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"Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero. Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto, accerchiati da agenti della divina follia."
Alda Merini
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Post n°705 pubblicato il 12 Novembre 2007 da ventodamare
La vittima del proiettile esploso dal poliziotto, avrebbe potuto essere chiunque fermo in quell'autogrill. Un bambino, un benzinaio, un camionista. Il tifoso laziale non e' stato ucciso intenzionalmente in quanto "tifoso", e' stato la vittima di una colpevole imperizia o altro del poliziotto. Questo episodio e' stato pero' preso a pretesto dal tifo organizzato che, stando a quello che si e' visto ieri, dispone di una rete ben organizzata fra loro. Come un solo uomo hanno dato luogo a fatti gravissimi con un sincronismo inquietante. A detta degli esperti, hanno usato in maniera perfetta alcune regole ben collaudate di guerriglia, si sono dimostrati, pronti, efficienti nella devastazione, preparati e terribilmente efficaci. Non riesco a capire come sia possibile che migliaia di persone si mobilitino fino ad arrivare ad assaltare le sedi dei commissariati e portare devastazione e distruzione in nome di un gioco. Ed in maniera vigliacca, nascosti dall'anonimato del branco. Il livello di guardia e' stato ampiamente superato, e alle tante, troppe, parole ora devono seguire i fatti. Occorre smantellare queste associazioni che hanno dato un significato peggiorativo al termine "tifoso", anzi se ne sono appropriati ingiustamente. Ed anche i giornalisti che dicono "i tifosi hanno assaltato la sede del Coni" sbagliano di grosso, non sono tifosi, sono delinquenti. La legge deve cambiare, le pene previste per questi delinquenti restano inapplicate allo stato attuale. Quando mori' Raciti in mezzo ad altri atti gravissimi, furono arrestate decine di persone, e non mi pare che nessuno sia stato punito in maniera adeguata. Questi criminali si sentono impuniti, sotto l'egida del calcio, del tifo, non pagano mai per i reati che commettono. Ogni domenica migliaia di poliziotti e carabinieri, pagati da tutti noi, sono impegnati per fronteggiare e prevenire le imprese di questi delinquenti. Ogni domenica devastano autogrill, treni, autobus senza che mai nessuno sia punito veramente. Ed e' questo senso di impunita' la prima motivazione che li spinge ad osare sempre di piu'. Ieri siamo arrivati all'assalto alle caserme, e la prossima volta? Kossiga ha ricordato, con l'orgoglio di un vecchio manipolatore di potere, che nemmeno nei periodi peggiori degli anni di piombo i terroristi hanno mai osato assaltare una caserma. Se non ci sara' una risposta decisa e forte dallo stato, questi delinquenti si sentiranno autorizzati ad osare sempre di piu'. Fermateli e puniteli.
Commenti al Post:
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rossoporpora69 il 12/11/07 alle 20:49 via WEB
nn lasciamoci influenzare qui c'è qualcosa di più seri di una rappresaglia di tifosi.....
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ventodamare il 12/11/07 alle 21:05 via WEB
Infatti c'e' una strategia precisa dietro, da stroncare.
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Billieholiday il 12/11/07 alle 21:17 via WEB
Brutti tempi. Da una parte la mia ferma e severa condanna a questi delinquenti, che non dimentichiamo, possono beneficiare di connivenze a tutti i livelli. Società, media, politica. Si perchè a quanto pare a detta di Manganelli, sembra che la maggior parte questi criminali, aderiscano ad organizzazioni estremistiche di destra. Dall'altra parte, un'incapacità delle istituzioni a gestire tali situazioni di emergenza, anche altri paesi hanno avuto gli stessi problemi di tifo degenerato, Gli hoolingans di inghilterra, tanto per fare un esempio, ma lì sono riusciti, con la fermezza e con le regole e gestire questo problema. Un ultima pensiero però, mi preme rivolgerlo al poliziotto, che spara da 50 metri, ad altezza d'uomo, fatto di una gravità estrema. Credo che per ottenere risultati e credibilità sia necessario che lo Stato sia per primo ineccepibile e francamente ho la snsazione che qui si spari un po' troppo allegramente. Non vorrei, che i fatti di pochi giorni fa, concernenti gli episodi legati al G8, abbiano dato la sensazione a qualcuno che certi servitori dello Stato dalla mano e dalla pistola facile, possano aver sempre le "spalle" parate. Fermiamoci tutti, e riflettiamo perchè la vita umana è il primo bene assoluto. Piango i genitori del povero ragazzo che pare dormisse in automobile e che quindi difficilmente poteva rappresentare un pericolo.
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ventodamare il 12/11/07 alle 21:45 via WEB
Hai detto bene billie, questi violenti si prestano ai giochi di qualche dirigente, di politici in cerca di voti per ricavarne il piu' possibile anche in termini di visibilita' e piu' fanno notizia, piu' aumenta il loro potere ma SOLO se restano impuniti. se cominciano a punirli davvero, questi vigliacchi che attaccano solo in branco, svanirebbero subito. Per quel che riguarda la dinamica dello sparo, e' molto strano che un poliziotto voglia sedare una rissa dall'altro lato di un autogrill sparando in aria, e' quantomeno da incosciente. Spero che venga fatta piena luce per avere poi la forza morale di punire i violenti che hanno impazzato ieri.
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lenin1986 il 13/11/07 alle 17:06 via WEB
Io preferisco analizzare il caso in due ottiche diverse…il primo dal punto di vista del poliziotto, che incapace nel suo mestiere, ha sparato da un autogrill ad un altro rischiando di colpire una macchina che in quel momento passava sulla traiettoria del proiettile…l’altro punto di vista riguarda la tifoseria che oramai non guarda più il calcio come momento di relax e di passione, ma solo come momenti di sfogo dei propri problemi…per me è stato evidente vedere nei manifestanti di roma una rabbia che direi quasi innata che si scagliava contro chiunque, anche contro i giornalisti e il coni…loro erano li per sfruttare l’occasione di far casino e sono riusciti in questo…qualcuno manifestava realmente contro la violenza del poliziotto, ma qui arriva la loro ipocrisia nel dare prima poteri all’arma e poi subire loro stessi la tolleranza zero che hanno proposto e voluto...come fermare tutto questo??? ammetto che non lo so...siao
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