Creato da: donulissefrascali il 29/10/2005
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« CHIUSI I  CONGRESSI NAZI...Messaggio #145 »

AFFETTO E INNAMORAMENTO

Post n°144 pubblicato il 02 Maggio 2007 da donulissefrascali

 

Ho seguito ieri 1 maggio, su RAI 2 alle 15 del pomeriggio, un dibattito sulla possibilità e l’opportunità di innamorarsi a qualsiasi età. Non vorrei fare commenti sui contenuti e sulle modalità espresse nel dibattito per non apparire irriverente nei confronti di quanti hanno partecipato, in quanto annullano certe responsabilità di opinioni da parte di chi le manifesta, essendo assenti nell’attuale realtà sociale, valori pedagogici naturali e umani, come conseguenza di una forma di individualismo ossessivo prodotto da una volontà speculativa di accumulo di denaro. Non è emerso e non e mai stata definita la differenza di significato e di valore che esiste fra il termine “AFFETTO” e “INNAMORAMERNTO”. E’ fondamentale definire i valori, i contenuti, di questi due termini che hanno il compito di regolamentare i rapporti interpersonali che debbono esistere fra i membri di una famiglia, di parenti, e di appartenenti a un determinato collettivo sociale. La parola “affetto” definisce l’insieme di atti o di atteggiamenti quali la bontà, la benevolenza, la protezione, la gratitudine, la tenerezza, che nel loro complesso possono caratterizzare il comportamento che una persona applica nei confronti di un’altra: ciò che comunemente si chiama bisogno di affetto, bisogno di essere compreso, aiutato nelle proprie difficoltà. In tale maniera l’affetto, è una delle forme dell’amore, che definisce una vasta gamma di rapporti del padre per il figlio, dell’amico per l’amico, dei cittadini fra di loro. Molto diverso è il significato del termine “innamoramento”. Con l’innamoramento si intendono le relazioni sessuali in un’ottica puramente sensuale, basate, non già sulla scelta di un’amicizia, ma sull’anonimo ed impersonale bisogno di rapporti sessuali. Ritengo quindi che, per quanto riguarda il rapporto intersessuale , si possa definire come AMORE AFFETTIVO umano e naturale solo quando è a finalità elettiva per la vita e che implica un impegno personale reciproco. Ritengo quindi, che in seguito a tali considerazioni, venga evidenziata una delle più valide ed importanti realtà umane, naturali e sociali: la FAMIGLIA.

ATTENDO RISPOSTE,anche se non di condivisione, per avviare il dialogo.Ringrazio anticipatamente.Don Ulisse

 

 
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Commenti al Post:
francoroc0
francoroc0 il 03/05/07 alle 16:14 via WEB
Non ho seguito il dibattito televisivo, cui lei fa riferimento. Ho letto, comunque, il suo articolo e mi fa piacere conoscerla, seppure "virtualmente". La Globosfera è, anch'essa, dopotutto, uno spaccato di umanità, che palesa timori, attese, e speranze nel cammino..esistenziale, magari anche esprimendosi con maggiore scioltezza e spontaneità, in uno "spazio Blog" che, sicuramente, meglio le concilia. Le auguro successo anche nella dimensione..virtuale! Un cordiale saluto.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 04/05/07 alle 16:26 via WEB
Gent.mo FrancofocO,la ringrazio per la sua gentile risposta e per il positivo commento.Ritengo che nella realtà sociale,tanto travagliata dall'individualismo egoistico,la promozione di un sereno dialogo non conflittuale,favorisca un concreto rinnovamento.Ringrazio per gli auguri,che ricambio abbinato a un cordiale saluto.Don Ulisse
(Rispondi)
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 03/05/07 alle 18:09 via WEB
Mi fa piacere trovare sulla rete un... giovanotto di 77 anni, per giunta prete, che dimostra vitalità, curiosità e interesse per la moderna comunicazione. E pensare che io ritenevo di essere uno dei più anziani!!!!Verrò spesso a visitarLa! Buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 04/05/07 alle 16:35 via WEB
Gent.mo Pinosilvestre1,grazie per i complimenti fatti a un povero vecchio che ha superato anche quelli che gli ha attribuito.La ringrazio per la volontà espressa di venire a farmi visita per instaurare un positivo dialogo.Buona giornata,Don Ulisse
(Rispondi)
 
reticolatistorici
reticolatistorici il 04/05/07 alle 18:49 via WEB
Caro don Ulisse, hai posto bene la questione, distinguendo i due concetti (affetto, innamoramento) attribuendoli alle rispettive sfere di competenza sociale. Quando queste due sfere si sovrappongono succedono grossi pasticci. In ogni caso, il coas studiato a tavolino e la superficialità sono ingredienti abituali di qualla trasmssione che quando sono a casa per qualche decina di minuti guardo. Allo stesso livello classifico "Porta a porta"... della serie: non tutto ciò che è commerciale è di qualità. Un grosso abbraccio , Oscar
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 05/05/07 alle 09:10 via WEB
Carissimo Oscar,è stupendo il breve commento fatto sulla sovrapposizione dei due concetti di affetto e innamoramento.Condivido in pieno la critica sulle trasmissioni televisive,che dovrebbero rispettare maggiormente i principi umani e naturali.Saluti cordiali,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
reticolatistorici
reticolatistorici il 06/05/07 alle 18:17 via WEB
Carissimo don, la TV è un mezzo che sa far parlar sempre di sé. Con l'avvento di reality e di questi programmi di intrattenimento pomeridiano si è ancor più accentuato il divario fra qualità e audience, subordinando la prima alla seconda. Perché, ad esempio, programmi come Parola mia sono stati buttati fuori palinsesto, pur avendo un riscontro di pubblico favorevole? Ciao, un caro saluto, Oscar
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/05/07 alle 09:05 via WEB
Carissimo Oscar,la tua risposta si inserisce magnificamente in un dialogo positivo e costruttivo.Cerchiamo di trovare un modo per diffonderlo maggiormete.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
mognigna
mognigna il 04/05/07 alle 22:58 via WEB
"L'amore affettivo" due semplici parole che racchiudono un grande significato quello dell'amore,per i figli,per il coniuge,per gli amici,un amore a 360 gradi che puo' spaziare e in esso si possono trovare mille sfaccettature,non riesco a scindere l'affetto dall'amore per me sono complementari,non si puo vivere senza l'uno o l'altro. Con infinita stima Gianna
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 05/05/07 alle 09:22 via WEB
Gent.ma Gianna,con la tua risposta poni un interrogativo molto importante sull'amore affettivo che trova una naturale diversità fra i figli, gli amici,e l'amore verso il coniuge.Vorrei fare presente che proprio su questa differenzazione sono nati concetti e conflitti etici,spesso strumentalizzati da certi poteri.Ritengo che sarebbe importante dialogare su tale tema.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
mognigna
mognigna il 06/05/07 alle 10:53 via WEB
buon giorno don Ulisse mi fa sempre immenso piacere quando lei mi risponde e passa dal mio blog davvero ne sono felicissima!Sa non riesco a scindere le cose,ritengo che sempre di amore si tratti,amore verso il prossimo,un prossimo che racchiude ogni nostro affetto,certo si diversifica nella modalita con cui si dimostra ma sempre di amore si tratta,anche nella sfera sessuale con il proprio coniuge o compagno la terra su cui nasce il tutto è sempre l'amore e la strumentalizzazione di tutto siamo solo noi ad averla voluta. Con stima infinita Gianna òe auguro una buona giornata.
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 06/05/07 alle 16:25 via WEB
Carissima Gianna,l'osservazione che fai nella tua ultima risposta,siccome sei onesta,è giusta.Se però facciamo un'analisi della cultura che viene promossa dalla televisione,da varie pubblicità,quello che prevale non è l'amore vero,ma il piacere sessuale.Certo il discorso è diverso quando si tratta di copia,di famiglia,di conviventi non temporanei.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
jenny51
jenny51 il 07/05/07 alle 20:46 via WEB
Ritengo che l'innamoramento non riguardi solo la sfera sessuale ma anche quella affettiva e relazionale fra due persone che, come scrive lei, implica, ove corrisposto, un impegno reciproco personale di interesse e sostegno per l'altro. Se questo è, o dovrebbe essere, la base fondante della famiglia, spesso purtroppo si assiste, nella migliore delle ipotesi, ad uno scadimento di questo rapporto unico e privilegiato, in una forma di affetto quale si può avere con altri membri della famiglia o di amicizie consolidate. E' qui che spesso il rapporto di coppia va in crisi. L'essere umano ha bisogno non solo di affetto solidale ma anche di quelle espressioni di tenerezza, complicità, confidenza intima e sesso, che solo l'innamoramento consente. Per questo esistono molti innamoramenti tardivi, figli di questa mancanza, sia per solitudine, sia per mancanza di questo tipo d'amore nel matrimonio. Spero di aver espresso abbastanza chiaramente il mio pensiero. Buona serata.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/05/07 alle 11:11 via WEB
Gent.ma Jenny 51, la sua risposta è interessantissima,veramente dialogica. Evidenzia la differenza che deve sussistere nell’affettività fra le due persone che fanno parte della coppia. Afferma che questo rapporto unico e privilegiato è enormemente scaduto,ed è purtroppo vero. Proviamo di evidenziarne le cause e i motivi,importante perché un fatto del genere da origine alle crisi nella vita di coppia. Ricordo con nostalgia mio padre, che dopo 45 anni di vita insieme,il giorno che andai a prenderlo per accompagnarlo all’ospedale,dove morì tre mesi dopo per un tumore, sul pianerottolo di casa disse a mia mamma “ Nina quanto sei bella”,e sono certo che era la manifestazione di una tenerezza che li aveva seguiti per tutta la vita pur non essendo legati da un vincolo matrimoniale. Un certo potere definisce peccaminose certe manifestazioni affettive di amore se non finalizzate alla procreazione: io non condivido certe posizioni,e so che anche un Papa,oggi messo molto in disparte,aveva dato indicazioni e linee ben diverse da quante vengono espresse oggi. Certo che il rapporto affettivo fra genitori e figli, fra parenti e amici deva avere contenuti e comportamenti naturalmente diversi. Comunque continuiamo il dialogo con fiducia , per condizionare i poteri di qualsiasi tipo, economico e religioso, a favorire l’affermazione di principi veramente naturali. Don Ulisse
(Rispondi)
 
blaze0606
blaze0606 il 10/05/07 alle 03:29 via WEB
Non so .. intanto bisognerebbe capire se siamo d'accordo sulla questione dell'etica o dei valori cosiddetti naturali .. Personalmente ritengo la sessualità una cosa perfettamente naturale e positiva purchè fatta nel pieno rispetto di se e dell'altro, cosa che non implica necessariamente l'amore di una vita intera .. detto questo, credo che il punto sia anche: parliamo di un'affettivita sana o distorta per mille motivi diverse? Perchè, diciamolo, la chiesa stessa ha contribuito e contribuisce purtroppo tuttora largamente alla creazione di tabù nella mente delle persone .. tabù distorti e innaturali .. Un saluto ^___^
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/05/07 alle 11:57 via WEB
Gent.ma Blaze 0606, è interessante la sua risposta perché si pone in una posizione dialogica che viene poi a favorire la chiarezza della nostre idee, rese confuse dalla situazione conflittuale esistente nella attuale realtà sociale. E’ logico che la sessualità è una realtà naturale: è la base per la continuità dell’esistenza dell’essere umano. E’ giusto quando afferma che deve essere attuato nel pieno rispetto di se e dell’altro. Ritengo,però, che sia essenziale definire cosa si intenda per rispetto reciproco, che non può essere circoscritto solo ai due membri della coppia, ma anche ai frutti da questa derivati,vale a dire i figli. Posso condividere quanto afferma della Chiesa in genere ,e di tutte le realtà religiose, ma non dimentichiamo quali possono essere i nostri condizionamenti e i nostri capricci che ci mettono in contrasto e in contraddizione con la razionalità naturale dell’essere umano. Pensiamo alla pedofilia, e a tante violenze che purtroppo si verificano oggi ,e sempre più frequentemente, causate da una irrazionalità sessuale.Don Ulisse
(Rispondi)
 
beth68
beth68 il 15/05/07 alle 10:45 via WEB
l'amore affettivo a finalità elettiva per la vita che implica un impegno personale reciproco. queste parole, caro don ulisse (come va là in romagna, la mia "seconda casa"?) sono balsamo per le mie orecchie. grazie...nulla succede per caso, neppure il fatto che io, proprio stamattina, abbia visitato il suo blog. le lascio un sorriso e la ringrazio di aver scritto questa frase, il 2 di maggio. buona giornata! elena
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 15/05/07 alle 11:57 via WEB
Gent.ma Elena,grazie per i cortesi complimenti che mi ha inviato,ma particolarmente per aver evidenziato il concetto dame espresso.La realtà sociale nella quale siamo costretti a vivere,necessita di messaggi che aiutino l'individuo a riflettere per trovare una naturale razionalità. Grazie per la collaborazione.Come va la Romagna? La vita è molto complessa.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
ten761
ten761 il 25/05/07 alle 16:17 via WEB
Caro donulissefrascali, le scrivo perchè mi ha toccato il suo post e i commenti ad esso riferiti; ma anche ad una frase che lei ha scritto: parla di irrazionalismo sessuale riferito a pedofili e violentatori. Non parlerei di irrazionalismo credo che, soprattutto i pedofili, sappiano bene quello che fanno e non è un caso che nella maggior parte dei casi queste violenze si vivano all'interno delle mura domestiche e alle volte senza uscire mai allo scoperto magari passando il cosidetto testimone ai più giovani che entrano nella FAMIGLIA. Non sempre famiglia è un termine che indichi davvero sicurezza affetto rispetto reciproco, spesso significa violenza, poca conoscenza e pochissimo dialogo (che secondo me in una qualsiasi forma di società, come considero anche la famiglia, è la vera BASE di crescita). Non sono sicura che mamma e papà siano l'unica famiglia possibile (tra l'altro se ci si guarda attorno si scoprono coppie di persone che convivono perchè sono separate... e ultimamente a difendere la tanto amata famiglia vedo scendere in piazza dei politici non proprio del tutto coerenti: Fini è un divorziato ecc...), penso che dobbiamo pensare in maniera più "aperta", più allargata e meno chiusa. Se la famiglia è quella che si vive all'interno del Matrimonio come mai in certe Chiese si permette di portare alla Fonte Battesimale una creatura nata sotto una convivenza? Perchè la convivenza non è famiglia in termini classici (vista col matrimonio come sacro vincolo), e allora quelle mamma e papà non sposati ma conviventi come potete accoglierli davanti alla porta della Chiesa e parlare della famiglia che porta il bimbo al battesimo? Comunque complienti per il blog
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 25/05/07 alle 16:58 via WEB
Gent.ma Ten 761,grazie per la sua risposta,e per i complimenti espressi.Non comprendo quando parla di irrazionalità a me riferita riguardo la pedofilia.Si esiste una irrazionalità per quanto riguarda i rapporti sessuali,in ogni ambito, sia della famiglia come della società in genere,ma purtroppo è una triste realtà presente nel nostro mondo causata da finalità di carattere speculativo,da attribuire alla bramosia di accumulare denaro.Comunque grazie ancora per la sua visita.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
fabrizio.melodia
fabrizio.melodia il 26/05/07 alle 10:16 via WEB
Credo che Ten761 intendesse mettere in luce innazitutto il fatto che nel caso di pedofilia e violenza non sia tanto da mettere in luce l'irrazionalismo,come fai tu, ma piuttosto una scelta consapevole terribile. La legge in questo caso è inadeguata. Inoltre il punto focale è chela famiglia istituzzionalizzata è forse il peggior ricettacolo di queste aberrazioni... una bella facciata all'esterno e dentro si commettono le peggiori nefandezze...magari sono proprio quelle persone che ogni domenica vanno in chiesa. Quante volte questo è risultato vero? Troppe volte, troppe troppe troppe. E' necessario guardare in modo più aperto al contetto di famiglia, la chiesa innazitutto, dovrebbe rivedere drasticamente i propri canoni. Indietro non si torna, il fiume della storia prosegue e non lo sipuò fermare. Gesù non vorrebbe assolutamente questo. Lunga vita e prosperità!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 27/05/07 alle 12:26 via WEB
Gent.mo Fabrizio- melodia, il discorso sulla pedofilia e un discorso molto delicato,che implica grossi problemi legati a forme pedagogiche messe in atto da determinate strutture anche di potere. E’ per questo che, quando ne ho parlato nel mio blog, ho accennato all’irrazionalità. Tutte le problematiche che riguardano la formazione pedagogica della sessualità,riferendosi a qualsiasi ambito che pratica tale formazione, si può certamente parlare di irrazionalità, e ritengo che parlare solo di irrazionalità sia un atto di gentilezza. Parlare di formazione pedagogica quando si tratta di formare giovani alla nascita della loro famiglia, parlare di affettività, di innamoramento nel periodo prematrimoniale,e attribuire una vergognosa irrazionalità a chi la compie,sia un atto di gentilezza. Chi pensa, nel periodo di fidanzamento,di far prendere coscienza ai due giovani che si preparano al matrimonio, della loro realtà fisiologica che sarà il punto basilare per la continuità della vita serena e tranquilla del loro matrimonio? Io ne ho avuto un tipico esempio da mio padre e mia madre,che dopo 45 anni di vita insieme, quando andai a prendere mio padre per accompagnarlo all’ospedale, dove morì dopo tre mesi, disse a sua moglie, a mia mamma: “Nina quanto sei bella”. Non esiste una formazione pedagogica razionale della sessualità nella realtà della famiglia ne al momento della sua nascita, ne durante la totalità della sua vita. Quante cose si potrebbero dire: pensiamo per esempio al decreto emesso dal Vaticano circa un mesetto fa. Fabrizio cerchiamo di riflettere seriamente. Cordiali saluti, Don Ulisse
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