LA MAGIA DEL SOLEUN POSTO SEMPLICE E ACCOGLIENTE PER CONDIVIDERE UN PO DI ME! |
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L'ANGOLO DELL'OTTIMISMO
PERNON DIMENTICARE DI RISPETTARE IL MONDO...
PER TENER PRESENTE CHE COS'E' LA VITA...
PER NON DIMENTICARCI DELL'AMICIZIA VERA...
PER NON DIMENTICARCI DI DONARE LA NOSTRA VITA PER I FRATELLI...
PER NON FARCI SFUGGIRE TUTTE LE PICCOLE EMOZIONI DI OGNI GIORNO...
CARAVAGGIO: LA FOLLIA E LA MAGNIFICENZA
Amor Vincit Omnia è un dipinto ad olio su tela di cm 156 x 113 realizzato tra il 1602 ed il 1603 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato al Staatliche Museen di Berlino.
Questo quadro il cui titolo è derivato dalla locuzione latina Amor vincit omnia, Amore trionfa su ogni cosa - è stato eseguito su commissione di Vincenzo Giustiniani che lo pagò 300 scudi. Per questa opera posò Cecco Boneri, giovane garzone di Caravaggio che poi diverrà a sua volta pittore.
La figura agile e scattante del fanciullo è rappresentativa della predilezione dell'artista per i giovani scugnizzi dei vicoli napoletani che spesso animano, come modelli, le sue tele. Dal punto di vista iconologico, l'immagine simboleggia la vittoria dell'amore sulle arti, qui rappresentate dallo spartito, dai libri e dagli strumenti musicali disposti in pittoresco disordine ai piedi del ragazzo.
La luce potente, ed esaltata dal tipico fondale scuro, ha lo scopo di individuare e definire ogni singolo particolare anatomico.
L'ANGOLO DI FRA'
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I MITI DI NAPOLI!
A'LIVELLA: SCUOLA DI VITA!
QUESTO VIDEO E' PER TUTTE
QUELLE PERSONE ARROGANTI
PIENE DI SE' CHE VIVONO UNA VITA CON I PARAOCCHI
PENSANDO CHE ESISTONO SOLO LORO AL MONDO
SE LE AVESSI DAVANTI A ME
LI DIREI DI FERMARSI UN ATTIMO
E GUARDARE ALTRE LA PUNTA DEL LORO NASO,
DI GUARDARE OLTRE LA LORO ARROGANZA
PERCHE' LA MORTE E NON SOLO E' UNA LIVELLA
SIAMO TUTTI MA PROPRIO TUTTI
SULLO STESSO PRECIPIZIO!
'O SSAJE COMME FA 'O CORE
Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
a me, a me
quann' s'è annamurato.
Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo
comm'è succiesso, ammore
ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Je no, je no
'o ssaje comme fa 'o core
je no, je no
quann s'è sbagliato.
LA CUCINA E I SAPORI DEL CUORE
“Mamma” è ‘a primma parulella
ca riuscimmo a pronunzià.
Ma ‘a siconna è assai chiù bella
Papà, babbo? No: babà.
‘O babà nasce polacco,
nuje l’avimme migliorate.
Sì, ce piaceno ‘nu sacco
chisti dolce lievitati
inzuppate dint’o rrumme,
fatte a form’e fungetiello.
I che gusto, e che prufumme!
Né babà, quanto si’ bello!
L'ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA
Cuore, labbra, mani
(Liturgia mozarabica spagnola)
Metti, Signore, nei nostri cuori desideri che tu possa colmare.
Metti sulle nostre labbra preghiere che tu possa esaudire.
Metti nelle nostre opere atti che tu possa benedire.
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Quest'uomo si chiama Mohamed Hegazi.
Ha 25 anni. E' stato condannato a morte in Egitto per essersi convertito al cristianesimo ed essersi fatto fotografare con il Vangelo in mano.
Nessuno ne parla.
Solo tre blogger di libero hanno postato a riguardo:carinci, redazione_blog e stelladanzanteforeve.
SVEGLIATEVI!!!
E' una battaglia di civiltà!
Invocare il rispetto della civiltà in un Paese a noi così vicino significa difendere la CIVILTA' per noi e per le generazioni future
IL POSTICINO DELLA SPIRITUALITA'
La preghiera del creato
Se ascoltate i boschi e le montagne nella quiete della notte,
li sentirete dire in silenzio:
"Dio nostro, è nostra volontà ciò che tu vuoi.
E' nostro desiderio ciò che tu desideri.
E il tuo comando trasforma le nostre notti,
che sono le tue notti,
in giorni che sono i tuoi giorni.
Non possiamo chiederti nulla, perché conosci i nostri bisogni,
prima ancora che essi nascano:
il nostro bisogno sei tu; e nel darci te stesso, ci dai tutto".
Le ali degli angeli
"Cos'è quest'uomo
perché Tu, mio Dio,
l'abbia fatto poco meno degli angeli?" (Sal 8)
Le sue ali sono di zucchero filato
i cieli a cui l'hai destinato
sono di latte e miele
mentre la tenerezza
con cui l'hai plasmato
l'ha reso per sempre
vulnerabile al Tuo amore.
Mi accascio e mi rialzo,
piango e subito abbozzo un sorriso,
provo rancore mentre anelo la pace
sono deluso e intanto spero
mi rifugio impaurito
e sospiro l'avventura...
Per quali cieli
m'hai destinato mio Dio?
E cos'è quest'interminabile sfida,
che accompagna il mio respiro
e perché un 'impalpabile ragnatela
basta ad imbrigliarmi le ali
per non farmi tornare a casa?
Cos'è quest'uomo mio Dio
perché Tu l'abbia voluto
malato per sempre d'amore?
Io lo so, Signore:
so chi ha intessuto le ali degli angeli.
Conosco il telaio e l'ordito
usato per ricamarci il loro volo.
Riconosco l'impronta di quella mano
nel mistero che sono
perché nulla mi sazia
in questo misero orizzonte,
nulla m'acquieta
in questo spazio di tempo
che mi separa da Te.
Inviato da: dimaio3d
il 15/09/2009 alle 12:48
Inviato da: prof56
il 18/04/2009 alle 01:10
Inviato da: dimaio3d
il 09/04/2009 alle 15:54
Inviato da: Marjeryl
il 06/03/2009 alle 22:31
Inviato da: panpanpi
il 31/12/2008 alle 09:03