffo d'una mano assassina
benedetto appena da una carezza telegenica

( bafanabafana - io/10 )

 
 
 

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Post n°213 pubblicato il 15 Giugno 2010 da lelelele54
 

BUONCOMPLEANNO FRANCESCO
la locomotiva sbuffa da settant'anni

spero mi perdonerai d'averti girato questa splendida canzone soltanto per farti i miei auguri di buoncompleanno....ma come spesso dici tu  "è andata così"...e così va da settant'anni " amico " mio... per tua fortuna, certo , ma molto di più per la nostra buona vita che ha giocato con le tue parole  " pillacchere di fango " , forse, lucciole di saggezza, sicuramente, da quel viso di montagna al quale le rughe non fanno difetto ma preziosa cornice
settant'anni... boia faust...chi l'avrebbe detto!  io ti ringrazio per i miei quaranta che le tue canzoni hanno accompagnato...mio vecchio amico di giorni e pensieri...

 
 
 

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Post n°212 pubblicato il 27 Maggio 2010 da lelelele54
 

ZAVORRA & SCIALUPPE
sicuri d'esser tutti sulla stessa barca

 

amici miei carissimi, è ufficiale...siamo tutti sulla stessa barca! Lo ha annunciato stamattina il silvionazionalesenzafiltro...non ci resta che stringerci un po' per far posto a sua altezzosadivina che fulminata sulla strada di maastricht ha scoperto lo spirito francescano del poverello d'arcore
certo il servizio non sarà all'altezza dei fasti che il suo nobile rango richiede... ( a me per esempio puzzano i piedi ) e la compagnia è certamente la più sfigata che potesse incontrare
tanto per cominciare c'e travaglio col fattoquotidiano, sempre a mettere puntini sopra tutte le stanghette, santoro poi che fa santainquisizione da mattina a sera, comunisti ruttanti ai remi e 'sto beppegrillo sempre in tiro come un muezzin
i miei amici poi non ti sopportano proprio, ma per tua fortuna sono così intenti a buttar fuori acqua dalla barca...comunque sarà meglio che tu stia attento a non farti trovare nei paraggi dei loro secchi
silvo mio, mi consenta mi sa che non le conviene la nostra barca anche perchè tra un po' siamo alle viste di lampedusa ....

 
 
 

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Post n°211 pubblicato il 23 Maggio 2010 da lelelele54
 

IL VENTITRE' DI CAPACI
perchè tutti vedano di cosa siamo capaci

 

noi capaci di mafia
esercitati
in capaci di sogni

( capacitarsi io/10 )

 

 
 
 

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Post n°210 pubblicato il 22 Maggio 2010 da lelelele54
 

DUE BIZZE PER BIZET
quando l'ordinario diventa straordinario

sfrucugliando l'inesauribile cassetto di youtube mi sono imbattuto in questa chicca davvero straordinaria...che mi ha confermato un atroce dubbio che mi rode dallo scorso martedi, quando, assistendo ad un ottimo concerto di Bobby McFerrin in quel di Lugano mi venne da commentare....se la voce può offrire simili delizie, perchè mi tocca ascoltare soltanto un'infinità di cazzate...e pure cacofoniche e stonate ?

 
 
 

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Post n°209 pubblicato il 22 Maggio 2010 da lelelele54
 

I COLORI DI UNA VOCE
ovvero tutto il grigiore delle nostre cazzate

Un sorriso disarmato
e un silenzio blu di velluto
come una spiaggia di notte alla luna
un silenzio ricamato
con fragranze d’africa e spezie
tra ritagli di voce e ritmi di cuore
un gioco regalato
pioggia di perle e cristalleria vocale
sulla nostra ambiziosa bigiotteria

tu
soltanto un paio di poltrone alle mie spalle
nella silenziosa eleganza del tuo taileur
e quel conte d’asti sempre troppo inamidato

( mcferrinlugano - io/10 )

 
 
 

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Post n°208 pubblicato il 19 Maggio 2010 da lelelele54
 

CAPITANI & CORAGGIOSI
morti inutilmente gocciolate

e goccia dopo goccia
svuota il sacco 
questa pace di tolla 

( afganistata - io/10 )

Signor capitano
guarda qua la mia mano
ho ammazzato un'ombra
la notte di capodanno
E'stato più facile
che stappare una bottiglia
ma da un colpo di fucile in testa
c'è nessuno che si sveglia
Signor capitano
ho ammazzato una persona
non so se era cattiva
non so se era buona
Mi hanno dato mille ragioni
non ne trovo nemmeno una buona
So solo che mi manca mio figlio
so solo che mi manca mia moglie
Signor capitano
la verità e questa qui
che adesso ne ho piene la palle
il Giovanni torna a casa
Sono sempre stato ai tuoi ordini
e non ti ho mai tradito
ma stasera questa guerra m'ha stufato
Se mi vuoi denunciare
ti regalo la mia penna
se mi vuoi sparare
questa qui è la mia schiena
Signor capitano
guarda te che ironia
quella giacca insanguinata
poteva essere la mia
bastava che avessi incontrato
un bastardo come me
invece che incontrare
quel povero distraziato là
Signor capitano
mi sembra d'aver freddo
la guerra non finisce mai
mi sembra d'esser diventato vecchio
quando finisce la battaglia
crepiamo in divisa
torniamo a casa in una bandiera
e lasciamo che la morte
vada in giro in canottiera
Signor capitano
guarda qua la mia mano
ho ammazzato un'ombra
la notte di capodanno
Signor capitano
quarda qui i miei occhi
in questa terra in terra in ginocchio
Siam qui a difendere il confine
e pensiamo d'essere forti
ma lo sappiamo che per crepare
non servono i passaporti
Signor capitano
t'ho detto la verità 
che adesso ne ho piene la palle
il Giovanni torna a casa
Sono sempre stato ai tuoi ordini
e non ti ho mai tradito
ma stasera questa guerra m'ha stufato
Signor capitano
questa qui è la verità
son proprio stufo
il Giovanni torna a casa 
Se mi vuoi denunciare
ti regalo la mia penna
se vuoi spararmi
va bene...questa è la mia schiena

di qua o di là dal piave
ci sta un'osteria
di qua o di là dal piave
tapum tapum tapum

( sciur capitan - davide van de sfroos )

 
 
 

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Post n°207 pubblicato il 11 Maggio 2010 da lelelele54
 

SI PARLI CHI PUO'
per chi ancora non sa ascoltare

il nulla impastato
si fa corazza
di paura e niente

( mafiosia- io/10 )

 
 
 

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Post n°206 pubblicato il 11 Maggio 2010 da lelelele54
 

CENTOFIORI PER PEPPINO
sbocciano rose nei giardini di mafia

 

 
 
 

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Post n°205 pubblicato il 08 Maggio 2010 da lelelele54
 

MATER MUNDI
la pietà la forza il coraggio


Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono in pace con me,
ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene,
che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo." - Finalmente, dirai,
due parole da quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti
che portavano mandorle e arance, alla foce dell'Imera,
il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, dell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro, tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.

LETTERA ALLA MADRE di Salvatore Quasimodo

 

 
 
 

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Post n°204 pubblicato il 08 Maggio 2010 da lelelele54
 

DI MAMMA IN MAMMA
di mamme ce n'è una sola...ma forse no

 

Ciò che una madre canta
vicino alla sua culla,
accompagnerà un bimbo
per tutta la sua vita.

Henry Ward Beecher

Io sempre a te ritorno.

“Si potrebbe scrivere o almeno immaginare una storia del Novecento poetico italiano sotto la specie del tema della madre. C’è la delicata ombra materna di Montale, che il poeta richiama alla sua identità, al suo essere preciso quasi contro la volontà di lei. E c’è, tanto diversa, la monumentale madre cristiana di Ungaretti, ‘statua davanti all’Eterno’, che pure non perde i suoi connotati di dolcezza femminile. Poi ci si fa incontro la figura materna di Bertolucci, immersa in quella snodata, sensibilissima lassa poetica che compone la Camera da letto”. Daniele Piccini nella sua prefazione a questo volume ricorda le suggestioni evocate dalla figura materna in tre dei nostri massimi lirici. Ma l’antologia Io sempre a te ritorno. Poesie per la madre concede spazio a molti altri autori (non solo italiani e non solo contemporanei). Il lettore troverà qui Pasolini e Anne Sexton, Iacopone da Todi e Bertolt Brecht, Omero e Sandro Penna, Hermann Hesse e Raymond Carver, Edgar Allan Poe e Ghiannis Ritsos. Tutti a cantare, evocare, illuminare la figura materna, quell’archetipo di pazienza, generosità e umiltà che è alla base di quello che noi siamo e del modo in cui sentiamo. ( dalla prefazione all'antologia di poesie)

Io sempre a te ritorno. Poesie per la madre
antologia a cura di Maria Giovanna Maioli Loperfido
pp. 158, € 13,50 crocetti editore

 
 
 

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Post n°203 pubblicato il 07 Maggio 2010 da lelelele54
 

 
 
 

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Post n°202 pubblicato il 05 Maggio 2010 da lelelele54
 

GNE'GNE' & BLA'BLA'
chiacchiere d'italia unite

le chiacchere son tante e di parole sante
se una ti fa difetto puoi trovarla nel dialetto

un quarto di giubbe rosse con tanto di barba
han giurato di far l’italia che piuttosto si muore
sorride il conte dietro lenti di cavour
s’alliscia il baffo ritorto un re di gianduia


Siam pronti alla morte si grida anche a corte
ma che aspetti solo un po’ e poi si salvi chi può

da marsala sù e sù quanto è lungo lo stivale
un tripudio di barbe irridendo il borbone
all’ombra della coppola già sorride il padrino
e frati massoni brindano nel cappuccio ai fratelli d’italia

l’italia s’è appena desta ma col cerchio alla testa
sarà l’elmo di scipio o la fine del principio

camice rosse già tradite alle porte di teano
il gatto e la volpe le han già mezze scolorite
l’italia è ormai fatta che obbediscano gli italiani
ognun per se che dio è lì per tutti all’angolo di porta pia

una terra di sole e di ingegno è diventata un regno
patria tu la chiamerai ma con nessuno la dividerai

di tutta questa fatica non è valsa certo la camicia
ora abbiam centocinquantanni ma quasi tutti di danni

( ristoria - io/10 )

 
 
 

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Post n°201 pubblicato il 01 Maggio 2010 da lelelele54
 

DI FATICA E DI SANGUE
così trasuda la storia

perchè tutti si va così bisognava andare
per un futuro di sole o per un pianto di pane
trasformando in vapore ossute braccia contadine
il cuore sempre più lontano dalle sue radici di terra
il pugno che affonda in tasca soffoca la sua speranza

perchè tutti lo siamo così bisognava essere
fantini senza gloria di quei cinquecento cavalli
rottamando valori per inventarci  ali e bisogni
da centrifugare a mille dentro un occhio di vetro
spremendo quintali di sogni per farne gocce di sudore

perchè tutti si fa così bisognava fare
quel tanto all'ora per un tanto di ore e di teste chinate
piagando gli affetti con viscide mani e moneta sonante
che il mattino ha l'oro in bocca ma non ne sputa mai
e il giorno ti scivola via dalle mani fin sotto casa

perchè tutti si va così bisognava andare
che la repubblica del benessere è fondata su chi lavora
lavorando per propria nobiltà ed estraneo interesse
ondeggiano generazioni come canne al vento dei mercati 
resti d'umanità sfioriti e sfiniti che la storia non ringrazierà

( workout - io/10 )

 
 
 

primodimaggioduemilaedieci

Post n°200 pubblicato il 01 Maggio 2010 da lelelele54
 

MAN AT WORK
pernacchie per un lavoro che non c'è

miseramente vira
in ghigno duro
una storia di fatiche

(underwork - io/10)

 

 
 
 

venticinqueaprileebasta

Post n°199 pubblicato il 25 Aprile 2010 da lelelele54
 

PARTIGIANI D'OGNI PARTIGIANERIA
ciaobellaciao

 Io, nato Primo di nome e di cinque fratelli,
uomo di bosco e di fiume, lavoro e di povertà,
ma uomo sereno di dentro, come i pesci e gli uccelli
che con me dividevano il cielo, l' acqua e la libertà...

Perchè sono in prigione per sempre, qui in questa pianura
dove orizzonte rincorre da sempre un uguale orizzonte,
dove un vento incessante mi soffia continua paura,
dove è impossibile scorgere il profilo d' un monte ?

E se d' inverno mi copre la neve gelata
non è quella solita in cui affondava il mio passo
forte e sicuro, braccando la lieve pestata
che lascia la volpe, o l' impronta più greve del tasso...

Ho cancellato il ricordo e perchè son caduto,
rammento stagioni in cui dietro ad un sole non chiaro
veniva improvviso quel freddo totale, assoluto
e infine lamenti, poi grida e bestemmie e uno sparo...

Guarda la guerra che beffa, che scherzo puerile,
io che non mi ero mai spinto in un lungo cammino
ho visto quel poco di mondo da dietro a un fucile,
ho visto altra gente soltanto da dietro a un mirino...

E siamo in tanti coperti da neve gelata,
non c'è più razza o divisa, ma solo l' inverno
e quest' estate bastarda dal vento spazzata
e solo noi, solo noi che siam morti in eterno...

Io che guardavo la vita con calmo coraggio,
cosa darei per guardare gli odori della mia montagna,
vedere le foglie del cerro, gli intrichi del faggio,
scoprire di nuovo dal riccio il miracolo della castagna...

( francesco guccini - il caduto - d'amore di morte e d'altre sciocchezze )

 
 
 

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