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ANGOLO DELLO STERMINATORE

ULTIMA FRASE DELLO STERMINATORE

Niente che possa essere fatto con la volontà umana è utopico

VECCHIE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore odia essere aiutato dagli alleati, vuole essere sempre da solo sul campo

Lo sterminatore o e testa o e croce: non conosce le vie di mezzo

NUOVE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore è sempre in prima linea nel mediare tra due parti, ma guai a loro se non trovano un accordo...

Bisogna essere duri senza perdere mai la tenerezza (Ernesto Che Guevara)

Questa frase dell'indimentacabile Che Guevara l'ho presa a modello x il mio stile di vita... Duro e determinato nell'affrontare le varie prove della vita, ma senza dimenticare la tenerezza che rende chiunque una brava persona (se non bleffa...), e solo con chi se lo merita esco la tenerezza, occhio quindi a non farmi saltare qualche nervo di troppo...

La verità è sempre rivoluzionaria!

 

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in questo blog voglio che tutte le più elementari forme di libertà (di parola, di pensiero, di respirare anche...) vengano rispettate!!!

 

 
« IL NATALE... CHE MAGIA!!!LA STAMPA ESTERA »

DITTATURA BERLUSCONIANA

Post n°878 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 

NOTE DELLO STERMINATORE PRIMA DELLA LETTURA: Povero Prodi, piagnucola sempre davanti alle tv che ce l'hanno tutti con lui, poverino... Quasi quasi lo ascoltiamo e ce la prendiamo con un altro, ossia il capo dell'opposizione, il nano malefico più ricco d'Italia. Perchè voglio ricordare a tutti che Berlusconi ha fatto tante di quelle malefatte che a nessuno debba venire più neanche la tentazione di mettere una x sul suo simbolo quando si è in tornata elettorale... Ora vi rinfresco un pò la memoria con le malefatte conpiute durante l'ultimo suo governo... Buona lettura, e soprattutto buon ritorno di memoria...

Assenza di pluralismo, conflitto di interessi, parzialità dell’informazione; questi sono, nell’Italia degli ultimi anni, consueti argomenti di polemica nel dibattito politico interno. Il tenore sovente becero e confuso di questo dibattito non ha, però, favorito lo sviluppo di una riflessione avvertita sullo stato dell’informazione nel nostro Paese e, quel che é peggio, ha assuefatto i cittadini sui problemi e i nodi che esistono in materia di libertà di espressione e di opinione.
Può pertanto essere utile, in questi casi, cambiare prospettiva e considerare come gli stranieri giudichino l’Italia.

Durante la sessione della Conferenza sui Diritti dell'Uomo, che sì è tenuta lo scorso marzo a Ginevra, è stato presentato il rapporto ONU sul rispetto di un diritto umano fondamentale, come la libertà di parola. Il capitolo sull’Italia osserva che la televisione esercita un potere egemonico sulla nostra opinione pubblica e considera preoccupante il controllo diretto o indiretto di 6 canali TV da parte del Presidente del Consiglio.

Un altro rapporto, quello dell’associazione statunitense Freedom House, colloca l’Italia al 77° posto nella classifica delle libertà di stampa e definisce il nostro sistema d’informazione « parzialmente libero ». Il documento (reperibile al sito www.freedomhouse.org) é una asciutta relazione di 173 pagine che fotografa lo stato della libertà di stampa in tutti i paesi del mondo, dall’Afghanistan allo Zimbabwe. Il sistema italiano é giudicato “partly free” come la Bolivia e la Mongolia. Un giudizio affrettato e impreciso? Forse, ma non é questo il punto . Il punto é su quali elementi una delle associazioni più autorevoli al mondo nella difesa dei diritti umani, fondata nel 1945 da Eleanor Roosvelt, reputi il nostro sistema non libero. Gli elementi sui quali Freedom House basa il suo giudizio sono obiettivamente sintomi di un sistema non sano : le iniziative della magistratura inquirente nei confronti di giornalisti, le interferenze politiche sulla linea editoriale degli organi di informazione, il potenziale controllo, da parte del Primo Ministro, di otto giornali nazionali e di sei dei sette network televisivi, l’assenza di norme efficaci per risolvere il conflitto di interessi del capo del governo e l’emanazioni di leggi del sistema radiotelevisivo che ne rafforzano il potere egemonico.

Il controllo dei mezzi di informazione da parte di chi detiene il potere é considerato, da chi ci guarda dal mondo, come un’anomalia per una democrazia forte e matura come quella italiana.

Il rispetto della professionalità e indipendenza degli operatori della comunicazione da parte di chi detiene il potere é, dunque, un punto cruciale.

Illuminanti, al proposito, sono i rapporti annuali 2004 e 2005 di Reporters sans frontières , l’associazione internazionale che da anni si batte per difendere la libertà di stampa; alcuni estratti sono riportati in chiusura di questo articolo.

Occorre una seria e forte mobilitazione dei fruitori dell’informazione, prima ancora che degli operatori della medesima, per sostenere l'attuazione del principio costituzionale previsto dall'articolo 21 che garantisce la libertà di espressione.

Organi di diffusione minore e alternativa – come i siti di controinformazione - trovano, su questo terreno, la migliore giustificazione alla loro esistenza.
Quale é il loro valore aggiunto rispetto ai media tradizionali?
Il primo elemento di differenza, rispetto alla comunicazione mediatica di massa, sta nel prodotto che confezionano, svincolato dall’obbligo di rincorrere la notizia-evento per privilegiare l'approfondimento.
Il secondo fattore risiede nella situazione di indipendenza, che permette spazi di libertà nella critica e la capacità di curare la completezza e la correttezza dell'informazione nonché di riuscire a parlare di cose che gli altri non affrontano.

L’ultimo, importate elemento di differenza rispetto alla comunicazione di massa é la proposta di letture alternative dei fenomeni sociali, basati su altri valori e nuove prospettive, con l’aspirazione di operare un cambiamento culturale della società.

Rapporto 2004 di Reporters sans frontières
Il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi, capo dell’esecutivo e padrone di un impero mediatico, non è ancora risolto e continua a rappresentare una minaccia per il pluralismo dell’informazione. Peraltro, la giustizia italiana ha moltiplicato le azioni giudiziarie contro i giornalisti e le perquisizioni di redazioni, mettendo in pericolo il principio della protezione delle fonti.

Silvio Berlusconi, che detiene, in quanto presidente del Consiglio, una capacità d’influenza considerevole sulla televisione pubblica italiana (RAI) tramite i componenti del suo Consiglio d’amministrazione, è anche proprietario della Mondadori, uno dei principali gruppi editoriali del paese, e di Mediaset, che raggruppa tre canali televisivi privati nazionali. L’anomalia italiana del conflitto tra gli interessi privati di Silvio Berlusconi e le sue funzioni governative ha sollevato, anche quest’anno, l’inquietudine dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e del Parlamento Europeo.

Se le critiche ripetute del presidente del Consiglio verso la stampa nel 2003 non hanno avuto le conseguenze paragonabili a quelle del 2002, con il licenziamento dei giornalisti più ostili al governo e delle ingerenze anticostituzionali nella gestione della RAI, il comportamento di Silvio Berlusconi non ha contribuito a risolvere la crisi istituzionale e di identità che attraversa il servizio pubblico.

Il disagio in seno alla professione è aumentato con due proposte di legge utili evidentemente agli interessi di Silvio Berlusconi. Il progetto di legge, che si presume possa risolvere il conflitto di interessi, non offre alcuna soluzione reale, in quanto permette al presidente del Consiglio di rimanere proprietario del suo impero mediatico a condizione che ne affidi la gestione a un terzo. Fatto eccezionale, Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica, ha rifiutato, il 15 dicembre, di firmare la legge “Gasparri”, votata dal Parlamento il 2 dicembre, e ha chiesto alle due Camere un nuovo esame del testo che contiene, secondo lui, degli elementi contrari alla Costituzione. L'obiettivo ufficiale della legge “Gasparri” era di preparare il passaggio alla televisione digitale terrestre, ma il testo permetteva anche il possesso di interessi in più settori mediatici e riformava sia i limiti antitrust che la composizione del consiglio di amministrazione della televisione pubblica RAI. Il progetto di legge eliminava il divieto fatto a una sola persona di detenere più di due canali nazionali. Silvio Berlusconi avrebbe potuto così conservare la proprietà dei suoi tre canali nazionali Italia1, Canale 5 e Retequattro. Si noti che la Corte Costituzionale, in nome del rispetto delle leggi sulla concorrenza, aveva preteso, il 20 novembre 2002, il passaggio su satellite del canale Retequattro a partire dal 1° gennaio 2004. Il testo permetteva anche ai proprietari di televisioni di acquisire la proprietà di quotidiani, e viceversa. Ma, nella pratica, la situazione finanziaria della stampa scritta non permette una tale reciprocità. [...]

La legge “Gasparri” riformava inoltre i limiti antitrust. Se il testo stabiliva che un proprietario non avrebbe potuto detenere più del 20% degli introiti della pubblicità, il fondamento del calcolo di questi introiti veniva considerevolmente aumentato; esso, infatti, comprendeva non solo gli spot televisivi, ma anche l’editoria, il cinema e la stampa. La televisione pubblica RAI e Mediaset si dividono il 93% degli investimenti pubblicitari della televisione, di cui il 63% per il gruppo Mediaset. La riforma prevedeva infine una privatizzazione progressiva e parziale della RAI, così come una modifica della composizione del suo Consiglio d’amministrazione. La privatizzazione della RAI avrebbe dovuto cominciare prima del 31 gennaio 2004, ma con la clausola che gli azionisti non potevano detenere più dell’1% delle partecipazioni, lasciando così il controllo al Ministero dell’Economia. Il Consiglio d’amministrazione del servizio pubblico sarebbe passato da cinque membri nominati dai presidenti del Senato e della Camera dei deputati, a nove membri di cui sette sarebbero stati nominati dalla Commissione parlamentare di vigilanza e due dal Ministero dell’Economia.

La risposta di Silvio Berlusconi al rinvio alle Camere del testo da parte del Capo dello Stato è stato immediato: il 23 dicembre, il presidente del Consiglio ha firmato un decreto legge che concede una proroga al suo canale Retequattro, che doveva passare su satellite prima della fine del 2003 con la conseguenza di una perdita importante del suo valore commerciale. Retequattro potrà conservare la sua rete fino al 30 aprile 2004, data entro la quale l’autorità delle telecomunicazioni dovrà prendere una nuova decisione.

Inoltre, la giustizia italiana ha ostacolato il lavoro dei giornalisti e messo in pericolo il principio della protezione delle fonti procedendo ad azioni giudiziarie contro alcuni giornalisti e a delle perquisizioni di redazioni, in particolare per “violazione del segreto istruttorio”. Infine, l’anno è stato marcato da un sensibile aumento del numero di violenze e di tentativi di intimidazione verso giornalisti che indagavano sul crimine organizzato.

Rapporto 2005 di Reporters sans frontières
Il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi resta un’anomalia unica in Europa. Ma nel 2004, è la giustizia ad essere responsabile della maggioranza degli attentati alla libertà di stampa, con delle condanne in carcere pronunciate contro alcuni giornalisti e un moltiplicarsi di attentati contro il segreto delle fonti.

Il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, che concentra nelle sue mani il potere politico e un impero mediatico, continua a minacciare l’indipendenza dei media. Malgrado diverse manovre volte a dare l’illusione di una volontà del governo di regolare questa questione, il problema non ha ancora trovato una soluzione. Il “Cavaliere”, contemporaneamente presidente del Consiglio e proprietario di tre canali privati nazionali così come del primo gruppo editoriale del paese, non ha esitato, per esempio, a fare votare una legge tagliata su misura per i suoi interessi privati. La legge “Gasparri” sulla riforma del sistema audiovisivo è stata definitivamente adottata il 29 aprile 2004. Autorizza il possesso di interessi in diversi settori mediali, riforma i limiti antitrust e la composizione del Consiglio di amministrazione della televisione pubblica RAI: tante disposizioni che servono con evidenza gli interessi del gruppo Mediaset, proprietà di Silvio Berlusconi. Altro esempio flagrante del conflitto d’interessi, il Senato ha impedito, con un decreto legge approvato il 28 gennaio, che Retequattro, il terzo canale di Silvio Berlusconi, fosse trasferito su satellite prima del 31 dicembre 2004, come esigeva la Corte costituzionale.

Le intromissioni dirette di Silvio Berlusconi nella vita dei media, come la messa al bando di giornalisti del servizio pubblico giudicati troppo critici nei suoi confronti, sono state tuttavia meno numerose nel 2004.

Quest'anno, è la giustizia italiana ad essere la responsabile delle principali violazioni della libertà di stampa.

Il Comitato dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, il Relatore speciale per la promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione, il Consiglio d’Europa o ancora l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) raccomandano la soppressione delle pene del carcere per i reati di stampa. Mentre queste istituzioni si sforzano di inculcare questi principi nel mondo, in particolare ai nuovi Stati membri dell’Unione Europea (UE) e ai candidati, uno dei paesi fondatori dell’UE ha condannato due giornalisti alla pena del carcere. La giustizia aveva già pronunciato delle pene alla prigione per diffamazione nel 2001 e nel 2002. In Italia, nessun giornalista è attualmente incarcerato.

 
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Ricevuto in data 04/01/08 @ 23:58
In Italia le parole hanno sempre contato più dei fatti ed oggi più che mai. Non importa se le par... (continua)
 
Commenti al Post:
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 03/01/08 alle 20:07 via WEB
ottimo esempio di informazione corretta la tua!!!!! hai mai pensato di intraprendere la professione giornalistica???la memoria va allenata altrimenti rischieremmo di rimettercelo il nano malefico, ops me sa che con tutto questo stra-potere mediatico il nano ci riva (ovviamente incrocio l'incrociabile affinchè questa tragedia non accada) ben ritrovato passate bene queste feste???
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 03/01/08 alle 21:18 via WEB
Grazie per aver apprezzato il mio post. Ma lo sai quante volte ci ho pensato di fare il giornalista? Oramai ho perso il conto ^_^! Non è facile, sì e vero che basta una laurea triennale per far richiesta di iscrizione all'albo dei giornalisti, però i problemi non sono pochi, perchè mi sono ritrovato in un'università di merda (senza fare nomi, Bari, ops l'ho detta, ora mi quereleranno? Che ci provino, non conoscono lo sterminatore!), persone che dovrebbero essere le prime ad aiutarti e a sostenerti, e invece sono le prime che ti criticano tante volte al giorno. Una situazione insostenibile da reggere, nonostante avessi la solidarietà di tutti i miei amici che mi ero fatto all'università, che mi ha impedito ad un certo punto di riuscire a studiare con la conseguenza di sballare qualche esame ed all'abbandono degli studi purtroppo. Però, in futuro chissà... Potrei riprovare, stavolta da solo, con i miei soldi e mandando a fare in culo chiunque mi criticherà... Solo così credo di poter riuscire a laurearmi e a diventare di conseguenza un giornalista. Spero che avvenga (ovviamente in tal caso sei invitata alla mia tesi di laurea ^_^). Ciao compagna carissima, a presto allora!!! Bacioni
(Rispondi)
 
 
 
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 04/01/08 alle 11:12 via WEB
certo che la gente è veramente abominevole, quelli che poi vivono non facendosi i cavoli propri sono assolutamente da mettere alla pubblica gogna, io ti auguro di ritornare a studiare per ottenere quello che meriti vedrai che con la testa che ti ritrovi tu sicuramente ci riuscirai e assisteremo alla tua laurea :)))))))))) buona giornata Compagno
(Rispondi)
 
 
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 05/01/08 alle 11:59 via WEB
Grazie per l'incoraggiamento! Io sono convinto che non bisogna mai arrendersi davanti a niente, e spero di ritornare a studiare, perchè l'intenzione non è mai venuta a mancare... Speriamo bene... Buona giornata anche a te compagna! ^_^
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fabio.1971
fabio.1971 il 05/01/08 alle 14:59 via WEB
Ciao, il problema è che Prodi o Berluska, passano gli anni ma: 1) continua l'assenza di pluralismo; 2) la legge sul conflitto d'interessi non esiste (Gentiloni ad Annozero è stato imbarazzante); 3) l'informazione resta parziale e parcellizzata (ognuno scrive che cacchio vuole a seconda di chi lo paga); 4) non c'entra ma l'aggiungo: Continua a rimanere in vita la Legge Biagi. Allora che vi ho votato a fare ? Cari saluti, Fabio
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 05/01/08 alle 18:18 via WEB
E' un'indignazione che colpisce tutti noi, non ne possiamo più di una politica chiusa a casta e che pensa solo ai proprio interessi. A novembre è uscita la storia degli accordi tra dirigenti rai e mediaset per gestire le informazioni più importanti in maniera uniforme, il mese scorso lo scandalo della chiamata di Sacca a Berlusconi, dove quest'ultimo raccomandava una sua protetta. Quindi di cose il nano malefico le faceva e le sta continuando a fare, quindi che a nessuno gli venga la pessima idea di ridargli fiducia, dopo tutto quello che ha combinato. Spero solo che non siamo diventati un popolo di rincoglioniti...
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hunkapi_genova
hunkapi_genova il 06/01/08 alle 00:32 via WEB
E chi se le dimentica queste cose? Cioè, riformulo, io me le ricordo benissimo! Ricordo anche il documentario fatto negli Usa e censurato in Italia. Cia Sterminatore, buona domenica.
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 06/01/08 alle 02:16 via WEB
Buona Epifania anche a voi! Già, non bisogna mai dimenticarsi di tutto quello che abbiamo dovuto subire dall'alto, dai poteri forti... Per non dimenticare mai...
(Rispondi)
 
 
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 07/01/08 alle 20:34 via WEB
Feste finite? Buona settimana e speriamo che quest'anno sia veramente un pò più equo degli scorsi!
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 09/01/08 alle 01:17 via WEB
Rieccomi qua! Purtroppo sì, le feste sono finite e ho già ricominciato con la solita vita di tutti i giorni... La vedo nera per quest'anno, però speriamo bene...
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 07/01/08 alle 11:59 via WEB
Hai fatto bene a farci tornare alla memoria le malefatte del nano. La tua è anche una risposta a tutti quelli che ci accusano di collaborazionismo con il nano, solo perchè osiamo criticare anche le nefandezze del governo Prodi. Ne approfitto per augurarti un felicissimo 2008 (un pò in ritardo per la verità). Ci sentiamo. A presto
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 09/01/08 alle 01:21 via WEB
Collaborazionismo? Solo perchè siamo coerenti con le nostre idee? Ma va la! Solo chi ha coerenza con le proprie idee riesce a criticare sia le malefatte della destra sia quelle della sinistra... Prodi sta governando a braccetto con confindustria, e non ci sembra un'azione di sinistra questa... Ed è giusto che lo critichiamo fino in fondo, perchè sta prendendo in giro tutti quanti, noi di sinistra in primis... Un felicissimo anno anche a te! Ciao, a presto allora...
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giampi1966
giampi1966 il 09/01/08 alle 10:35 via WEB
Concordo pienamente, sono loro che hanno tradito le nostre idee, noi siamo rimasti coerenti mentre loro sono diventati iperliberisti, ormai non hanno niente di sinistra, personalmente mi fanno incazzare di più quelli di rifondazioni, dei Comunisti italiani, dei verdi e della sinistra DS, perchè gli altri hanno sempre sostenuto di essere liberisti. Mi è successo molte volte di sentire discorsi e di vedere fatti più di sinistra da parte di componenti della margherita filo Bindi che da parte della sinistra radicale. A presto carissimo
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 09/01/08 alle 11:01 via WEB
La Margherita che faceva discorsi di sinistra? Non ne sono a conoscenza di certi discorsi, ma ti credo sulla parola, anche se è molto più facile prenderla a barzelletta... Comunque scherzi a parte, e penoso vedere che quelli che si dichiarano di sinistra (i 4 partiti da te citati) hanno votato a favore di tutte le leggi vergogna di questo governo (l'ultima finanziaria non si preoccupa dei lavoratori, il welfare, il rinnegamento del programma dell'Unione che, pur moderato, aveva incluso cose che erano veramente di sinistra... E neanche quei punti hanno rispettato, figuriamoci pretendere la cancellazione di tutte le leggi precarizzanti... Io spero che in questo mese cada il governo, dopo il fallimento dellla verifica, e che si torni a votare... Ovviamente nessuno si deve permettere di votare a destra, e questi post li ho pubblicati apposta, per ricordare a tutti chi è il nano malefico più ricco d'italia... Possiamo già ritenerci in campagna elettorale secondo me... Quindi, via agli sfoghi contro i politici!
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
giampi1966
giampi1966 il 09/01/08 alle 12:51 via WEB
Non la margherita ma i filo bindiani, comunque non credo molto nella verifica (spero di sbagliarmi) ma se i criteri di discussione rimangono gli equilibri politici e di poltrone anzichè le priorità programmatiche, la vedo dura. E poi è difficile raddrizzare una barca così inclinata a destra, dovrebbero adottare provvedimenti che smantiscono i loro stessi provvedimenti. Ciao carissimo
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 10/01/08 alle 00:47 via WEB
Ogni giorno che passa ci accorgiamo sempre più quanto sia collusa la Bindi con i poteri ecclesiastici... In un paese normale, si respingerebbero al mittente le pressioni per riaprire discorsi chiusi 30 anni fa, come l'aborto e anche il divorzio e nell'agenda delle rivendicazioni della Chiesa... E il bello che continuano a dirci che più di così non si può fare, che è la soluzione meno peggiore che c'è, visto che l'alternativa che sbandierano e quella del ritorno del nanetto malefico... Ma se ne vadano a quel paese chiedendo scusa al paese per averlo preso in giro per un anno e mezzo abbondante
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eticamedia
eticamedia il 07/01/08 alle 17:03 via WEB
Caro Sterminatore, che bello! finalmente uno indignato per i media! e per giunta uno giovane giovane! molto bene, anche se purtroppo sono in troppi tra quelli che non sono blogger che vanno a fare le selezioni per il Grande Fratello. Anche l'attenzione con cui precisi il tuo pensiero è giusta: anche se la memoria non ci inganna e non ci fa dimenticare i problemi, non ci fa dimenticare che si sta perdendo troppo tempo sulla legge elettorale (e che se la fanno marameo che si torna a parlare di media, si va subito a votare. Occorre insistere, tutti insieme, fare rete quanto possibile, opporre a gente troppo attenta al suo particolare che l'elezione è caricarsi di responsabilità, non di potere. O almeno noi dovremmo esigere che se lo ricordino!
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 09/01/08 alle 01:24 via WEB
Il principio delle elezioni è proprio questo, cioè quello della rappresentanza, che implica delle grandi responsabilità e non grande potere, però il marcio è così forte che oramai nessuno pensa più al bene collettivo ma solo al proprio orticello... Purtroppo parlano solo di legge elettorale, quando la vera emergenza sono la disoccupazione e il 65% dei lavoratori che ha il contratto di lavoro scaduto. Queste sono le vere emergenze, altro che legge elettorale! Ora ti invio un messaggio privato... Dovrebbe interessarti... Fammi sapere cosa ne pensi... Ciao, a presto allora...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/01/08 alle 16:59 via WEB
Non so del messaggio, invece su questa risposta ti ricordo l'articolo pubblicato da Rodotà qualche giorno fa su Repubblica: il referendum del 93 sul proporzionale maggioritario, doveva scongiurare, con il maggioritario, la situazione che avrebbe potuto creare il proprorzionale: cioè, l'aumento incredibile del numero die partiti e la paralisi del Parlamento. Cioè, il maggioritario non è servito a nulla, non è nel meccanismo elettorale il pericolo ma nel carattere della politica italiana. E allora: si deve certo modificare la legge (porcellum o porcata che sia - secondo la definizione degli autori) che trucca il risultato già legalmente - ma parlarne troppo no. E anche questa faccenda della spazzatura, troppo montata (a monte e a valle) con grave danno e rischio dei cittadini campani. Insomma, non abbiamo altri problemi politici, secondo chi ci governa.
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 14/01/08 alle 11:07 via WEB
Non deve essere un problema, come la chiami tu, l'eccessiva frammentazione, visto che il proporzionale puro senza soglie di sbarramento permetterebbe l'elezione veramente democratica, visto che queste odiosissime soglie toglie la possibilità a strati di popolazione non indifferenti la possibilità di essere rappresentata. Al limite la soglia di sbarramento dovrebbe coincidere in percentuale con l'attribuzione di un seggio, per mettere in evidenza la percentuale per avere almeno 1 seggio... Comunque con i politici che ci ritroviamo qualsiasi legge venga attuata non servirà a niente se non riusciamo a cacciarli a calci in culo, visto che non fanno altro che prenderci in giro
(Rispondi)
 
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