La vita come viene

Annosa questione. Non so da che parte stare. Mi sembra comunque che la P.A. sia a macchia di leopardo: zone di efficienza e zone disastrose. Poi, è chiaro, che noi viviamo di più sulla nostra pelle queste ultime.

Io sono un convinto assertore della meritocrazia sul lavoro, ma c'e' anche altro. Ci sono migliaia di posti creati solo per dare uno stipendio agli amici degli amici a spese di tutti noi. Bisognerebbe partire da qui.

Lavoro in una PA che vive sulle scadenze. Per favorire il lavoro precario hanno dato su richiesta - in ogni P.A.- il part-time obbligatorio. Risultato: le persone che possono permetterselo vanno in par-time, non viene assunto personale con contratto a tempo determinato e chi rimane...schiatta! Per non parlare delle pensioni. Escono in molti e nn rientra nessuno...(nn si fanno concorsi). Stipendio: per la sopravvivenza Straordinari non pagati ma messi in busta-ore (e quando una persona attiva manca a seguito di un super-lavoro chi ne fa le spese sono i colleghi più prossimi). A me sembra che noi stiamo faticando parecchio. On.le Fassino venga a vedere! Ovvio nn tutta la P.A. è così. Ci sono senz'altro sacche di improduttività e ottusità, come spesso capita in ogni posto di lavoro. Ed è anche vero che molti posti, in passato, sono stati assegnati per motivi clientelari. Ora mi sembra diverso. E' tutto più rigoroso e al contempo più instabile. Miagolii :)

Infatti non dappertutto e' cosi', che venga favorito il precariato mi sembra sbagliato per la P.A., proprio come concetto. E come sempre capita nei posti con tanta gente, chi ha voglia di lavorare, lavora per tuttì. Bau!.

Beh mi sono espressa male...per favorire l'occupazione giovanile, insomma!, in mancanza di altro! Io lo trovavo giusto, ma nn ci sono i soldi! E cmq in certi posti nn è che se hai voglia, è che devi. Sei entrato nella mia palestra? Miaooooo ;)