libero di pensare
Un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò...
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Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare.
Che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare ma, soprattutto,
che io possa avere l'intelligenza di saperle distinguere.
(Tommaso Moro
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Post n°61 pubblicato il 30 Maggio 2014 da oli.ver1960
La scoperta della città archeologica ci porta, poi, nel grande palazzo costruito da Nerone dopo l'incendio che devastò Roma nel 64 d. C.: la Domus Aurea. Se qualcuno di voi è già stato ai Musei Capitolini, di certo avrà ammirato i frammenti della colossale statua di Costantino. Da uno sguardo inesperto il Circo Massimo appare oggi solo come una vasta area verde dove i romani si allenano o portano a spasso i cani, in antichità questo prato oblungo era, come dice il suo nome, il circo più famoso e di gran lunga il più antico. Il Circo Massimo era destinato a competizioni sportive e atletiche di vario tipo, ma divenne famoso soprattutto per le corse dei carri che spesso andavano avanti dalla prima mattina fino al crepuscolo, fino a cento al giorno. Nei momenti di massima affluenza poteva ospitare dalle 250.000 persone alle 300.000 con i posti in piedi. Recenti scavi hanno portato alla luce dei reperti che ci permetto di delineare meglio le antiche fattezza del circo, una miriade di negozietti, bancarelle e taverne circondavano l'area delle corse. BASILICA DI MASSENZIO
Costruita tra il 306 e il 312 d.C. dall'imperatore Massenzio, fu completata dall'imperatore Costantino. Originariamente cinque grandi passaggi conducevano in un'enorme aula divisa in tre navate da colonne in marmo. L'unica colonna superstite fu rimossa nel 1613 e collocata di fronte alla Basilica di S. Maria Maggiore. Nell'abside della navata centrale Costantino fece alzare una sua gigantesca statua con le braccia, le gambe e la testa in marmo bianco ed il resto in bronzo dorato. La testa ed un piede sono esposti nei Musei Capitolini
CIRCO MASSIMO
. Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi, lungo 600 m. e largo 140, è dalla leggenda collegato alle origini stesse della città: qui infatti, in occasione dei giochi in onore di Conso, sarebbe avvenuto il ratto delle Sabine e quindi il nascere della vita nella città stessa. In realtà una prima sistemazione della Valle Murcia - Murcia era secondo la tradizione il nume tutelare della valle - risale all'epoca dei Tarquini ed è da collegare alla costruzione di una cloaca che permise di drenare tutta la zona e regolarizzare il terreno. Probabilmente poche furono le attrezzature disposte in questa fase, ma, successivamente, attraverso i secoli, molteplici dovettero essere gli interventi sulla sua area e, a cominciare dal II secolo a.C., anche monumentali come l'arco di Stertinio eretto nel 196 a.C., le colonne con statue, il sostegno con le uova per contare più agevolmente i giri. Solo con Giulio Cesare si ha un vero e proprio edificio in muratura, la cui pianta è conservata, almeno parzialmente, nelle costruzioni successive, come testimoniano i numerosi tratti in reticolato rinvenuti in vari punti durante gli scavi. Sicuramente di notevole entità fu l'intervento di Augusto: completò e restaurò l'ippodromo, lo decorò con l'obelisco ora a piazza del Popolo e costruì il pulvinar.
Menù itinerario: Antipasto: Filetti di baccalà Primo: Pasta alla checca Secondo: Pollo coi peperoni Contorno: Bieta o cicoria al pomodoro Dolce: Mostaccioli Vini consigliati: Castelli romani rosato/Cerveteri bianco secco
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