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"Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero. Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto, accerchiati da agenti della divina follia."
Alda Merini
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Post n°613 pubblicato il 13 Aprile 2007 da ventodamare
Come si puo' creare un “Grosso guaio a Chinatown”, senza ricorrere agli effetti speciali del film di John Carpenter? A Milano ci sono riusciti ugualmente, con pochi, semplici ingredienti. Basta prendere una giunta di destra che governa Milano dal 1993, una comunita' molto attiva nel commercio come quella cinese, permetterle di insediare i propri magazzini e conseguente traffico molto intenso, in centro a Milano, e poi accorgersi all'improvviso, con quasi 15 anni di ritardo che non si puo' trasformare un quartiere centrale e residenziale di Milano in una specie di enorme scalo merci aperto 24 ore su 24, e decidere di far presidiare la zona notte e giorno dai vigili urbani a multare chiunque infranga di una virgola il codice stradale.
Fra i milanesi si e' sempre pensato che la comunita' dei cinesi sia quella che crea meno fastidi, per chi li avverte questi fastidi, di tutte. Certo l'ombra del sospetto della mafia cinese c'e' sempre stata, cosi' come la stranezza che di vecchiaia e malattia non muore mai nessun cinese a Milano. Gli unici cinesi che si siano mai visti morti a Milano, sono quelli periti in incidenti stradali. Insomma gente che si fa i fatti suoi, puliti o meno che siano, e non crea troppi problemi.
Ma se ora vengono multati ogni giorno perche' non attraversano a piedi sulle striscie, perche' trasportano merce su auto normali, o perche' si fermano due minuti in doppia fila, cosa che a Milano fanno tutti ed i vigili non si sognano nemmeno di perdere un secondo a redarguirli, e' logico che si sentano vessati ingiustamente. E reagiscono. Organizzando un bell'agguato ai vigili.
Anche se i cinesi lo negano decisamente, il fatto che pochi minuti dopo l'episodio scatenante degli scontri si siano ritrovati per strada ad aggredire i vigili urbani centinaia di cinesi con striscioni, bandiere bastoni e megafoni conferma invece che era tutto premeditato.
Con l'ombra della mafia cinese che si stende a proteggere la donna protagonista dell'episodio, assicurandole le prestazioni di un prestigiosissimo studio legale con sede nella carissima Piazza S.Babila che una povera commerciante di chincaglieria, come dice lei stessa di essere, non potrebbe mai permettersi.
Certo i vigili fanno solo rispettare la legge, ma non si doveva arrivare al punto di trasformare un intero quartiere in un mercato senza regole per decenni.
Occhi troppo chiusi prima e troppo aperti ora.
“In medio stat virtus”.
E li' in mezzo c'e' anche il buon senso, parola sconosciuta in questa occasione ai governanti di Milano.
Commenti al Post:
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ossimora il 14/04/07 alle 00:19 via WEB
Cazzo!AVEVO scritto un commento articolato e abbastanza lungo ,ho inviato ed è scomparso tutto Che palle ,di solito quando scrivo parecchio salvo .Uff...più o meno però dicevo che non ho ancora ben chiare le cose che sono successe a Milano,sto leggendo e cercardo di capire meglio.Ma di una cosa sono certa ,la destra (quella li)già si è attrezzata per guaire contro le modifiche (necessarie)alla bossi fini a l'altro lo psciconano adesso gioca a afer il tollerante,il ghandi ...ci vuole accoglienza ,rispetto...ha detto Quasi quasi era più divertente quando diceva una castroneria ,tutti lo cazziavano (pare...)e poi lui ritrattava dimenticando ,o fors e no,che "voce dal sen fuggita più richiamar non vale".Fatica!
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Billieholiday il 14/04/07 alle 09:44 via WEB
Caro Vento, ti ringrazio, perchè in una giornata frenetica, le notizie sul "guaio" di Milano, mi avevano toccato senza avere la possibilità di approfondirle. Ora ne so un po' di più. Credo che la soluzione ad ogni problema stia nel "buon senso", Milano si è sempre considerata una città "vicino all'Europa" e più in generale vicina al Mondo, la parola "eccesso" non si adatta ad un'aspirazione di questo tipo. Bisogna comprendere i fenomeni, soprattutto quando si sono incoraggiati, a Roma, P.za Vittorio, i vecchi proprietari di esercizi li hanno venduti a prezzi maggiori del loro valore, di fatto anche lì si è creata un sorta di Chinatown, come in parecchi paesi del Mondo. Appunto. Impariamo davvero ad essere all'altezza dei fenomeni che accadono ovunque, altrimenti rimarremo sempre un Paese di Provincia, o peggio ancora un Paese ipocrita e opportunista, dentro quando ci conviene, fuori, sempre quando ci conviene... Un abbraccio, grazie, come sempre...
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pelino55 il 14/04/07 alle 11:37 via WEB
Lavoro in un quartiere confinante con Chinatown, a Milano, e ho qualche collaboratore cinese. In questi giorni ho letto un sacco di luoghi comuni sui giornali, anche quelli "politicamente corretti". 1) Il fatto che i cinesi non lavorerebbero per gli italiani. Falso. Da me lavorano in tre, attualmente, ma ne sono passati parecchi di più. Il datore di lavoro cinese li schiavizza, quindi il passaggio è: si sta a lavorare da lui per il permesso di soggiorno, appena possibile, via. Altro che balle.
2)Tutta questa meraviglia sulle bandiere della Rep. Pop. Cinese. Leggo che l'immigrazione cinese a Milano, sia sempre stata antimaoista. Falso: il grosso dei " vecchi" è costituito da rifugiati antagonisti del Kuomintang di Chang-hai-chek. Tanto è vero che moltissimi di loro ancora si radunano a cena ogni anno per festeggiare la rivoluzione maoista. I giovani, invece, pensano, come gran parte degli italiani, ai quattrini e a quella cosa là. Potrei continuare con i luoghi comuni. Posso comunque testimoniare che la vita, anche il semplice passaggio, sia diventata difficile per gli italiani. Colpa di tutti i cambi di destinazione d'uso edilizi concessi dalla giunta Albertini-De Corato, il quale adesso con la Moratti fa lo sceriffo. Quando non si gestisce il territorio si finisce così: la vicenda mi ricorda le costruzioni abusive sulle spiagge siciliane, diventate così numerose da creare problemi di ordine pubblico. La comunità cinese, non esente da pesanti responsabilità, è ricca e determinata. Non so proprio come andrà a finire, anzi lo so: la Moratti si darà una calmata e tutto tornerà come prima, disagi e degrado compresi.
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lenin1986 il 14/04/07 alle 19:14 via WEB
Noooo…personalmente vedo solo tanta gente che non ce la faceva più a sopportare un ingiustizia chi chi vuol far rispettare la legge solo ad alcuni…era una bomba ad orologeria, ma non era premeditato, ne dalla mafia cinese, ne da altri…la mafia cinese ha interessi molto più gradi di un quartiere di milano, te lo assicura uno che il porto di napoli lo conosce bene…
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marcowong il 14/04/07 alle 21:43 via WEB
Non sono molto convinto della premeditazione quanto del fatto che l'incidente era nell'aria.
Non so quali siano le parcelle dell'avvocato, ma normalmente nei casi di alto profilo mediatico l'avvocato è anche disposto a lavorare gratis o quasi.
L'attenzione che ci sarà per molto tempo a venire è solo deleterio per le attività commerciali dei milanesi di origine cinese.
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