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ITINERARI ROMANI - DAL PALATINO ALL’ARA PACIS - I PARTE

Post n°65 pubblicato il 07 Giugno 2014 da oli.ver1960
Foto di oli.ver1960

 

 

 

 

 

Dal Colosseo proseguite, poi, verso un'altra tappa immancabile, il Palatino, luogo in cui Romolo fondò la Città Eterna nel 753 a.C. E' ai piedi di questo colle, infatti, che secondo la tradizione, Romolo e Remo vennero trovati da un pastore mentre una lupa li allattava.

 

Pur essendo il più basso e il meno esteso dei sette colli di Roma, (Aventino,Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale) il Campidoglio è forse quello più legato agli avvenimenti storici della città, in quanto fulcro fin dall'antichità delle attività politiche e religiose di Roma.

-      Una carrellata sui punti panoramici a Roma deve necessariamente prendere avvio dal Campidoglio, centro ideale della città e simbolo della sua stessa vita. Diversi sono i luoghi da cui è possibile ammirare magnifiche vedute.

 

Una volta conclusa la salita della "cordonata", invece di proseguire nella piazza del Campidoglio il visitatore si recherà alle spalle del Palazzo Senatorio; sulla destra potrà quindi accedere ad uno slargo con ampia vista sul Foro Romano: si apre da questo punto uno scenario unico al mondo: si osservano monumenti che risalgono alla fondazione di Roma, altri che appartengono alla Repubblica e all'Impero.

Viene subito spontaneo seguire con gli occhi il percorso dell'antica via Sacra, con il suo pavimento a lastroni di selce, il cui nome deriva dai santuari disposti lungo di essa e dalle processioni, anche quelle dei generali vittoriosi, che la percorrevano discendendo dall'Arco di Tito, che si staglia in lontananza insieme alla mole imponente del Colosseo. Avvicinando lo sguardo al nostro punto di osservazione, emergono la sagoma maestosa della Basilica di Massenzio e i resti di numerosi templi: fra tutti, il tempio del Divo Romolo, il tempio di Antonino e Faustina, la casa delle Vestali e il tempio di Vesta. Concludendo questo ideale itinerario visivo incontriamo quindi il tempio di Cesare, l'Arco di Augusto e il più antico tempio dei Castori, giungendo infine nella rettangolare piazza del Foro, proprio dove, passando dinanzi alla basilica Emilia ai rostri (la piattaforma che costituiva la tribuna degli oratori), termina la via Sacra davanti al tempio di Saturno. Nella piazza si erge la colonna di Foca, ultimo monumento onorario eretto nel Foro e, isolato sulla sinistra, sorge l'arco a tre fornici intercomunicanti di Settimio Severo.

 

Il Foro Romano, la più importante zona archeologica della città, era il centro politico, economico e religioso di Roma antica: una passeggiata lungo la Via Sacra, attraverso monumenti millenari, vi regalerà una suggestione romantica proveniente da una civiltà di cui siamo gli eredi. Verso la fine della Repubblica, il Foro Romano divenne insufficiente a svolgere le funzioni di centro monumentale e amministrativo della città: Cesare avviò, quindi, la realizzazione del primo dei Fori Imperiali.

 

 

-      Alla fine del periodo repubblicano, quando Roma era ormai divenuta la capitale di un enorme impero che si estendeva dalla Gallia all'Asia Minore, l'antico Foro romano si rivelò insufficiente alle funzioni di centro amministrativo e monumentale della città. Giulio Cesare, nel 54 a.C., provvide per primo alla realizzazione di una nuova piazza, considerata all'inizio come un semplice ampliamento del Foro repubblicano. Al Foro di Cesare seguirono il Foro di Augusto, il Foro Transitorio (costruito da Domiziano e inaugurato da Nerva) ed, infine, il Foro di Traiano certamente il più grandioso. L'insieme di queste aree archeologiche costituisce, da un punto di vista urbanistico, un complesso organico ridenominato in epoca moderna dei "Fori Imperiali" che si estende tra il Campidoglio ed il Quirinale.

-      Tra il 1924 ed il 1932 i Fori Imperiali vennero riportati alla luce a seguito della demolizione degli edifici costruiti nell'area per la realizzazione dell'attuale Via dei Fori Imperiali.

 

Vi servirà un po' di ginnastica mentale per collegare il vecchio Foro con le altre splendide rovine: l'ottanta per cento della superficie di queste si trova, infatti, sotto l'omonimo viale realizzato nel 1933. Le porzioni riportate alla luce, tuttavia, rivelano aspetti importanti dei grandiosi complessi monumentali perciò non potete perderveli.

 

Menù itinerario.   Antipasto:   Panzerotti romani

                           Primo           Fettuccine alla papalina

                           Secondo      saltimbocca alla romana

                           Contorno      puntar elle con alici

                           Dolce           ciambelline al vino dei castelli romani

                               Vini:         est est est di Montefiascone 

 

 
 
 
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