Creato da lost4mostofitallyeah il 04/03/2009
CON QUEL TRUCCO CHE MI SDOPPIA LA FOCE
 

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Guarda che luna. Capitolo decimo.

Post n°275 pubblicato il 10 Maggio 2016 da lost4mostofitallyeah

 




Non rammento quanto corsi né quando arrestai la mia folle fuga. Ricordo solo che mi ritrovai in una buca poco profonda circondato dalla vegetazione. Ebbi appena il tempo di realizzare questa mia situazione che un'altra persona mi travolse brutalmente, costringendo ad appiattirmi contro il fondo della dolina. Imprecai ad alta voce mentre udivo i colpi di fucile e lo schiocco del mortaio farsi lontani. Mi girai, scostando brutalmente l'altro inquilino e aggredendolo verbalmente. Quando mi accorsi che si trattava del capitano Eberhard mi zittì e lo fissai interrogativamente. Lui aveva ancora il fiatone e solo qualche minuto più tardi ricambiò il mio sguardo feroce e disse fra i singulti :"Maledetti francesi. Penso abbiano mangiato la foglia. Forse Clerici per qualche ragione è venuto a conoscenza della nostra diserzione, o forse pensavano che fossimo sul serio esploratori avversari. Comunque il reggimento Togo adesso è ufficialmente sbandato." E rise, di una risata folle e a gola spiegata, mentre si metteva a sedere sul fondo dell'avvallamento. "Era un'impresa folle, e lei lo sapeva" Replicai inferocito "Per poco non ci abbiamo rimesso la pelle." "Non si preoccupi, Defant." Ed estrasse una pistola di grosso calibro dalla tasca del giubbotto, puntandomela addosso "Noi cacciatori negri non molliamo facilmente la preda quando siamo sulle sue tracce. Vorrà dire che sarà lei stesso a condurmi da suo padre. Ebbi un moto di rabbia ma la canna della pistola a pochi centimetri dalla mia faccia mi fece rabbonire. Ero stanco ed esasperato: la guerra personale del reggimento Togo contro mio padre Prospero Defant, comandante di divisione, mi lasciava freddo e reticente. Pur non amando il mio genitore credevo che non sarei mai giunto a guidare un suo implacabile avversario nel sacro recinto del suo potere. Eppure era quello che stavo continuando a fare, muovendomi a casaccio attraverso le postazioni in movimento delle varie truppe e cercando di evitare uomini che erano stati miei commilitoni fino alla sera prima. Eberhard, sempre tenendomi sotto tiro, spiegò una lacera cartina della Brianza e indicò la cittadina di Trescore Cremasco. "Suo padre è lì con tutto il suo quartier generale. Le mie ultime informazioni erano queste. O ne sa qualcosa più di me, capitano?" Feci un gesto di diniego con la testa e sollevai le braccia come fossi al colmo dell'esasperazione. "La sua guerra è persa, Eberhard! Non se ne rende conto? Dove intende portarmi? A tagliare tutte le linee dei regolari fino a farmi ricevere da mio padre, il quale mi abbraccerà fra le lacrime prima di farsi saltare le cervella dalla
sua pistola? si rende conto che tutto il suo piano è improponibile? Io non sono amato da mio padre fino al punto da essere ricevuto per la mia bella faccia e il mio ruolo di figliol prodigo. Fossimo restati uniti la soluzione poteva anche essere credibile, ma ora, di fatto, siamo due disertori o assenti senza permesso. E dobbiamo muoverci in conseguenza. Abbassi quell'arma e mi dica il suo nome. Se ce la caveremo sarà insieme, e sapere il nome della persona che mi farà ammazzare o condannare alla corte marziale sarebbe già qualcosa." A queste parole l'uomo appoggiò al suolo la Smith & Wesson e mi tese la mano. "Io sono Freddie" Mormorò "Freddie Eberhard." ricambiai la stretta "Il mio nome lo conosci già e pure il fatto che sono il figlio di cotanto padre." Freddie alzò la testa dal nostro rifugio provvisorio e si guardò in giro "Qui intorno è tutto calmo, ma che ne sarà stato dei miei uomini?" "Si saranno dati alla macchia anche loro. Alcuni saranno stati fatti prigionieri, altri ancora saranno morti." Rimarcai tristemente. "E non è improbabile che qui intorno ci siano dei campi minati. anche se pare una zona estremamente tranquilla." "L'unico modo per scoprirlo è muoverci" Replicò Freddie "Non possiamo restare in questo buco fino a guerra finita." Detto questo fece un balzo e fu fuori dalla dolina, Io lo seguì, come si segue un fantasma, o un morto che cammina.





(Continua)







 
 
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Commenti al Post:
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 10/05/16 alle 15:59 via WEB
Chissà se arriveranno dal padre....
 
 
lost4mostofitallyeah
lost4mostofitallyeah il 10/05/16 alle 16:43 via WEB
E con quali intenzioni...
 
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