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di Mario Di Maio - A&A Edizioni

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Mondo cane

Post n°410 pubblicato il 08 Settembre 2010 da dimaio3d
 

Un uomo è in strada in attesa che il suo cane faccia i propri bisogni. La serata è fresca e nell’aria c’è ancora l’afa estiva. Stanco per una giornata passata a spezzarsi la schiena con il lavoro, l’uomo attende annoiato che il suo fidato animale alzi la gambetta e si liberi. Ad un tratto, da dietro ad un angolo, spunta una macchina a tutta velocità con al volante qualcuno evidentemente ubriaco. Dopo varie sterzate, la macchina finisce inesorabilmente verso l’uomo, centrandolo in pieno. Poi, così come era arrivata, la vettura, seppure ammaccata e con il vetro in frantumi, scappa e si dilegua nella sera.

Una donna ha assistito a tutta la scena. Le sue urla hanno accompagnato il tragitto del pirata fino all’impatto devastante; non ha potuto far altro che osservare terrorizzata. Non è riuscita ad avvisare la vittima ora riversa immobile sulla strada né a prendere il numero di targa. Dopo qualche secondo di panico giustificato, impietrita dalla paura, la donna si guarda intorno per cercare aiuto; nessuno però, oltre a lei, è in strada. Allora si fa coraggio e attraversa i pochi metri che la dividono dal malcapitato e corre in soccorso.

La scena che le si presenta davanti è devastante: l’uomo è coperto di sangue e si possono notare fratture multiple esposte. In pochi sicuramente avrebbero il coraggio, la competenza e la prontezza di spirito di fare qualcosa di veramente utile in quel momento. Eppure lei, come se fosse la cosa più naturale al mondo, decide di intervenire e di tentare di calmare la vittima.

“Tesoro! Povero! Ma che ti hanno fatto? Cattiva macchina! Ti sei fatta la bua?”

L’uomo è semi cosciente, e sembra non capire cosa stia dicendo la donna. Eppure, da come gli ha parlato, sembra conoscerlo bene. Possibile che lui non riesca a ricordare chi sia? Dove l’ha vista precedentemente? Perché gli parla con tanto amore?

“Amoruccio.. guarda! Ti sei fatto male, tesoro della mamma?”

L’uomo è sempre più frastornato. Possibile che non la riconosca? Chi sarà mai?

Poi la donna decide di passare all’azione.

“Fammi vedere se l’uomo cattivo della macchina ti ha fatto la bua.. fammi vedere se ti sei rotto una zampina!” Afferra il cane con la massima delicatezza, lo abbraccia e lo coccola tutto.

“Povero ciccino.. che tenero che sei.. ti sarai sicuramente spaventato! Andiamo via da qui che c’è tutto questo sangue e ti puoi sporcare.”

 

Ecco come si comporterebbe una donna media di fronte ad una scena del genere.

 

Si, perché alcune donne dimostrano un amore viscerale nei confronti degli animali ed in particolar modo per i cani. Stesso affetto e amore che non riescono a dimostrare ad un essere umano. Sono capaci di passare ore ed ore ad accarezzare e coccolare un cane e poi scocciarsi di parlare con un conoscente dopo due minuti. Spenderebbero tutti i loro soldi per aiutare un cane e poi mandano a quel paese la bambina che chiede l’elemosina. Danno confidenza agli sconosciuti che portano al guinzaglio un cane e offrono loro il proprio numero di cellulare ipersegreto e poi, se vedono lo stesso uomo dopo un giorno nemmeno lo salutano e se lo vedono avvicinarsi gli spruzzano contro lo spray al peperoncino. Sarebbero capaci di sguazzare nel fango e sporcarsi tutte pur di dar da mangiare ad un cane in un canile e poi tornare a casa e obbligare tutti a mettersi le pattine per non sporcare in terra.

 

Sono fin troppo scontate le risposte che mi potreste dare. “Gli animali sono molto meno bestie degli uomini”. “Gli uomini non ti dimostrano affetto come lo fanno gli animali”. “Come non si può amare una così tenera creatura?”.

 

Giusto. Giustissimo. E allora rispondetemi a queste domande.

 

-          Perché, se ami tanto i cani, mi scassi il cazzo che devo adottarne uno e poi a casa tu non ne hai nemmeno uno?

-          Perché, se decidi di adottarne uno, poi deve essere il tuo fidanzato a portarlo a pisciare?

-          Perché al cane prepari delle prelibatezze e a tuo marito gli dai gli avanzi?

-          Perché devi chiamare il tuo cane Gennaro e il tuo fidanzato Cucciolo?

-          Perché tratti un cane come un bambino e un uomo come un cane?

 

 

Mistero.. bau bau.

 
 
 

La dieta

Post n°409 pubblicato il 27 Giugno 2010 da dimaio3d
 

Come ogni anno, all’approssimarsi dell’estate, arriva il triste momento in cui ci si guarda allo specchio e ci si rende conto che tutti quegli stuzzichini, spuntini, spiluccatine che si sono fatte durante i mesi precedenti per tamponare la fame hanno trovato la loro collocazione esattamente sui nostri fianchi. Ed è proprio in quel momento che scaturisce dalla nostra mente e fuoriesce dalla bocca senza nessun filtro la frase: “Madonna mia.. e come faccio schifo!”
Ma il vero campanello d’allarme si dovrebbe avere quando, dopo diverse settimane che non si torna a casa dai nostri genitori, nostra madre ci guarda, ci squadra, e poi sentenzia: “Ah! Finalmente! Come stai bello!” Questo significa che si è ingrassati come un bue muschiato.
Nelle settimane precedenti si era riusciti a camuffare il canotto sulla pancia con dei maglioni di 4 taglie più grandi, giustificandosi con il fatto che vanno di moda, che fa freddo, che si è molto più comodi. Ora, che si è appena fatto il bonifico per prenotare quell’alberghetto di quarta categoria al mare, è necessario corre ai ripari e cercare di evitare l’ennesima figura di merda mostrando le proprie nudità in spiaggia. E allora giunge il momento di ricorrere alla dieta ferrea.
Premesso che ogni volta si parte con i migliori propositi per non sgarrare e cercare di portare a termine con un risultato migliore rispetto a quello dell’anno precedente questa momento di pura sadismo, si cerca di cambiare la dieta e di seguire quella del momento. E allora si prova la dieta del biscotto, dei succhi di frutta, delle carote, combinate, scombinate, a punti, a grammi, a zona, a campo di battaglia, a capate nel muro, giorno e notte, mattina e pomeriggio, giorni pari, giorni dispari, nu mumento che mi mangio qualcosa che se ne sta scendendo lo zucchero.. Ma niente da fare, quei fetenti di chili di troppo proprio non ne vogliono sapere di lasciarci. Ma veniamo ai più comuni errori che si commettono quando si segue una dieta e che sono il vero motivo del fatto che l’unica cosa che si perde è il tempo.

Le 2 settimane. Studi statistici hanno dimostrato che se si riesce a passare le 2 settimane di dieta, seguendola con scrupolo, allora ci sono più possibilità di avere qualche risultato. Il problema vero però è che spesso, nei primissimi giorni, ci si aspetta che, avendo rinunciato al vasetto di Nutella pomeridiano, si devono perdere come minimo 2 chili al giorno; peccato che si è lasciate inalterate le altre 30.000 chilocalorie che si assumono durante la giornata.

Il digiuno forzato. E’ l’estremo rimedio che spesso usiamo per cercare di velocizzare i tempi: giorni e giorni senza mangiare nulla di sostanzioso, saltando addirittura i pasti. Premesso che è normale che si cali di peso, si ottengono diverse controindicazioni. Si passa dall’iper irascibilità, in quanto si vorrebbe prendere a morsi il mondo, alla mancanza di forza: anche per aprire la maniglia della porta spesso bisogna ricorrere ad un aiuto. Ma soprattutto per le donne, si ottiene quel simpatico effetto di zizze modello orecchie di cocker, mentre per gli uomini la pancia sblusata. E’ inevitabile che allo scattare delle due settimane, se non si è ancora morti per inedia, si ricomincia a mangiare l’impossibile e ci si ritrova a riprendere i chili persi con tanto di interessi.

La dieta imposta. Non c’è cosa più brutta o mortificante per una persona del doversi mettere a dieta non per propria scelta ma per imposizione altrui; sorvoliamo sui motivi di salute, quando a metterci a stecchetto è il medico perché le nostre analisi del sangue hanno più valori sballati di quelli di una dichiarazione dei redditi di un politico, perché ci si convince che a conti fatti lo fa per il nostro bene. Ma la cosa più odiosa è quando ad imporci di dimagrire è nostra moglie o fidanzata. Attenzione, in questo caso è corretto il fatto che non abbia citato l’ipotesi che a chiedere di dimagrire sia il marito nei confronti della propria moglie, perché in tal caso bisognerebbe accompagnare la richiesta con un’ingiunzione di divorzio con l’aggravante di maltrattamenti: mai dire alla propria moglie o compagna che sarebbe ora di perdere qualche chilo perché prima ci lancia il divano del salotto in fronte e poi scoppia in un mare di lacrime. Ed infine ci farà cagare l’uva, l’acino, il nocciolo e pure lo strappone. La prima regola per una buona dieta è che bisogna essere convinti di farla.

La dieta della frutta. Chiunque, nei suoi vari tentativi, ha provato a mangiare solo frutta, pensando che sia un alimento dietetico. Può essere vero fino ad un certo punto, ma sempre con moderazione. Ci sono persone che mangiano chili e chili di pesche, pere, mele, fichi, albicocche, nespole e soprattutto lui: il melone. Dopo essersi mangiati un’anguria di dimensioni esagerate, la si giustifica con la solita frase: “ma tanto è tutta acqua!”. Peccato che insieme a quell’acqua di sia una quantità tale di zuccheri che in confronto la glassa di una cassata è dietetica.

Le barrette. Come estremo rimedio si cerca di sedare la fame che ci attanaglia con le barrette dietetiche, i biscotti di farro, di mais, le gallette di riso, yogurt magri, formaggi ultraleggeri, qualsiasi cosa che contenga la parola “light”. A conti fatti se ne ingurgita una tale quantità di queste cose dal gusto orrendo che converrebbe mangiarsi un intero barattolo di Nutella ottenendo risultati più lusinghieri. Per non parlare poi delle pilloline che compriamo convinti che possano fare miracoli: giorno e notte, giorno e notte uomo, giorno e notte donna, giorno e notte Plus. Meglio l’Uniplus che almeno fa cagare e ci si alleggerisce un po’.

La palestra. Di norma un’attività fisica pari ad un essere vivente e non ad un’ameba è un ottimo aiuto per perdere peso. C’è però una controindicazione: spesso si pensa che basti andare in palestra, mettersi la tutina, fare 4 minuti di step, per ottenere risultati strabilianti. Poi si torna a casa e si mangia l’impossibile, convinti che bisogna reintegrare i liquidi persi e che si sono bruciate miliardi di calorie. Risultato: dopo 1 settimana di palestra senza perdere un solo grammo, l’unica cosa che si è persi sono i soldi per l’iscrizione per un intero anno.

La zucchero dietetico. Adoro follemente le persone che si mangiano l’impossibile, antipasto, primo, secondo con contorno, dessert, frutta e qualsiasi cosa ingurgitabile e poi concludono con il caffè. “Si, però ci metto la pillolina di saccarosio dentro. Sono a dieta.” E fratello mio caro, per farti dimagrire in quella pillolina ci dovrebbe essere la bomba atomica!

Concludendo, cari amici, prepariamoci anche quest’estate alla nostra ennesima figura di merda in spiaggia. Non c’è niente da fare: quando vediamo le persone con un fisico statuario andare in palestra tutti i santi giorni e stare attenti alla linea li chiamiamo “fissati” o peggio ancora “strunzi”. Decidiamo solo se essere felici perché si ha un fisico invidiabile o perché ci si siede a tavola e si mangia in compagnia. Io preferisco la seconda. E pazienza se poi si ha qualche chilo di troppo. Come dicevano i vecchi detti: “E’ bello il mangiare!”.

 
 
 

T'a vuò fa' fa' 'na foto?

Post n°408 pubblicato il 27 Marzo 2010 da dimaio3d
 

Un tempo si tiravano fuori quei pesanti abum pieni zeppi di fotografie un po' ingiallite e si passavano le ore a guardare e commentare ogni singolo scatto. Forse erano anche più belle e naturali, perchè non si aveva la possibilità di cancellare le immagini venute male o con soggetti strani. Ora invece ci si sbizzarrisce a pubblicare album personali online, rendendo pubblici ciò che un tempo era strettamente privato e a volte coinvolgendo persone del tutto inconsapevoli. Per la serie: ma da dove cavolo hai cacciato 'sti morti?? Chi ti ha detto di mettere la mia foto del liceo su facebook??

Ma comunque, digitali o no, le foto sono sempre belle e affascinanti. E i soggetti sono sempre gli stessi. Non ditemi che non riconoscete qualcuno in almeno uno dei seguenti:

Il cornuto. Chi non ha mai fatto le corna con la mano dietro la testa dell'amico? Praticamente tutti. Il problema però è che alcune persone hanno sempre, costantemente e inevitabilmente tutte le proprie foto con un bel paio di corna. I problemi sono molteplici: non è affatto carino mandare in giro allegate ad un curriculum una foto in cui si appare cornutazzi; si è poco credibili. Se tutti si divertono a fare lo scherzetto delle corna, si tratta di semplice ludibrio oppure vogliono dire qualcosa di più profondo? Ma soprattutto, come è possibile che in alcune foto, nonostante il soggetto sia da solo, abbia comunque le corna dietro la capa??

Lo smorfioso. Ci sono persone che proprio non riescono ad essere naturali nelle foto: in tutte, ma proprio tutte, devono fare una smorfia del tutto involontaria. C'è chi si cimenta in una bocca tirata o a culo di gallina, chi fa gli occhi storti, chi si mette di trequarti per apparire più figo, chi non può fare a meno di esibirsi in una posa da rapper, chi non riesce a tenere gli occhi aperti per più di due secondi. Insomma, una cazzo di foto decente la riusciamo a fare??

Dorian Gray. Prendete un album di quando avevate dieci anni, sfogliatelo e troverete accanto a voi il vostro più caro amico. Ora passate alle foto dei vostri diciotto anni ed ecco accanto a voi ancora il vostro più caro amico. Non si disdegna di studiare le foto del vostro matrimonio, a trent'anni, e il testimone è il vostro più caro amico. Le foto della comunione di vostro figlio, quindici anni dopo, dove il padrino è il vostro più caro amico. Dov'è il problema? Sta nel fatto che nonostante siano passati quarant'anni il vostro più caro amico non è cambiato di una virgola, è sempre identico a quando aveva dieci anni. Però sorge un dubbio: è sempre rimasto giovane oppure è sempre stato vecchio??

L'onnipresente. Spesso capita nelle foto del matrimonio o di qualche festa. Le solite foto di gruppo con gli amici e parenti: questo e zio Peppe con la sua famiglia; questi sono gli amici; questa è zia Maria con tutti i suoi figli; questa è la mia vicina di casa con parenti tutti; questo è il mio datore di lavoro con la splendida moglie e i figli; questi tutti i miei colleghi... ma dopo trenta foto vi rendete conto, come in un gioco della Settimana Enigmistica, che c'è un elemento comune a tutti: un fetente di bambino che è riuscito ad intrufolarsi in tutti gli scatti. E allora scatta la domanda: scusate, ma di chi cazzo è figlio 'sto creaturo??

La vamp. Caratteristica prettamente femminile: trovi la ragazza, o anche la signora, che non può fare a meno di mettersi in posa appena vede una macchina fotografica. La mossa è fulminea: gli occhi si socchiudono in un gesto ammiccante, la bocca diventa a cuoricino, la testa si china leggermente all'indietro, quasi di profilo, e la mano porta su i capelli. Capisco tutto, ma c'è chi può permetterselo e chi no! Vedere Carmelina la chiattona che finge di essere Marylin Monroe proprio non si può guardare! Per una volta non si riesce a fare una foto seria??

'O rattuso. Forse sono le foto fatte senza avvertire, oppure quelle in cui non ci si rende conto di essere ripresi, oppure la depravazione è superiore a qualsiasi forma di decenza, però sta di fatto che tutti hanno l'amico che viene beccato nell'esatto momento in cuie guarda con aria assatanata le tette della ragazza con una generosa scollatura accanto a lui, oppure mentre posa con fare lascivo la mano un po' più in basso del fianco dell'amica del cuore. E che miseria, devi far sempre la figura del rattuso??

Lo sciancato. Si tratti di una festa comandata, di un compleanno, di una sfilata in maschera, della visita del Papa a casa sua, in qualsiasi occasione c'è sempre chi sta vestito una chiavica, con mezza camicia da fuori, il pantalone macchiato, la capa di bomba o l'ascella pezzata. Non c'è una foto in cui si può dire: ah, qui si che sta bene! E allora la conclusione è scontata. Non è che fa veramente schifo?

Lo schiattamuorto. E' il suo compleanno, è il suo matrimonio, è la sua festa perchè ha vinto un milione di euro al superenalotto, è il suo funerale. Eppure lui ha sempre la stessa faccia tirata, nessuno si ricorda di averlo visto ridere mentre gli si scatta una foto. E che miseria, fallo un fetente di sorriso ogni tanto!

Ma la perla di tutte le perle è lei: la sfuggente. Chi non ha una zia, una sorella, una fidanzata, una moglie che puntualmente, ogni volta che si tenta di farle una foto, se ne esce con la solita frase: non mi fare la foto che vengo brutta!!? E poi si nasconde dietro una mano, un braccio, un parente, un tavolo, con gesti di contorsionismo paragonabili ad un circense. Ci provi in tutti i modi, tendendole trappole, agguati, scatti fulminei, il lancio della macchina fotografica in aria con l'autoscatto, il riflesso nello specchio, camuffato da cameriere, sotto il tavolo, sopra il lampadario.. nulla. L'unico risultato che si otterrà sarà la foto di una donna con la mano davanti alla faccia. Morale della favola: vaffanculo tu, la fotografia, l'autoscatto, il cavalletto, il ricordo, l'abum e chi ti è muorto. L'unica cosa che bisognerebbe sviluppare non è la pellicola, ma il cervello!

(PS: ho provato a cercare su Google immagini la parola "serio"... i risultati sono preoccupanti e sconvolgenti!)

 
 
 

Capisci di password?

Ultimamente il lavoro sta diventando sempre più frenetico e diventa difficile riuscire a trovare qualche minuto di tranquillità per poter scrivere sul blog. E allora prendo spunto proprio da quello che devo affrontare ogni giorno per poter elencare le 10 chicche tecnologiche che mi sono capitate ultimamente! E devo dire che grandi difficoltà stanno dando le password...

10. L'onniscente. "Scusa, non riesco a ricordare la mia password per entrare nella mia casella di posta di Libero. Me la dici?" E che ne so io!? Mica lavoro per Libero?! Non perchè gestisco la posta dell'ufficio devo sapere le password di tutto il mondo...

9. Il puntuale. "Guarda che la password che mi hai dato non funziona: è tutto il pomeriggio che provo e non mi fa entrare." "Proviamo.. ma a me funziona. Come è possibile? Ma tu che scrivi?" "Quella che mi hai dato tu: xyzpippo123" "Vengo a vedere.." Un'ora dietro al tipo che prova e riprova ad inserire questa benedetta password che continua a dire: "Ma guarda! io scrivo xyzpippo123 e non funziona!" "Ma perchè dal mio computer funziona?!?!" E poi la scoperta: guardo attentamente cosa scrive e vedo xyz.pippo123. "Scusa?!?! Ma metti il punto?!?!" "No! O forse si.. Ops.. lo mettevo involontariamente.." Un pomeriggio intero!

8. Sei connesso? "Puoi venire a vedere? Non mi fa scaricare da internet il file che mi hai passato il link" "Sei sicura che sia tutto ok? Non è che scrivi male il link?" "No! Clicco sulla tua mail e mi si apre Explorer ma non me lo fa scaricare!" "Vengo a vedere.." Vado ed effettivamente non funziona. Prima cosa che guardo se funziona internet. No. Seconda cosa che guardo se il pc è connesso ad internet. No. "Scusa, ma se non sei connessa alla rete, come vuoi che funzioni internet??" "Ah, deve funzionare internet per scaricare?" E vedi tu...

7. Carta canta. "Non è possibile. E' tutto il pomeriggio che provo a stampare e non funziona, mi torna sempre indietro la stampa." "Ma da tutti i programmi non ti funziona?" "Si!" "Hai controllato che la stampante sia accesa?" "Certo! Che mi prendi per scema?" "Hai controllato che ci sia la carta nella stampante?" "Aspetta.. Ehm, non c'è. Dici che per quello non mi stampava?" Non credo abbiano inventato una stampante che ti crea pure la carta...

6. Cambio di programma. "Puoi venire a vedere un attimo? Da quando abbiamo cambiato i parametri di posta mi è cambiato anche il programma per vederlo." "Scusa?!" "E vieni a vedere! Non è mica quello che avevo prima!" Vado, controllo. "Scusa, ma è lo stesso programma che avevi prima" "Ma vedi che i tasti non ci sono più?" "Hai nascosto i tasti di funzione.. ecco qui." "Ah, vedi che ora è tornato il programma di prima? Me lo hai installato di nuovo?" Per un tasto è cambiato il programma?! Lo dovrebbe sapere Microsoft che si sbatte per fare le cose nuove..

5. Alla lettera. Invio a tutti i miei colleghi i parametri per entrare nelle nuove caselle di posta e una breve spiegazione generica: "Per impostare la vostra nuova casella basta digitare nome.cognome@xyz.it" Non pensate che qualcuno mi abbia detto: "Ma a me non mi fa entrare se scrivo nome.cognome@xyz.it!" "E grazie al piffero! Ti chiami Nome Cognome tu??" "Ah, devo mettere come mi chiamo?" Non ho parole...

4. Tutto pronto. "E' tutto pronto per quel lavoro del mese prossimo?" "Scusa, ma se è per il mese prossimo perchè dovrebbe essere pronto ora?!" "Infatti mi chiedevo come avevi fatto se non ti avevo passato nulla su cui lavorare.." Me lo chiedo anch'io...

3. Codice. "Ma non possiamo far inserire una password per il nuovo concorso telefonico?" "No, deve essere per forza un numero." "Ma perchè? E' più bello far mettere una parola!" "E come la fai a scrivere con il telefono di casa?? Deve essere per forza un numero!" "E se la facciamo dettare?" Mi dissocio...

2. Monitor. "Mi si è rotto il monitor, va cambiato." "Effettivamente, non funziona. Ora lo sostituisco. Ecco qui. Prova a vedere se funziona tutto." "Cazzo! E ora la password qual è?" "In che senso?" "Per entrare in windows.. sarà cambiata la password." "Ma perchè?!" "Se è cambiato il monitor sarà cambiata anche la password." Ma come le inventano certe cose??

1. Spazio temporale. "Scusa, mi sposto alla scrivania di fronte a me. Mi dici la password per accendere il computer?" "Ma cambi anche pc?" "No, uso sempre il mio. Mi sposto con il portatile!" "E tu per spostarti di mezzo metro pensi che cambi anche la password?" "Ah, la riconosce in automatico?" "Si, vede che sei sempre 'o solito strunz..."

Pigliamocelo a pacienza!

 
 
 

San Valentino

Post n°406 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da dimaio3d
 

E venne il giorno di San Valentino. Sulle agende delle donne è segnato come un cuoricino, su quelle degli uomini con una bella croce. Perchè non bastava il compleanno, il Natale, l'onomastico, Pasqua, l'anniversario di matrimonio, del fidanzamento, della prima uscita, del primo bacio, della prima volta che si è fatto sesso, della prima volta che si è faccio cilecca, del primo paio di corna avute, il mesiversario dell'anniversario, la festa della donna, la festa della mamma, la festa della sorella di chi ci è muorto.. ci mancava solo la festa degli innamorati per ricordarsi di un'altra festività e fare un altro regalo!

Di seguito un discorso tra un uomo e una donna, innamorati, e cio che effettivamente vorrebbero dire:

donna: Amore, ma lo sai che giorno è il 14? (vediamo se ti ricordi almeno quest'anno..)
uomo: Certo, tesoro. E' domenica! (C'è la partita..)
donna: Beh, si. E' domenica. Ma non ti dice niente il 14 Febbraio? (Magari con qualche aiutino ci arrivi..)
uomo: Bisogna pagare qualcosa? (Solita domanda a trabocchetto?)
donna: Su, dai. Non è difficile.. (Hai il cervello di una cimice..)
uomo: Compleanno di... (Facciamo qualche tentativo..)
donna: Compleanno?? (Non se lo ricorda!)
uomo: Onomastico di.. (Se non è il compleanno..)
donna: Onomastico???? (Ma mi stai prendendo in giro, testina?)
uomo: Natale è passato da poco, me lo ricordo.. Pasqua è ancora presto, non si vedono le uova in giro.. Ferragosto non può essere perchè non fa così caldo.. In nostro anniversario di matrimonio non può essere perchè mi ricordo che quando ci siamo sposati faceva caldo.. (Ma che cazzo è il 14 Febbraio??)
donna: Amore! Ma è San Valentino! (Sei una testa di minghia all'ennesima potenza!)
uomo: Ah.. vero. E chi è che si chiama Valentino?? (E chi se ne fotte?? Sarà qualche suo parente lontano?)
donna: Stai scherzando vero?? E' la festa degli innamorati! (Non ho parole. Ho sposato un cerebroleso)
uomo: Ma certo amore. Stavo scherzando! Figurati se non mi ricordavo che il 14 Febbraio è San Valentino! (Che festa del cazzo..) 
donna: Comunque non ti preoccupare.. Non voglio nulla. (Ora per farti perdonare come minimo mi devi regalare un trilogy)
uomo: Ma amore.. sai che il nostro amore lo festeggiamo tutto l'anno! Queste feste commerciali servono solo alle società per spillare soldi.. (Mettiamola sul socio-politico, magari me la cavo..)
donna: Hai ragione! Magari un cioccolatino.. (Che pidocchioso!)
uomo: Ma certo. Vedi nella credenza. Mi sembra che ci sia un pacco di cioccolatini che ci hanno portato i vicini a Natale. (Che morta di fame)
donna: Intendevo, magari ci regaliamo i cioccolatini come simbolo. (Fai veramente schifo!)
uomo: Ah, si. Certo. La prossima volta che andiamo al supermercato te li compro. O preferisci che ti do i soldi e te li compri tu? (E chi si ricorda di comprarteli??)
donna: Ah. Ah. Ah. Scherzi sempre! E se andassimo a cena fuori? (Ora ti devo far pagare tutto)
uomo: Ma tesoro... I ristoranti saranno pieni, tutte quelle coppie di falsoni che fanno finta di amarsi e si ricordano di essere sposati solo quella sera.. Non è meglio che rimaniamo a casa e festeggiamo io e te, a lume di candela? (Magari ti casca pure il candeliere addosso e prendi fuoco!)
donna: Che dolce che sei! Hai ragione, perchè non ci ho pensato! (Ma vaffanculo!)
uomo: Puoi cucinare quello che vuoi. Fammi una bella sorpresa! (Ma che spaccamaroni..)
donna: E tu me la fai una sorpresina? Piccola piccola? (Ma che bastardo!)
uomo: Tipo? (Ecco, lo sapevo..)
donna: Ma deve essere una sorpresa! Altrimenti che sorpresa è?? Quando eravamo fidanzati me ne facevi un sacco! (Mi sono innamorata di un uomo e ora mi ritrovo un'ameba)
uomo: Sorpresa.. ma di che tipo? (E non ci rompere i coglioni! Dimmi quello che vuoi e la facciamo finita!)
donna: Uffa.. lascia perdere.. non mi ami più. Altro che festa degli innamorati. (Ora deve scattare il senso di colpa)
uomo: Ma dai.. non dire così. E' per non farti qualcosa che non ti piace! (La vuoi una scarpa in fronte?)
donna: Lascia stare. Sul serio. E' inutile parlare. (Nemmeno il tuo senso di colpa ti spinge a mettere mani al portafogli!)
uomo: Facciamo una cosa, amore. Appena andiamo al supermercato ti compro quello che vuoi. Va bene? (Mi hai inculato di nuovo..)
donna: Tutto tutto? (Ti faccio cagare l'uva, l'acino, il nocciolo e lo streppone..)
uomo: Tutto tutto. (Basta che non mi rompi più i coglioni)
donna: Ti amo. (Stronzo)
uomo: Anch'io ti amo. (Stronza)
donna: Hai ragione. Non abbiamo bisogno di San Valentino per festeggiare. (Ti ho fregato di nuovo, rincoglionito di merda)
uomo: Verissimo. Che ne sanno gli altri del nostro amore? Tu sei tutto per me! (Se ti avessi ammazzato la prima volta che l'ho pensato ora sarei già fuori)
donna: Che dolce. (Che esimia testa di cazzo)
uomo: Pace? (E' finita questa scassatura di minghia?)
donna: Ma certo pucci pucci. Buonanotte! (Vinto!)
uomo: Buonanotte. (E mi ha inculato un'altra volta. Vai a a fare in culo tu, tua madre, San Valentino e tutte le feste del cavolo.) 

Tanti auguri a tutti gli innamorati!

 
 
 

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