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Nickname: massimo_decimo_m
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TRAVIATA - G. Verdi (1853) (1)
Mentre gli ospiti si dirigono in un’altra sala per aprire le danze, Violetta si sente all’improvviso male ed è costretta a fermarsi. Seduta in un angolo viene raggiunta da Alfredo, che coglie l’occasione per dichiararle il suo amore (“Un dì felice eterea, mi balenaste innante, e da quel dì tremante vissi d’ignoto amor”). Violetta, divertita e allo stesso tempo commossa dalle parole del giovane, risponde che nel suo cuore di cortigiana non c’è posto per un vero amore e che tutto quello che può dargli è soltanto amicizia (“Solo amistade io v’offro”). Con un gesto che sembra contraddire le sue parole, però, offre un fiore ad Alfredo e lo invita a ritornare da lei quando sarà appassito. Pieno di gioia Alfredo esclama: “Domani”. Quando il ricevimento è finito e tutti gli ospiti hanno lasciato l’appartamento, Violetta, rimasta sola, ripensa alle parole di Alfredo. Si sente attratta da quest’uomo giovane e bello che le offre un amore sincero, e per un attimo sembra accarezzare l’idea di lasciarsi andare ad un tale sentimento, ma subito dopo si ridesta e si convince che sarebbe una follia rinunciare alla sua vita di cortigiana e alla gioia dei piaceri per un sentimento come l’amore, che è solo fonte di dolore (“Sempre libera degg’io follegiare di gioia in gioia") Brindisi (T. Stratas - P. Domingo) Sempre libera (A. Gheorghiu) |
Inviato da: margheritagautier2
il 27/02/2010 alle 00:17
Inviato da: margheritagautier2
il 25/02/2010 alle 22:13
Inviato da: margheritagautier2
il 25/02/2010 alle 22:01
Inviato da: massimo_decimo_m
il 03/11/2008 alle 09:10
Inviato da: lillimarlen
il 02/11/2008 alle 22:10