Creato da lillysorriso il 13/06/2008

Vivere per amare

Riflessioni e pensieri sparsi di una piccola anima

 

 

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Post n°1070 pubblicato il 04 Maggio 2009 da lillysorriso

TUTTI SONO SOGGETTI ALLA VOLONTÀ DI DIO. - Se osserviamo la vita di Gesù Cristo, vedremo dei magnifici esempi della sua sommissione alta volontà di Dio Padre. «Nel suo primo entrare nel mondo, udite che esclama: Signore, tu non hai voluto né ostia né oblazione per il peccato. Or bene, ecco che vengo io a fare la tua volontà, o mio Dio» (Hebr. X, 5-7). Nel corso poi della sua vita mortale, non rare volte mette innanzi i disegni del Padre suo sopra di lui e la piena sua adesione e sottomissione ai medesimi. «Il Padre mio mi ama, perché io dò la mia vita per riprenderla di nuovo. Nessuno può, togliermela; ma io la dò di mia volontà ed ho la potestà di darla e di riprendermela; tale è la missione affidatami dal Padre» (IOANN. X, 17-18). Si rileva di qui che Gesù aveva ricevuta dal Padre suo l'ordine doloroso e severo di soffrire e morire su la croce. Egli vi si conforma di tutto suo grado, si abbassa volontariamente, facendosi obbediente fino alla morte, e morte di croce (Philipp. II, 8). «Io sono disceso dal cielo, diceva altra volta, per fare non la volontà mia ma la volontà di colui che mi ha mandato; e la volontà del Padre che mi ha mandato è che non si perda niente di ciò che mi ha dato, ma che io lo risusciti l'ultimo giorno » (IOANN. VI, 38-39).
Quando prediceva agli Apostoli gli orrori della sua passione e della sua morte, e questi, addolorati da tale dolorosa rivelazione, esclamavano ad una voce: « No! non sia mai!» - il divin Salvatore rispondeva: Vorreste dunque che io non beva il calice che il Padre mio mi ha dato? cioè, mi suggerireste voi di non adempiere la volontà di Dio? (MATTH. XVI, 22); (IOANN. XVIII, 11). E infatti, ecco questo Uomo-Dio che, nel giardino degli ulivi, accasciato sotto il peso della giustizia del Padre e delle nostre colpe, boccheggia e suda sangue. Il calice dell'amarezza gli viene posto dinanzi: lo rifiuterà egli? No; mio Dio, voi non lo rifiutate; a me toccherebbe berlo; sono io che l'ho fatto amaro; ma se voi non lo bevete, io sono perduto per sempre. E udite come egli lo accetta: « Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Non si faccia però come voglio io, ma come vuoi tu: Non la mia volontà, ma la tua, o Padre, si adempia!» (MATTH. XXVI, 39); (Luc. XXII, 42). Questa parola del capo, osserva S. Leone Papa, è la salute di tutte le membra. Questa parola illumina, ammaestra, forma i fedeli, infiamma i confessori, ha coronato i martiri. Chi potrebbe infatti superare gli odi del mondo, resistere ai furori delle tentazioni, non tremare in faccia ai terrori dei carnefici, Se Gesù soffrendo in tutti gli uomini e per tutti gli uomini, non avesse detto al Padre suo: La vostra volontà si faccia, e non la mia? (Serm. VII, de Pass.).
Gli Angeli e i Santi nel cielo di altro non si occupano e non si occuperanno per tutta l'eternità, che del fare pienamente la volontà di Dio e questa occupazione formerà la loro felicità eterna; perché Dio non vuole che il loro amore, ed essi nient'altro brameranno che amare Dio.
Tutti gli eletti su la terra stettero e stanno sottomessi alla volontà di Dio... Guardate Noè, Abramo, Mosè, i Profeti, Giobbe, Tobia, ecc. Il pontefice Eli è minacciato dello scudiscio della giustizia divina, ed egli dice: «Il Signore è padrone di tutto, faccia come gli pare bene» (1 Reg. III, 18). Il re Profeta non cessava di pregare così: «Insegnami, o Signore, a fare la tua volontà» (Psalm. CXLII, 10). Giuda Maccabeo mentre va a combattere per la gloria di Dio e la salvezza del popolo, esclama: «Avvenga ogni cosa secondo la volontà di Dio» (I Mach. III, 60). «Io porterò con rassegnazione la collera di Dio, perché ho peccato», dice Michea (MICH. VII, 9). «Per me, dice l'Apostolo, mi guarderò bene dal gloriarmi di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, per amore del quale il mondo è morto a me, ed io sono morto al mondo» (Gal. VI, 14). «Dovunque io sia, in qualunque luogo io vada, scriveva Tertulliano, io sono nelle mani di Dio; disponga di me come gli talenta, io non mi parto da lui; se mi vuole mandare alla morte, faccia il suo piacere, purché io gli resti fedele (Ad Martyr.)». Questi sublimi esempi di sottomissione alla volontà di Dio, datici da Gesù, dagli Angeli, dai Santi, dagli eletti, ci devono animare a fare in tutto e sempre la volontà di Dio, anche in mezzo alle più fiere ambasce, ai più cocenti dolori, ai più pesanti travagli. Facciamo nostra la preghiera di S. Agostino: « Dammi, o Signore, di fare quello che comandi, e comanda pure quello che vuoi» (Cont.).
Tutte le creature, in quanto sono opere di Dio, adempiono il suo volere: il sole, la luna, gli astri, gli elementi, la terra, il mare, il fulmine, il giorno, la notte, gli alberi, le fiere, gli insetti, tutto insomma il creato sta soggetto alla volontà divina. Di modo che anche i dannati, anche i demoni medesimi fanno la volontà di Dio, la volontà della sua giustizia. Essi riconoscendola e confessandola, diranno in eterno: «Voi siete giusto, o Signore, ed equi sono i vostri giudizi» (Psalm. CXVIII, 137).

9. DIO RICOMPENSA CHI SI SOTTOMETTE ALLA SUA VOLONTÀ. - MEZZI PER SOTTOMETTERVISI. - Per dimostrare quanto largamente Iddio ricompensi quelli che si sottomettono alla sua volontà, basti l'esempio del casto Giuseppe: paragonate ciò che ebbe da soffrire, con gli onori immensi di cui fu colmato, e vedrete che le prove da lui patite diventano un nulla. Infatti: 1° in vece dell'odio dei suoi fratelli, si guadagnò l'amicizia del re e di tutto l'Egitto. 2° In vece dell'esilio, della schiavitù, della prigione, ricevette non solamente la più piena libertà, ma un grado altissimo. 3° In ricompensa del lavoro delle sue mani, come servo, fu decorato dell'anello d'oro. 4° In cambio del mantello toltogli dall'adultera sposa di Putifarre, fu vestito del manto reale. 5° In luogo delle catene, ebbe una collana d'oro. 6° Perché si prese a cuore la causa dei disgraziati, divenne principe. 7° Perché sotto stette all'umiliazione del carcere, sedette sul cocchio reale. 8° Perché fu disprezzato, vide una nazione intera prostrarsi gli dinanzi. 9° Cambiò il nome di servo in quello di re e di Salvatore del1a terra... Ora se così munificamente ripaga Iddio in questa vita quelli che si sottomettono al suo volere, che cosa non darà loro nell'eternità?
Per abituarsi a sottomettersi in tutto al volere divino, bisogna: 1° persuadersi che tutte le cose, venendo ci da Dio, sono per il nostro bene..., o per correggerci..., o per fare che meritiamo... 2° Accettare il calice come se ce lo presentasse Iddio medesimo... 3° È meglio dire una sola volta tra le avversità: - Signore, io vi ringrazio: - Dio sia benedetto: - che porgere milioni di ringraziamenti in mezzo alle prosperità, dice il Padre Avila (In Vita). 4° Non sottomettersi solamente in generale, ma negli eventi particolari. 5° Sopportare tutto con pazienza... 6° Eseguire con prontezza e gioia la volontà di Dio manifestata per mezzo dei superiori. 7° Non inquietarci per quello che il Signore dispone di noi, e dire spesso col re Profeta: «Signore, la mia sorte è nelle vostre mani» (Psalm. XXX, 16). 8° Meditare spesso gli esempi di Gesù, dei santi e delle creature.

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Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha risparmiato nulla fino a esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo amore. E invece di riconoscenza non riceve dai più che ingratitudine per le irriverenze e i sacrilegi, per la freddezza e il disprezzo che hanno per me in questo sacramento di amore.

 

 

 

 

 

 

 

..Gesu è vivo!

 

Gesu è vivo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LAMPADA AI MIEI PASSI E' LA TUA PAROLA

 

AVE MARIA

Ave, o Maria piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso, e nell’ora della nostra morte.
Amen.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.

 

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