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Città-ragnatela

Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti di Ottavia é meno incerta che in altre città. Sanno che piú di tanto la rete non regge.

 

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L'uccellino e la balena

Post n°750 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da erinn78

E poi, quando il tarlo del dubbio s'insinua, anche andando a ritroso tutto può esser letto in chiave cupa.

Ma allora mentivi anche quando, tre anni fa, mi hai detto che la maglia azzurra non mi faceva i rotolini... E non é vero che ti piacciono le lentiggini, dovrò comprare la cera di cupra... Tutte le volte che mi tiri i capelli facendo l'amore pensi a quell'altra... E non é vero che hai sempre sonno tutte le volte che non ti va d'uscire, ti fiondi su msn, ma io ti spezzo la schiena...

E poi si capisce se non si attende lo scontro di gambe sudate ed accidentali ditate negli occhi con la trepidazione dei primi tempi, se lo scontato epilogo dell'affaire é quello lì. Polpacci pelosi e minimo tre pinze fra i capelli, visto che sono tanto ovvia, se ti va bene é così.
E poi, e poi.
Ma io, che sono donna sana e flessibile, in questo turbinio di chiacchiere non ci casco; anche perché m'é già successo una volta e, dopo la rivelazione del mio ex sulla sua vivace ed impenitente gaytudine, mi sono rivista come in un lungometraggio di Sanchez & Myrik con un primo piano mosso sulla mia nuova faccia misto Ottavia-Brad, e lui, il fedifrago frizzante, che si divertiva alle mie spalle.
Non m'é piaciuto affatto.

Così mi manifesto matura e comprensiva, e metto a tacere ogni ragionevole dubbio, perché qualsiasi ciuchino casca, se sul sentiero gli si mette davanti la mula più promiscua del circondario.
Ma a volte basta anche la tanto chiacchierata carota. Santa pazienza.

E lo consiglio a voi così l'ha consigliato a me Bertuccia, una bella toppa sugli occhi e via. In certi cassetti é meglio non rovistare, o é d'obbligo dar poi fuoco alla casa. 
Non pensino lor signori che la vita é bella e le tigri campano sempre sotto due metri di neve, ché se ci mostriamo buone e docili come la fata Turchina siamo in realtà perfide manipolatrici, e se passiamo su certe cose é solo perché vi vogliamo con pervicacia dentro le nostre bocche da balene.
E non solo un fragrante pezzettino, per una volta.


 
Rispondi al commento:
dear.darkness
dear.darkness il 25/02/08 alle 19:15 via WEB
No, la vita è, almeno in una buona percentuale, uno schifo, e le tigri campano da gran signore sopra le panche, dopo essersi sbafate le capre che lì campavano prima. Quanto all'idea di tenere chiusi certi cassetti, mi permetto di dissentire, anche se, d'altro canto, la mia mania di tentarne l'apertura ad ogni costo non è servita ad altro, che a procurarmi innumerevoli lividi alle dita. Certa di non aver bisogno di un'altra scorribanda al centro commerciale, suppostiforme o scatoliforme che sia?
 
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Mura ovviamente sono io. E Muto, Bertuccia e Gibbone, Ermenegildo, Lesby, la Tedesca, Bakhum che voleva una moglie bionda, Crosti, Fernando con le sue parole che sono musica. Esistono e non sanno che una sola loro parola ha creato un angolo di Ottavia.

 
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