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Messaggi di Aprile 2007

"SEI POCO DONNA". E LE TOLGONO LA MEDAGLIA

Post n°50 pubblicato il 26 Aprile 2007 da ema75
 

Una vecchia storia, che torna a galla, adesso che si parla tanto di civilità transgender ed eguaglianza di diritti. Una storia datata fine 2006, che proprio l'altro giorno è stata rilanciata dal quotidiano francese L'Equipe e poi dal nostro Dieci (il nuovo sportivo diretto da Ivan Zazzaroni).

Shanti Soundarajan è una giovane indiana che vince la medaglia d'argento sugli 8000 metri agli ultimi giochi asiatici svoltisi a Doha, in Qatar. Medaglia che le è stata revocata alcuni giorni dopo perchè l'atleta non ha superato il cosiddetto "test di femminilità" e dunque non presentacva "tutte le cartteristiche di una donna". Tutte quali? Tutte cosa? La formula non lo specifica. Tanto basta.

Del test di femminilià c'eravamo quasi scordati. Fu introdotto dal comitato olimpico nel 1966, per garantire "Condizioni di equilibrio di competitività" in un'epoca in cui c'era ancora sperequazione. Le atlete venivano fatte spogliare davanti ad una commissione di medici (donne). Nel 1999, alla vigilia dei giochi di Sidney, è stato abolito. Ma non nei paesi dell'Asia, evidentemente. Che ancora lo utilizzano, mortificando situazioni come queste.

Che è ben diverso dal "non essere pienamente donna" come vorrebbe intendere chi le ha tolto la medaglia. Intanto Shanti non agaregggerà più, perchè la vicenda l'ha distrutta come donna, prima ancora che come atleta. E questo è molto peggio che vedersi togliere una medaglia. 

Anche perchè la Soundarajan non è una transgender, come l'ermafrodito Edinanci Silva che gareggìo nel judo agli ultimi Giochi olimpici (e peraltro non ci sarebbe stato nulla di male, visto che per esempio, nella serie B2 di pallavolo, a Cesena, gioca una schiacciatrice transessuale) E'una donna "biologica", con una storia triste alle spalle. Un'infanzia di miseria e stenti così accentuata da provocarle disagi nello sviluppo. In pratica, lo svantaggio alimentare di cui soffre la poplazione dei villaggi rurali dell'India, quelli da cui viene l'atleta, dà luogo spesso a deficienze che portano ad ogni tipo di scompensi ormonali. In pratica, fino al 2004, la dieta alimentare dell'atleta indiana era sotto il limite di sussistenza. Poi, dopo essere divenuta atleta di interesse "nazionale", il suo tenore di vita è cresicuto sino a livelli che in occidente definiremmo "dignitosi". Ma ormai il danno biologico era fatto.

 
 
 

DESTRA/SINISTRA

Post n°49 pubblicato il 23 Aprile 2007 da ema75
 

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra
tutti i films che fanno oggi son di destra
se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Le scarpette da ginnastica o da tennis
hanno ancora un gusto un po' di destra
ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra
il concerto nello stadio è di sinistra
i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
I collant son quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra
la pisciata in compagnia è di sinistra
il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
sono di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l'ossessione
della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa, dove non si sa.

Io direi che il culatello è di destra
la mortadella è di sinistra
se la cioccolata svizzera è di destra
la Nutella è ancora di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il pensiero liberale è di destra
ora è buono anche per la sinistra
non si sa se la fortuna sia di destra
la sfiga è sempre di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il saluto vigoroso a pugno chiuso
è un antico gesto di sinistra
quello un po' degli anni '20, un po' romano
è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare
un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c'è
se c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é.

Tutto il vecchio moralismo è di sinistra
la mancanza di morale è a destra
anche il Papa ultimamente
è un po' a sinistra
è il demonio che ora è andato a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La risposta delle masse è di sinistra
con un lieve cedimento a destra
son sicuro che il bastardo è di sinistra
il figlio di puttana è di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una donna emancipata è di sinistra
riservata è già un po' più di destra
ma un figone resta sempre un'attrazione
che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Basta

 
 
 

DO YOU REMEMBER? /2 - QUELLI CHE UN SUCCESSO (o due)

Post n°48 pubblicato il 20 Aprile 2007 da ema75
 

"Maracaibo/ Mare forza nove/ fuggire si ma dove/ za za". Alzi la mano chi non ha mai sentito una volt questo incredibile ritornello…

E’la canzone che ha reso famosa Luisa (in arte Lu) Colombo, cantautrice milanese fino ad allora (e anche dopo) sconosciuta alle cronache. Nell’estate del 1981, il brano, ricco di doppi sensi, fu lanciato sul mercato non senza i suoi problemi. Perché parlava di Cuba e di Fidel. Nome proibito allora. In più La Zazà della canzone è una ragazza cubana, che avrebbe avuto una tresca sentimentale con Fidel Castro. così dopo diversi no da parte delle case discografiche e delle radio Fidel divenne Miguel e la canzone cominciò ad imperversare nelle radio, diventando un successone. Ma dopo Maracaibo? Lu Colombo è scomparsa dalle scena, ha continuato a far musica anche dietro le quinte, dividendosi con la sua passione per l’interior design.  Nel 2004 è uscito il nuovo disco “L’uovo di Colombo”

 

Vai con ritornelli o con le strofe famose. Vediamo chi ricorda questo: “We're walking like in a Dolce Vita / This time we've got it right / We're living like in a Dolce Vita / Mmh gonna dream tonight”. Estate 1983. Il romano Fabio Roscioli, di professione dj s’inventa questo brano ed il nome d’arte Ryan Paris. Successo in tutto il mondo. Fu gloria effimera, almeno in Italia. Perché dopo alcune partecipazioni in vari film, Paris emigra in Germania, a Francoforte sul Meno, dove ancora oggi è uno dei più affermati dj.

 

I used to say/ I like Chopin/ Love me now and again”. Anche qui 1983. La moda era quella di cantare in inglese ma lui era de Roma, si chiama Paul Mazzolini (nato a Beirut da mamma inglese e papa romano) in arte Gazebo. Anni ruggenti, quasi tutti gli ’80, con successi di livello internazionale, poi un lento declino. Anni fa mediaset lo cercò per il programma “Meteore” e lui rifiutò sdegnoso  “Non sono una meteora”, disse. Alzi la mano chi sa cosa fa oggi Gazebo…

Noi l’abbiamo scoperto qualche anno fa, per caso. Sul Roma-Ancona, dove Gazebo si sedette al nostro fianco, in seconda classe. Fa ancora musica. “Progetti”, dice lui. Ricerca musicale. E internet come nuova frontiera….Intanto l’ultimo album è del 1997. Nel 2006 è uscito il singolo Tears To Galileo.

 

E per la serie, boyband. Ricordate i Gazosa,  gli adolescenti che fecero i soldi con lo spot del telefonino e due Sanremo? Si sono sciolti nel 2003. L’unica che canta ancora è la cantante  Jessica Morlacchi, nel 2005 sul palco di Sanremo (ancora!) a cantare con Masini (sic!)

 
 
 

DO YOU REMEMBER? /1 - QUELLI CHE IL FESTIVAL (e poi basta)

Post n°47 pubblicato il 17 Aprile 2007 da ema75
 

Meteore, stelline, semplici manovali della canzone...quais tutti passati dal grande calderone del Festival che fagocita velocemente. Qualcuno Sanremo l'ha anche vinto, ma poi? Ricordate i Jalisse? Svaniti nel nulla, dopo il quarto posto all'Eurofestival del 1997. Quest'anno hanno provato a rientrare dalla finestra, ma la commissione del festival ne ha scartato il brano. Fanno musica, comunque, come un pò tutti. Però i destini di alcuni sono strani.

Aleandro Baldi ha vinto due festival. Con Francesca Alotta, nel 1993, con la mitica Non Amarmi, sezione giovani. L'anno dopo da solo, con Passerà. Altri due anni di fuoco poi più nulla. L'ultimo album "Tu sei me" risale al 1996. Praticamente è sparito dalle scene. Francesca Alotta ha partecipato nel 2004 a Music Farm, continuando più o meno sempre a far musica ed ora mette la sua voce blues ed il suo fascino mediterraneo al servizio della musica "nera" anni '70 ed '80 con una sua band insieme alla quale gira l'Italia. Un'altra che ha vinto Sanremo (1981) è la riminese Carla Bissi, meglio nota come Alice. L'abbiamo risentita qualche anno fa in un duetto con Skye, la cantante dei Morcheeba, attualmente collabora con Morgan, e Bluvertigo e il jazzista Paolo Fresu, che compare nel suo ultimo album.

Nel 1979 il festival lo vince lo sconosciuto Mino Vergnaghi. Un uomo e la sua salopette, ma soprattutto, tanti brani scritti per altri. Infatti oggi lavora ancora in quel senso. Dal 1992 in poi collabora con Zucchero diventando autore delle canzoni celebri: Miserere, Ridammi il sole, Per colpa di chi, Pane e sale, Il volo, Così celeste, Menta e Rosmarino, e Va Pensiero. È tra gli autori di Di sole e d'azzurro di Giorgia. Infine la torinese Letizia Oliva, alias Tiziana Rivale. Ex rockettara, vince nel 1983 con la mielosissima Sarà quel che sarà poi ripiomba nell'anonimato. Va a far soldi in America, prestando la voce a molte "artiste" (si fa per dire) poi Paolo Limiti la ripesca per i suoi programmi su Rai Uno.

Quelli che Sanremo...non l'hanno vinto, ma a modo loro erano personaggi. Mario Castelnuovo, quello di "Sette fili di canapa" è ancora oggi uno dei più bravi cantautori "di nicchia": introspettivo, anticommerciale, più poeta che cantante. L'ultimo album "Come erano venute buone le ciliegie nella primavera del '42" (sic!) è del 2005. Stefano Sani tra 1982 ed il 1983 ha fatto sciogliere ai suoi piedi stuoli di ragazzine, innamorate della sua faccia e delle sue zuccherose "Lisa" ("Lisa se n'è andata via/stupida la sua follia/Lisa sen n'è andata via, non è più mia") e "Complimenti", entrambe scritte da Zucchero. Oggi fa il ricercatore universitario. Marco Armenise, in arte Marco Armani nel 1984 arrivò secondo fra i giovani dietro ad un certo Eros Ramazzotti: poteva essere il decollo di una carriera, non lo è stato. Sparito a fine anni '80, nel 2004 è ricomparso a Music Farm. L'anno dopo è uscito un suo singolo, quest'anno ha cantato nel cd di Mariangela. E'tornato a far musica anche il "mitico" Stefano Rosso, quello de "Una storia disonesta" che nel 1980 scioccò Sanremo con la sua "L'Italiano" (cinque anni prima di Cutugno!). Arruolatosi per due anni nella Legione Straniera per una delusione amorosa, poi s'è rimesso a suonare. Il suo brano di maggior successo è stato di recente remixato e ricantato in spagnolo. Ce ne sarebbero tanti altri, molto meno noti. Ma la lista è davvero troppo lunga

 
 
 

UN ITALIANO ALL'EUROFESTIVAL. MA CANTA PER LA LETTONIA

Post n°46 pubblicato il 09 Aprile 2007 da ema75
 

Qualcuno ricorderà un mio post dopo Sanremo in cui scrissi che sarebbe stato giusto partecipare all'Eurofestival o come da denominazione ufficiale Eurovision Song Contest, la rassegna musicale europea organizzata dall'ente televisivo continentale in collaborazione con gli altri associati.

Ebbene, l'Italia, non vi parteciperà nemmeno quest'anno ma un italiano in gara ci sarà: è Roberto Meloni, tenore sardo che gareggerà...per la Lettonia. Meloni, infatti è uno dei componenti dei Bonaparti.lv, progetto che riunisce cinque tenori lettoni più lo stesso Meloni. I Bonaparti.lv hanno vinto le selezioni nel loro paese ed 10-12 maggio rappresenteranno la Lettonia all'Eurofestival. Cantando in italiano.

La loro canzone, una piccola romanza che fa un pò sberleffo alla canzone classica italiana, si intitola Questa Notte ed è cantata interamente nella nostra lingua. Meloni vive in Lettonia dal 2001, dove si era trasferito per insegnare italiano. Oggi è uno dei più affermati tenori del paese baltico. E per una sorta di contrappasso televisivo, canterà per il paese che lo sta ospitando. Con grosse chance di vincere, perchè la canzone, già pluripremiata ha un sound molto caro agli italiani all'estero. Che possono votare. Loro si, noi no. Perchè in Italia, l'Eurofestival non va in onda. Per lo stesso motivo per il quale il nostro paese non vi partecipa dal 1997, bisogna trasmetterlo in diretta e senza pubblicità. Come faranno tutti i 42 paesi partecipanti. E se si vince, organizzare l'edizione successiva, accollandosi le spese. Noi, per non rischiare, ci siamo autospesi dalla manifestazione. Pazianza se la vede tutta Europa in diretta (è il programma più visto in assoluto) e il resto del mondo in replica.

La canzone dei Bonaparti.lv la trovate qui

http://www.youtube.com/watch?v=1uRyNKYxOVE

scrivete pure cosa ne pensate. Del brano e di tutto il resto

 
 
 
 
 

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Un blog di: ema75
Data di creazione: 19/01/2007
 

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