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ANGOLO DELLO STERMINATORE

ULTIMA FRASE DELLO STERMINATORE

Niente che possa essere fatto con la volontà umana è utopico

VECCHIE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore odia essere aiutato dagli alleati, vuole essere sempre da solo sul campo

Lo sterminatore o e testa o e croce: non conosce le vie di mezzo

NUOVE FRASI DELLO STERMINATORE

Lo sterminatore è sempre in prima linea nel mediare tra due parti, ma guai a loro se non trovano un accordo...

Bisogna essere duri senza perdere mai la tenerezza (Ernesto Che Guevara)

Questa frase dell'indimentacabile Che Guevara l'ho presa a modello x il mio stile di vita... Duro e determinato nell'affrontare le varie prove della vita, ma senza dimenticare la tenerezza che rende chiunque una brava persona (se non bleffa...), e solo con chi se lo merita esco la tenerezza, occhio quindi a non farmi saltare qualche nervo di troppo...

La verità è sempre rivoluzionaria!

 

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in questo blog voglio che tutte le più elementari forme di libertà (di parola, di pensiero, di respirare anche...) vengano rispettate!!!

 

 

Progetto Comunista

Post n°847 pubblicato il 05 Settembre 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

RIFONDARE L'OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI

Cari compagni, care compagne, potete leggere qui sotto un volantino che sintetizza le posizioni di PC Rol sulla fase politica e sulla costruzione del nuovo partito.
Il volantino può essere utilmente riprodotto e diffuso nelle diverse città.
 
Da domani, invece, riprenderemo il regolare invio delle nostre circolari, sospeso per la fase estiva: con articoli di approfondimento sui temi di queste settimane: la Finanziaria, la nuova missione imperialista in Libano, ecc.
 
Buona lettura, saluti comunisti,
 
Francesco Ricci
 

PER COSTRUIRE L'OPPOSIZIONE DI CLASSE
AL NUOVO GOVERNO DEI PADRONI
 
PER UNA VERA ALTERNATIVA ANTICAPITALISTA
 
ADERISCI ALLA COSTITUENTE DI UN NUOVO PARTITO COMUNISTA
 

LE GUERRE INTERNE ED ESTERNE DEL GOVERNO PRODI
E' nato da pochi mesi ma sta già mostrando la sua natura di classe: il governo Prodi è il governo voluto da Confindustria e per l'autunno Padoa Schioppa (uno degli artefici di Maastricht) sta preparando una finanziaria "lacrime e sangue" di 30 miliardi di euro. Serve per far ricadere i costi della crisi del capitalismo sui lavoratori: con tagli alla Sanità e ai Servizi sociali, alle pensioni, alla Scuola. 
Mentre il ministro dell'Economia prepara la guerra interna contro le classi subalterne, i suoi colleghi D'Alema e Parisi rinnovano la missione in Afghanistan (dove centinaia di abitanti continuano a morire sotto i bombardamenti dei "liberatori" occidentali) e inviano navi militari, aerei da guerra e migliaia di militari in Libano: ovviamente per "garantire la pace". La loro pace: che significa il disarmo di Hezbollah e del popolo palestinese e la protezione di Israele, l'avamposto che gli imperialismi statunitense ed europeo utilizzano per garantirsi il controllo di una regione cruciale per le sue ricchezze naturali (petrolio, ecc.).
Ma il governo si sta dando da fare anche su altri terreni, sempre per garantire al meglio i profitti. Il ministro del Lavoro (Damiano) garantisce l'intoccabilità sostanziale della Legge 30 e di quell'insieme di misure che garantiscono ai padroni mano d'opera flessibile e ricattabile. Il ministro Di Pietro presidia il progetto della Tav in Val di Susa: altra fonte di enormi profitti (e di devastazione ambientale).
Per quanto concerne invece lo "sviluppo", è previsto un regalo di 10 miliardi alle imprese attraverso il taglio del cosiddetto "cuneo fiscale", cioè i contributi che le stesse pagano in percentuale su quanto devono ai lavoratori.
 
LA DERIVA GOVERNISTA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
E Rifondazione Comunista? Il suo ingresso in questo governo è stato positivamente salutato dalle grandi famiglie del capitalismo italiano e dalla loro stampa. A Rifondazione affidano il ruolo di garante della "pace sociale", deve cioè tentare di frenare ogni lotta dei giovani, dei lavoratori, dei movimenti, offrendo illusioni su un "condizionamento a sinistra" del governo, sulla conciliabilità degli interessi dei padroni e di quelli (opposti) dei lavoratori, di sfruttatori e sfruttati.
Ill suo ex segretario, Bertinotti, rapidamente indossati gli abiti di presidente della Camera, si è specializzato nel baciare bandiere e bare di militari della Patria colpiti a morte da qualche barbaro irakeno incapace di stare fermo ad aspettare il sibilo del messaggio di pace che colpisce. Mentre i suoi ministri e sotto-ministri continuano a reclamare una politica "equa" mentre votano ogni misura del governo.
E a livello periferico, cosa succede nel Prc? I gruppi dirigenti delle Federazioni sono stati rapidamente sostituiti da battaglioni di assessori; ogni attività dei circoli è scomparsa. I militanti che per anni si sono sacrificati per costruire il partito, al momento non servono ai progetti burocratici del gruppo dirigente.
 
SERVE UN'OPPOSIZIONE PER DIFENDERCI DALL'ATTACCO DEL GOVERNO
Al feroce attacco contro i lavoratori che il governo sta preparando bisogna allora dare una risposta diversa: non i consigli a Prodi e alla borghesia su come fare meglio un lavoro che sanno fare benissimo (rapinare i lavoratori) ma una risposta di lotta di classe. Una risposta che indichi una alternativa radicale.
Progetto Comunista - Rol (la sinistra che ha scisso con Rifondazione) si rivolge allora alle organizzazioni di sinistra e del sindacalismo non concertativo a partire dalla Rete 28 aprile in Cgil, dalla Rdb-Cub, dalla Confederazione Cobas, dal Sin-Cobas, dallo Slai Cobas, per costruire un fronte unico di lotta e indire una manifestazione nazionale contro la guerra, la finanziaria e la politica economica del governo a inizi di ottobre sulla base di una piattaforma di rivendicazioni unificanti: un forte aumento dei salari e delle pensioni; salario garantito ai disoccupati; stabilizzazione dei precari e abolizione di tutte le leggi precarizzanti; difesa e rilancio della scuola, sanità e previdenza pubblica; salvaguardia ed estensioni dei diritti e delle tutele sindacali nei posti di lavoro.
 
COSTRUIAMO UN NUOVO PARTITO REALMENTE COMUNISTA
Ma la costruzione di lotte e movimenti richiede in primo luogo una organizzazione politica indipendente dalla borghesia e dai suoi governi, nazionale e locali. Per questo Progetto Comunista - Rifondare l´Opposizione dei Lavoratori (PC-Rol) ha avviato, in queste settimane, il processo costituente di un nuovo partito, la rifondazione di una forza comunista e rivoluzionaria.
È ora di costruire un partito comunista degno di questo nome: non un partito qualsiasi, non una riedizione del Prc o di uno dei tanti gruppi di pura testimonianza che hanno continuato a sopravvivere anche quando c´era un Prc collocato (almeno formalmente) all'opposizione. Quello che vogliamo fondare è un partito di militanti, un partito d´avanguardia partecipe di ogni lotta, piccola e grande, politica e sindacale, dotato di un programma in grado di collegare le rivendicazioni immediate alla prospettiva di una trasformazione rivoluzionaria e socialista della società. Un partito, insomma, che mira a costruire ciò che realmente è mancato in tutti questi decenni: non le lotte ma una prospettiva di sviluppo rivoluzionario delle lotte. Che si ponga quindi -e costruisca i rapporti di forza necessari- per porsi l´obiettivo del potere: non inteso come poltroncina offerta dalla borghesia alla classe operaia ma come potere della classe operaia contro la borghesia.
Vogliamo costruire un partito internazionalista -cioè partecipe della rifondazione dell´Internazionale rivoluzionaria, cioè dell´Internazionale basata su un programma per il rovesciamento del capitalismo in ogni Paese. Per questo saremo impegnati nel processo di rifondazione della Quarta Internazionale.
 
A tutti coloro che condividono questo progetto generale, proponiamo di partecipare da subito al percorso costituente e di confrontarsi con noi nelle assemblee che stiamo organizzando in tutta Italia in preparazione di un congresso nazionale fondativo del nuovo partito che si terrà a gennaio.
Chi vuole conoscere meglio questo progetto e valutare l'iscrizione può visitare il nostro sito e scriverci al nostro indirizzo di posta elettronica (i recapiti sono riportati qui sotto).
 

Il capitalismo offre solo miseria, sfruttamento e guerra!
No ai governi dei padroni, di centrodestra o di centrosinistra!
Per una reale prospettiva anticapitalistica, per un governo dei lavoratori!
Costruiamo un vero partito comunista!
 
PARTECIPA CON NOI AL PROCESSO
COSTITUENTE DI UN NUOVO
PARTITO COMUNISTA.
ISCRIVITI A PROGETTO COMUNISTA.
 
Progetto Comunista

RIFONDARE L'OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI

 
 

Per informazioni o per fare richiesta di iscrizione, scrivici a informa@progettocomunista.org 
e visita il nostro sito www.progettocomunista.org

 
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Io schiavo in Puglia

Post n°846 pubblicato il 04 Settembre 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Note dello sterminatore prima della lettura: Leggete molto attentamente questo articolo, io sono rimasto allibito nel sapere che non molto lontano da casa mia (infatti sono pugliese, di Ostuni) esistono queste realtà che mi fanno schifo. Mi fanno schifo quelli che sfruttano questi schiavi del terzo millennio... Non aggiungo altro, l'articolo dice tutto... Le parole sono superflue e inutili a questo punto con questa violazione, con questo crimine contro l'umanità... Leggete e venite a conoscenza di questo schifo... E poi ci lamentiamo se qualcuno dice che si vergogna di essere italiano... Ecco, in questo caso IO MI VERGOGNO DI ESSERE CONCITTADINO DI QUESTI ESSERI SCHIFOSI...

di Fabrizio Gatti

REPORTAGE FOTOGRAFICO Io tra gli schiavi La raccoltaVita in una stalla Il ghetto rumeno

Sfruttati. Sottopagati. Alloggiati in luridi tuguri. Massacrati di botte se protestano. Diario di una settimana nell'inferno. Tra i braccianti stranieri nella provincia di Foggia

Il padrone ha la camicia bianca, i pantaloni neri e le scarpe impolverate. È pugliese, ma parla pochissimo italiano. Per farsi capire chiede aiuto al suo guardaspalle, un maghrebino che gli garantisce l'ordine e la sicurezza nei campi. "Senti un po' cosa vuole questo: se cerca lavoro, digli che oggi siamo a posto", lo avverte in dialetto e se ne va su un fuoristrada. Il maghrebino parla un ottimo italiano. Non ha gradi sulla maglietta sudata. Ma si sente subito che lui qui è il caporale: "Sei rumeno?". Un mezzo sorriso lo convince. "Ti posso prendere, ma domani", promette, "ce l'hai un'amica?". "Un'amica?". "Mi devi portare una tua amica. Per il padrone. Se gliela porti, lui ti fa lavorare subito. Basta una ragazza qualunque". Il caporale indica una ventenne e il suo compagno, indaffarati alla cremagliera di un grosso trattore per la raccolta meccanizzata dei pomodori: "Quei due sono rumeni come te. Lei col padrone c'è stata". "Ma io sono solo". "Allora niente lavoro".

Non c'è limite alla vergogna nel triangolo degli schiavi. Il caporale vuole una ragazza da far violentare dal padrone. Questo è il prezzo della manodopera nel cuore della Puglia. Un triangolo senza legge che copre quasi tutta la provincia di Foggia. Da Cerignola a Candela e su, più a Nord, fin oltre San Severo. Nella regione progressista di Nichi Vendola. A mezz'ora dalle spiagge del Gargano. Nella terra di Giuseppe Di Vittorio, eroe delle lotte sindacali e storico segretario della Cgil. Lungo la via che porta i pellegrini al megasantuario di San Giovanni Rotondo. Una settimana da infiltrato tra gli schiavi è un viaggio al di là di ogni disumana previsione. Ma non ci sono alternative per guardare da vicino l'orrore che gli immigrati devono sopportare.

Sono almeno cinquemila. Forse settemila. Nessuno ha mai fatto un censimento preciso. Tutti stranieri. Tutti sfruttati in nero. Rumeni con e senza permesso di soggiorno. Bulgari. Polacchi. E africani. Da Nigeria, Niger, Mali, Burkina Faso, Uganda, Senegal, Sudan, Eritrea. Alcuni sono sbarcati da pochi giorni. Sono partiti dalla Libia e sono venuti qui perché sapevano che qui d'estate si trova lavoro. Inutile pattugliare le coste, se poi gli imprenditori se ne infischiano delle norme. Ma da queste parti se ne infischiano anche della Costituzione: articoli uno, due e tre. E della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per proteggere i loro affari, agricoltori e proprietari terrieri hanno coltivato una rete di caporali spietati: italiani, arabi, europei dell'Est. Alloggiano i loro braccianti in tuguri pericolanti, dove nemmeno i cani randagi vanno più a dormire. Senza acqua, né luce, né igiene. Li fanno lavorare dalle sei del mattino alle dieci di sera. E li pagano, quando pagano, quindici, venti euro al giorno. Chi protesta viene zittito a colpi di spranga. Qualcuno si è rivolto alla questura di Foggia. E ha scoperto la legge voluta da Umberto Bossi e Gianfranco Fini: è stato arrestato o espulso perché non in regola con i permessi di lavoro. Altri sono scappati. I caporali li hanno cercati tutta notte. Come nella caccia all'uomo raccontata da Alan Parker nel film 'Mississippi burning'. Qualcuno alla fine è stato raggiunto. Qualcun altro l'hanno ucciso.


Adesso è la stagione dell'oro rosso: la raccolta dei pomodori. La provincia di Foggia è il serbatoio di quasi tutte le industrie della trasformazione di Salerno, Napoli e Caserta. I perini cresciuti qui diventano pelati in scatola. Diventano passata. E, i meno maturi, pomodori da insalata. Partono dal triangolo degli schiavi e finiscono nei piatti di tutta Italia e di mezza Europa. Poi ci sono i pomodori a grappolo per la pizza. Gli altri ortaggi, come melanzane e peperoni. Tra poco la vendemmia. Gli imprenditori fanno finta di non sapere. E a fine raccolto si mettono in coda per incassare le sovvenzioni da Bruxelles. 'L'espresso' ha controllato decine di campi. Non ce n'è uno in regola con la manodopera stagionale. Ma questa non è soltanto concorrenza sleale all'Unione europea. Dentro questi orizzonti di ulivi e campagne vengono tollerati i peggiori crimini contro i diritti umani.


Non ci vuole molto per entrare nel mercato più sporco dell'Europa agricola. Qualche nome inventato da usare di volta in volta. Una fotocopia del decreto di respingimento rilasciato un anno fa a Lampedusa dal centro di detenzione per immigrati. E la bicicletta, per scappare il più lontano possibile in caso di pericolo. Il caporale che pretende una ragazza in sacrificio controlla la raccolta dei perini a Stornara. Uno dei primi campi a sinistra appena fuori paese, lungo il rettilineo di afa che porta a Stornarella. Meglio lasciar perdere. Per arrivare fin qui bisogna pedalare sulla statale 16 e poi infilarsi per dieci chilometri negli uliveti. Il borgo è una piccola isola di case nell'agro. Alla stazione di Foggia, Mahmoud, 35 anni, della Costa d'Avorio, aveva detto che quaggiù la raccolta, forse, è già cominciata. Lui, che dorme in una buca dalle parti di Lucera, è senza lavoro: lì a Nord i pomodori devono ancora maturare. Così Mahmoud campa vendendo informazioni agli ultimi arrivati in treno. In cambio di qualche moneta.

Oggi dev'essere la giornata più torrida dell'estate. Quarantadue gradi, annunciavano i titoli all'edicola della stazione. Sperduta nei campi appare nell'aria bollente una stalla abbandonata. È abitata. Sono africani. Stanno riposando su un vecchio divano sotto un albero. Qualcuno parla tamashek, sono tuareg. Un saluto nella loro lingua aiuta con le presentazioni. La segregazione razziale è rigorosa in provincia di Foggia. I rumeni dormono con i rumeni. I bulgari con i bulgari. Gli africani con gli africani. È così anche nel reclutamento. I caporali non tollerano eccezioni. Un bianco non ha scelta se vuole vedere come sono trattati i neri. Bisogna prendere un nome in prestito. Donald Woods, sudafricano. Come il leggendario giornalista che ha denunciato al mondo gli orrori dell'apartheid. "Se sei sudafricano resta pure", dice Asserid, 28 anni. È partito da Tahoua in Niger nel settembre 2005. È sbarcato a Lampedusa nel giugno 2006. Racconta che è in Puglia da cinque giorni. Dopo essere stato rinchiuso quaranta giorni nel centro di detenzione di Caltanissetta e alla fine rilasciato con un decreto di respingimento. Asserid ha attraversato il Sahara a piedi e su vecchi fuoristrada. Fino ad Al Zuwara, la città libica dei trafficanti e delle barche che salpano verso l'Italia. "In Libia tutti gli immigrati sanno che gli italiani reclutano stranieri per la raccolta dei pomodori. Ecco perché sono qui. Questa è solo una tappa. Non avevo alternative", ammette Asserid: "Ma spero di risparmiare presto qualche soldo e di arrivare a Parigi". Adama, 40 anni, tuareg nigerino di Agadez, ha fatto il percorso inverso. A Parigi è atterrato in aereo, con un visto da turista. Poi gli è andata male. Dalla Francia l'hanno espulso come lavoratore clandestino. Ed è sceso in Puglia, richiamato dalla stagione dell'oro rosso. "Questo è l'accampamento tuareg più a Nord della storia", ride Adama. Ma c'è poco da ridere. L'acqua che tirano su dal pozzo con taniche riciclate non la possono bere. È inquinata da liquami e diserbanti. Il gabinetto è uno sciame di mosche sopra una buca. Per dormire in due su materassi luridi buttati a terra, devono pagare al caporale cinquanta euro al mese a testa. Ed è già una tariffa scontata. Perché in altri tuguri i caporali trattengono dalla paga fino a cinque euro a notte. Da aggiungere a cinquanta centesimi o un euro per ogni ora lavorata. Più i cinque euro al giorno per il trasporto nei campi. Lo si vede subito quanto è facile il guadagno per il caporale. Alle due e mezzo del pomeriggio arriva con la sua Golf. E la carica all'inverosimile. "Davvero questo è africano?", chiede agli altri davanti all'unico bianco. Nessuno sa dare risposte sicure. "Io pago tre euro l'ora. Ti vanno bene? Se è così, sali", offre l'uomo, calzoncini, canottiera e sul bicipite il tatuaggio di una donna in bikini ritratta di schiena.

Si parte. In nove sulla Golf. Tre davanti. Cinque sul sedile dietro. E un ragazzo raggomitolato come un peluche sul pianale posteriore. Solo per questo trasporto di dieci minuti il caporale incasserà quaranta euro. I ragazzi lo chiamano Giovanni. Loro hanno già lavorato dalle 6 alle 12.30. La pausa di due ore non è una cortesia. Oggi faceva troppo caldo anche per i padroni perché rinunciassero a una siesta. Giovanni si presenta subito dopo, guardando attraverso lo specchietto retrovisore: "Io John e tu?". Poi avverte: "John è bravo se tu bravo. Ma se tu cattivo...". Non capisce l'inglese né il francese. E questo basta a far cadere il discorso. Ma il pugnale da sub che tiene bene in vista sul cruscotto parla per lui. Amadou, 29 anni, nigerino di Filingue, rivela lo stato d'animo dei ragazzi: "Giovanni, oggi è venerdì e non ci paghi da tre settimane. Ormai stiamo finendo le scorte di pasta. Da quindici giorni mangiamo solo pasta e pomodoro. I ragazzi sono sfiniti. Hanno bisogno di carne per lavorare". I tre euro l'ora promessi erano solo una bugia. Ma Giovanni promette ancora. Quando risponde dice sempre: "Noi turchi". Anche se la targa della macchina è bulgara. E per il suo accento potrebbe essere russo oppure ucraino. "Ti giuro su Dio", continua il caporale, "oggi arrivano i soldi e vi paghiamo. Tu mi devi credere. Io lavoro come te a Stornara. Non prendo in giro i miei colleghi". Giovanni abita alla periferia. Un villino di mattoni sulla destra, a metà del rettilineo per Stornarella. Quasi di fronte a un'altra stalla pericolante senz'acqua, riempita di materassi e schiavi.


La Golf stracarica corre e sbanda sulla stretta provinciale per Lavello. Il contachilometri segna 100 all'ora. Una follia. Alle prime aziende agricole del paese, Giovanni svolta a destra dentro una strada sterrata. Altri due chilometri e si è arrivati. Si prosegue a piedi, in fila indiana. Il campo è tra due vigneti. Questi pomodori vanno raccolti a mano. Quando il padrone vede arrivare il gruppo di africani, imita il verso delle scimmie. Poi dà gli ordini con gli insulti resi celebri dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli: "Forza bingo bongo". Nello stesso istante un furgone scarica nove rumeni. Tra loro tre ragazze, le uniche nella squadra. Si lavora a testa bassa. Guai ad alzare lo sguardo: "Che cazzo c'è da guardare? Giù e raccogli", urla il padrone avvicinandosi pericolosamente. Si chiama Leonardo, una trentina d'anni. È pugliese. Indossa bermuda, canottiera e occhiali da sole alla moda come se fosse appena rientrato dalla spiaggia. Da come parla è il proprietario dell'azienda agricola. O forse è il figlio del proprietario. Si occupa della manodopera. Una sorta di comandante dei caporali. La sua azienda è a una decina di chilometri, alle porte di Stornara. Proprio sulla strada che Giovanni percorre per portare gli schiavi al campo. Leonardo si fa aiutare da un altro italiano, il caporale dei rumeni. Uno con la maglietta bianca, i capelli lunghi e i baffetti curati. Il terzo italiano è probabilmente il compratore del raccolto. Magro. Capelli biondi corti. Telefonino appeso al petto in fondo a una catena d'oro. Parla con un forte accento napoletano. Parcheggia il suo Suv e si fa subito sentire. Qualcuno ha appoggiato per sbaglio le cassette piene sulle piante di pomodoro. E lui grida come un pazzo: "Il primo che rimette una cassetta sulle piante, com'è vero Gesù Cristo, gliela spacco sulla testa". I tre italiani sudano. Ma solo per il caldo. Oltre a sorvegliare i loro schiavi, non fanno assolutamente nulla.

Giovanni va a recapitare altri braccianti. Poi torna due volte con i rifornimenti d'acqua. Quattro bottiglie di plastica da un litro e mezzo da far bastare nelle gole di 17 persone assetate. Sono bottiglie riempite chissà dove. Una zampilla da un buco e arriva quasi vuota. L'acqua ha un cattivo odore. Ma almeno è fresca. Comunque non basta. Due sorsi d'acqua in oltre quattro ore di lavoro a quaranta gradi sotto il sole non dissetano. La maggior parte dei ragazzi africani non ha nemmeno pranzato né fatto colazione. Così ci si arrangia mangiando pomodori verdi di nascosto dai caporali. Anche se sono pieni di pesticidi e veleni. E forse è proprio per questo che sulla pelle, per giorni, non comparirà più nemmeno una puntura di zanzara.

Leonardo vuole sapere com'è che in Africa ci siano i bianchi. Gira tra le schiene curve come un professore tra i banchi. E dà il permesso a Mohamed, 28 anni, un ragazzo della Guinea. Per smettere di lavorare o parlare, qui bisogna sempre chiedere il permesso. Mohamed sa bene perché ci sono i bianchi in Sudafrica. È laureato in scienze politiche e relazioni internazionali all'Università di Algeri. Parla italiano, inglese, francese e arabo. E risponde rimanendo in ginocchio, davanti a quell'italiano che confessa senza pudore di non aver mai sentito parlare di Nelson Mandela. "Avete capito?", ripete dopo un po' Leonardo agli altri due italiani: "In Italia quelli chiari stanno al Nord mentre noi al Sud siamo scuri. In Africa invece al Sud sono bianchi e questi qua del Nord sono neri".

L'incidente accade all'improvviso. Michele è il più anziano tra i rumeni. Ha una sessantina d'anni, i capelli grigi. Sta caricando cassette piene sul rimorchio del trattore. Il legno è troppo sottile, è secco. E una cassetta si sfonda rovesciando dodici chili di pomodori. Michele non fa in tempo ad abbassarsi a raccoglierli. Leonardo, con la mano chiusa a pugno, lo colpisce. Una sventola sulla testa. "Stai attento, coglione", urla, "credi che noi stiamo ad aspettare mentre tu butti le cassette?". Michele forse chiede scusa. È troppo stanco e offeso per parlare ad alta voce. "Scusa un cazzo", continua Leonardo, "devi stare più attento". Ci fermiamo tutti a guardare. Una ragazza si alza in piedi per protesta. Quello con l'accento napoletano accorre come una furia: "Giù, non è successo niente. Giù o stasera non si va a casa finché non si finisce". Come se questi ragazzi avessero una casa.


Michele ritorna a caricare il rimorchio aiutato da altri rumeni. Ma dopo mezz'ora è ancora seduto a terra. Si tiene la testa. Perde molto sangue dal naso. Un suo compagno di lavoro spreme un pomodoro maturo per bagnarli la fronte. Cosa ha fatto lo spiega a Leonardo l'uomo con i baffetti curati: "Ho dovuto spaccargli una pietra in mezzo agli occhi. Ho dovuto. Quello stronzo se l'è presa con me perché tu prima l'hai picchiato. E poi perché stasera non ci sono i soldi per pagarli. Ma che c'entro io? Lui ha raccolto una pietra e io gliel'ho tolta dalle mani. Tu pensa se un rumeno di merda mi deve minacciare". Leonardo sorride.

Si smette solo quando il sole va a nascondersi dietro i monti Dauni. Michele sta meglio. I rumeni si raccolgono intorno al loro caporale. Giovanni scatta una foto ai suoi ragazzi. Serve per i pagamenti e per scoprire se qualcuno scappa dal gruppo. Poi fa firmare il registro con le ore lavorate. Oggi si finisce prima del solito. Il perché lo racconta il caporale ad Amadou, in macchina durante il ritorno: "Ci sono in giro i carabinieri". Giovanni segnala un campo di pomodori lungo la strada: "Vedi qua? Questo pomeriggio i carabinieri sono venuti a prendere dei miei ragazzi. Io lavoro anche qui. Africani come te e rumeni. Li hanno portati via per il rimpatrio. Ma non avere paura, il campo dove lavorate voi", dice indicandosi le spalle come se avesse i gradi, "è controllato dalla mafia". Succede spesso quando è giorno di paga. A volte sono gli stessi padroni a chiamare vigili, polizia o carabinieri e a segnalare gli immigrati nelle campagne. Basta una telefonata anonima. Così i caporali si tengono i loro soldi. E la prefettura aggiorna le statistiche con le nuove espulsioni.

Amadou però fa notare che nemmeno oggi i ragazzi verranno pagati: "Tu sei musulmano?", chiede Giovanni: "Sì? Allora io ti giuro su Allah che la prossima settimana vi pago tutti. E se avete bisogno di carne, ti giuro che vi invito tutti a casa mia. Ovviamente la prossima settimana. Quando potrete pagare la carne".

Il 14 maggio 1904 qua vicino la polizia attaccò una manifestazione di braccianti. C'era anche il giovane Giuseppe Di Vittorio. Morirono in quattro quel giorno. Tra le vittime Antonio Morra, 14 anni, amico d'infanzia del futuro leader sindacale. Adesso le proteste vengono spente prima che possano dilagare. I caporali agiscono come una polizia parallela. Gli imprenditori si rivolgono a loro se ci sono problemi. A cominciare dall'imposizione delle regole: "Domani mattina vengo a prendervi alle cinque", annuncia Giovanni dopo aver scaricato i suoi passeggeri. Sono quasi le dieci di sera ormai. Calcolando una doccia improvvisata con l'acqua del pozzo e la misera cena, restano appena cinque ore di sonno. I ragazzi africani spiegano subito le sanzioni. Chi si presenta tardi, una volta al campo viene punito a pugni. Chi non va a lavorare deve versare al caporale la multa. Anche se si ammala. Sono venti euro, praticamente un giorno di lavoro gratis.


Una cinquantina di chilometri più a nord, stesse storie. La carta stradale indica Villaggio Amendola. Era un borgo agricolo. Ora è solo un paese fantasma riempito da immigrati rumeni e bulgari ridotti in schiavitù. Come l'ex zuccherificio di Rignano o il Ghetto che la sera, al suono della township music, sembra Soweto. Al Villaggio Amendola perfino la chiesa abbandonata è stata riempita di materassi. Qui il cento per cento degli abitanti non è italiano. Tutti raccoglitori. E tutti stranieri. Tranne una. Giuseppina Lombardo, 51 anni. Viene dalla Calabria. Per gli agricoltori del posto è una santa donna. Lei e il suo amico tunisino che si fa chiamare Asis sono capaci di mettere insieme una squadra di raccoglitori di pomodori in meno di mezz'ora. Giuseppina e Asis con gli schiavi ci campano. L'unico pozzo di Villaggio Amendola è loro. L'acqua è inquinata ma la vendono ugualmente: cinquanta centesimi una tanica da 20 litri. Anche l'unico negozio del borgo è loro. Hanno bottiglie di minerale, se uno proprio non vuole perdere la giornata per la dissenteria. E hanno carne e pollame: "A prezzi maggiorati del cento per cento e di dubbia qualità", dicono gli abitanti. Non è facile infiltrarsi come immigrato in questo ghetto e vincere la paura dei suoi prigionieri. Perché Asis, come tutti i caporali, non perdona chi parla. Lui e la sua compagna qui sono l'unica legge. Chi c'era si ricorda bene cosa è successo la settimana di Pasqua del 2005. Quel pomeriggio un ragazzo rumeno, 22 anni, arrivato da appena quattro giorni, torna al Villaggio Amendola con i sacchetti della spesa. È stato a Foggia e cammina davanti al negozio del caporale con quello che si è procurato. Una bottiglia d'olio, un po' di pasta. Il testimone che parla con 'L'espresso' è convinto che Asis abbia considerato quel gesto una ribellione al suo controllo. I rumeni raccontano di aver visto poco dopo due uomini affrontare il nuovo arrivato. Uno, secondo i testimoni, è parente di Asis. Con una spranga lo centrano in mezzo alla testa. Un colpo solo. Poi trascinano il corpo sanguinante e semisvenuto su un furgone.
Nessuno al villaggio rivedrà più quel ragazzo.


Lo stesso accade il 20 luglio di quest'anno. Il giorno prima Pavel, 39 anni, ha una discussione con Giuseppina Lombardo. Gli sono caduti quindici euro nel negozio e lei crede che glieli abbia rubati dalla cassa. Pavel in Romania faceva il cuoco per 150 euro al mese. Dal 20 marzo 2004, quando è arrivato in Puglia, sopporta violenze e angherie. Lo fa per mandare quanto risparmia alla moglie e alla sua "fata", la figlia studentessa, che ha 15 anni. Pavel ha braccia veloci. L'anno scorso è riuscito a riempire fino a 15 cassoni al giorno: 45 quintali di pomodori, lavorando dall'alba a notte. Con il cottimo a 3 euro a cassone, era una buona paga secondo lui: tolti il trasporto al campo e la tangente per il caporale, Pavel riusciva a guadagnare anche 25 o 30 euro al giorno. Ma il 20 luglio Asis gli impedisce di ripetere il record. Qualcuno gli ha riferito che Pavel ha protestato per la faccenda dei soldi e per lo sfruttamento dei braccianti. Il tunisino lo colpisce nel sonno, in una giornata senza lavoro, alle due del pomeriggio. Pavel si protegge la testa con le braccia. La sbarra di ferro gli rompe le ossa e apre profonde ferite nella carne.

Lui è sicuro di non essere stato ucciso soltanto per l'intervento dei suoi compagni di stanza. Ma lo lasciano lì a sanguinare sul materasso fino all'una di notte. Gli altri stranieri hanno troppa paura di Asis. Anche di chiamare la polizia e correre il rischio di essere rimpatriati. Alle otto di sera qualcuno finalmente telefona di nascosto all'ospedale. L'ambulanza e una pattuglia dei carabinieri, al Villaggio Amendola, arrivano soltanto cinque ore dopo. Così è andata, secondo la denuncia.

Il 31 luglio Pavel viene dimesso dall'ospedale di Foggia. È stato operato da appena quattro giorni. Ha quasi due mesi di prognosi. Ferri e chiodi nelle ossa. Le braccia ingessate. Medici e infermieri lo consegnano alla polizia, violando il codice deontologico. E in questura lo trattano da clandestino. Anche se dal primo gennaio 2007 tutti i rumeni potrebbero essere cittadini dell'Unione europea. Con le braccia immobilizzate, Pavel non riesce a impugnare la penna. Il 'Primo dirigente dottoressa Piera Romagnosi', siglando la notifica del decreto di espulsione, scrive che lui 'si rifiuta di firmare'. Anche la prefettura di Foggia va per le spicce: nel decreto di espulsione annota che Pavel è 'sprovvisto di passaporto'. Un'aggravante. Eppure Pavel il passaporto ce l'ha. Alla fine, non trovando alternative, un ispettore gli dona dieci euro. E una macchina della questura lo riporta al Villaggio Amendola. Lo scaricano davanti al negozio di Giuseppina e Asis. Il tunisino se ne occupa subito. Vuole dimostrare a tutti chi comanda. Minaccia Pavel e lui va a rifugiarsi in un casolare a un chilometro dal villaggio. Qualche connazionale gli porta in segreto un po' di pane e da bere. Dopo nove giorni di dolori e sofferenze un amico rumeno riesce a contattare un avvocato di Foggia, Nicola D'Altilia, ex poliziotto al Nord. L'avvocato trova il casolare. Incontra Pavel e lo riporta immediatamente in ospedale. Le ferite sono infette. Il bracciante rumeno è grave. Denutrito. Viene ricoverato per setticemia. Il resto è cronaca degli ultimi giorni. Il 21 agosto Pavel è di nuovo dimesso dall'ospedale. Va in questura a completare la denuncia contro il caporale tunisino e la sua complice italiana, che era riuscito a presentare al posto di polizia del pronto soccorso soltanto il 14 agosto. Lo accompagna l'avvocato che l'ha salvato. Ma dopo una giornata in questura, la Procura fa arrestare Pavel come immigrato clandestino: non ha rispettato il decreto di espulsione che, così è scritto, lo obbligava a lasciare l'Italia dall'aeroporto di Roma Fiumicino. Non importa se in quelle condizioni comunque non avrebbe potuto viaggiare. Lo costringono a dormire su una panca di legno nelle camere di sicurezza. Nonostante le operazioni, le ossa rotte e le ferite ancora fresche.

Il giorno dopo si apre il processo, immediatamente rinviato a ottobre. Oltre ad aver perso il lavoro, grazie alla legge Bossi-Fini Pavel rischia da uno a quattro anni di prigione. Più di quanto potrebbe prendersi il suo caporale che intanto resta libero.
"Quell'uomo", racconta Pavel terrorizzato, "mirava alla testa. Voleva uccidermi".

 
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A furia di rischiare...

Post n°845 pubblicato il 04 Settembre 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Il cacciatore di coccodrilli Steve Irwin ucciso in mare da una razza: sfortuna o era solo questione di tempo?

Di: Alessandro Gargiulo

Sapeva bene quanti rischi correva con il suo lavoro. Non era un documentarista qualunque: a lui piaceva far conoscere al pubblico tv gli animali più pericolosi. Anche per questo negli anni si era conquistato il soprannome di “cacciatore di coccodrilli”, titolo anche di un film di cui fu protagonista.

Steve Irwin è stato ucciso all’età di 44 anni proprio mentre girava l’ennesimo documentario. Era nelle acque dell’Australia nordorientale per filmare la grande barriera corallina quando è stato colpito al torace dall’aculeo di una razza.

Tratto da:
www.alexmultimedia.net

Mi dispiace tantissimo x lui, ho sempre seguito con grande ammirazione i suoi documentari sempre al limite del pericolo e del''impossibile... Chissà quando ne nascerà un'altro così coraggioso come lui... Chissà...

 
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incazzatura

Post n°844 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

ma perchè esiste gente come gasparri? ma è vero o in realtà è un pupazzo di un ventriloquo che spara cazzate? beh gasparri per dirne uno, e poi ritornano in mente le pirle di saggezza di gente come bondi, o quel faccia da prete del giornalista (?) farina, quello che smerciava minchiate sul giornale pagato dal servizio segreto(?), quel bel tomo di gasparri vuole fare il referendum per annullare il decreto bersani perchè quei poveri farmacisti si ritroveranno a non vendere da soli l'aspirina!!!

ma io m'incazzo pure con la sinistra e bersani che fa un decreto e poi ritorna indietro quando due tassisti fascisti (guarda caso quasi tutti iscritti ai sindacati fascisti....chissà perchè) fanno casino e bloccano tutto. e quando fa una cazzatina come quella di liberalizzare alcune minchiatine di farmaci da potersi vendere al supermercato, ma cacchio dico io, ma la vera liberalizzazione è togliere il numero chiuso alle farmacie!!

ma è possibile che le farmacie devono essere a numero chiuso ? ma anche i notai, cazzo cazzo cazzo, i notai a numero chiuso un tot e stop, mi spiegassero perchè le farmacie sono quelle e solamente quelle!! e così tu ti laurei in farmacia e se non sei figlio di farmacista o non sei miliardario ( e le due cose coincidiono, farmacisti proprietari e milardari) non puoi mica avere la farmacia, qui ormai una farmacia se vuoi cmprarla costa da 2 a 3 milioni di euri, 6 miliardi di lire per capirci. e no, invece devono essere ereditarie, il farmacista che nun fa un cazzo tutto il girono, no scusate, fa il bottegaio tutto il giorno, lui e i suoi commessi, a vendere medicine zoccoli e preservativi. e però devono essere a numero chiuso, e questo nessuno me lo spiega perchè uno non può aprirsi la farmacia che vuole, dico mille negozi di scarpe si e 10 farmacie no?? e un farmacista che va in giro con un mezzo che sia meno di un audi 6 non si trova, barche da 20 metri in su, e poi rompono le palle!

ma quanto sono incazzato oggi? posso dirlo dai fatemelo dire per favore......

MA ANDASSERO TUTTI A FANCULO VA!!!!!

(cazzo ma mica mi chiudono il blog ora perchè ho parlato male di un fascista testa di anguilla decerebrato come gasparri??????)

DAL BLOG DI STRANIERONELLANOTTE

 
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ALCUNE AGGHIACCIANTI FOTO DEI MORTI LIBANESI A LUGLIO

Post n°843 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Sono foto molto agghiaccianti, chi non ha il coraggio di cliccare sulle foto non lo faccia assolutamente... Lo so, sono forti come immagini, ma la gente deve capire che, guardando la guerra solo in tv come telespettatori, non gliene importerà mai niente, ma pensate x un solo attimo che al posto di queste persone nelle foto ci siete voi, avendo sentito il dolore fisico dell'esplosione fino alla morte... Pensate come hanno sofferto quelle povere persone... Non aggiungo altro, dovete essere voi a pensare e a preoccuparvi di tutto ciò...  A buon intenditor poche parole...

DAL BLOG DI STRANIERONELLANOTTE

 
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Mortalità infantile

Post n°842 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Tag: Cuba
Foto di sterminatore1986

Uno degli indici demografici più rilevanti nell’evoluzione della popolazione cubana negli ultimi anni è quello della mortalità infantile, riconosciuta come uno dei più bassi a livello mondiale.
Questo decremento ha cominciato a manifestarsi in modo accelerato a partire dal periodo 1960-1965, quando i decessi sono passati da 59 a 13 per ogni mille nati vivi all’inizio degli anni ’90, e hanno continuato ad abbassarsi fino a 7.9 nel 1996, tasso che pone Cuba tra i venti paesi a più basso indice di mortalità infantile. Alla fine del 1997 il valore era sceso a 7.2, nel 1998 a 7.1, mentre nel 1999 Cuba ha raggiunto il valore più basso di tutta la sua storia con 6.4 per ogni mille nati vivi.
A livello internazionale la gamma di valori di questo indice è assai amplia, variando dagli 82 decessi per i minori di un anno di età ogni mille nati vivi nei paesi meno sviluppati (come media generale), ai 15 decessi per mille nati vivi nell’insieme delle nazioni più ricche.
Si sottolinea il fatto che questo sostenuto decremento negli ultimi lustri evidenzia i risultati positivi dell’attuazione di vari programmi per l’attenzione alla gestante e al neonato, per l’applicazione di un piano di misure igienico-sanitarie, per la copertura dei servizi di salute pubblica in tutto il paese, che hanno marciato parallelamente all’attività del
Medico di Famiglia
, tra gli altri fattori.
Soprattutto, è stata data estrema importanza all’attenzione preventiva e assistenziale verso la madre e il figlio prima e dopo il parto, tenendo in conto il fatto che il rischio di morte è considerevolmente più alto nel primo anno di vita.
All’interno della mortalità infantile, bisogna considerare le differenti strutture per età che questa presenta, avendo una particolare rilevanza la
morte perinatale
del primo periodo, vista la sua importanza per la stretta relazione con gli ultimi stadi della gravidanza e con i primi giorni della nascita.
Questi decessi sono associati a malattie congenite, incompatibili con la vita. Tuttavia, per quanto riguarda Cuba, si registra una costante riduzione del tasso di mortalità perinatale, che arriva a valori di poco superiori a 14 per mille nati vivi al principio degli anni ’90.
Va segnalato pure il decremento dei decessi per i minori di sette giorni a partire dalle attenzioni intensive rivolte ai neonati e dallo sviluppo tecnico e tecnologico dei servizi di neonatologia, assieme ad altre conquiste della medicina cubana.
Anche per le altre fasce di età i decessi sono notevolmente contenuti; per esempio da 1 a 4 anni di età il tasso è dello 0.6 per mille abitanti e la percentuale di bambini sopravissuti ai cinque anni giunge al 98.7 % come media.
Tra le cause di morte nei minori di un anno vi sono le affezioni prenatali e le anomalie congenite rispettivamente con 4.4 e 2.5 decessi per mille nati vivi. I decessi dovuti a componenti infettivi e parassitari sono praticamente insignificanti, passando dal 7.2 % della mortalità degli anni ’60 all’1.4 % del decennio degli anni ’90.
Incidono pure su questi risultati l’ausilio del programma di immunizzazione sviluppato con l’appoggio del Fondo Speciale delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), delle Organizzazioni Mondiale e Panamericana della Salute (OMS e OPS), così come del controllo delle malattie contagiose tipo la diarrea acuta, la tubercolosi, la lebbra di trasmissione sessuale, l’epatite e altre, promosso dal Ministero della Salute Pubblica di Cuba.
Le malattie contagiose prevenibili tramite vaccinazione sono a livelli di eliminazione o molto bassi: parotite, rosolia, morbillo, tetano, pertosse, difterite, febbre tifoidea, poliomielite, malaria, rabbia umana e la meningite meningococcica.

DAL BLOG DI RIDDIK61

 
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L'Italia sui giornali di tutto il mondo

Post n°841 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

L'Italia in Europa

Quelli che rimproveravano a Romano Prodi di occuparsi
troppo della politica italiana quando era a Bruxelles, oggi
non possono più avere dubbi sul suo attaccamento all'Europa.
I primi cento giorni di governo dell'ex presidente della
commissione europea hanno segnato senza ambiguità la
volontà di Roma di tornare sulla scena europea e di
riconquistare un ruolo di primo piano. Da quando è stato
eletto, il Professore continua a fornire rassicurazioni. In
un incontro a Bruxelles, ha spiegato al suo successore José
Manuel Barroso e ai suoi partner che l'Italia s'impegnerà a
rispettare il patto di stabilità.

Le Monde, Francia [in francese]

http://www.lemonde.fr:80/web/article/0,1-0@2-3214,36-807704@51-793285,0.html

................................................

Finanziaria più morbida

L'opposizione va all'attacco dopo la decisione del governo
italiano di ammorbidire i tagli alla spesa pubblica
previsti dalla finanziaria. Per il centrodestra il ministro
dell'economia Tommaso Padoa Schioppa, strenuo difensore del
rigore fiscale, sarebbe stato costretto a cedere alle
pressioni della sinistra radicale. "È la dimostrazione che
i tagli e la lotta agli sprechi diventano soltanto
un'utopia", ha commentato il senatore leghista Roberto
Calderoli.

Financial Times, Gran Bretagna [in inglese]

http://www.ft.com/cms/s/adf82d68-3822-11db-ae2c-0000779e2340.html

................................................

La sfida di Di Pietro

"Inaccettabile nel merito e nel metodo". Con queste parole
il ministro delle infrastrutture italiano, Antonio Di
Pietro, ha definito ieri la richiesta di chiarimenti
contenuta nella lettera del commissario europeo al mercato
interno Charlie Mc Creevy. Una reazione con cui il governo
italiano sembra voler sfidare le regole europee.

La Vanguardia, Spagna [in spagnolo]

http://www.lavanguardia.es/premium/edicionimpresa/20060831/51281449246.html

 
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UN BEL PO' DI BARZELLETTE!!!

Post n°840 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Tag: Simpaty
Foto di sterminatore1986

CARTELLONI RELIGIOSI

Le chiese cristiane americane, diversamente da quelle italiane ed europee, hanno l'abitudine (molto USA) di "farsi pubblicità".
A questo scopo affiggono al loro esterno dei cartelloni, visibili per chi guida, con annunci e motti a base religiosa. Alcuni di questi motti sono così esagerati, da sembrare vere e proprie barzellette.

MATEMATICA
Satana sottrae, Gesù aggiunge.

MESTIERI DIVINI: CARPENTIERE
Gesù ha costruito un ponte con 2 assi e 3 chiodi.

MESTIERI DIVINI: PESCIVENDOLO
Sii pescatore di uomini: tu li catturi, Lui li pulisce.

MESTIERI DIVINI: FARMACISTA
Le medicine miracolose esistono da molto tempo. Mosè aveva due tavolette (tablets) per guarire tutti i mali del mondo.

POWER RANGER
Pregate con noi la vergine Maria: regina dell'Universo (Queen of the Universe)

GINNASTICA
Inginocchiarsi parecchio aiuta a stare in piedi.

SCIOGLILINGUA
Aspira ad ispirare, prima di spirare.

THRILLER
Chi ha ucciso Gesù? Vieni a scoprirlo da noi.
(da Pallino)

 

Un uomo viene processato per molestie sessuali.
Al processo il giudice chiede:
Imputato si alzi e ci racconti come sono andati i fatti.
L'uomo con modi e toni un pò effemminati dice:
"Guardi vostro onore, mi trovavo sulla spiaggia in una bellissima notte stellata e con una luna splendente nel cielo che rifletteva la sua splendida luce sul mare, quando mi giro e ti vedo arrivare lui!
Alto, biondo, tutto muscoloso, sembrava scolpito... e mentre si avvicinava i suoi lineamenti mi inebriavano, le sue spalle così possenti... le sue gambe così muscolose... mmmm... i suoi pettorali così pronunciati... con al centro una delicata peluria a forma di V che scendeva fino ad arrivare lì su quel grosso..."
Improvvisamente il giudice scatta in piedi e dopo un violento colpo di martello urla con voce tremula:
"Basta pazzaaaa, mi fai soffrireeee!!"
(da Irineu)

 

Non prendertela con tua madre per come ti ha fatta... Anche lei ci sarà rimasta male!
(da baby peste)

"Cosa mangi a pranzo?".
"Polenta".
"E a cena?".
"Polenta".
"E la digestione?".
"Un po' ...lenta!".

Un medico, un fisico e un politico stanno discutendo su quale sia la professione più antica. Il medico dice:
"La mia professione è certamente la più antica. Quando Eva è stata creata dalla costola di Adamo, quello è stato sicuramente un fenomeno medico".
"E' vero, commenta il fisico, ma prima dell'ordine c'era il caos. Solo un fisico può averlo fatto".
"Scusate, interrompe il politico, ma chi credete abbia creato il caos?"

 

Era un botanico con l'hobby della psicologia, tra i suoi clienti anche un salice piangente!


Honolulu ha tutto: la sabbia per i bambini, il sole per tua moglie, gli squali per tua suocera.


Due coniugi ogni anno vanno alla fiera, e lui ogni volta vedendo le esibizioni dei biplani acrobatici è tentato di salirci.
"Ah, Marta, come vorrei salire su quell'aereo!!!"
"Non essere sciocco, John, costa 10 dollari, e 10 dollari sono 10 dollari!!!"
La scena si ripete ogni anno, finché i due sono molto anziani: "Dai, Marta, ormai io ho 81 anni, se non ci vado quest'anno non ci andrò mai più ...."
"Ah, no, non se ne parla, costa sempre 10 dollari, e 10 dollari sono 10 dollari!"
Uno dei piloti acrobatici sente la discussione e propone ai due vecchietti:
"Sentite, voglio venirvi incontro, salite tutti e due e se riuscite a stare in silenzio non vi faccio pagare nulla, ma se dite anche solo una parola mi pagate il biglietto, 10 dollari!!! Vi va bene?"
I due accettano, salgono a bordo, e il pilota inizia una serie di acrobazie, e i due zitti; allora si butta in picchiata, in volo rovesciato, fa spegnere il motore ma i due sempre zitti; fa una serie di looping, cabrate, micidiali cadute in vite e quelli non fiatano. Il pilota rinuncia a spaventarli e atterra; mentre prende terra dice al vecchietto:
"Ehi, ma siete formidabili, con tutto quello che ho fatto, neppure un grido!"
E il vecchio John: "Veramente quando eri in volo rovesciato e Marta è caduta fuori volevo dire qualcosa, ma 10 dollari sono 10 dollari!!!"

 

Alla festa di compleanno di un neonato, tre amiche della mamma sono attorno al piccolo:
"E' bello come la mamma!", dice la prima.
"E' intelligente come il papà!", fa la seconda.
"E' sdentato come il nonno!", conclude la terza.

Un'aquila volteggia minacciosa in alto nei cieli in cerca di una preda quando, a un certo punto, giù nella vallata scorge un Topolino.
Allora si fionda giù come un fulmine ma arrivata nei pressi si blocca di colpo ed esclama:
"Ma questo numero ce l'ho già!" e va via arrabbiata nera!

 

"Ma quando parte 'sto pullman?"
"Perché, vai di fretta?"
"No ... ho il piede sotto la ruota!!!"


Un uomo entra senza saperlo in un bar frequentato esclusivamente da gay e dopo essersene accorto si avvicina per ordinare qualcosa al banco e il barista gli chiede:
- Un vermut chinato?
L'uomo risponde:
- No! Una Coca Cola in piedi e contro il muro...

 

Consiglio per l'Estate: in spiaggia è meglio non essere troppo curiosi. (da Amalia)

 

Una donna vera si capisce da come come parla a un uomo: Sta zitta!!


Dormiamo in camere separate, ognuno cena per i fatti suoi, facciamo vacanze ognuno per conto suo:
insomma facciamo di tutto per tenere unito il matrimonio.


- Mamma, quanto costano i bambini al chilo?
- Ma pierino, i bambini non si vendono.
- Ma allora perchè li pesano appena nascono?
(da Vitalba)

 
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CIAO A TUTTI!!!

Post n°839 pubblicato il 30 Agosto 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Rieccomi qua finalmente!!! Dopo tanto tempo in cui ho lasciato il blog in stand-by, ora riprendo in mano le redini e ricomincerò a pubblicare tante notizie che l'anno scorso hanno avuto tanto successo e facendo apprezzare questo blog da tutti... Per oggi mi limiterò ad aggiornare il blog, perchè ho trovato tante nuove funzioni, opzioni, e lo devo aggiornare con calma... Preparatevi, perchè i motori sono già caldi e pronti a partire!!! Quest'anno lo sterminatore sarà determinato come non mai nel portare avanti tante battaglie x avere in futuro un mondo più giusto... Da soli non si riesce a fare mai niente, ma se si è in tanti i poteri forti cominceranno a traballare... Sveglia gente, rivendichiamo i nostri giusti diritti, e portiamo avanti tutti insieme queste battaglie... Avanti, marsh!!!

 
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Post N° 838

Post n°838 pubblicato il 08 Agosto 2006 da PaZzOiDeRoSa
Foto di sterminatore1986

TeSoRo, ma lo sai che ti voglio TROPPO BENE?

Mi scuso per non aver aggiornato come promesso, ma e purtroppo, ho avuto impegni tali da non poter aggiornare il mio  (addirittura) [cosa praticamente impensabile]

Ti mando un bacione enorme..
Ci sentiremo quando tornerò da Parigi.

Un abbraccio a te e ..
HASTA SIEMPRE.

Paz.

 
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Post N° 837

Post n°837 pubblicato il 29 Luglio 2006 da ClaudiaCarola

Ciao a tutti!

Il nostro Sterminator mi prega di darvi sue notizie.

Mi è appena arrivato un suo sms che trascriverò testualmente:

Scrivi che sto in vacanza e fino al 13 il mio blog sarà gestito da te...Parla dell'indulto.


E no mio caro Nicola! La questione l'ho appuratamente evitata sul mio di blog, figurati se ne parlo da te!

Comunque, per la cronaca, lui non lo sa, ma non posterò un bel niente; anzi, mi appresto a comunicarglielo... Ho due blog da mandare avanti, ci manca solo il suo... Con tutto il bene che gli voglio, non ce la faccio proprio!

Quindi, a meno che non ci siano nuove notizie, non ci sentiremo fino al suo ritorno!

Baci, abbracci, e ceffoni a chi se li merita!

Stronzamente vostra, Claudia.

 
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COMUNICAZIONI DI SERVIZIO

Post n°836 pubblicato il 16 Luglio 2006 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

Vista la mia impossibilità di continuare a postare in questo periodo estivo, vi comunico che vado in serie almeno fino al 6 agosto, e riprenderò a fare la mia controinformazione, tutto ciò che in TV non viene detto la troverete qui!!! La controinformazione è importantissima in questo periodo, visto che viviamo in un paese semi-libero... Le storie che racconterò saranno sorprendenti come sempre e socnvolgenti...

ARRIVEDERCI A PRESTO, CI VEDIAMO ALLE PROSSIME MAREE DI NOTIZIE INCREDIBILI!!!

 
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Post N° 835

Post n°835 pubblicato il 15 Luglio 2006 da ClaudiaCarola
 

 

Ma insomma! Un pò di brio in questo blog ci vuole! Anche io che combatto il Pinkfighettismo a volte divento glitterosa!

Sei una persona speciale; sai che per me è uno sforzo immane scriverti ciò, anche perchè di certo non sono una tipa tutta complimenti, anzi...

Ti voglio tanto bene.

- Cla-

 
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FRASE DI LENIN

Post n°834 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

"La religione è una specie di sbornia spirituale in cui gli schiavi del capitale annegano la loro immagine umana, la loro esigenza di una vita più o meno degna di un essere umano"
Lenin

DAL BLOG DI LULLY_ROSSA

 
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Una delle tante storie della "grande" madre chiesa

Post n°833 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

La stragrande maggioranza della Chiesa Cattolica Argentina appoggiò più o meno ufficialmente la dittatura militare in Argentina. Furono molti i prelati che ritenevano importante la Santa Missione che i militari avevano intrapreso al fine di rafforzare nel paese i valori della cristianità.
Furono molti i sacerdoti che partecipavano alle sessioni di tortura, alle esecuzioni e all'incenerimento dei cadaveri dei Centri di Detenzione Clandestina. In parecchi si distinsero in questo ruolo. Ne ricordiamo alcuni. Padre Von Wernich Christian, specializzato nella tortura psicologica. Un ex detenuto ricorda come egli incitasse a fare i nomi dei compagni di lotta mostrando le foto di corpi devastati dalle torture. Egli inoltre contribuì alla cattura di molti sovversivi rivelando i segreti di confessione.
Subito dopo il golpe l'arcivescovo Adolfo Tortolo, presidente della Conferenza Episcopale Argentina e Vicario della Forze Armate, richiamò pubblicamente i membri della chiesa cattolica argentina a cooperare con i militari. Durante un 'assemblea della Conferenza Episcopale difese l'uso della tortura.
Il vescovo  provicario delle Forze Armate monsignor Bonamín, definiva i militari come purificati nel Giordano con il  sangue versato e pregava così: "Signore Dio degli eserciti, nelle cui mani sta il destino del nostro popolo fa discendere la tua benedizione sui nuovi generali come soldati del vangelo disposti a sacrificarsi dando la vita per i loro fratelli come fece Gesù Cristo. Le loro armi sono simbolo di difesa e di giustizia, il cui frutto è la pace...".
Personaggio degno di particolare nota è Pio Laghi, italiano, nunzio apostolico in Argentina il quale nel 1976 benedì i militari neo-golpisti attribuendo a loro quei "valori cristiani minacciati dall'aggressione di una ideologia rifiutata dal popolo".
Egli era intimo amico del comandante della Marina Militare Emilio Massera feroce torturatore e responsabile del campo di concentramento ESMA da dove partivano aerei carichi di prigionieri che venivano poi gettati vivi in mezzo all'oceano. L'intima amicizia con Massera,al quale battezzò un figlio e nè sposò un altro, lo rendono complice di uno dei criminali più feroci del XX secolo.
Pio Laghi è responsabile, non solo di non aver deninciato i crimini, ma d'aver creduto alla dittatura come modello politico, come testimoniano nuerosi suoi scritti.
Antonio Jasè Plaza (nella foto), arcivescovo di La Plata, fu attivo collaboratore delle forze di repressione e utilizzando la sua posizione all'interno della Chiesa fece arrestare decine di persone. Insieme al capo della polizia provinciale di Buenos Aires Ramon Camps, uno dei più sadici repressori, frequentava parecchi centri di detenzione e tortura.
Ma va anche detto che accanto a questi fulgidi esempi di carità cristiana ci furono anche vescovi cattolici che per le loro idee progressiste venivano chiamati vescovi rossi o comunisti, e che furono torturati e uccisi. Ricordiamo tra questi Monsignor Enrique Angelelli, che fu ritrovato ucciso accanto alla sua auto visibilmente morto a causa di numerose bastonate in testa. Stava viaggiando sul suo camioncino verso la Rioja per presentare alle autorità militari una cartellina con le prove che due sacerdoti della sua diocesi erano stati assassinati. La versione ufficiale fu che Angelelli morì in un incidente automobilistico. Egli aveva fondato a Cordoba la Gioventù Operaia Cattolica, e nelle sue prediche attaccava violentemente i potenti tanto che già i ricchi proprietari della zona stavano raccogliendo firme per poterlo rimuovere dal suo posto.
Dissidente fu anche Pablo Maria Gazzarri, sacerdote che aveva poi deciso di lasciare il clero. Venne sequestrato  il giorno in cui si accingeva ad entrare nella comunità di Pere Foucault. Due sopravissuti raccontano che egli dopo esser stato torturato all'ESMA fu portato su un aereo e lanciato nell'oceano. Aveva 31 anni.
La repressione di abbattè pesantemente sui religiosi che prestavano la loro opera nelle baraccopoli. A loro fu ordinato dai superiori gerarchici di abbandonare la missione. Francisco Jalics e Orlando Virgilio Yorio furono sequestrati e torturati all'ESMA. Furono rilasciati dopo qualche mese.Hanno testimoniato che il superiore dei gesuiti, Joses Maria Bergoglio, li avvisò del pericolo che stavano correndo se non avessero abbandonato la loro missione.
Infine, ricordiamo anche la repressione patita da cinque religiosi Palotini appartenti al Movimento dei sacerdoti per il Terzo Mondo, che furono barbaramente ammazzati nella loro parrocchia. Gli assassini lasciarono scritto sulle pareti della parrocchia: "questo succede a chi avvelena le menti dei giovani".

E ora censurami questo Libero. Censura ogni parola che io spenderò per dar forza alla mia lotta. Perchè in ogni tempo e in ogni luogo la Chiesa, come istituzione e nei suoi vertici, è sempre stata collusa con i poteri oscuri, con i dittatori, con feroci assassini. E voi talebani censuratori continuate pure a inveire contro la realtà che la storia ci insegna: la Chiesa si è spesso macchiata di crimini orrendi ammazzando i suoi stessi figli dissidenti.
Questa è la storia della vostra bella religione cattolica....E questo è solo l'inizio della mia battaglia.

DAL BLOG DI LULLY_ROSSA

 
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L'Unione di prodi si mette l'elmetto

Post n°832 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
Foto di sterminatore1986

Il Consiglio dei ministri di qualche giorno fa ha votato all'unanimità (con l'assenso del ministro del prc, Paolo Ferrero)il rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Il pacchetto prevede l'uscita dall'Irak nei tempi concordati in invenrno da Bush e Berlusconi, ossia entro la fine dell'anno, l'aumento delle forze militari in Kosovo (da 2.500 a 3.000) e la presenza inoltrata nel tempo dei militari in Afghanistan.

La cosiddetta sinistra "radicale" getta definitivamente la maschera e a parte qualche isolatissimo mal di pancia, si prepara a sostenere compatta, con l'intero Governo dell'Unione, le missioni imperialiste italiane nei territori di guerra. Questo pacchetto costa 4.800 miliardi di euro che finanziano le guerre e si riverseranno sulle già magre tasche dei lavoratori italiani con i tagli alla spesa sociale già previsti per la prossima finanziaria.

Prc, Pdci, Verdi e sinistra Ds ci dicevano che avrebbero condizionato il programma di Prodi. Adesso pare ancora più evidente che l'unico condizionamento è quello subito da questi Partiti. Ci dicono che bisogna sostenere il meno peggio! Ci devono spiegare se il meno peggio è ocuupare paesi ed assoggettare interi popoli, alla faccia del loro diritto all'autodeterminazione.

La scelta di passare dall'altra parte della barricata sta provocando un terremoto politico nel Partito di Bertinotti. E' notizia di ieri dell'ennesima contestazione ai dirigenti, questa volta ai danni del ministro Ferrero alla Festa di Liberazione di Brescia.

Ormai non c'è più trippa per gatti per i compagni che vogliano fare i comunisti nel prc e nel pdci. Questi partiti hanno deciso di rinnegare le migliaia di giovani che dicevano no alle guerre in nome del profitto e del potere, noi no e sin da oggi avviamo la costituente nazionale di un nuovo soggetto politico anticapitalista e comunista - www.progettocomunista.org

In questi giorni sarà pronto un volantino regionale da distribuire nei banchetti alla gente.

 
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L'Italia sui giornali di tutto il mondo (03/07/2006)

Post n°831 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Prodi scuote l'economia italiana

Con una serie di liberalizzazioni che il governo
conservatore e liberista di Silvio Berlusconi era riuscito
a evitare, il premier italiano Romano Prodi, che guida un
governo di centrosinistra, ha lanciato una rivoluzione
senza precedenti contro i privilegi delle categorie in
Italia. L'obiettivo è favorire la concorrenza a beneficio
dei consumatori. Un decreto legge, che sarà presto
sottoposto all'approvazione del parlamento, ha introdotto
novità che sembravano impossibili: i supermercati potranno
vendere i farmaci per i quali non è richiesta la ricetta
stabilendone il prezzo; le banche, finora intoccabili,
saranno obbligate ad abbassare i prezzi delle commissioni;
le compagnie di assicurazioni dovranno pagare direttamente
l'indennizzo ai loro clienti e potranno offrire polizze di
più compagnie.

Clarín, Argentina [in spagnolo]

http://www.clarin.com:80/diario/2006/07/03/elmundo/i-02701.htm

................................................

Prodi fa arrabbiare le categorie

Tassisti, notai, assicuratori: gli ultimi provvedimenti
presi dal governo Prodi fanno arrabbiare le categorie
considerate politicamente di destra. I tassiti hanno
annunciato una serie di scioperi selvaggi, i notai e i
farmacisti sono sul piede di guerra, gli assicuratori in
rivolta: le prime liberalizzazioni incontrano la forte
resistenza delle categorie, ma ottengono l'approvazione di
industriali e consumatori. Stretto nella morsa delle
contraddizioni interne alla sua maggioranza, messo di
fronte al diktat della destra radicale sull'impegno
militare dell'Italia all'estero e in vista di un voto
difficile sulla presenza italiana in Afghanistan, Prodi
cercava uno stratagemma per dimostrare che il suo governo
sta andando avanti in maniera spedita e risoluta.

Le Figaro, Francia [in francese]

http://www.lefigaro.fr/international/20060703.FIG000000051_la_liberalisation_selon_prodi_reveille_les_corporatismes.html

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Gattuso e Ronaldinho

Gennaro Gattuso è lo stesso in campo e fuori. Energico,
nervoso, un movimento continuo, un'attività costante. La
lingua ce l'ha come i piedi che usa per fermare
l'avversario, affilata. "Paragonare me a Ronaldinho è un
insulto per il calcio", ha commentato ieri quando gli hanno
detto che stava diventando il simbolo dei Mondiali, ancor
più dell'attaccante bsasiliano. "Lo spettacolo e la classe
di Ronaldinho me li sogno di notte".

La Vanguardia, Spagna [in spagnolo – a pagamento]

http://www.lavanguardia.es/premium/edicionimpresa/20060703/51275400169.html

 
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L’INCHIESTA INDIPENDENTE IN COLOMBIA

Post n°830 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

Con la giornata di oggi si conclude la petizione ‘Inchiesta su Coca-Cola in Colombia subito, Sinaltrainal esige giustizia’, che ha raccolto l’adesione di centinaia di cittadini e che ha visto come primi firmatari:

 

Padre Alex Zanotelli (Missionario comboniano), Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo), Gianni Alioti (Resp. Ufficio Internazionale FIM-CISL), Sen. Rina Gagliardi (Vice-capogruppo PRC Senato), Sen. Gigi Malabarba (PRC), On. Ramon Mantovani (PRC), Sen. Francesco Martone (PRC), Alberto Castagnola (Rete Lilliput), Riccardo Troisi (Pax Christi), Sen. Giovanni Russo Spena (Capogruppo PRC Senato), On. Alberto Burgio (PRC), Avv. Giuseppe Bruno (Associazione Nazionale Giuristi Democratici), On. Vittorio Agnoletto (Eurodeputato), Antonio Onorati (Presidente Crocevia), Adriano Cattaneo (Portavoce Rete Italiana Boicottaggio Nestlé), Giuseppe De Marzo (Portavoce A Sud), On. Pietro Folena (PRC), Alessandra Mecozzi (Resp. Ufficio Internazionale FIOM-CGIL), Giangiacomo Mondovì (Ufficio Internazionale COBAS), Piero Bernocchi (Portavoce COBAS), Ivano Peduzzi (Capogruppo PRC Regione Lazio), Andrea Baranes (Campagna per la Riforma della Banca Mondiale), Alberto Giustini (Presidente ARCI Roma), Don Tonio Dall'Olio (Resp. Internazionale Ass. Libera), Carlo Testini (Presidenza Nazionale ARCI - Coord. Programma, iniziative e campagne), Deborah Lucchetti (Fair Coop – Campagna Abiti Puliti), On. Massimiliano Smeriglio (PRC - Segretario Federazione di Roma).

 

Oggi stesso abbiamo inviato una lettera al Sindaco di Roma Veltroni, per trasmettergli le adesioni raccolte in questo mese di petizione e chiedergli per l’ultima volta di rispettare e far rispettare l’impegno sulla commissione d’inchiesta indipendente sulla Coca-Cola in Colombia.
Se entro il 7 Luglio non riceveremo nessuna risposta, saremo costretti a considerare questo percorso della Commissione avallata da Coca-Cola Company definitivamente concluso con l’inadempienza della multinazionale, che sta dimostrando ancora una volta quanto abbia da nascondere in Colombia.

 

Anche in tal caso non ci daremo per vinti! Faremo l’inchiesta indipendente in Colombia comunque, anche se la Coca-Cola non ci vuole. A partire da coloro che hanno sostenuto la petizione a Veltroni, costruiremo un’ampia coalizione di forze politiche, sindacali e sociali che porti entro la fine del 2006 ad una Commissione di alto profilo e veramente indipendente, in grado di raccogliere le prove e diffonderle in Italia.

 

INTANTO LA COCA-COLA CI PROVA UN’ALTRA VOLTA…

 

Mentre fa fallire le inchieste indipendenti negli USA, in Italia e in Inghilterra, Coca-Cola va gridando ai quattro venti che lei l’inchiesta indipendente la farà, niente meno che con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Ma sono già numerosi gli elementi che ci fanno pensare che si tratti dell’ennesima truffa mass-mediatica…

 

La campagna statunitense Killercoke ha contattato Mrs. Sally Paxton, che dovrebbe seguire il progetto per l’OIL, la quale ha affermato che non si tratterà di una ‘investigation’ ma di un ‘assessment’ e che non riguarderà i fatti denunciati dal 1989 ad oggi (179 gravi violazioni dei diritti umani, 8 leader sindacali assassinati, 48 sindacalisti costretti a fuggire dai loro luoghi d’origine, 69 minacciati di morte, 3 incarcerati per sei mesi per le accuse, rivelatesi poi false, dei dirigenti aziendali), ma solo le attuali relazioni sindacali degli imbottigliatori colombiani.
L’amministratore delegato di Coca-Cola dice che non è vero, che loro hanno un accordo preciso e sottoscritto dall’OIL. Lo stiamo chiedendo da un mese, dagli Stati Uniti, dall’Italia e dalla Colombia, ma nessuno è ancora riuscito a vederlo.

 

Il Sinaltrainal e la campagna Killercoke ci spiegano tutti gli altri motivi per cui è bene diffidare dell’inchiesta promessa dall’OIL. Trovate gli articoli tra le notizie principali.
Nel frattempo l’International Labor Rights Fund e il Sinaltrainal denunciano nuovamente la Coca-Cola al Tribunale di Miami per l’assassinio del leader sindacale Adolfo De Munera Lopez, assassinato il 31 Agosto 2002.

 

22 LUGLIO GIORNATA INTERNAZIONALE DI BOICOTTAGGIO DELLA COCA-COLA

 

Mentre in Germania crescono le mobilitazioni contro Coca-Cola sponsor dei Mondiali di calcio e degli Squadroni della Morte colombiani (vedi le immagini delle proteste), si avvicina il 22 Luglio, Giornata internazionale dedicata al boicottaggio della Coca-Cola.
Sono previste iniziative in tutto il mondo ed in particolare negli USA, in India, in Inghilterra e in Germania.

 

Anche qui in Italia è tempo che comincino i preparativi.
Comunicateci tutte le iniziative che riuscite a mettere in piedi sul territorio all’indirizzo e-mail no_cocacola_it@yahoo.it . Saranno segnalate su www.nococacola.info e tutta Italia sarà unita nel boicottaggio.

 

Qualche suggerimento?
Presìdi e volantinaggi in luoghi affollati, davanti ai supermercati (in particolare della Coop) o agli Autogrill (in particolare di Benetton), davanti alle Feste estive che vendono ancora Coca-Cola (a partire da quelle di Liberazione e de L’Unità), incontri e dibattiti di informazione, feste e concerti estivi Coca-Cola-free, esposizione di striscioni in luoghi di passaggio, attività di adbusting sui cartelloni pubblicitari, azioni dirette non violente, e chi più ne ha più ne metta.
Spazio alla fantasia. Ad esempio…

 

La REBOC lancia da Pisa il nuovo concorso ‘Vivi la Colombia con Coca-Cola’ legato ai Mondiali di Calcio di Germania 2006. Bisogna andare sul sito, scaricare la cartolina del concorso, rispondere al quiz, riempirla con i propri dati e spedirla alla Coca-Cola. Si vince uno splendido viaggio negli impianti di imbottigliamento colombiani.
Il concorso inizia domani 1 Luglio e dura fino alla fine del mese.
Se volete che più persone possano vincere, scaricate la cartolina, stampatela e distribuitela urbi et orbi. ATTENZIONE: potrebbe anche capitarvi di trovare la fatidica cartolina nella buca delle lettere o nelle confezioni del prodotto che trovate al Supermercato… quindi OCCHIO!!!

 

Buon boicottaggio e Buon 22 Luglio!!!

 

REBOC

 
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L'Italia sui giornali di tutto il mondo (30/06/2006)

Post n°829 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

L'Italia su tutti i fronti

La Fifa, che vuole armonizzare il calendario del calcio
internazionale, avrà ancora molto da fare per concludere la
sua impresa. Lo dimostra la surreale sovrapposizione che
colpisce l'Italia del calcio, chiamata, nei prossimi
giorni, a combattere due battaglie fondamentali su due
fronti diversi. A Roma la Commissione d'appello federale
della giustizia sportiva deve far luce sullo scandalo delle
partite truccate. Così, mentre in Germania gli Azzurri di
Marcello Lippi affrontano i quarti di finale con la ferma
intenzione di andare avanti, quattro grandi squadre di
serie A rischiano la retrocessione.

Le Temps, Svizzera [in francese]

www.letemps.ch:80/template/sport.asp?page=11&article=184617

................................................

Rimandato il processo al calcio

Poco dopo l'apertura del più clamoroso processo sportivo
della storia d'Italia, il presidente della Commissione
d'appello federale Cesare Ruperto ha deciso di aggiornarlo
a lunedì 3 luglio per dare ai cinque club di serie B che
sono stati ammessi a partecipare al dibattimento il tempo
di prepararsi. I sei magistrati italiani dovranno giudicare
il cosiddetto caso delle "partite truccate" e pronunciarsi
sulle evntuali sanzioni sportive contro Juventus, Milan,
Lazio, Fiorentina e 26 persone, tra responsabili delle
società e arbitri.

Le Monde, Francia [in francese]

http://www.lemonde.fr:80/web/article/0,1-0@2-3242,36-789981@51-787123,0.html

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Quarti di finale sotto pressione

È difficile immaginare una squadra che affronti i quarti di
finale dei Mondiali con uno scompiglio alle spalle
paragonabile a quello dell'Italia. Anche il tentativo di
suicidio dell'ex calciatore e oggi dirigente della Juventus
Gianluca Pessotto ha avuto un effetto traumatizzante. Quando
ha appreso la notizia il capitano degli Azzurri Fabio
Cannavaro, ex compagno di squadra di Pessotto, ha lasciato
la conferenza stampa visibilmente sconvolto, mentre Del
Piero e Zambrotta sono andati a trovare il loro compagno a
Torino. Di fronte a tutto ciò sembra quasi irrilevante
notare che l'assenza di Nesta e Materazzi nella partita
contro l'Ucraina è un brutto colpo per la squadra.

Financial Times, Gran Bretagna [in inglese]

http://www.ft.com/cms/s/5c43bece-07d5-11db-9067-0000779e2340.html

 
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Progetto Comunista

Post n°828 pubblicato il 03 Luglio 2006 da sterminatore1986
 
Foto di sterminatore1986

RIFONDARE L'OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI

Progetto Comunista - Rifondare l´Opposizione dei Lavoratori
 
organizza
 
Seminario nazionale pubblico di formazione teorico-politica
ven 21 - sab 22 - dom 23 luglio 2006

Bellaria Igea Marina (Rimini)
Via Leonardo da Vinci 8/10
Palazzo del Turismo
 

UN PARTITO E UN PROGRAMMA
PER L'ALTERNATIVA RIVOLUZIONARIA
ALLA BARBARIE DEL CAPITALISMO
 

I temi delle relazioni:
 
venerdì 21 luglio ore 20
1) Dal Pci di Togliatti al Prc di Bertinotti: una storia di collaborazione di classe
Relatore: Ruggero Mantovani
 
sabato 22 luglio ore 9,30
2)
Il programma di transizione e alcune esperienze storiche: 1917 "Le tesi di aprile"; 1926 "Le Tesi di Lione"; 1938 , nascita della Quarta Internazionale
Relatrice: Fabiana Stefanoni
 
sabato 22 luglio ore 15, 30
3)
Il programma di transizione oggi: la questione sindacale
Relatore: Antonino Marceca
 
domenica 23 luglio ore 9,30
4)
Le radici del riformismo e la necessità della costruzione di un partito rivoluzionario
Relatore: Francesco Ricci
 
INFORMAZIONI
 
Il seminario comincerà alle 17 di venerdì 21 luglio (per le operazioni di registrazione e assegnazione delle stanze) mentre alle ore 20 inizierà la prima relazione. I lavori termineranno alle 15 di domenica 23 luglio.
 
La sistemazione (pernottamento -esclusivamente in camera doppia- e pasti) è in un paio di hotel di Bellaria vicini alla sala dove si terrà il seminario. Le indicazioni sulla sistemazione alberghiera verranno fornite ai partecipanti all'arrivo, al momento della registrazione. Non è previsto il pernottamento dal giovedì.
Il seminario (e la registrazione) si tiene presso il Palazzo del Turismo di Bellaria (Rimini), in via Leonardo da Vinci 8/10.
 
Per chi arriva in treno:
Il palazzo del turismo è a 50 metri dalla stazione.
Per chi arriva in auto:
A14, uscita Rimini Nord. Il palazzo del turismo è a 50 metri dal centro urbano, dal lungomare e dalla stazione.
 
La quota di partecipazione per l'intero seminario (dal pernottamento del venerdì fino alla colazione di domenica, coi pasti) è di 80 euro.
Il termine per le prenotazioni è il 10 luglio.
La prenotazione si intende confermata solo in seguito alla risposta positiva da parte della segreteria del seminario che chiederà di effettuare un versamento anticipato della metà del costo complessivo di partecipazione.
I versamenti andranno effettuati con vaglia sul ccp n. 40052763 - intestato a Alberto Madoglio - via Volturno, 36, 26100 Cremona.
 
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 328 17 87 809 (Michele Rizzi)
oppure
informa@progettocomunista.org
 
Nel caso si invii una e-mail, ricordarsi di precisare un recapito telefonico per ricevere conferma della disponibilità del posto.

 
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NUCLEARE=TERRORISMO AMBIENTALE

Sito denuclearizzato

 

LA MAGIA DEL NATALE!!!

CAMPAGNE DI BOICOTTAGGIO

- NESTLE'
- COCA COLA
- RETE 4
- MCDONALD'S
- NIKE
- OGM
- FERRARI
- ISRAELE
- MONDADORI

 

VISIBILITA' SU INTERNET

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