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ANGOLO DELLO STERMINATORE

ULTIMA FRASE DELLO STERMINATORE

Niente che possa essere fatto con la volontà umana è utopico

VECCHIE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore odia essere aiutato dagli alleati, vuole essere sempre da solo sul campo

Lo sterminatore o e testa o e croce: non conosce le vie di mezzo

NUOVE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore è sempre in prima linea nel mediare tra due parti, ma guai a loro se non trovano un accordo...

Bisogna essere duri senza perdere mai la tenerezza (Ernesto Che Guevara)

Questa frase dell'indimentacabile Che Guevara l'ho presa a modello x il mio stile di vita... Duro e determinato nell'affrontare le varie prove della vita, ma senza dimenticare la tenerezza che rende chiunque una brava persona (se non bleffa...), e solo con chi se lo merita esco la tenerezza, occhio quindi a non farmi saltare qualche nervo di troppo...

La verità è sempre rivoluzionaria!

 

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Creato da: sterminatore1986 il 22/10/2005
in questo blog voglio che tutte le più elementari forme di libertà (di parola, di pensiero, di respirare anche...) vengano rispettate!!!

 

 

PER NON DIMENTICARE... MAI!

Post n°887 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Il 27 gennaio 1945, verso mezzogiorno, 4 soldati dell'armata rossa scorgono in lontananza una grande zona recintata da filo spinato con un grande cancello d'ingresso... Su questo cancello lessero la frase scritta in tedesco: "Il lavoro rende liberi". Aspettarono che arrivassero gli altri, quindi sfondarono il cancello, e davanti ai loro occhi gli si presentò l'orrore nella sua forma peggiore... Odore di carne bruciata e putrefatta, fosse comuni sparse dovunque, i forni crematori ancora fumanti, qualche sopravvissuto che non aveva neanche la forza di correre verso i loro liberatori, visto che erano ridotti letteralmente a pelle e ossa... E tante altre atrocità che non hanno bisogno di commenti per quando sono ripugnanti e immorali... L'orrore di Auschwitz si spalancava davanti agli occhi del mondo intero, e tutti vennero finalmente a sapere quello che succedeva nei campi di concentramento... 6 milioni di ebrei, più 4 milioni tra oppositori politici, zingari, omosessuali, slavi, deportati da tutti i territori che avevano conquistato e altre vittime, il totale, secondo me sono di più, però queste sono le cifre ufficiali, ammonta a più di 10 MILIONI DI MORTI! E questo durante la dittatura nazista dal 1933 al 1945, una media di 850.000 morti l'anno. Cifre spaventose, se sembrano provenire da un'altro mondo, e invece tutto ciò risale a 63 anni fa... Un orrore che ha sconvolto tutti noi, e per far sì che non accada mai più una cosa del genere, è nostro dovere morale non dimenticare mai questi avvenimenti, perchè solo la memoria storica costituisce un'ottimo deterrente per evitare che accada di nuovo. Di fronte a questi fatti non servono parole, quindi il mio post sarà breve, ma serve prendere coscienza di ciò che avvenne... Semplicemente abominevole... Non voglio aggiungere altro, è un tema che mi sconvolge tanto, anche se sono nato dopo questi avvenimenti... Infine un'ultima cosa: questo post non lo scritto come una cosa formale, perchè questi fatti bisogna ricordarli tutto l'anno, e non solo il 27 gennaio di ogni anno... L'ho scritto appunto per lanciare questo messaggio, affinche i riflettori sulla shoa non vengano mai spenti... Sta a noi mantenere viva la memoria... PER NON DIMENTICARE... MAI!!!
 

 
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GLI SPAGNOLI SE LA CANTANO

Post n°886 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Una fine annunciata

La sconfitta di Prodi al senato è stata la cronaca di una
morte annunciata. Il governo Prodi, che per vincere le
elezioni del 2006 e sconfiggere Berlusconi aveva messo
insieme una coalizione di 14 forze politiche molto diverse
tra loro, secondo molti osservatori era nato morto. Per
mesi, i membri della maggioranza del professore, la cui
vera debolezza è stata non avere alle spalle un partito
proprio, hanno discusso su tutto – dalla politica estera a
quella economica, dalle riforme del welfare alla famiglia -
e si sono divisi perfino su come affrontare la crisi della
spazzatura a Napoli. Tutto questo ha portato l'esecutivo
alla paralisi. Ora si parla di elezioni anticipate, governi
tecnici o istituzionali. Comunque vadano le cose, non c'è
dubbio che chi prenderà il timone del paese dovrà
affrontare tempi difficili. La sensazione è che l'Italia
sia avviata lentamente verso un'inesorabile decadenza,
dalla quale sarà difficile risollevarsi.

El Pais, Spagna [in spagnolo]

http://www.lanacion.com.ar:80/edicionimpresa/exterior/nota.asp?nota_id=981703

NOTE DELLO STERMINATORE DOPO LA LETTURA: Come avete letto nell'articolo, gli spagnoli, galvanizzati dal fatto che il loro Pil è stato dichiarato superiore al nostro, prospettano per noi tempi difficili, da cui sarà complicato riprendersi. Se il ragionamento si riferisce ai politici, purtroppo hanno prefettamente ragione, perchè con questi politici di merda non andremo da nessuna parte. Se invece si riferisce a tutti noi italiani, hanno preso un grosso abbaglio, perchè noi non siamo come quegli inetti che ci sono al potere, abbiamo risorse intellettive che loro se le possono sognare la notte... Detto questo, ora bisogna puntare ad una decisa campagna per l'astenzione da attuare alle prossime elezioni politiche... Meno italiani votano, meglio è... Ribadisco, solo per quelli che hanno già disertato le ultime due elezioni che li chiamava in causa, devono andare solo per evitare di macchiarsi la fedina penale, e una volta nel seggio, devono appunto macchiare a loro piacimento la scheda, l'importante e che si facciamo annullare la scheda, perchè anche questo sarà un dato che terremo d'occhio... Se lasciate la scheda in bianco, c'è sempre il pericolo che, nottetempo, qualcuno frughi nel cartone dove ci sono le schede già votate, e metta una bella x dove vuole (Deaglio ha dimostrato che ciò può avvenire tranquillamente, vista l'assenza assoluta di controlli). Queste sono le cose ora da fare, e se gli italiani non si sono completamente rimbecilliti, dovrebbero farlo spontaneamente, senza che nessuno gli consigli di far così... Spero solo che tutto ciò sia realmente fattibile, altrimenti stiamo proprio alla frutta!

 
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GRISI DI GOVERNO E TEMI SOCIALI

Post n°885 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

Non potevo non parlare di quello che sta avvendendo in questi giorni. Dopo l'increscioso episodio dell'applauso generale del parlamento al famoso discorso di Mastella che attaccava a muso duro la magistratura, ora questo mastino campano ha deciso di far saltare tutto e minacciare la vita del governo. A noi lavoratori, proletari, precari, che ce ne frega di tutto ciò? Perchè se il governo cade, si va a votare con questa legge elettorale, definita tempo addietro dai suoi stessi creatori come una porcata. Probabilmente vincerebbe la destra, che non farebbe altro che prendere le redini del potere lasciate da Prodi e continuerebbe sulla sua stessa strada. Che cade o no per noi non cambia niente, questo deve essere chiaro a tutti. Se Prodi resiste, continuerà a farci ingoiare rospi amari, così come ha fatto in questi due anni di legislatura... E con Berlusconi cosa pensate che succederebbe? Che tutto ad un tratto il nano malefico rinsanisce e diventi un pochino più buono del Mortadella? VI SBAGLIATE DI GROSSO!!! Ultimamente ho pubblicato un po di post proprio su di lui, per ricordarvi chi sia questo nefasto personaggio, invitandovi tutti a non votarlo... Certo, voi direte che per qualche mese nessuno governerà, così almeno non faranno danni, ma vi assicuro che chi vincerà le elezioni, si rifarà con gli interessi... Quindi, che ce ne frega a noi se Prodi cade o no? Tanto la musica non cambierebbe in nessuna delle ipotesi attuali... In tasca nostra cosa entra se Prodi cade o meno? NIENTE!!! Le nostre buste paga rimarranno sempre sui livelli indicati in questo periodo dall'Istat, gli scempi ambientali purtroppo continueranno senza sosta, con buona pace dei campani e degli abitanti di città con grandi insediamenti industriali... La crescita dei tumori di quelli che abitano vicino discariche o industrie oramai è conclamata (nella mia zona cito i casi di Taranto e Brindisi, ma anche Bari non può sorridere), dove nel quartiere Tamburi a Taranto, per esempio, c'è più della metà dei casi di tumori di tutta la Puglia... E ciò deve far riflettere... A Pianura i casi di tumore sono molto frequenti, e nessuno mi venga a dire che sono delle semplici coincidenze quelle che ho citato... Il portafoglio piange, la salute sta diventando anch'essa sempre più precaria (come noi nella vita del resto)... Cos'è rimasto? Certo, il nostro tempo libero. Oramai, statistiche alla mano, dedichiamo sempre meno tempo alla nostra famiglia e alla cura psico-fisica di noi stessi (ridottasi a circa 3 ore e mezza in media per persona), quando gli altri europei hanno il doppio del nostro tempo libero. Qualcuno conosce come è nata la festa del primo maggio? Con la richiesta di una grande manifestazione il primo maggio del 1886 in tutte le città del mondo per chiedere le "tre 8" (8 ore di lavoro, 8 di riposo e 8 di svago). Quel giorno è diventato simbolo della festa dei lavoratori, ma le 8 ore di svago dove sono finite? Allora, dobbiamo scomporre le 24 ore per capire qualcosa di più. Invece delle 8 ore, riposiamo in media 6 ore, al lavoro, con l'incremento degli straordinari e allungamenti in nero dell'orario lavorativo (per legge 6 ore e 40, ma nessuno rispetta questo termine, visto che meno di 9 ore non lavora più nessuno oramai), facendo la media, le ore lavorative sono 10. Poi dobbiamo mettere il tempo necessario per andare e tornare dal lavoro, delle sempre più brevi pause durante il lavoro e la classica penichella pomeridiana (una mezzoretta in media) e aggiungiamo altre 3 ore e mezza per tutte queste cose (2 ore e mezza per andare e tornare dal lavoro, mezzora per le pause durante il lavoro e l'altra mezzora per la penichella). Quindi il totale è di 20 ore e mezza. Ecco da dove escono fuori le 3 ore e mezza di tempo libero. Di queste ore, 2 le impieghiamo per mangiare, e un'ora e mezza per tutto il resto (dedicarsi alla famiglia, alla cura psico-fisica di noi stessi, dedicarsi ai nostri hobby, uscire a fare passeggiate, incontrarsi con gli amici e tanto altro). Questo è il vero fulcro della vita, stare in società tutti quanti insieme, e se a questo essenziale elemento dedichiamo solo un'ora e mezza, ora capitere perchè siamo un popolo di egoisti e molto chiusi e aggressivi verso gli altri... Non stiamo in contatto con altre persone fuori dall'ambito lavorativo, dove solo lì si possono conoscere le persone per quello che sono, e non per quello che fanno al lavoro (lì c'è solo apparenza). Questa è la vita normale di ognuno di noi, chi più chi meno, la media è questa. In tutto questo, dov'è il governo, dove sono i politici? Dove sono le nostre 8 ore di svago che avevamo conquistato il secolo scorso dopo tante lotte e tanti sacrifici? Dov'è il nostro tempo libero, visto che lavoriamo per guadagnare quei soldini che ci servono nel tempo libero? Dopo tutto, facciamo sacrifici solo per trovarci meglio dopo, facciamo tutto ciò per poter vivere la nostra vera vita, quella del tempo libero. E lì che esce la nostra personalità, lì si vede chi siamo, cosa vogliamo,cosa ci piace fare... Insomma, tutto ciò che di bello riguarda noi... Prima si diceva che si lavorava per vivere, ora purtroppo stiamo arrivando alla condizione che dobbiamo vivere per lavorare... E il governo e i politici dove stanno in tutti ciò? Troppe domande che non troveranno mai risposta temo, visto che sono sordi alle nostre giuste rivendicazioni, e pensano solo al benessere di pochi... Mentre la massa deve sobbarcarsi tutti i sacrifici, per poi non avere niente in cambio! DOBBIAMO RIBELLARCI A QUESTO STATO DI COSE!!! NON E' GIUSTO TUTTO CIO'!!!
Le mie proposte sono due:
1) Se il governo non cade, dobbiamo diventare sempre più determinati nel rivendicare i nostri diritti e chiedere con forza drastici miglioramenti della nostra vita in tutti i campi, e non solo in rifermento alla nostra busta paga, ma a tutto l'ambiente che ci circonda;
2) Se il governo cade, alle elezioni dobbiamo astenerci tutti!!! Sì, avete capito bene: DOBBIAMO ASTENERCI!!! Dobbiamo farli capire che non li vogliamo più, che vogliamo cambiare una volta per tutte questo stato di cose. Solo per quelli che hanno saltato le ultime due elezioni (referendum esclusi), per non macchiarsi la fedina penale, visto che chi salta per 3 volte di fila le varie elezioni incappa in questo purtroppo, deve andare a votare e deve fare in modo di farsi annullare la scheda (scarabocchiandola, scrivendoci sopra qualsiasi cosa, anche insulti ai politici, molto consigliati dal sottoscritto), e ribadire in questo modo, una volta di più, che se ne devono andare a casa.

Voi direte: vabbè, tanto si votano da soli! Non c'entra niente questo. I dati degli elettori andati alle urne rappresentano l'indicatore più importante circa il gradimento dei candidati. Se si votano solo tra di loro, i loro familiari e i loro amici, vedrete che non supereranno sicuramente i 100.000 voti!!! (siamo circa 50 milioni di elettori, quindi i conti sono presto fatti). Sarebbe un successo clamoroso, e una decisa vittoria del popolo contro l'arroganza della politica... Spero solo che questo mio invito non cada nel vuoto e che finalmente la popolazione in massa segua questi miei consigli.
Ciao a tutti, a presto....

PS: Come sempre gli articoli li scrivo di getto, senza pensarci su e senza rileggere niente, e anche vista l'ora tarda non fate troppo caso agli errori grammaticali o a qualche frase poco chiara o ripetuta, tutto ciò lo correggo sempre in un secondo momento con calma, e spero di aver esposto un argomento chiaro in tutti i suoi punti.

 
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ALTRE CLAMOROSE SCOPERTE SU BERLUSCONI

Post n°884 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Guardate un pò stamattina che cos'ho trovato navigando su internet... Se pensavate di sapere tutto sul nano malefico vi sbagliate di grosso...

Inciucio O Dialogo?La storia si ripete..1995 - 2008

 
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NOTIZIE VARIE

Post n°883 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

Note dello sterminatore: Mi rendo conto che stare dietro a tutte le notizie che escono tutti i giorni è praticamente impossibile, e visto che la vita ci impone pochi momenti liberi da impiegare per navigare su internet, cerco di trattare quelli che la televisione distorce in maniera evidente.

In questi giorni la notiziona del momento è quella relativa a Mastella... Hanno fatto la classica scoperta dell'acqua calda, come se nessuno sapesse che tipo è questo personaggio... Mha... Mi sembra che in tv tutti cascano dalle nuvole, quando tutti sanno che le cose che escono man mano allo scoperto nel nostro inconscio già sappiamo che sono vere. Quindi di cosa sorprenderci? In parlamento inoltre hanno applaudito quasi tutti il suo intervento che attacca duramente la magistratura. E' un atto ignobile che deve essere condannato da tutti noi... Dobbiamo ricordarci che nella Costituzione la magistratura è definita "libera e indipendente, soggetta soltanto davanti alla legge". Devono vergognarsi tutti i politici che hanno applaudito tale comizio, che è uno spregevole affronto all'indipendenza della magistratura. Comunque mi voglio soffermare in particolare su un'altra notizia che secondo me è molto più importante, e riguarda la "Nano", la macchina low-cost ideata dalla Tata Motor in India, con l'attiva collaborazione della Fiat. Io mi sono chiesto subito: Ma come hanno fatto a spuntare un prezzo così basso? Qualcosa di strano ci sarà sicuramente... Leggetevi questo documento che vi linko qui sotto, c'è scritta tutta la verità su questa misteriosa vicenda... BUONA LETTURA, E BUONA INDIGNAZIONE...
Progetto FIAT-TATA nel Singur

 
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NOTIZIE DALL'ESTERO SULLA MUNNEZZA CAMPANA

Post n°882 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
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15-01-2008 La città e la mondezza

Di notte i padroni della città sono i cani e i topi. Nel
buio l'immondizia, ammassata in mucchi che arrivano fino al
secondo piano delle case, sembra prendere vita. Le buste e i
sacchetti di plastica vibrano e fanno rumore. All'interno la
spazzatura si muove. Sono le parole con cui comincia il
commento della scrittrice napoletana Elena Ferrante sulla
crisi dei rifiuti in Campania, pubblicato dal quotidiano
newyorchese con il titolo La nostra lurida città.

The New York Times, Stati Uniti [in inglese]

http://www.nytimes.com/2008/01/15/opinion/15ferrante.html?scp=4&sq=italy

16-01-2008 Una metafora italiana

L'allarmante crisi della spazzatura a Napoli è una metafora
dell'Italia di oggi, un paese dove lo stato abdica con
frequenza al suo compito di garantire il benessere dei
cittadini e di trovare soluzioni ai problemi più gravi. A
causa dell'inerzia politica, leggi e riforme impiegano anni
a diventare operative e spesso sono inadeguate ad affrontare
i problemi per cui erano state concepite.

El País, Spagna [in spagnolo]

http://www.elpais.com/articulo/opinion/Metafora/Napoles/elpepiopi/20080116elpepiopi_2/Tes

 
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Dopo le minacce i fatti

Post n°881 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
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 ASSASSINATO SINDACALISTA SINALTRAINAL, LAVORATORE DELLA NESTLE'


Autore: Sinaltrainal
Data: 24 Novembre 2007
Traduzione: REBOC
Originale in spagnolo: http://www.sinaltrainal.org/index.php?option=com_content&task=view&id=55&Itemid=1 


La sera del 22 Novembre 2007, dopo avere finito il proprio turno di lavoro presso la Comestibles la Rosa S.A., impresa della Nestlé S.A., nel Municipio di Dosquebradas Risaralda, JOSE DE JESUS MARIN VARGAS, di 54 anni di età, mentre parcheggiava la propria macchina di fronte a casa sua, situata nella carrera 12 con la calle 51, nel quartiere Los Naranjos a Dosquebradas, è stato assassinato da sconosciuti che gli hanno sparato con un'arma da fuoco.

JOSE DE JESUS MARIN VARGAS era affiliato al SINALTRAINAL ed era stato candidato ad un incarico pubblico nelle precedenti elezioni Municipali.

Questo crimine è avvenuto esattamente quando nella città di Bucaramanga abbiamo ricevuto minacce di morte, le quali si sommano alla lunga lista di compagni del SINALTRAINAL assassinati, minacciati di morte, sfollati, esiliati, imprigionati ingiustamente, a giudizio, licenziati, e nel momento in cui stiamo portando avanti una denuncia internazionale contro la Nestlé per gli abusi commessi contro i lavoratori, la popolazione, l'ecosistema, i consumatori e per i fatti relativi alla qualità dei prodotti, in cui è stata coinvolta.

Bisogna evidenziare che precisamente il 16 Novembre 2007, vari congressisti degli Stati Uniti hanno inviato al Presidente della Colombia Álvaro Uribe Vélez una lettera, preoccupati per la vita di Gustavo PETRO, dei sindacalisti colombiani e del SINALTRAINAL, a causa della condanna che il Governo della Colombia ha fatto contro i propri oppositori, tentando di paragonarci ad alleati del terrorismo, per l'opposizione e le denunce che stiamo facendo internazionalmente contro lo Stato e le imprese, a causa della sistematica violazione dei diritti umani e della non convenienza per il paese del così detto Trattato di Libero Commercio.

Esigiamo che lo Stato colombiano indaghi e colpisca i responsabili materiali ed intellettuali dell'assassinio del nostro compagno JOSE DE JESUS MARIN VARGAS, che siano garantiti il diritto alla vita, di associazione e la libertà sindacale.

Distintamente,

Javier Correa S.
Presidente
SINALTRAINAL - Colombia

 
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LE "BALLE" CAMPANE

Post n°880 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
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Sull'emergenza rifiuti si sono sprecate tante parole e niente (o quasi) fatti. E' un'emergenza continua dal 1994 ad oggi,  ossia 14 anni! E mai possibile che un'emergenza duri così tanto? Bé, se valutate quanto tempo ci hanno messo per arrestare Provenzano, nascosto non in qualche posto sperduto, ma nella sua Corleone, allora capirete meglio i tempi e le velocità della politica oggi. Ovviamente non augurerei mai a nessun campano di sopportare per altri 30 anni un'emergenza simile, ma la politica sembra proprio che voglia perseguire questo scopo. Io mi chiedo sempre: perché l'emergenza sta solo in Campania e non in altre parti in Italia? Perché solo lì? Perché dobbiamo sentire che all'estero ci deridono per questa situazione? L'Unione Europea, per evitare danni d'immagine che deriverebbero da una sua mancanza d'intervento in questa emergenza, ha deciso che seguirà da molto vicino questa vicenda, pronta ad avviare le procedure d'infrazione opportune (come se non ne avessimo già abbastanza nell'ambito ambientale). La soluzione prospettata ai media (alias poteri forti) è sempre la stessa: usare gli inceneritori, che non farebbero altro che aggravare l'inquinamento già alto della zona di Napoli. Allora indicano la strada dell'emigrazione dei rifiuti in altre parti d'Italia o addirittura all'estero per smaltire questa massa enorme di "balle". Ovviamente sempre negli inceneritori. Stanno sputtanando il caso di Brescia, con tanto di interviste pilotate ad alcuni residenti che dichiarano di non essere preoccupati di abitare vicino a uno dei più grandi inceneritori d'Europa. Solo qualche volta prospettano la raccolta differenziata, ma sapete a quale scopo (sempre secondo i media)? Per portarle già suddivise nelle loro categorie negli inceneritori, e per migliorare la produzione di energia elettrica, a secondo delle necessità. Insomma: sempre soldi e inquinamento! Nessuno prospetta la soluzione più, naturale, economica e utile all'ambiente: ossia il riciclaggio! Ciò permetterebbe di abbattere meno alberi, bruciare meno petrolio, creare una sensibilità che porti alla diminuzione alla creazione stessa dei rifiuti, visto che i nostri antenati erano in grado di riparare e di riutilizzare di tutto, senza avere il bisogno di buttare niente (o quasi). L'ambiente ci ringrazierebbe, si creerebbero nuovi posti di lavoro FISSI (visto che i rifiuti da riciclare non mancherebbero mai), i fumi del ciclo di riciclaggio verrebbero utilizzati prima come energia elettrica e poi, prima di essere immessi nell'atmosfera, purificati tramite reazione chimiche che creerebbero gas innocui all'ambiente. L'inquinamento sarebbe quasi a zero (una piccola percentuale sfortunatamente fuoriuscirà sempre), però sarebbe molto meglio rispetto ad oggi che si bruciano i rifiuti per strada, che la camorra fa spegnere prontamente, non per sensibilità ambientale, ma perché stanno bruciando i loro futuri guadagni, non per altro. I pochi rifiuti che non possono essere riciclati (e credetemi, sono veramente pochi, e in futuro si spera di riciclare anche questi con l'avanzare della tecnologia), dovrebbero essere smaltiti in un unico grande inceneritore, che deve essere per legge l'unico in tutta la nazione, ovviamente sotto controllo statale, che raccolga tutti i rifiuti non riciclabili da tutta Italia, con lo stesso procedimento che ho spiegato per la centrale di riciclaggio, ossia fumi che producano energia elettrica e purificazione degli stessi prima di essere immessi nell'atmosfera. Il trasporto di questi rifiuti verso l'inceneritore avverrebbe tramite treni, limitando al massimo l'inquinamento derivante dai trasporti, e si avrebbe sicuramente un quadro molto più giusto, pulito e salutare per tutti (visto che chi abita vicino a discariche o a zone industriali ha una percentuale di tumori superiore rispetto ad altre aree prive di suddette strutture. In tutto ciò dov'è la politica? Perché da nessun politico arrivano proposte del genere? Possibile che sia un giovane inesperto come me ad avanzare queste proposte innovative? I sapientoni che fanno consulenze ingiuste al governo, come usano il loro cervello quando devono trovare una soluzione al problema dei rifiuti? Perché i politici tornano sempre alle solite vecchie soluzioni, fatte di discariche e inceneritori da far nascere come funghi? Mi ripeterò, ma per me non è possibile che persone come me inesperte in queste tematiche avanzino proposte che menti "illuminate" quali ritengono di essere lassù al potere non avanzano mai... Chissà... Mastella, che è un campano, dov'è quando si cerca di trovare una soluzione? E Bassolino e la Jervolino? Perché non combattono sul fronte economico la camorra, che fa "balle" di soldi? Dove sono gli addetti alla nettezza urbana di Napoli e dintorni? Dove sono le centrali di riciclaggio nella Campania? Dove sono e dove le fanno le campagne di sensibilizzazione alla raccolta differenziata con lo scopo di riciclare il tutto? Troppe domande senza risposta positiva purtroppo. Per coerenza dovrebbero dimettersi Bassolino e la Jervolino, per grave inefficienza... Comunque non prendiamoci in giro, si sa che, se per 14 anni l'emergenza è sempre lì senza soluzioni definitive, il sospetto che la politica e collusa con la camorra c''è, ed è bello forte. Sospetti sollevati da tantissime persone, e guarda caso non arrivano mai smentite, ma neanche dei commenti della politica a queste accuse, e tutto ciò facilita la crescita nella popolazione la convinzione che sono veramente collusi... Non ci vuole un genio per capire ciò, e se vogliono convincerci del contrario, che allora si adoperino con i fatti, e non con le parole, a contrastare prima di tutto sul piano economico, e poi su quello culturale e con le varie retate atte a ristabilire la legalità. Bisogna attuare tutte le iniziative da me proposte in questo articolo, per far cessare una volta per tutte l'emergenza rifiuti in Campania. Vi lascio con questa affermazione: al centro-nord Italia la raccolta differenziata è una realtà, il riciclo ha molte difficoltà ad affermarsi, ma pian piano sta crescendo, e qui al sud perché non attuiamo le stesse soluzioni, magari più incisive ed innovative? RIFLETTETE, GENTE RIFLETTETE...

 
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LA STAMPA ESTERA

Post n°879 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 

NOTE DELLO STERMINATORE PRIMA DELLA LETTURA: Come il post precedente, che ha notizie vecchiotte di due anni ma molto attuali, vediamo cosa all'estero pensano del nano malefico, e non parlo di interviste a delle persone qualunque, ma a direttori di giornali che parlano di economia, quandi capitalisti di destra... Sentite un pò che cosa hanno dichiarato sul nano malefico... BUONA LETTURA!

 

Bill Elmott (direttore di “The Economist”)
“Berlusconi non è un caso unico nella nostra storia. È però la prima volta che pubblichiamo un dossier di queste dimensioni [150 pp ndt] su un singolo individuo.
Berlusconi è un caso estremo e merita estreme misure.
In Berlusconi non esiste un singolo problema, ma una accumulazione di problemi. È l'esempio più eclatante di un uomo che ha usato la politica per costruire il proprio impero e per proteggersi dai guai giudiziari. Tanto più grave visto lo smisurato controllo dei media e l'incredibile conflitto di interessi. Non esistono precedenti nei paesi del mondo industrializzato.”

Stefan Aust (direttore di “Der Spiegel”)
“ Se davvero Berlusconi ritiene se stesso e i suoi amici innocenti e si sente vittima di una magistratura politicizzata, dovrebbe far di tutto per chiarire in sede giudiziaria le gravi accuse che, direttamente o meno, lo riguardano. Sino a che non fa questo, resta un premier sotto sospetto. La scelta delle sue dimissioni è una questione di stile oltre che un problema giuridico, in Germania gli attacchi continui rivolti da Berlusconi e dai suoi sostenitori contro la Magistratura sarebbero impensabili, e impensabili sarebbero anche le azioni della sua maggioranza volte a proteggere per legge il premier e i suoi collaboratori dalle sanzioni giuridiche. Solleverebbero nel paese enormi proteste e alla fine a Berlusconi non resterebbe che dare le dimissioni.”

José Maria Izquierdo (condirettore di “El Pais”)
“ Gli italiani hanno eletto Berlusconi conoscendo bene chi era, da dove veniva, che cosa possedeva, e anche conoscendo tutte le accuse che gli si muovevano contro. Questo rende difficile dire che dovrebbe dimettersi, anche se sarebbe la cosa più logica e normale. In Spagna non esiste, ed è difficile che possa esistere, un fenomeno come quello di Berlusconi a livello di governo centrale...”

Hervé Gattegno (caporedattore servizi politici di “Le Monde”)
“ Di sicuro in Francia un primo ministro che si trovasse in una situazione simile a quella di Berlusconi non potrebbe rimanere al suo posto [...] In Francia, poi, la legge non prevede nessuna protezione per il capo del governo, che quindi potrebbe essere arrestato domattina se i giudici lo ritenessero necessario [...] Berlusconi ha fatto apposta una legge per salvare se stesso da processi già in corso. Siamo all'acutizzazione esasperata del conflitto di interessi”

Bob Scheer (editorialista del “Los Angeles Times”)
“ L'America è piena di milionari che si sono dedicati alla causa pubblica. A differenza di Berlusconi loro dissociano gli interessi personali dalla politica, mettono i capitali in blind trust, si dimettono dalle cariche nelle loro società che, in certi casi arrivano a liquidare. Nelson Rockfeller è il simbolo di questo capitalismo illuminato. Berlusconi invece è sciatto rancoroso e vendicativo. Non si fa scrupoli di manipolare la cosa pubblica per avvantaggiare le sue aziende e incrementare il valore dei suoi investimenti. Negli USA un politico che si trovasse implicato in tanti procedimenti giudiziari e venisse accusato di corruzione e falso in atto pubblico sarebbe travolto dalla stampa e dall'opinione pubblica.”

Bill Elmott (direttore di “The Economist”)
“ Da noi il potere giudiziario sarebbe la prima barriera contro l'ascesa al potere di un Berlusconi, le leggi anti-trust poi impedirebbero a ogni singolo individuo di arrivare a costruire un tale strapotere nei media. [...] Un verdetto simile [Previti Imi-Sir ndt] che riguardasse un così stretto collaboratore del premier porterebbe alle immediate dimissioni del premier. Ma da noi un simile problema non potrebbe nemmeno verificarsi perché chi fosse coinvolto in una indagine giudiziaria di quello spessore, si sarebbe dimesso da lunghissimo tempo. È inconcepibile restare in carica quando si è accusati di reati tanto gravi.”

Andrew Sparrow (commentatore di “The Daily Telegraph”)
“ I giornali e l'opinione pubblica inglesi sarebbero scandalizzati e sconvolti se un premier venisse accusato di aver pagato tangenti a dei giudici. O anche se lo fosse un suo stretto collaboratore. Destra e sinistra ne chiederebbero immediatamente le dimissioni. Peter Mandelson fu costretto alle dimissioni da ministro per una accusa, mai provata, di aver raccomandato un miliardario indiano, finanziatore del Labour, che voleva ottenere il passaporto britannico.”

Charles Lambroschini (vicedirettore di “Le Figaro”)
“ C'è presunzione di innocenza fino alla condanna finale. In Francia alcuni ministri si sono dimessi perché inquisiti. Solo in seguito la giustizia ha espresso il verdetto. L'interesse dell'Italia adesso è di non fare di Berlusconi un martire.”

Bill Elmott (direttore di “The Economist”)
“ il nostro giornale difende il business e il libero mercato. Le accuse di Berlusconi ci fanno ridere perché dimostrano che non ha niente di serio con cui attaccarci [...] Noi sosteniamo il capitalismo, ma in una relazione di correttezza con la democrazia. Berlusconi sta abusando del sistema, distorcendo a suo vantaggio le finalità del potere politico. Berlusconi viola tutti i principi per cui noi ci battiamo [...] le grandi concentrazioni di potere sono sempre un grande male, in primo luogo per il business, è per questo che esistono le leggi anti-trust. Nei media sono pericolosissime perché portano alla manipolazione dell'opinione pubblica. Berlusconi aveva promesso al popolo italiano che avrebbe risolto il suo conflitto di interessi, ma non lo ha fatto, sta prendendo in giro il popolo italiano. Per nessuno e in nessun mercato, neanche in quello americano, sarebbe possibile avere una simile percentuale del mercato delle televisioni private, oltretutto Berlusconi influenza pesantemente anche la televisione di Stato [...] che gli orientamenti politici diventino dominanti attraverso i media non è normale, è la caratteristica unica di Berlusconi..”

Julio Miraballs (vicedirettore di “El Mundo”)
“ Le responsabilità politiche di una persona sono separate dalle sue responsabilità imprenditoriali. La responsabilità di una società in caso di corruzione non corrisponde automaticamente a quella del suo proprietario. Se però dovesse risultare chiara la sua implicazione diretta nella corruzione dei giudici, il Berlusconi presidente del Consiglio perderebbe tutta la sua autorità morale. Dovrebbe presentare le dimissioni.”

Patrick Sabatier (vice-direttore di “Libération”)
“ in Italia Berlusconi faccia come vuole. Certo, ora che è anche presidente di turno dell'Unione Europea, non possiamo non interrogarci sul modo in cui Berlusconi ha usato in passato e usa il potere politico per i suoi interessi privati. E domandarci se questo non ponga anche un problema alla democrazia. Il presidente francese Chirac [anch'egli di centro-destra, ndt] è stato coinvolto in diverse inchieste e finora ha evitato di farsi giudicare. Bisogna però sottolineare che la gravità delle accuse a Chirac era quasi niente rispetto a quelle contro Berlusconi”

Giovanni De Lorenzo (direttore di “Der Tagesspiegel”)
“ Forse il ritirarsi dalla carica di presidente del Consiglio non fa parte del modo di essere del “berlusconismo”. Con ciò intendo quella specifica forma di populismo che, godendo di una solida maggioranza parlamentare, fa sentire il premier al di sopra di ogni legge terrena. La Germania deve apparire agli italiani un paese ben strano. È quel paese dove un Ministro dell'Economia si dimise per il fatto di aver raccomandato il marito di una sua cugina. Per l'identità politica dei tedeschi, dopo le catastrofi del totalitarismo nel 20° secolo, una democrazia stabile esige il rispetto sia di istituzioni indipendenti che di media critici. ”

Traduzione per i molti berlusconiani che leggono!
Le cose sono due. O la maggioranza degli italiani è fatta di disonesti che si identificano in chi delinque abitualmente e perciò ha interesse a tenere un disonesto come loro al più alto grado di potere, oppure c'è una maggioranza di persone bradipsichiche subnormali, cioè non sufficientemente sviluppate nelle funzioni psichiche e intellettuali. Nel primo caso consiglio un corso intensivo, a livello nazionale, di rieducazione etica. Nel secondo caso (psicopatologico, il più difficile) non c'è un rimedio efficace e definitivo, che risolva il problema alla radice, ma tanto per cominciare che si liberino di quell'autocrate ipnotizzatore

 
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DITTATURA BERLUSCONIANA

Post n°878 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

NOTE DELLO STERMINATORE PRIMA DELLA LETTURA: Povero Prodi, piagnucola sempre davanti alle tv che ce l'hanno tutti con lui, poverino... Quasi quasi lo ascoltiamo e ce la prendiamo con un altro, ossia il capo dell'opposizione, il nano malefico più ricco d'Italia. Perchè voglio ricordare a tutti che Berlusconi ha fatto tante di quelle malefatte che a nessuno debba venire più neanche la tentazione di mettere una x sul suo simbolo quando si è in tornata elettorale... Ora vi rinfresco un pò la memoria con le malefatte conpiute durante l'ultimo suo governo... Buona lettura, e soprattutto buon ritorno di memoria...

Assenza di pluralismo, conflitto di interessi, parzialità dell’informazione; questi sono, nell’Italia degli ultimi anni, consueti argomenti di polemica nel dibattito politico interno. Il tenore sovente becero e confuso di questo dibattito non ha, però, favorito lo sviluppo di una riflessione avvertita sullo stato dell’informazione nel nostro Paese e, quel che é peggio, ha assuefatto i cittadini sui problemi e i nodi che esistono in materia di libertà di espressione e di opinione.
Può pertanto essere utile, in questi casi, cambiare prospettiva e considerare come gli stranieri giudichino l’Italia.

Durante la sessione della Conferenza sui Diritti dell'Uomo, che sì è tenuta lo scorso marzo a Ginevra, è stato presentato il rapporto ONU sul rispetto di un diritto umano fondamentale, come la libertà di parola. Il capitolo sull’Italia osserva che la televisione esercita un potere egemonico sulla nostra opinione pubblica e considera preoccupante il controllo diretto o indiretto di 6 canali TV da parte del Presidente del Consiglio.

Un altro rapporto, quello dell’associazione statunitense Freedom House, colloca l’Italia al 77° posto nella classifica delle libertà di stampa e definisce il nostro sistema d’informazione « parzialmente libero ». Il documento (reperibile al sito www.freedomhouse.org) é una asciutta relazione di 173 pagine che fotografa lo stato della libertà di stampa in tutti i paesi del mondo, dall’Afghanistan allo Zimbabwe. Il sistema italiano é giudicato “partly free” come la Bolivia e la Mongolia. Un giudizio affrettato e impreciso? Forse, ma non é questo il punto . Il punto é su quali elementi una delle associazioni più autorevoli al mondo nella difesa dei diritti umani, fondata nel 1945 da Eleanor Roosvelt, reputi il nostro sistema non libero. Gli elementi sui quali Freedom House basa il suo giudizio sono obiettivamente sintomi di un sistema non sano : le iniziative della magistratura inquirente nei confronti di giornalisti, le interferenze politiche sulla linea editoriale degli organi di informazione, il potenziale controllo, da parte del Primo Ministro, di otto giornali nazionali e di sei dei sette network televisivi, l’assenza di norme efficaci per risolvere il conflitto di interessi del capo del governo e l’emanazioni di leggi del sistema radiotelevisivo che ne rafforzano il potere egemonico.

Il controllo dei mezzi di informazione da parte di chi detiene il potere é considerato, da chi ci guarda dal mondo, come un’anomalia per una democrazia forte e matura come quella italiana.

Il rispetto della professionalità e indipendenza degli operatori della comunicazione da parte di chi detiene il potere é, dunque, un punto cruciale.

Illuminanti, al proposito, sono i rapporti annuali 2004 e 2005 di Reporters sans frontières , l’associazione internazionale che da anni si batte per difendere la libertà di stampa; alcuni estratti sono riportati in chiusura di questo articolo.

Occorre una seria e forte mobilitazione dei fruitori dell’informazione, prima ancora che degli operatori della medesima, per sostenere l'attuazione del principio costituzionale previsto dall'articolo 21 che garantisce la libertà di espressione.

Organi di diffusione minore e alternativa – come i siti di controinformazione - trovano, su questo terreno, la migliore giustificazione alla loro esistenza.
Quale é il loro valore aggiunto rispetto ai media tradizionali?
Il primo elemento di differenza, rispetto alla comunicazione mediatica di massa, sta nel prodotto che confezionano, svincolato dall’obbligo di rincorrere la notizia-evento per privilegiare l'approfondimento.
Il secondo fattore risiede nella situazione di indipendenza, che permette spazi di libertà nella critica e la capacità di curare la completezza e la correttezza dell'informazione nonché di riuscire a parlare di cose che gli altri non affrontano.

L’ultimo, importate elemento di differenza rispetto alla comunicazione di massa é la proposta di letture alternative dei fenomeni sociali, basati su altri valori e nuove prospettive, con l’aspirazione di operare un cambiamento culturale della società.

Rapporto 2004 di Reporters sans frontières
Il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi, capo dell’esecutivo e padrone di un impero mediatico, non è ancora risolto e continua a rappresentare una minaccia per il pluralismo dell’informazione. Peraltro, la giustizia italiana ha moltiplicato le azioni giudiziarie contro i giornalisti e le perquisizioni di redazioni, mettendo in pericolo il principio della protezione delle fonti.

Silvio Berlusconi, che detiene, in quanto presidente del Consiglio, una capacità d’influenza considerevole sulla televisione pubblica italiana (RAI) tramite i componenti del suo Consiglio d’amministrazione, è anche proprietario della Mondadori, uno dei principali gruppi editoriali del paese, e di Mediaset, che raggruppa tre canali televisivi privati nazionali. L’anomalia italiana del conflitto tra gli interessi privati di Silvio Berlusconi e le sue funzioni governative ha sollevato, anche quest’anno, l’inquietudine dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e del Parlamento Europeo.

Se le critiche ripetute del presidente del Consiglio verso la stampa nel 2003 non hanno avuto le conseguenze paragonabili a quelle del 2002, con il licenziamento dei giornalisti più ostili al governo e delle ingerenze anticostituzionali nella gestione della RAI, il comportamento di Silvio Berlusconi non ha contribuito a risolvere la crisi istituzionale e di identità che attraversa il servizio pubblico.

Il disagio in seno alla professione è aumentato con due proposte di legge utili evidentemente agli interessi di Silvio Berlusconi. Il progetto di legge, che si presume possa risolvere il conflitto di interessi, non offre alcuna soluzione reale, in quanto permette al presidente del Consiglio di rimanere proprietario del suo impero mediatico a condizione che ne affidi la gestione a un terzo. Fatto eccezionale, Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica, ha rifiutato, il 15 dicembre, di firmare la legge “Gasparri”, votata dal Parlamento il 2 dicembre, e ha chiesto alle due Camere un nuovo esame del testo che contiene, secondo lui, degli elementi contrari alla Costituzione. L'obiettivo ufficiale della legge “Gasparri” era di preparare il passaggio alla televisione digitale terrestre, ma il testo permetteva anche il possesso di interessi in più settori mediatici e riformava sia i limiti antitrust che la composizione del consiglio di amministrazione della televisione pubblica RAI. Il progetto di legge eliminava il divieto fatto a una sola persona di detenere più di due canali nazionali. Silvio Berlusconi avrebbe potuto così conservare la proprietà dei suoi tre canali nazionali Italia1, Canale 5 e Retequattro. Si noti che la Corte Costituzionale, in nome del rispetto delle leggi sulla concorrenza, aveva preteso, il 20 novembre 2002, il passaggio su satellite del canale Retequattro a partire dal 1° gennaio 2004. Il testo permetteva anche ai proprietari di televisioni di acquisire la proprietà di quotidiani, e viceversa. Ma, nella pratica, la situazione finanziaria della stampa scritta non permette una tale reciprocità. [...]

La legge “Gasparri” riformava inoltre i limiti antitrust. Se il testo stabiliva che un proprietario non avrebbe potuto detenere più del 20% degli introiti della pubblicità, il fondamento del calcolo di questi introiti veniva considerevolmente aumentato; esso, infatti, comprendeva non solo gli spot televisivi, ma anche l’editoria, il cinema e la stampa. La televisione pubblica RAI e Mediaset si dividono il 93% degli investimenti pubblicitari della televisione, di cui il 63% per il gruppo Mediaset. La riforma prevedeva infine una privatizzazione progressiva e parziale della RAI, così come una modifica della composizione del suo Consiglio d’amministrazione. La privatizzazione della RAI avrebbe dovuto cominciare prima del 31 gennaio 2004, ma con la clausola che gli azionisti non potevano detenere più dell’1% delle partecipazioni, lasciando così il controllo al Ministero dell’Economia. Il Consiglio d’amministrazione del servizio pubblico sarebbe passato da cinque membri nominati dai presidenti del Senato e della Camera dei deputati, a nove membri di cui sette sarebbero stati nominati dalla Commissione parlamentare di vigilanza e due dal Ministero dell’Economia.

La risposta di Silvio Berlusconi al rinvio alle Camere del testo da parte del Capo dello Stato è stato immediato: il 23 dicembre, il presidente del Consiglio ha firmato un decreto legge che concede una proroga al suo canale Retequattro, che doveva passare su satellite prima della fine del 2003 con la conseguenza di una perdita importante del suo valore commerciale. Retequattro potrà conservare la sua rete fino al 30 aprile 2004, data entro la quale l’autorità delle telecomunicazioni dovrà prendere una nuova decisione.

Inoltre, la giustizia italiana ha ostacolato il lavoro dei giornalisti e messo in pericolo il principio della protezione delle fonti procedendo ad azioni giudiziarie contro alcuni giornalisti e a delle perquisizioni di redazioni, in particolare per “violazione del segreto istruttorio”. Infine, l’anno è stato marcato da un sensibile aumento del numero di violenze e di tentativi di intimidazione verso giornalisti che indagavano sul crimine organizzato.

Rapporto 2005 di Reporters sans frontières
Il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi resta un’anomalia unica in Europa. Ma nel 2004, è la giustizia ad essere responsabile della maggioranza degli attentati alla libertà di stampa, con delle condanne in carcere pronunciate contro alcuni giornalisti e un moltiplicarsi di attentati contro il segreto delle fonti.

Il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, che concentra nelle sue mani il potere politico e un impero mediatico, continua a minacciare l’indipendenza dei media. Malgrado diverse manovre volte a dare l’illusione di una volontà del governo di regolare questa questione, il problema non ha ancora trovato una soluzione. Il “Cavaliere”, contemporaneamente presidente del Consiglio e proprietario di tre canali privati nazionali così come del primo gruppo editoriale del paese, non ha esitato, per esempio, a fare votare una legge tagliata su misura per i suoi interessi privati. La legge “Gasparri” sulla riforma del sistema audiovisivo è stata definitivamente adottata il 29 aprile 2004. Autorizza il possesso di interessi in diversi settori mediali, riforma i limiti antitrust e la composizione del Consiglio di amministrazione della televisione pubblica RAI: tante disposizioni che servono con evidenza gli interessi del gruppo Mediaset, proprietà di Silvio Berlusconi. Altro esempio flagrante del conflitto d’interessi, il Senato ha impedito, con un decreto legge approvato il 28 gennaio, che Retequattro, il terzo canale di Silvio Berlusconi, fosse trasferito su satellite prima del 31 dicembre 2004, come esigeva la Corte costituzionale.

Le intromissioni dirette di Silvio Berlusconi nella vita dei media, come la messa al bando di giornalisti del servizio pubblico giudicati troppo critici nei suoi confronti, sono state tuttavia meno numerose nel 2004.

Quest'anno, è la giustizia italiana ad essere la responsabile delle principali violazioni della libertà di stampa.

Il Comitato dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, il Relatore speciale per la promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione, il Consiglio d’Europa o ancora l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) raccomandano la soppressione delle pene del carcere per i reati di stampa. Mentre queste istituzioni si sforzano di inculcare questi principi nel mondo, in particolare ai nuovi Stati membri dell’Unione Europea (UE) e ai candidati, uno dei paesi fondatori dell’UE ha condannato due giornalisti alla pena del carcere. La giustizia aveva già pronunciato delle pene alla prigione per diffamazione nel 2001 e nel 2002. In Italia, nessun giornalista è attualmente incarcerato.

 
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IL NATALE... CHE MAGIA!!!

Post n°877 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Queste feste stanno trascorrendo molto bene, come tutti gli anni come del resto. E' un periodo ottimo per prendere fiato dallo stress quotidiano, riflettere su molte cose, dedicarsi ai propri hobby, fare cose che non si fanno mai per mancanza di tempo (e di energie fisiche e mentali). Riprendere confidenza con il proprio io, visto che ci trascuriamo molto spesso in questa vita frenetica... E vi lascio con un bel pò di barzellette sul Natale... BUONA LETTURA!!!

Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi
viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è
rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l'esistenza
di renne volanti, che solo Babbo Natale ha visto.
Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo
Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu , Buddisti e Giudei, questo
riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni. Con una
media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di
locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia.
Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della
terra, assumendo che viaggi da Est verso Ovest. Questo porta ad un calcolo di
822,6 visite per secondo. Questo significa che, per ogni famiglia Cristiana con
almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:
1. trovare parcheggio (cosa questa semplice, dato che può parcheggiare sul
tetto e non ha problemi di divieti di sosta);
2. saltare giù dalla slitta;
3. scendere dal camino;
4. riempire le calze;
5. distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale;
6. mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione;
7. risalire dal camino;
8. saltare sulla slitta;
9. decollare per la successiva destinazione.
Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che sappiamo
essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di
1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale di 120 milioni di Km.
Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/sec, a
3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse
(la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84 Km/sec, e una
renna media a circa 30 Km/h.
Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento: assumendo che
ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso di circa 1 Kg), la
slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo Babbo Natale (notoriamente
sovrappeso).
Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150 Kg.
Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10 volte
tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne, ne serviranno
circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620
tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4 volte il peso della nave Queen
Elizabeth II. Sicuramente, 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040
Km/sec generano un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne
allo stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di renne
di testa assorbirà 14,3 quintilioni di Joule per secondo. In breve si
vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando
assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero team verrà vaporizzato entro
4,26 millesimi di secondo.
CONCLUSIONE: Babbo Natale c'era, ma ora è CREPATO!"

Pinocchio
parla con Babbo Natale:
- Pinocchio, ti piace l'animaletto che ti ho portato?
- Ma... Babbo Natale, ti avevo chiesto un cane...
- Cani non ce n'erano più!
- Potevi portarmi un gatto!
- Anche i gatti erano finiti...
- Va bene, ma il castoro proprio non lo voglio!

Due bionde vanno in un bosco per cercare un albero di Natale.
Dopo due ore di intense ricerche una dice all'altra:
- Ora basta, il prossimo albero che vediamo lo prendiamo, che abbia le palle o
no.

Poco prima
di Natale nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella
cassetta una lettera con la scritta "Per Babbo Natale". Decidono di
aprirla e di leggerla:
"Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei
chiederti un regalo. La mia famiglia e' povera, percio' invece di giocattoli ti
chiedo di inviarmi mille euro, cosi' anche noi possiamo passare le Feste con
gioia".
Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra
di 500 euro, la spediscono all'indirizzo del povero bambino.
L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli
impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale". La aprono e
leggono:
"Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l'anno scorso.
Vorrei chiederti lo stesso regalo, mille euro. Grazie per aver esaudito il mio
desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile,
perche' l'altra volta quei ladri delle poste m'hanno fregato 500 euro!".

Due bimbi
parlano:
- Io per Natale mi sono fatto regalare una console di videogiochi e tu?
L'altro:
- Io una scatola di Tampax...
- E che cosa sono?
- Non lo so, ma so che si può giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare
tante altre cose...

Che cosa fa babbo natale in un campo di calcio?
Dona..doni !!

Siamo verso
Natale, e il figlio di un pastore sardo vorrebbe ricevere un regalo. Prende
carta e penna e si mette a scrivere la letterina per Babbo Natale.
"Carro Babbo Nattale. Per il ggiorno della tua festa, vorrei riccevvere
una biccicletta rrossa".
Arriva la mattina di Natale, il bambino va a vedere sotto l'albero e non trova
nulla. Un po' perplesso, si rimette al tavolo a scrivere un'altra letterina:
"Carra Beffana. Per il ggiorno della tua festa, vorrei riccevvere una
biccicletta rrossa".
Arriva anche il giorno dell'Epifania, ma la bicicletta rossa non arriva. Allora
guardandosi intorno, il bambino osserva il presepe, prende la statuina del
bambin Gesu', se la mette in tasca e si rimette al tavolo a scrivere un'altra
letterina:
"Carra Maddonna. Se vvuoi rivvedderre ttuo ffiglio...".

Cosa
fanno sotto l'albero di Natale il Re di Spagna e la Regina d'Inghilterra?
I regali!

La maestra vuol fare un gioco con i suoi allievi:
"Allora, ditemi il nome di una cosa rotonda e pelosa".
Luigino alza la mano e dice:
"La pesca, signora maestra!".
"Bravo Luigino!".
Maria alza anch'essa la mano e dice:
"Il kiwi".
Poi si alza Pierino e dice:
"Le palle di Natale!".
La maestra lo guarda stupita e dice:
"Ma Pierino! Le palle di Natale sono rotonde, ma non hanno dei
peli!".
E Pierino rivolgendosi al suo compagno di banco:
"Dai, Natale, togliti i pantaloni e mostra le palle alla signora
maestra!!!"


PS: Nell'immagine capirete perchè quest'anno ci sono stati così pochi regali...

 
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Post n°876 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Lo strappo dei "Sioux": Non siamo più cittadini USA


La tribù dei Lakota straccia i Trattati firmati 150 anni fa con gli Stati Uniti: «Violati»

WASHINGTON
- Gli indiani Lakota, una delle tribù Sioux più leggendarie che ha dato
alla storia figure come Toro Seduto e Cavallo Pazzo, hanno stracciato i
Trattati firmati dai loro antenati con gli Stati Uniti più di 150 anni
fa. Lo hanno annunciato ieri alcuni rappresentanti della tribù.

NUOVI PASSAPORTI
- «Non siamo più cittadini degli Stati Uniti d'America e tutti coloro
che vivono nelle regioni dei cinque Stati su cui si estende il nostro
territorio sono liberi di unirsi a noi» ha dichiarato Russel Means, uno
dei più famosi attivisti indiani dei diritti umani, in una conferenza
stampa a Washington. Il rappresentante dei Sioux ha precisato che
passaporti e patenti saranno consegnati a tutti gli abitanti del
territorio che rinunceranno alla loro cittadinanza statunitense. Una
delegazione di responsabili Lakota ha indicato in un messaggio
indirizzato al Dipartimento di Stato che la nazione Sioux si ritira
unilateralmente dai Trattati conclusi col governo federale americano,
alcuni dei quali vecchi di oltre 150 anni.

«PAROLE SENZA VALORE»
- Tali Trattati sono «parole senza valore su carta senza valore» e
«sono stati violati a più riprese per privarci della nostra cultura e
delle nostre usanze e per rubare la nostra terra», hanno affermato i
rappresentanti della tribù. «Abbiamo sottoscritto 33 trattati con gli
Stati Uniti che non sono stati rispettati», ha dichiarato Phyllis
Young, una militante della causa dei nativi americani che ha
contribuito a organizzare nel 1977 la prima conferenza internazionale
sui diritti degli indiani.

MISSIONE DIPLOMATICA
- Alcuni capi Lakota si sono recati in delegazione presso le ambasciate
di Bolivia, Cile, Sudafrica e Venezuela e intendono intraprendere una
missione diplomatica in diversi Paesi nel corso dei prossimi mesi,
secondo quanto hanno annunciato. Il territorio Lakota si situa nel
nordovest degli Stati Uniti e comprende regioni del Nebraska, del
Dakota del Sud e del Dakota del Nord, del Montana e del Wyoming. I
Lakota sono stati la sola tribù a infliggere una sconfitta all’esercito
americano. Una delle loro figure leggendarie, Cavallo Pazzo è passato
alla storia per aver sconfitto il generale Custer nella battaglia di
Little Bighorn nel 1876 nel Montana.
 

Per maggiori informazioni visitate lo splendico blog:
Vedi anche:
http://blog.libero.it/HUNKAPIenglish/

http://blog.libero.it/HUNKAPI/


http://www.corriere.it/esteri/
http://newscontrol.repubblica.it/

NOTE DELLO STERMINATORE: Oggi faccio uno strappo alla regola e pubblico ancora un'altro post, di solito ne pubblico un pò alla volta per permettere a tutti di leggere e commentare, però questa è una notizia che non poteva aspettare oltre, perchè merita tutta la nostra attenzione. A voi la parola, visitatori...
 
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LA TV E LA MODA

Post n°875 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

La tv e la moda. Sono due sinonimi oramai. Accendi la Tv (di solito nelle ore di maggior audience) e trovi le sfilate di notizie proposte dai direttori d'orchestra. Ora sta andando di moda parlare di morti del lavoro, il mese scorso il caso Meredith, e via discorrendo. Ma quando la sfilata finisce, che cosa ti rimane? Solo quello che i vari tg ti hanno proposto, ciò che può andare bene sia ai potenti, sia per tenere quieto il telespettatore. Ma come tutti i capi di moda, quando passa un pò di tempo, la notizia sparisce e cala il silenzio assoluto. Però se cambi canale (e orario di visione, per esempio la mattina o la sera tardi) vedi che ci sono altre sfilate di notizie, meno esaltate e non pubblicizzate, e trovi che comunque in qualche modo si continua a parlare di notizie non più citate oramai dai tg telecomandati dei grandi artisti dell'informazione. Nelle sfilate delle ore di maggiore audience cosa senti? I politici che litigano, qualche notizia di economia, quando c'è lo sport, e quando si ricordano, ma solo a scopo decorativo, delle notizie sul sociale. Spegni la tv e la riaccendi la sera tardi, che cosa trovi? Ovviamente i grandi artisti dell'informazione occupano i canali più visti (vedi Porta a Porta e Matrix) però se qualche volta RaiTre si ricorda di essere la tv più "sociale", ti propone sfilate di notizie che mostrano davvero qualcosa di interessante, peccato solo che a quell'ora i telespettatori si contano sulle punte delle dita. Perchè certe notizie non le propongono prima o dopo i tg? Semplice: i grandi artisti dell'informazione (alias leccaculi dei potenti) propongono reality show, programmi da salotto adatti ai bambini quando vogliono sentire la ninnananna per fare il pisolino pomeridiano. Il loro prodotto, dietro approvazione dei grandi del settore, deve essere quanto più pubblicizzato, per incrementare la loro fama, e per far ciò cosa c'è di meglio che farlo nelle ore di maggior ascolto? La sera il copione si ripete. Dopo le solite sfilate di notizie-fotocopia di 8 ore prima, arriva cosa? Un programma che denuncia le ingiustizie sociali? Ma no, i potenti non lo permetterebbero mai, e quindi si da al via alle sfilate di Affari Tuoi e di Striscia la Notizia (due buffoni in studio e qualcun'altro in giro a recapitare pupazzi dipinti alla meglio maniera di giallo oro, facendo credere di far qualcosa per il sociale) e cosa propongono? Dopo qualche caso di truffa già scoperto e messo sotto processo precentemente dalle forze dell'ordine, giusto per fare audience, dopo qualche spettegolezzo al primo che li capita a tiro, ecco che arrivano i personaggi! Quelli travestiti da personaggi famosi per fare "satira" che farebbe ridere le oche per quanto sono buffoni. Sono niente rispetto alla satira, quella vera, proposta dal Benigni o dal Luttazzi. E le sfilate serie e intelligenti? Solo per non cadere nel reato di censura, permettono il giovedi a Santoro di mandare in onda Annozero, guarda caso il programma più visto della serata, e questo capita ogni giovedi. Quindi la gente ha voglia di programmi di questo tipo, e gli stilisti dell'informazione come rispondono a questa richiesta del mercato? Mandando film pescati qua e la nel mondo e telenovele anni 60 circa statunitensi... MA VAFFANCULO VA!!! e ciò che mi viene da dire a quei signori che gestiscono il teatrino delle informazioni. Voi direte: e Report? Quello sì che è un programma serio. E lo fanno in prima serata. Io dico che lo mandano in onda solo per evitare il reato di censura, e lo mandano la domenica sera, quando la gente sta fuori tutta la giornata, e quando torna a casa è stanca e il giorno dopo gli aspetta il ritorno alle loro mansioni giornaliere. Facendo la somma di questi due fattori, si evince che i telespettatori non sono tanti, a dispetto della messa in onda in prima serata. Si sa, sono stilisti, e come tali organizzano le sfilate per far sì che quelle serie e interessanti vadano in onda quando più li conviene (ai poteri forti ovviamente). Dopo ciò vi dico ciò che ho visto ieri sera e stamattina. Ieri sera ho visto un programma su RaiTre dove parlavano principalmente di Second Life, la realtà virtuale nata su internet. In particolare raccontavano la situazione giapponese, dove il 30% dei giovani si chiude in se stesso e non ha più contatti con la società, perchè non le piace e non ne vuole entrare a far parte. In Europa e Stati Uniti i giovani si rifugiano nel fumo e nel bere, oltre alle droghe di ogni tipo. In Giappone invece la realtà e diversa, ma le cause sono le stesse. La paura di non riuscire, il disgusto che hanno verso la società, sempre meno interessata e impegnata ai sentimenti e alla propria vita personale, scandita com'è dalla quotidianità, fatta di stress e di ritmi incessanti. Stiamo perdendo i valori su cui abbiamo campato per milioni di anni, ma dove andremo a finire in questo modo? Io che sono pessimista, penso che sempre i poteri forti abbiamo voluto diffondere dappertutto l'uso del bere, del fumare e di drogarsi, cose che prima della seconda guerra mondiale non esistevano. Perchè ciò? Perchè sanno bene che dai giovani possono arrivare delle novità e delle idee rivoluzionarie, e questi ingredienti servono per permettere loro di sfogarsi in altro modo, lasciando stare i potenti. Se ci pensate alla fine l'importante e che nessuno li tocchi, e per far ciò ricorrono a tutti gli espendienti possibili e immaginabili,e questo è stato messo in atto tempo fa, e i giovani ci sono caduti come degli allocchi. Stamattina accendo la Tv e vedo che su RaiDue fanno un programma che si chiama "Un mondo a colori" dove parlavano del lavoro nero, portando il caso dei mercati generali di Milano. Lì tutti sono a nero, vengono sfruttati e non hanno nessun diritto coloro che lavorano lì, quasi tutti extracomunitari. Controlli ce ne sono pochi e non efficaci, ed ecco raccontata la storia di un'altra ingiustizia. Ma a che ora fanno certi programmi? Ovviamente quando tutti sono al lovoro, a scuola, all'università, in giro. In casa infatti c'è poca gente a quell'ora. Questa si chiama censura mascherata. Perchè non propongono certi programmi nelle ore di maggior ascolto? Ovviamente per non urtare gli interessi dei potenti e degli sfruttatori di gente innocente che cerca solo di guadagnarsi il pane per vivere. E qui torniamo al teatrino delle sfilate delle notizie, che vengono servite in base all'audience. Più telespettatori ci sono e più presentano "prodotti", così li chiamano, per tenerli occupati con notizie create e servite dai potenti. Mentre nelle sfilate di periferia, fuori dai grandi riflettori, ci sono altri stilisti, quelli che cercano di rivolgersi direttamente alla gente, e quei pochi che le seguono vedono e sentono cose completamente diferrenti, e che rispecchiano veramente la realtà, da ciò che propongono nei grandi format. Si sa, è la moda. Va e viene. Quando qualcosa diventa antiquato e vecchio, viene tolto di mezzo, sparisce, e non lo si vede più. Questa si chiama TV SPAZZATURA, e io a questi stilisti dico solo una parola: VAFFANCULO!!! VAFFANCULO A VOI E ALLE VOSTRE SFILATE!!!

Signori, questa si chiama censura mascherata. E non aggiungo altro. Ora sta a voi lettori leggere, capire e commentare tutto ciò. A voi la parola, senza censure ovviamente...

PS: La foto simboleggia lo schifo che emette la tv...

 
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Post N° 874

Post n°874 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

La decadenza italiana

In Italia l'impressione che il paese sia in una fase di
decadenza è sempre più diffusa. L'ultima conferma è
arrivata dai dati Eurostat, secondo i quali nel 2006 la
Spagna ha superato il Bel Paese in termini di prodotto
interno lordo pro capite. Ma la crisi è molto più complessa
di quanto dicano i numeri. Oggi la società italiana sta
vivendo una malinconica fase di invecchiamento: nel paese
mancano grandi progetti collettivi e trionfa l'egoismo
sociale.

Clarín, Argentina [in spagnolo]

http://www.clarin.com:80/diario/2007/12/19/elmundo/i-03802.htm

 
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SCUOLA: A CHI VA IL CARBONE?

Post n°873 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

I REGALI DI NATALE DEL MINISTRO FIORONI
di Fabiana Stefanoni*


Corsi di recupero per gli studenti che saltano per "mancanza di fondi", aule fatiscenti, sale professori inagibili, ore di lavoro straordinario non retribuite, supplenze pagate con mesi e mesi di ritardo, aule affollatissime e ingestibili (fino a 33 alunni) con studenti immigrati per i quali non sono previsti percorsi di integrazione e inserimento (per la solita mancanza di fondi): sono solo alcune delle perle quotidiane che riserva la scuola pubblica in Italia.
E il ministro Fioroni che fa? Risolve l'emergenza regalando soldi alle scuole private confessionali; quelle che piacciono tanto al Vaticano (anche perché sono fonte di consistenti guadagni), dove le rette mensili pagate da ogni singolo studente sorpassano di un bel po' lo stipendio dei professori. Il cattolicissimo ministro di centrosinistra, infatti, ha promesso in un disegno di legge un incremento dei finanziamenti pubblici alle scuole private cattoliche: 51 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 100 milioni di euro già stanziati dalla vecchia Finanziaria. Non solo: un regolamento allo studio del ministero dell'Istruzione intende elargire regali anche agli istituti non paritari (i cosiddetti diplomifici), che per la prima volta potranno godere di finanziamenti pubblici. Per quest'anno, i regali infiocchettati vanno solo sotto l'albero dei privati: alle scuole pubbliche resta solo il carbone.
Specchietti per le allodole...
I sindacati concertativi hanno sbandierato come "grande conquista" il recente rinnovo del contratto degli insegnanti. All'indomani della firma (il contratto è stato siglato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals), i quotidiani hanno celebrato i "cospicui" 140 euro di aumento per gli insegnanti, omettendo di precisare che i 140 euro sono lordi e che, soprattutto, andranno solo agli insegnanti delle superiori con almeno 35 anni di servizio. Per la gran parte dei precari, per fare un esempio, l'aumento consisterà in poco più di 50 euro al mese. Inoltre, per il personale Ata (tecnico-amministrativo), l'aumento sarà addirittura inferiore (come si trattasse di lavoratori di serie B). Ciliegina sulla torta, gli arretrati verranno pagati molto meno del dovuto e solo a partire da febbraio 2008, cioè con quasi 25 mesi di ritardo!
In cambio di poche briciole, i lavoratori della scuola hanno già ricevuto da tempo, ben prima delle feste, qualche regalo poco gradito. Anzitutto, sull'onda della campagna contro gli insegnanti "fannulloni", il ministro ha pensato di delegare maggiori poteri al coordinatore didattico (quello che una volta era il preside e che oggi è il manager che gestisce l'azienda e i rapporti coi clienti...), che ora potrà decidere di sospendere, a sua discrezione, un insegnante senza nemmeno consultare il collegio docenti.
Le scuole italiane sembrano sempre più piccole aziende (fatiscenti): i fondi d'istituto vengono gestiti dal coordinatore didattico (e dall'eventuale staff di docenti "privilegiati") in modo discrezionale, senza nessun vincolo didattico. Tra l'altro, il decreto Bersani ha trasformato gli istituti in fondazioni, con la conseguente possibilità di ricevere fondi dalle aziende locali, dalle banche, da Confindustria: in molti istituti questo si traduce nella moltiplicazione di stages nelle industrie della zona: di fatto, lavoro non pagato che gli studenti sono tenuti a svolgere per acquisire "crediti", con la conseguente ingerenza delle imprese nei percorsi didattici.
...e trappole per i precari
Ma i regali più sgraditi sono arrivati, in questi giorni prenatalizi, ai lavoratori precari, le cui sorti sono state aggravate dal taglio di quasi 50 mila cattedre (taglio previsto dalla vecchia Finanziaria e dalla nuova), per un risparmio per il governo di 4 miliardi di euro in 4 anni.
Ormai il precariato nella scuola è un fatto strutturale: in molte classi di concorso l'età media dell'assunzione in ruolo oscilla tra i 45 e i 50 anni (e non si dice per dire, è proprio così!). Per molti lavoratori significa l'impossibilità di costruire una famiglia, di fare qualsivoglia programma di vita: ogni anno, a fine agosto, come al mercato delle vacche, centinaia di migliaia di insegnanti precari attendono di sapere se e dove potranno prendere servizio nei quattro giorni successivi, dove dovranno trascinare figli, mogli e mariti, dove dovranno mettersi a cercare l'ennesimo affitto nell'ennesimo paesino.
Chi, poi, come tanti insegnanti, è rimasto escluso dalle cosiddette graduatorie a esaurimento (perché privi di un'abilitazione, che negli ultimi anni si poteva conseguire solo nelle costosissime Siss a numero chiuso e a frequenza obbligatoria), deve aspettare le chiamate degli istituti, che pagano con mesi di ritardo. Sono proprio questi lavoratori quelli che hanno ricevuto in questi giorni, i sacchi di carbone: con più di cinque mesi di ritardo, le graduatorie d'istituto sono state aggiornate. Tanti precari si sono trovati improvvisamente senza lavoro, o hanno viste decurtate le ore di supplenza, o si sono ritrovati catapultati in una scuola dall'altra parte della provincia. Per gli studenti, questo significa rottura della continuità didattica, con cambi improvvisi di docenti a quadrimestre inoltrato. Scandaloso è poi il fatto che, per mere esigenze di far cassa, siano state mantenute in vita, per l'anno a venire, le Siss, senza alcuna certezza circa l'utilità del diploma: le graduatorie provinciali (quelle per gli abilitati) sono state chiuse, quindi non si capisce a cosa possa servire frequentare un costosissimo corso abilitante: molti precari si sono iscritti solo per mancanza di alternative.
E' ora di dire basta!
E' ora di porre fine al massacro della scuola pubblica! Occorre costruire una grande mobilitazione di tutti i lavoratori della scuola e degli studenti per rivendicare:
- assunzione a tempo indeterminato dei precari e del personale Ata;
- aumenti salariali reali, riduzione del numero di alunni per classe e pagamento integrale di tutti gli arretrati;
- no ai finanziamenti pubblici alle scuole private;
- no al protocollo del 23 luglio che taglia le pensioni e rende permanente la precarietà;
- introduzione di percorsi di inserimento e sostegno per gli studenti figli di immigrati;
- abolizione dell'ora di religione, da sostituire con un'ora di educazione sessuale;
- maggiori finanziamenti alla scuola pubblica, no ai tagli previsti in Finanziaria;
- per una scuola aperta a tutti, laica e di vera qualità.
*Cub Scuola Emilia Romagna

NOTE DELLO STERMINATORE: Questa è l'attuale situazione della scuola pubblica italiana. Io dico ai politici: NON VI HO ELETTO PER SFASCIARE LA SCUOLA PUBBLICA, ANZI PER RAFFORZARLA COME SI DEVE! VERGOGNATEVI!
Ps: personalmente non sono d'accordo con l'eliminazione dell'ora di religione, perchè per quanto mi riguarda ho avuto professori che parlavano dei problemi della società, cercando di far aprire ai giovani gli occhi su problemi derivanti da loro usanze e comportamenti.
AH, SE CI FOSSE ANCORA IL CHE...

 
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PRIMA PRECARI, POI LICENZIATI E ORA DISOCCUPATI

Post n°872 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

 





Siamo un comitato di ex
lavoratori di una società del gruppo COS, licenziati nel febbraio 2006 al
termine di una vicenda grottesca
Per diversi anni abbiamo prestato
la nostra attività lavorativa presso Aci Informatica e nei locali del Pra di
Roma, per conto di altre società : ci occupavamo dell’assistenza alle delegazioni
Aci e ai Pra di tutta Italia. Nel 2004 Aci Informatica ha deciso di
‘esternalizzare’ definitivamente quel servizio e ha indetto una gara pubblica
di appalto includendo come requisito l’obbligo da parte della società
vincitrice di assumere a tempo indeterminato le 42 unità che già facevano parte
del servizio di assistenza; clausola questa che ci avrebbe dovuto garantire la
possibilità di mantenere un posto di lavoro “sicuro” all’interno di una
importante azienda del settore in cui operavamo. Ad aggiudicarsi la gara di
appalto fu il gruppo COS facente capo all’imprenditore A. Tripi che,
rispettando così la suddetta clausola di salvaguardia del personale, ci ha
assunto in data 23\12\2004 con contratto a tempo indeterminato. Per
l’assunzione venne utilizzata una società del gruppo, tale XCOS, che si sarebbe
poi rivelata essere un contenitore vuoto
più che una società vera e propria, visto ad esempio anche il fatto che al
momento dell’assunzione non aveva al suo interno nessun dipendente. Nonostante
molti dubbi, dovuti proprio al fatto che saremmo stati assunti attraverso una
Srl sconosciuta e non direttamente dalla società ‘mandante’, firmammo tutti il
contratto propostoci. Ma con il senno di poi possiamo dire che quei dubbi erano
più che fondati perchè, guarda caso, dopo appena 11 mesi la COS risolse l’appalto con Aci, mise in
liquidazione la società XCOS e avviò contemporaneamente le procedure di licenziamento
collettivo dei dipendenti: alla faccia della clausola di salvaguardia del
personale! La motivazione ufficiale data dall’azienda fu che la commessa non
consentiva alla stessa azienda margini di guadagno accettabili. La nostra
indignazione nasce innanzitutto da questo fatto: il gruppo COS vanta più di
10.000 dipendenti, continua a vincere gare pubbliche d’appalto fatturando utili
per centinaia di milioni di euro l’anno, e presto entrerà anche in borsa: ecco,
quello che noi ci chiediamo è come sia possibile per un gruppo di queste
dimensioni assumere e licenziare in meno
di un anno, seppur attraverso una società mandataria, 40 persone senza colpo
ferire. Troviamo scandaloso che nel nostro paese possa accadere una cosa del
genere. Tutto questo per noi ha significato vedersi togliere da un giorno
all’altro quel lavoro che per molti dopo anni di precariato era diventato
“stabile” (per altri di noi già lo era)
e trovarsi costretti a ripartire da zero, nemmeno da precari, ma da
disoccupati: e, forse non sarà un caso, quel lavoro adesso è di nuovo svolto da
lavoratori atipici. In questi tempi in cui si parla molto di stabilizzazioni
dei precari a noi è stato riservato il trattamento inverso: la precarizzazione
degli stabilizzati…
Noi ovviamente abbiamo impugnato
il licenziamento e presentato ricorso legale: naturalmente, conoscendo i tempi
che occorrono per avere l’esito finale di una vertenza abbiamo subito
cominciato la ricerca di una nuova occupazione.
Ma la nostra recente esperienza
con i centri per l’impiego serve a dimostrare come ormai esista una invisibile
linea di demarcazione che separa il privilegio dal diritto.
Provate voi ad andare in un
centro per l’impiego o in un COL di Roma: vi renderete conto di come il lavoro
lì non si trovi; tanti consigli inutili, questo sì, ma nulla che possa portare
ad un’assunzione vera e propria.
Per noi a questo punto non si
tratta più solo di trovare un nuovo posto “fisso”, “garantito”, ma anche e
soprattutto di trovare un nuovo posto nella società: perché ormai ci siamo resi
conto che quel licenziamento ha per noi generato di fatto un’estromissione
definitiva dalla società stessa.
La nostra lotta
continua, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, per la reintegrazione
in Aci Informatica.
Facciamo appello a tutti
i lavoratori e lavoratrici, ai comitati di lotta, al sindacalismo di classe, perché
sostengano la nostra vertenza.

CONTRO LA LEGGE
30, CONTRO LA LEGGE SUL WELFARE
per IL DIRITTO AL LAVORO STABILE E AD UN SALARIO DECENTE
Comitato Ex lavoratori XCOS



 



 

 
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A OSTUNI NEVICA!!!

Post n°871 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Tag: Ostuni
Foto di sterminatore1986

Ciao a tutti!!! Per tutti voi c'è una bellissima sorpresa... Stanotte nella mia amata Ostuni c'è stata una bufera di neve!!! E' alta fino a mezzo metro della città vecchia!!! Stamattina sono riuscito ad andare nella città vecchia a scattare qualche foto... E vi assicuro che sono spettacolari!!! Purtroppo il browser mi sta dando troppi problemi se le inserisco, mi segna errore e chiude sempre internet, e sono costretto a non metterle. Se qualcuno desidera vederle, e meglio che me le chieda via e-mail.
Ciao a tutti, a presto...........................................................................................................

 
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TEST PERSONALE

Post n°870 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Continuo la catena trovata nel blog della mia amica latinoamericana!

Chi o
che cosa ti ha spinto a creare un blog?

Bè, innanzitutto mi sentivo incazzato col il mondo, vedevo e sentivo così tante ingiustizie che volevo trovare un modo per sfogare tutta questa mia rabbia, e il blog mi ha dato l'imput giusto per far ciò! E poi ero in un periodo non bello, visto che stavo per lasciarmi con una mia ex e stavo proprio giù.


Il mio
primo post.

Il mio primo post è? Ora di preciso non ricordo cosa scrissi, però non lasciai trasparire niente, visto che era ancora troppo presto, e scrissi credo una semplice presentazione e soprattutto tanta curiosità per quella nuova realtà, visto che non avevo mai sentito parlare prima di allora dell'esistenza dei diari virtuali, alias "blog".

Il post di cui ti vergogni di
più
Assolutamente nessuno! Vado fierissimo del mio blog e di ogni post che ho scritto, non rinnego mai niente di ciò che dico o scrivo

Il post
di cui sei più fiero.

L'ho detto prima, vado fierissimo di ogni mio post che ho scritto, o non ne scelgo nessuno o li scelgo tutti. Non ci sono vie di mezzo

Ecco fatto! Ora anch'io l'ho fatto questo test e invito tutti a farlo! Un saluto in particolare a latinoamericana che è stata gentilissima nel farmi leggere prima e poi farlo fare a me il test. CIAO COMPAGNA!!!
Ciao a tutti gli altri ovviamente, a presto.................................................................................

PS: Guardate attentamente la foto... Non vi sembra di vedere una faccina sorridente? Il bello e che è tutto naturale, non c'è niente che ha a che fare con noi essere umani... LA NATURA VINCE SEMPRE!!!

 
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DISINFORMAZIONE TELEVISIVA

Post n°869 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Ieri sera per puro caso mi sono ritrovato a vedere un servizio di un programma berlusconiano (ossia Striscia la notizia) dove parlavano dello sciopero degli autotrasportatori. Sapete su che cosa si sono impuntati? Sulle ragioni dei protestanti? Ma no, ma quando mai... Hanno parlato delle gomme sgonfiate ai camion per non farli circolare, episodi limitati e circoscritti in pochi casi. Eppure la faccenda l'hanno fatta passare per un episodio generalizzato, e poi, quando hanno detto che hanno sentito anche gli scioperanti convinti, hanno mostrato solo l'intervista di uno con la faccia imbronciata che negava le forature dei camion chiedendo al giornalista dov'erano successe queste cose, perchè lui non aveva visto niente. Inoltre hanno mostrato anche in diretta uno sgonfiamento delle ruote di un camion prima di far vedere quell'intervista. Ora ditevi voi se questa è o non è disinformazione allo stato puro. FANNO TUTTI SCHIFO I GIORNALISTI IN TV! Come se le cattive visioni non fossero finite, stamattina ai vari tg sento dire che il prezzo della frutta e della verdura e, in misura minore in altri settori, è aumentato in alcuni casi addirittura del 750%!!! Ma siamo matti? Ma allora non hanno capito proprio niente! LA GENTE NON HA PIU' SOLDI, MA QUANDO LO CAPIRANNO CIO'? Cara gente, questi sono gli speculatori, appena riescono ad appigliarsi a qualche scusa, aumentano a dismisura il prezzo, senza alcuna giustificazione... Ma è possibile che la frutta sii aumentata in media del 200-300%? Faccio una richiesta a tutti coloro che verranno qui: non comprate più frutta e verdura finche i prezzi non torneranno quelli di prima, che erano già abbastanza alti. Spero che mi ascoltiate e che seguiate il mio consiglio.
Ciao a tutti a presto.........................

 
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Post n°868 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Non trattenerti

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
(Madre Teresa di Calcutta)

NOTE DELLO STERMINATORE: Ogni tanto è giusto che pubblichi qualcosa di leggero e soprattutto molto educante e profondo per le coscienze di tutti noi.

 
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NUCLEARE=TERRORISMO AMBIENTALE

Sito denuclearizzato

 

LA MAGIA DEL NATALE!!!

CAMPAGNE DI BOICOTTAGGIO

- NESTLE'
- COCA COLA
- RETE 4
- MCDONALD'S
- NIKE
- OGM
- FERRARI
- ISRAELE
- MONDADORI

 

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