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ITINERARI ROMANI - DA CARACALLA AL COLOSSEO- II PARTE

Post n°61 pubblicato il 30 Maggio 2014 da oli.ver1960

 

 

 

 

 

 

La scoperta della città archeologica ci porta, poi, nel grande palazzo costruito da Nerone dopo l'incendio che devastò Roma nel 64 d. C.: la Domus Aurea.

Se qualcuno di voi è già stato ai Musei Capitolini, di certo avrà ammirato i frammenti della colossale statua di Costantino.
Ma dove poteva entrare una scultura il cui solo piede misura 2 metri? La risposta è semplice: nell'abside di un edificio alto 35 metri, ovvero nella grandiosa Basilica di Massenzio.
Iniziata nel 306 da Massenzio e portata a termine da Costantino, la basilica misurava 100 metri per 65, aveva una navata centrale lunga 80 metri il cui tetto poggiava su appena otto colonne di marmo.
Purtroppo solo la navata settentrionale è arrivata ai nostri giorni, ispirando con le sue volte lacunari gli architetti del Rinascimento.

Da uno sguardo inesperto il Circo Massimo appare oggi solo come una vasta area verde dove i romani si allenano o portano a spasso i cani, in antichità questo prato oblungo era, come dice il suo nome, il circo più famoso e di gran lunga il più antico.                                                          Il Circo Massimo era destinato a competizioni sportive e atletiche di vario tipo, ma divenne famoso soprattutto per le corse dei carri che spesso andavano avanti dalla prima mattina fino al crepuscolo, fino a cento al giorno.                                                                                      Nei momenti di massima affluenza poteva ospitare dalle 250.000 persone alle 300.000 con i posti in piedi.                                         Recenti scavi hanno portato alla luce dei reperti che ci permetto di delineare meglio le antiche fattezza del circo, una miriade di negozietti, bancarelle e taverne circondavano l'area delle corse.

BASILICA DI MASSENZIO

 

 

                              

 

 

Costruita tra il 306 e il 312 d.C. dall'imperatore Massenzio, fu completata dall'imperatore Costantino. Originariamente cinque grandi passaggi conducevano in un'enorme aula divisa in tre navate da colonne in marmo. L'unica colonna superstite fu rimossa nel 1613 e collocata di fronte alla Basilica di S. Maria Maggiore. Nell'abside della navata centrale Costantino fece alzare una sua gigantesca statua con le braccia, le gambe e la testa in marmo bianco ed il resto in bronzo dorato. La testa ed un piede sono esposti nei Musei Capitolini

 

CIRCO MASSIMO

 

                         

 


 

. Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi, lungo 600 m. e largo 140, è dalla leggenda collegato alle origini stesse della città: qui infatti, in occasione dei giochi in onore di Conso, sarebbe avvenuto il ratto delle Sabine e quindi il nascere della vita nella città stessa. In realtà una prima sistemazione della Valle Murcia - Murcia era secondo la tradizione il nume tutelare della valle - risale all'epoca dei Tarquini ed è da collegare alla costruzione di una cloaca che permise di drenare tutta la zona e regolarizzare il terreno. Probabilmente poche furono le attrezzature disposte in questa fase, ma, successivamente, attraverso i secoli, molteplici dovettero essere gli interventi sulla sua area e, a cominciare dal II secolo a.C., anche monumentali come l'arco di Stertinio eretto nel 196 a.C., le colonne con statue, il sostegno con le uova per contare più agevolmente i giri. Solo con Giulio Cesare si ha un vero e proprio edificio in muratura, la cui pianta è conservata, almeno parzialmente, nelle costruzioni successive, come testimoniano i numerosi tratti in reticolato rinvenuti in vari punti durante gli scavi. Sicuramente di notevole entità fu l'intervento di Augusto: completò e restaurò l'ippodromo, lo decorò con l'obelisco ora a piazza del Popolo e costruì il pulvinar. 
Devastato più volte dal fuoco e conseguentemente restaurato, fu ricostruito quasi integralmente in epoca domiziano - traianea, fase cui appartengono per la maggior parte le strutture in laterizio attualmente visibili. Numerosissimi gli interventi degli imperatori successivi, sia strutturali, come è attestato dai tratti di muratura in opera laterizia e vittata, sia finalizzati alla decorazione, spesso di considerevole entità: esemplare l'erezione del gigantesco obelisco portato a Roma da Costante II, ora al Laterano. Come negli altri edifici per lo spettacolo, le gradinate divise in tre meniani poggiavano su strutture parallele e radiali che definivano all'interno ambienti con funzioni differenziate. Procedendo dall'esterno verso l'arena troviamo l'ambulacro esterno, i fornici, l'ambulacro intermedio, un'altra fila di stanze aderenti all'ima cavea. I fornici hanno ritmo ternario: uno costituiva l'accesso all'ima cavea, uno era cieco, il terzo ospitava la scala a doppia rampa che portava all'ambulacro superiore, il quale era ricavato su arcuazioni interne allo spazio dei fornici stessi. I due lunghi bracci rettilinei dellegradinate si unificavano nell'emiciclo al cui centro c'era l'arco trifornice inonore di Tito. All'estremità, opposta, disposte su ampia curva erano i dodici carceres sormontati dalla loggia dalla quale il magistrato gettava la mappa. Fulcro dell'edificio era la spina, ospitava i sostegni con le uova ed i delfini necessari per segnalare a quale dei sette giri previsti della gara canonica si fosse giunti. Era decorata di colonne, gruppi statuari, altari, tempietti, inoltre ospitava i due obelischi. La spina fu infatti la sede più idonea per accogliere i culti vecchie nuovi della valle del circo, esclusi l'altare di Conso, che era sotterraneo presso le prime mete, il sacello di Murcia che si trovava nell'area della pista a ridosso della cavea ed il tempio del Sole che era inserito nelle gradinate. 
Il circo rimase in attività, forse solo parzialmente, fino al 549 quando Totila dette gli ultimi giochi. In seguito l'area divenne zona agricola, mentre nell'emiciclo si stabilì la diaconia di S. Lucia in Settizodio, con un grande complesso funzionale alle sue esigenze di assistenza ai pellegrini, del quale sopravvivono o sono ricostruibili alcuni manufatti e la torretta. Successivamente questo insieme, divenuto di proprietà di S. Gregorio, venne concesso in enfiteusi ai Frangipane (1145); nello stesso periodo (1122) venne condottata a Roma l'acqua Mariana che percorreva il circo prima di sfociare nel Tevere. Un uso singolare fu riservato alla pendice dell'Aventino: infatti dal'500 in poi fu utilizzato per il cimitero degli ebrei. Una nuova fase industriale si registra all'inizio dell'800: venne istallato il gazometro verso S. Maria in Cosmedin e, poco per volta, vi si stabilirono magazzini, manifatture, imprese artigianali, abitazioni. 
La liberazione dell'area, auspicata da decenni, iniziata con i lavori per la creazione della zona monumentale fu realizzata negli anni '30 contemporaneamente a grandi opere di scavo.

 

Menù itinerario:       Antipasto:        Filetti di baccalà

                               Primo:             Pasta alla checca

                               Secondo:        Pollo coi peperoni

                               Contorno:                Bieta o cicoria al pomodoro

                               Dolce:             Mostaccioli

Vini consigliati:               Castelli romani rosato/Cerveteri bianco secco

 

 

 

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Commenti al Post:
eugenia1820
eugenia1820 il 30/05/14 alle 23:11 via WEB
Interessanti i tuoi itinerari romani.
Quanto mi piace la cucina romana! Slurp! Buon fine settimana!:-))
 
luce78_2
luce78_2 il 31/05/14 alle 05:57 via WEB
Buongiorno ^_^ Lidia
 
woodenship
woodenship il 31/05/14 alle 17:52 via WEB
Ammetto che pollo e peperoni č un piatto non molto leggero,perņ č saporito,come sono appassionanti i cenni storici che racconti......Un saluto..........W......
 
antoniettaalessi
antoniettaalessi il 01/06/14 alle 10:49 via WEB
Ti auguro una domenica splendida, serena, semplice, fatta di tante piccole cose, quelle giuste che ti possono portare gioia nel cuore...una carezza.anto
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/06/14 alle 12:20 via WEB
Magnifico!!! Devo qualcosa? Felice domenica.
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 03/06/14 alle 08:28 via WEB
Spero che l'itinerario vi sia piaciuto....appuntamento al prossimo week-end. Buona settimana a tutti. Oliver
 
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