Allora sì

Come spesso capita, siamo portati a generalizzare sui modi di vivere delle due città e si è convinti che Napoli è il paese del sole, del mare, della pizza e del mandolino e Milano invece la città della nebbia, del panettone, dei lavoratori e della fretta... niente di più sbagliato.

Conosco milanesi che per voglia di lavorare si troverrebbero in perfetto armonia sul lungomare di Napoli a mangiare taralli sugna e pepe e sorseggiare birrozza mentre si godono lo spettacolo del tramonto e napoletani che si ammazzano di lavora dalla mattina alla sera, e a volte pure di notte, in perfetto stile manager rampante. Non è affatto vero che a Milano ci sia sempre la nebbia; è vero, ogni tanto c'è, ma spesso mi capita di sentire amici e parenti a Napoli che mi dicono che "'cca fa nu sfaccimma e freddo" mentre io mi godo il sole lumbard.. ormai non c'è più religione o meglio.. non esiste più la mezza stagione!

Le solite obiezioni sul fatto che a Milano corrono tutti, non si sa dove vadano, ma in metropolitana o per strada non vedi nessuno fermo. Ma quando mai? a volte ti capitano davanti delle mummie egiziane che in confronto un bradipo sembra Pietro Mennea che non hanno un cavolo da fare e si muovo spaesate in attesa che si compia la beata speranza! C'è da dire che a Napoli invece ti capita che due guidatori che si incorciano per strada si fermino nelle rispettive corsie per scambiare due chiacchiere, bloccando tutto il traffico che già normalmente c'è. E a qualche timida protesta, la risposta è sempre la stessa:"Uanema! E nu' momento! Sto parlando co' cumpagno mio! E che tieni fretta! Aspetta nu' momento!". E a tale risposta non può che scaturirti dal cuore un timido pensiero:"Vabbè, se è così.. scusa. Ma tanto che tengo da fare?!?".

Altra affermazione che mi fanno tutti è che se ti senti male per strada, a Milano non ti aiuta nessuno. Assolutamente falso! Anzi! Tutt'altro.. è possibile che se ti viene un giramento di testa e ti appoggi, immediatamente quello che sta accanto a te in metropolitana non si fa mai i fatti suoi e blocca tutto il treno perchè deve chiamare i soccorsi e tu sei costretto a scendere e a stenderti sulla lettiga. E non puoi ammettere che ti stavi sentendo male perchè stavi annusando l'ascella proprio del tuo salvatore.
D'altro canto a Napoli vige la regola che ti devono aiutare per forza se ti senti male perchè poi devono raccontare a tutti i parenti e amici che loro hanno salvato una persona per strada che aveva avuto prima un mancamento, poi, ad ogni racconto un particolare in più, passando dall'infarto all'ictus, fino a giungere ad un improbabile ma quanto eroico rapimento da parte degli extraterrestri. E si conclude il racconto sempre con le stesse parole:"Se non era per me, chi sa chillu povero omm a quest'ora dove stava!".