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ANGOLO DELLO STERMINATORE

ULTIMA FRASE DELLO STERMINATORE

Niente che possa essere fatto con la volontà umana è utopico

VECCHIE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore odia essere aiutato dagli alleati, vuole essere sempre da solo sul campo

Lo sterminatore o e testa o e croce: non conosce le vie di mezzo

NUOVE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore è sempre in prima linea nel mediare tra due parti, ma guai a loro se non trovano un accordo...

Bisogna essere duri senza perdere mai la tenerezza (Ernesto Che Guevara)

Questa frase dell'indimentacabile Che Guevara l'ho presa a modello x il mio stile di vita... Duro e determinato nell'affrontare le varie prove della vita, ma senza dimenticare la tenerezza che rende chiunque una brava persona (se non bleffa...), e solo con chi se lo merita esco la tenerezza, occhio quindi a non farmi saltare qualche nervo di troppo...

La verità è sempre rivoluzionaria!

 

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in questo blog voglio che tutte le più elementari forme di libertà (di parola, di pensiero, di respirare anche...) vengano rispettate!!!

 

 
« PRIMA PRECARI, POI LICEN...Messaggio #874 »

SCUOLA: A CHI VA IL CARBONE?

Post n°873 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 

I REGALI DI NATALE DEL MINISTRO FIORONI
di Fabiana Stefanoni*


Corsi di recupero per gli studenti che saltano per "mancanza di fondi", aule fatiscenti, sale professori inagibili, ore di lavoro straordinario non retribuite, supplenze pagate con mesi e mesi di ritardo, aule affollatissime e ingestibili (fino a 33 alunni) con studenti immigrati per i quali non sono previsti percorsi di integrazione e inserimento (per la solita mancanza di fondi): sono solo alcune delle perle quotidiane che riserva la scuola pubblica in Italia.
E il ministro Fioroni che fa? Risolve l'emergenza regalando soldi alle scuole private confessionali; quelle che piacciono tanto al Vaticano (anche perché sono fonte di consistenti guadagni), dove le rette mensili pagate da ogni singolo studente sorpassano di un bel po' lo stipendio dei professori. Il cattolicissimo ministro di centrosinistra, infatti, ha promesso in un disegno di legge un incremento dei finanziamenti pubblici alle scuole private cattoliche: 51 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 100 milioni di euro già stanziati dalla vecchia Finanziaria. Non solo: un regolamento allo studio del ministero dell'Istruzione intende elargire regali anche agli istituti non paritari (i cosiddetti diplomifici), che per la prima volta potranno godere di finanziamenti pubblici. Per quest'anno, i regali infiocchettati vanno solo sotto l'albero dei privati: alle scuole pubbliche resta solo il carbone.
Specchietti per le allodole...
I sindacati concertativi hanno sbandierato come "grande conquista" il recente rinnovo del contratto degli insegnanti. All'indomani della firma (il contratto è stato siglato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals), i quotidiani hanno celebrato i "cospicui" 140 euro di aumento per gli insegnanti, omettendo di precisare che i 140 euro sono lordi e che, soprattutto, andranno solo agli insegnanti delle superiori con almeno 35 anni di servizio. Per la gran parte dei precari, per fare un esempio, l'aumento consisterà in poco più di 50 euro al mese. Inoltre, per il personale Ata (tecnico-amministrativo), l'aumento sarà addirittura inferiore (come si trattasse di lavoratori di serie B). Ciliegina sulla torta, gli arretrati verranno pagati molto meno del dovuto e solo a partire da febbraio 2008, cioè con quasi 25 mesi di ritardo!
In cambio di poche briciole, i lavoratori della scuola hanno già ricevuto da tempo, ben prima delle feste, qualche regalo poco gradito. Anzitutto, sull'onda della campagna contro gli insegnanti "fannulloni", il ministro ha pensato di delegare maggiori poteri al coordinatore didattico (quello che una volta era il preside e che oggi è il manager che gestisce l'azienda e i rapporti coi clienti...), che ora potrà decidere di sospendere, a sua discrezione, un insegnante senza nemmeno consultare il collegio docenti.
Le scuole italiane sembrano sempre più piccole aziende (fatiscenti): i fondi d'istituto vengono gestiti dal coordinatore didattico (e dall'eventuale staff di docenti "privilegiati") in modo discrezionale, senza nessun vincolo didattico. Tra l'altro, il decreto Bersani ha trasformato gli istituti in fondazioni, con la conseguente possibilità di ricevere fondi dalle aziende locali, dalle banche, da Confindustria: in molti istituti questo si traduce nella moltiplicazione di stages nelle industrie della zona: di fatto, lavoro non pagato che gli studenti sono tenuti a svolgere per acquisire "crediti", con la conseguente ingerenza delle imprese nei percorsi didattici.
...e trappole per i precari
Ma i regali più sgraditi sono arrivati, in questi giorni prenatalizi, ai lavoratori precari, le cui sorti sono state aggravate dal taglio di quasi 50 mila cattedre (taglio previsto dalla vecchia Finanziaria e dalla nuova), per un risparmio per il governo di 4 miliardi di euro in 4 anni.
Ormai il precariato nella scuola è un fatto strutturale: in molte classi di concorso l'età media dell'assunzione in ruolo oscilla tra i 45 e i 50 anni (e non si dice per dire, è proprio così!). Per molti lavoratori significa l'impossibilità di costruire una famiglia, di fare qualsivoglia programma di vita: ogni anno, a fine agosto, come al mercato delle vacche, centinaia di migliaia di insegnanti precari attendono di sapere se e dove potranno prendere servizio nei quattro giorni successivi, dove dovranno trascinare figli, mogli e mariti, dove dovranno mettersi a cercare l'ennesimo affitto nell'ennesimo paesino.
Chi, poi, come tanti insegnanti, è rimasto escluso dalle cosiddette graduatorie a esaurimento (perché privi di un'abilitazione, che negli ultimi anni si poteva conseguire solo nelle costosissime Siss a numero chiuso e a frequenza obbligatoria), deve aspettare le chiamate degli istituti, che pagano con mesi di ritardo. Sono proprio questi lavoratori quelli che hanno ricevuto in questi giorni, i sacchi di carbone: con più di cinque mesi di ritardo, le graduatorie d'istituto sono state aggiornate. Tanti precari si sono trovati improvvisamente senza lavoro, o hanno viste decurtate le ore di supplenza, o si sono ritrovati catapultati in una scuola dall'altra parte della provincia. Per gli studenti, questo significa rottura della continuità didattica, con cambi improvvisi di docenti a quadrimestre inoltrato. Scandaloso è poi il fatto che, per mere esigenze di far cassa, siano state mantenute in vita, per l'anno a venire, le Siss, senza alcuna certezza circa l'utilità del diploma: le graduatorie provinciali (quelle per gli abilitati) sono state chiuse, quindi non si capisce a cosa possa servire frequentare un costosissimo corso abilitante: molti precari si sono iscritti solo per mancanza di alternative.
E' ora di dire basta!
E' ora di porre fine al massacro della scuola pubblica! Occorre costruire una grande mobilitazione di tutti i lavoratori della scuola e degli studenti per rivendicare:
- assunzione a tempo indeterminato dei precari e del personale Ata;
- aumenti salariali reali, riduzione del numero di alunni per classe e pagamento integrale di tutti gli arretrati;
- no ai finanziamenti pubblici alle scuole private;
- no al protocollo del 23 luglio che taglia le pensioni e rende permanente la precarietà;
- introduzione di percorsi di inserimento e sostegno per gli studenti figli di immigrati;
- abolizione dell'ora di religione, da sostituire con un'ora di educazione sessuale;
- maggiori finanziamenti alla scuola pubblica, no ai tagli previsti in Finanziaria;
- per una scuola aperta a tutti, laica e di vera qualità.
*Cub Scuola Emilia Romagna

NOTE DELLO STERMINATORE: Questa è l'attuale situazione della scuola pubblica italiana. Io dico ai politici: NON VI HO ELETTO PER SFASCIARE LA SCUOLA PUBBLICA, ANZI PER RAFFORZARLA COME SI DEVE! VERGOGNATEVI!
Ps: personalmente non sono d'accordo con l'eliminazione dell'ora di religione, perchè per quanto mi riguarda ho avuto professori che parlavano dei problemi della società, cercando di far aprire ai giovani gli occhi su problemi derivanti da loro usanze e comportamenti.
AH, SE CI FOSSE ANCORA IL CHE...

 
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latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 20/12/07 alle 11:23 via WEB
non ho avuto le tue stesse belle esperienze con i professori di religione di solito ero assolutamente contro i loro precetti, che servivano solo ad intortarci, ma sono d'accordo nella non abolizione dell'ora di religione serve anche a rafforzare il senso critico che ognuno di noi ha....... per quanto riguarda il bel lavoro di logorio dell'istruzione pubblica non ho più parole, Ernesto ripeteva che la conoscenza rende liberi noi invece di evolvere regrediamo
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 20/12/07 alle 11:53 via WEB
Purtroppo hai perfettamente ragione, stiamo regredendo sempre di più, e ciò è intollerabile. Non vorrei che dobbiamo essere noi a sostituirci alla scuola e a rieducare come si deve i nostri ragazzi in età scolastica... Sarebbe la migliore cosa, ma la scuola non è nata con questo scopo? Deve tornare ad essere il fulcro della società, dove le giovani generazioni inparano veramente che cos'è la vita e come affontarla, mentre ora dopo il diploma i giovani si ritrovano alla mercè del primo avvoltoio che ti vuole sfruttare... Questa non è libertà!
(Rispondi)
 
 
 
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 20/12/07 alle 19:16 via WEB
verissimo imparano la vita e ad affrontarla, il post-diploma dovrebbe essere preso in considerazione dalla nostra classe politica per non farli già sentire inutili devono cercare di creare vere occasioni di lavoro
(Rispondi)
 
 
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 20/12/07 alle 20:38 via WEB
Lo Stato di deve prendere la responsabilità di creare nuovi posti di lavoro per tutti i disoccupati che ci sono, e non lasciare soli i giovani, che senza prospettive, spesso prendono brutte strade... Ma forse questo è quello che vogliono i potenti... Se così fosse, allora meriterebbero il linciaggio pubblico come minimo... Un abbraccio compagna!
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 20/12/07 alle 14:49 via WEB
Si la scuola è un argomento che mi sta particolarmente a cuore, devo dire che la sinistra falsa democristiana mi ha sempre deluso, prima Berlinguer e poi Fioroni, un vero disastro, la questione poi degli incrementi delle risorse alla scuola privata, quando ne servirebbero molte per la pubblica, è una questione scandalosa. Un salutone
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 20/12/07 alle 18:36 via WEB
Appunto! E uno scandalo vedere quanti soldi finiscono alle scuole private... Io dico: se proprio vogliono operare, lo devono fare con i loro soldi, senza interventi statali, che devono finanziare esclusivamente le scuole pubbliche. E inoltre fa ancora più scandalo il fatto di vedere ingerenze delle imprese nell'amministrazione... Stanno andando esattamente nella direzione opposta a quella sociale... Uno schifio che prima o poi finirà! Questo è poco ma sicuro. Un salutone anche a te!
(Rispondi)
 
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