ALLORA SÌ
Amori, amicizia e passione per il Napoli: questi sono gli argomenti che tre giovani amici affrontano da anni nei loro quotidiani incontri nel bar del centro di Vicolo Campano, un piccolo paese della costiera sorrentina. Il loro primo incontro risale ai tempi del Liceo: Rosario, assicuratore frustrato, Felice, architetto stralunato e Massimo, bello e impossibile, da allora non si sono più lasciati. La loro amicizia però viene messa in discussione dall'annuncio del matrimonio di uno di loro. Un anno vissuto tra preparazioni, equivoci, litigi, battute e colpi di scena.
Tutti i proventi saranno devoluti alla fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus a sostegno del progetto scuole di strada in haiti che assicurano ogni giorno a migliaia di bambini sopravvivenza con cibo, acqua, cure mediche e un futuro con l’istruzione. www.nph-italia.org.
Maggiori dettagli sul sito: www.allorasi.it
NAPOLI - MILANO. SOLO ANDATA.
WWW.NAPOLIMILANO.IT
E' il racconto tragicomico di un viaggio in treno da Napoli a Milano, dove la conoscenza e lo scambio di pareri ed esperienze personali dei vari passeggeri che si alternano durante il tragitto segna tutta la trama.
I protagonisti sono principalmente le 4 persone che si ritrovano casualmente a parlare intorno ad un tavolino ed inevitabilmente finiscono per raccontarsi pezzi delle loro vite.
Autore: Mario Di Maio
Editore: Simple Pagine: 157
Prezzo: 12.00 €
Alcuni brani tratti dal libro:
Ragazzi in motorino - Scuola guida - il nonnino volante - I Mamozzi - Le Poste Italiane - Il Carnevale - Viaggiatori - La Vespa - Una bimba di nome Anna
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Post n°3 pubblicato il 15 Novembre 2006 da dimaio3d
Ora, premesso che io non ho tanto esperienza con le donne (lo scrivo per pararmi il culo e nel caso in cui questo blog dovesse leggerlo mia moglie), ma se c'è una cosa che differenzia le due città sono proprio le donne. Prima di tutto da come si vestono. A Milano esistono due categorie di donne. Le top model e i cessi. Ed entrambe si possono vestire all'ultima moda o come la nonna mia durante la prima guerra mondiale. E non sempre a vestire bene è per forza la fotomodella. E, ancora peggio, a volte capita che la donna-cesso si faccia prendere dalla voglia di competizione e si metta addosso dei vestiti firmati, ottenendo si il risultato di essere guardate, ma per l'unico motivo che pensi a quanti soldi ha buttato. Se li dava in beneficenza faceva più bella figura. Fronte opposto invece per le napoletane. Non perchè sia nato lì, ma è risaputo che siano sicuramente tra le più belle donne d'italia. Sarà l'aria, sarà il sole, sarà il mangiare, ma sono tutte belle prosperose e floride. E in alcuni casi anche troppo. A volte ne vedi alcune che indossano un top stretto e aderente che fa strabordare tutto il lardo del giro vita che ti sembra che stia portando il salvagente del Titanic. O con una minigonna talmente corta che non sai se serve per coprire o è solo il supporto della cintura. E spesso è anche l'inizio di calze a rete che ricordano tanto le mortadelle sul bancone del tuo salumiere. |
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