Creato da: donulissefrascali il 29/10/2005
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LEGGI E RIFLETTI

Post n°157 pubblicato il 07 Agosto 2007 da donulissefrascali

 

Nell'uscire per strada, corse da Lui un tale, che inginocchiatosi gli domandò: Maestro buono che farò per acquistare la vita eterna? Perché mi chiami buono? Gli rispose Gesù. Tu sai i comandamenti: non commettere adulteri, non ammazzare, non rubare, non dire il falso, non fare danno a nessuno, onora il padre e la madre. Ma quegli rispose: Maestro, tutte queste cose le ho osservate sin dalla mia giovinezza. E Gesù miratolo gli disse: una cosa ti manca: va' vendi quanto hai, e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo, e vieni e seguimi. A queste parole, rattristatosi, se ne andò sconsolato, perché aveva molte possessioni. E Gesù, dato uno sguardo intorno disse ai suoi discepoli: quanto è difficile che i ricchi entrino nel regno di Dio. E i discepoli restavano stupefatti per le sue parole. (San Marco, X,17,23) Non ritengo siano necessari commenti. Ritengo sia importante riflettere, considerando l'odierna realtà presente nella società.

 
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Commenti al Post:
Yaris167
Yaris167 il 08/08/07 alle 09:49 via WEB
Caro Don Ulisse, mi perdoni, se nonostante il suo ritenere che non siano necessari commenti,proprio un commento mi accingo a scrivere. Perchè tale pericope, per me una delle più belle del vangelo, perderebbe la Sua Bellezza proprio se non si sottolineasse ciò che non appare di evidente.Se è facile comprendere che non nei beni materiali sta la ricchezza, più difficile è comprendere che si può essere poveri proprio nel non donare ciò che fa "la Ricchezza" dell'uomo, Sè stesso. Il buonismo,il vittimismo, la delega della giustizia e ancor più la povertà d'animo spesso, purtroppo, si fanno scudo proprio dei "comandamenti"; e occorre sottolineare che Gesù ha detto " Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi gli uni gli altri" Ed è questo Amore che non è conosciuto, Amore che spesso viene confuso con sentimenti di proprietà e di possesso che genera violenza nelle case, nei luoghi di lavoro, nelle strade, nella società;Violenza che scaturisce proprio dalla mancanza di Amore, di quel Dono di sè all'Altro che fa amare anche il proprio nemico, che fa volgere lo sguardo compassionevole sulla realtà e fa "rimboccare le mani" per cercare di rimuovere " il fango" che vi si annida. Ma bisogna sporcarsi le mani, imbrattarsele in quel "sudicio" incancrenito dal tempo se si ha volontà di modificare la realtà. Diceva Albert Schweizer: " "Quello che puoi fare è solo una goccia nell'oceano, ma è ciò che da significato alla vita" spesso però, proprio quella goccia viene a mancare... Buona giornata Rossella E non si può amre per comando, perchè non è E che cosa sta a significare questo comandamento se non l’amore vicendevole? Allora Sì, questo Amore chiede Tutto e pure se può sembrare "Rinuncia" non è la Rinuncia che chiede; Chiede il Donarsi" a "rischio" della propria ricchezza, a rischio della Vita che è la Ricchezza..
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/08/07 alle 17:48 via WEB
Gent.ma Rossella,non è che sostenga che non sono necessari i commenti,ma le approvazioni incondizionate,perché ognuno deve esprimere se stesso.Infatti il suo commento è bello ed iteressante,e se seguito e commentato,favorisce la nascita del dialogo e del confronto,valido strumento per la scoperta della verità.Con la realtà sociale esistente dell'individualismo,il dialogo sereno e non conflittuale ci fa scoprire l'importanza della fratellanza.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 08/08/07 alle 10:00 via WEB
Diceva Albert Schweizer: "Quello che puoi fare è solo una goccia nell'oceano, ma è ciò che da significato alla vita" spesso però, proprio quella goccia viene a mancare... E non si può Amare per comando... Allora Sì, questo Amore chiede Tutto e pure se può sembrare "Rinuncia" non è la Rinuncia che chiede; Chiede il Donarsi" a "rischio" della propria ricchezza, a rischio della Vita che è la Ricchezza.." Ho ritenuto utile ritrascrivere queste righe che il " copia e incolla aveva alterato nel senso e nella forma..
(Rispondi)
 
warda22
warda22 il 08/08/07 alle 15:48 via WEB
As salamu alaykum amato fratello donulisse..." IL peso di quello che tengo grava sulle mie spalle. Il peso di quello che dono e' portato da tutti.."....Amato fratello, ho trovato il vostro passaggio e ne sono onorata...nel blog ho dato risposta ad una critica che mi e' stata posta da un anonimo, vorrei tanto voi leggeste quel che ho scritto e deste un vostro parere (anche in privato), ho grandissimo rispetto dei cristiani, degli ebrei e di tutti i credenti sinceri di cuore. Quel che ho scritto scaturisce naturalmente dalla fede islamica. Come lei sa' Islam vuol dire Affidamento sottomissione a Dio e solo a Dio, e musulmano si traduce correttamente in colui che e' sottomesso, affidato a Dio.. ..per cui ogni credente e' unito dalla stessa condizione! ALLAHU AKBAR (Dio e' piu' grande) Giorno di luce a voi. Salam..Karima
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 10/08/07 alle 17:14 via WEB
Gent.ma Warda22,solo oggi ho letto il vostro messaggio perchè sono stato fuori di Ravenna,e sarà mio preciso impegno di rispondere.Il problema non è semplice.A presto.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 11/08/07 alle 17:30 via WEB
Gent.ma Warda22, come mi aveva richiesto ho letto il suo messaggio sul suo blog. I problemi che evidenzia sono importantissimi; non è semplice dare una risposta alla realtà di oggi vissuta da quei paesi che vivono il dissesto economico, come si verificava in Italia ai primi anni del novecento. I suoi commenti, come persona che ha provato i disagi dell’emigrazione degli italiani in quegli anni, sono una testimonianza importantissima per evidenziare quale rapporto dovrebbero gli italiani tenere nei confronti degli immigrati che arrivano oggi in Italia, con le esperienze dei disagi che avevano gli italiani quando emigravano per trovare una risposta adeguata a una dignitosa sopravvivenza. Non è semplice e facile presentare delle soluzioni: a quei tempi gli emigranti erano pochi. Oggi la realtà è molto diversa: è il mondo, è la grandissima maggioranza dell’umanità che oggi vive il disagio della sopravvivenza: per questo il problema va affrontato con proposte di giustizia sociale che deve coinvolgere tutto il mondo dell’economia. Non si può certamente affrontare con uno spirito di assistenzialismo caritativo, come purtroppo viene affrontato dal mondo economico che si accontenta di inviare un pezzo di pane,e con questo si ritiene soddisfatto, perché gli rimane tutto il capitale che gli permette di soddisfare tutti i propri capricci. Non pensano ai tanti bambini africani che muoiono di fame: frequento l’Africa e conosco certe terribili realtà. Occorre programmare una serie di iniziative adeguate a rispondere alla realizzazione di una vera giustizia sociale. E’ un impegno molto serio che deve condizionare il mondo dell’economia a dare adeguate risposte politiche per promuovere una vera pace per tutta l’umanità. Promuoviamo un dialogo per costringere il potere, economico e politico, a realizzare un vero rinnovamento sociale. Cordialità, Don Ulisse i Gent.ma Warda22, come mi aveva richiesto ho letto il suo messaggio sul suo blog. I problemi che evidenzia sono importantissimi; non è semplice dare una risposta alla realtà di oggi vissuta da quei paesi che vivono il dissesto economico, come si verificava in Italia ai primi anni del novecento. I suoi commenti, come persona che ha provato i disagi dell’emigrazione degli italiani in quegli anni, sono una testimonianza importantissima per evidenziare quale rapporto dovrebbero gli italiani tenere nei confronti degli immigrati che arrivano oggi in Italia, con le esperienze dei disagi che avevano gli italiani quando emigravano per trovare una risposta adeguata a una dignitosa sopravvivenza. Non è semplice e facile presentare delle soluzioni: a quei tempi gli emigranti erano pochi. Oggi la realtà è molto diversa: è il mondo, è la grandissima maggioranza dell’umanità che oggi vive il disagio della sopravvivenza: per questo il problema va affrontato con proposte di giustizia sociale che deve coinvolgere tutto il mondo dell’economia. Non si può certamente affrontare con uno spirito di assistenzialismo caritativo, come purtroppo viene affrontato dal mondo economico che si accontenta di inviare un pezzo di pane,e con questo si ritiene soddisfatto, perché gli rimane tutto il capitale che gli permette di soddisfare tutti i propri capricci. Non pensano ai tanti bambini africani che muoiono di fame: frequento l’Africa e conosco certe terribili realtà. Occorre programmare una serie di iniziative adeguate a rispondere alla realizzazione di una vera giustizia sociale. E’ un impegno molto serio che deve condizionare il mondo dell’economia a dare adeguate risposte politiche per promuovere una vera pace per tutta l’umanità. Promuoviamo un dialogo per costringere il potere, economico e politico, a realizzare un vero rinnovamento sociale. Cordialità, Don Ulisse i
(Rispondi)
 
Pakillo
Pakillo il 10/08/07 alle 19:42 via WEB
Buonasera D.Ulisse, è un grande piacere incontrare un sacerdote nel grande mare del web. Il passo del vangelo che ci propone è fra quelli a me più cari. La semplicità di queste Parole mi interrogano nel profondo sul Significato della mia esperienza. Cosa significa per me, oggi, "vieni e seguimi".. ed ancora come interpretare la scandalosa frase "vendi quanto hai e dallo ai poveri"? Non cerco risposte preconfezionate, e presto poca attenzione alle affermazioni di coloro che con le azioni tradiscono le proprie parole. Quindi.. semplicemente grazie per aver condiviso, e buon fine settimana. Pasquale
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 11/08/07 alle 11:26 via WEB
Gent.mo Pasquale, prima di rispondere al suo commento sul post messo sul mio blog sul passo del Vangelo sul giovane ricco che si incontra con Gesù, sono andato a leggere l’ultimo passo del suo blog. Non ho parole; dire che è un discorso molto interessante non significa nulla. Il discorso da lei esposto e straordinario. Espone in parole semplici il reale contenuto del messaggio Evangelico del Cristo. Cosa significa oggi “vieni e seguimi” ed ancora come interpretare la frase “ vendi quello che hai e dallo ai poveri” E’ fantastico quanto lei esprime che non corrisponde al fatto che uno deve alienare i suoi beni per fare la carità , ma che il messaggio del Cristo richiama l’impegno dell’uomo a uno spirito di fratellanza universale che impedisce il fatto che vi sia la maggioranza dell’umanità che corre il rischio di morire di fame, mentre altri hanno la possibilità di scialacquare per i propri piaceri e capricci. Sarebbe estremamente importante promuovere una simile cultura, legata alla Fede spirituale di ogni realtà Religiosa,cancellando ogni conflittualità di potere esistente nella sacralità, per far nascere il concetto che l’umanità deve essere una grande famiglia dove tutti si sentono veri fratelli. Pasquale,grazie per il suo intervento, e vorrei dirle che sarei veramente felice di sentirlo ancora. Cordialità, Don Ulisse
(Rispondi)
 
warda22
warda22 il 11/08/07 alle 18:04 via WEB
As salamu alaykum nobilissimo cuore donulisse...ho letto con attenzione il vostro commento, e sono grata a Dio che uomini di fede come voi abbiano tanto da dire e forza per agire...mi ritenga a sua completa disposizione, quel che nelle mie possibilita' posso fare o in opera offrire, saro' onorata di mettere a vostra disposizione..e sono disposta anche a partire con voi in Africa nel caso lo riteniate necessario...Allah mi renda sempre degna della vostra attenzione e della vostra amicizia a fratellanza! questa e' la mia mail personale karimanur@alice.it, sono regista di teatro, ma sempre quando Dio me lo ha concesso ho fatto quel che era possibile per dare una mano a chi e' piu' bisognoso di me, e di questo la lode spetta solo a Dio! Giorno sereno a voi fratello. Salam karima
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 13/08/07 alle 10:36 via WEB
Gent.ma Karima, sono a ringraziarla per la sua cortese e gentilissima risposta. E’ molto significativa, e di una straordinaria importanza, In un particolare momento in cui vengono accentuati i conflitti di potere fra varie espressioni di Fede,ci si incontra,un Mussulmano e un Sacerdote Cattolico,e si dialoga per promuovere una collaborazione che porti a una maggiore giustizia sociale. La vera Fede è una sola,che deve essere momento di testimonianza affinché nasca una fratellanza universale,e non permetta che persone, particolarmente bambini, abbiano a morire per disagi sociali o per fame. Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 13/08/07 alle 16:15 via WEB
Inviato da donulissefrascali il 13/08/07 @ 16:00 via WEB Gent.ma Donnadistrada,la sua risposta è commovente perchè trovare, in un mondo tanto travagliato da un potere oppressivo,persone che condividono il tuo spirito di fratellanza è certamente un momento di gioia commovente.Cerchiamo di estendere i nostri messaggi,particolarmente ai giovani,affinché si possa offrire a loro un diverso futuro.Spero di sentirla anche nel mio blog.Cordialità,Don Ulisse (Rispondi)
(Rispondi)
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 13/08/07 alle 16:22 via WEB
Inviato da DONNADISTRADA il 11/08/07 @ 23:29 via WEB sono laica e non credente ma ancor di più per il senso più elevato della morale insita nell'uomo che mi accingo a scrivere qui. ho viaggiato e conosco i paesi poveri del mondo, ho visto persone che con grande dignità vivono quotidianamente con quanto noi gettiamo nell'immondizia, ho incontrato parenti ormai di terza generazione di immigrati in america, gente che ha conosciuto l'intolleranza e la fame, gente che si è sacrificata come dici tu per costruirsi una casa e per dare dignità e un onesto futuro alla propria famiglia... senza far polemiche ci sono in africa realtà di guerra, di fame e di malattia. non è per mettere pace alla nostra coscienza che dobbiamo accorgerci di chi è meno fortunato di noi, ma per quella fratellanza che dovrebbe essere in ogni essere umano e in chi ha conosciuto il disprezzo della discriminazione non sprechiamo il nostro amore, non sprechiamo di trattare tutti come nostri fratelli. il rispetto dell'uomo è una conquista qualcunque colore, lingua, culto porti con sé sappiamo che chiunque e soprattutto se straniero, se viene da noi porta un patrimonio inestimabile di conoscenza, di cultura e sappiamo che la storia è nata dalla contaminazione, dalle migrazioni che sono vecchie quanto la storia dell'uomo stesso che è grazie allo scambio che il progresso e la scienza si sono sempre più evoluti e abbiamo adesso possibilità economiche insperate fino a cinquantanni fa. parola di qualcuno che ha fatto del viaggio la sua passione principale, che ha fatto del viaggio la sua fonte primaria di conoscenza. (Rispondi) ..Inviato da donulissefrascali il 13/08/07 @ 10:58 via WEB Gent.ma donnadistrada,ho letto la tua risposta a Karima. Dici che sei laica e non credente: non intendo cotraddirti,ma vorrei dirti che ti ritengo più di Fede di quanti si professno come tali,con riferimento anche a persone altolocate del potere cattolico,che non sempre si dimostrano fedeli al messaggio di Cristo.Scusami per questo mio giudizio,che vuol essere una espressione di grande fiducia.Cordialità,Don Ulisse (Rispondi) ....Inviato da DONNADISTRADA il 13/08/07 @ 11:44 via WEB il suo commento don ulisse mi riempie di gioia, di quella gioia che si ha entrando in contatto con le anime nobili e non presuntuose diciamo le stesse cose: la morale è indipendente dalla fede e parliamo lo stesso discorso della fratellanza, tolleranza e del rispetto e che importa dove troviamo fonte del nostro insegnamento quando importante è trovarlo comunque... un saluto cordiale a lei don ulisse e un bacio alla cara sorella karima :)) (Rispondi) ......Inviato da donulissefrascali il 13/08/07 @ 16:00 via WEB Gent.ma Donnadistrada,la sua risposta è commovente perchè trovare, in un mondo tanto travagliato da un potere oppressivo,persone che condividono il tuo spirito di fratellanza è certamente un momento di gioia commovente.Cerchiamo di estendere i nostri messaggi,particolarmente ai giovani,affinché si possa offrire a loro un diverso futuro.Spero di sentirla anche nel mio blog.Cordialità,Don Ulisse (Rispondi)
(Rispondi)
 
warda22
warda22 il 13/08/07 alle 18:46 via WEB
As salamu alaykum nobilissimo donulissefrascali...come poterle esprimere in poche parole la grande serenita' che le vostre parole sanno far scautire dal mio cuore, come un'ape operosa sapete trasmutare il raccolto della vita in prezioso nettare, e come l'ape lo donate senza porvi limite di razza colore o confine..l'anima mia sugge affamata da questo vostro donare, affamata della speranza, della solidarieta', della vicinanza che sapientemente offrite, l'intelligenza e l'umilta' sono sorelle inscindibili, e Dio vi ha donato queste due grandi doti, con esse state costruendo un ponte che unisce cuori, pensieri, realizzando quell'Unita' cui tutti tendiamo nella vita, consapevoli o inconsapevoli. GRAZIE FRATELLO GENEROSO! Allah vi doni forza e lunga vita, vi doni Luce di Verita' infinita, cosi' da essere luce e guida per chi luce e guida in terra non ha! Sera felice a voi. Salam Karima
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 14/08/07 alle 10:11 via WEB
Gent.ma Karima,è un compito arduo e complesso quello di costruire un ponte della solidarietà,della speranza,per realizzare quell'unità cui tutti tendiamo nella vita.E'veramente un impegno difficile perché finalizato al superamento dell'individualismo personale basato sulla ricerca spasmodica di denaro.Mi auguro che siano tanti quelli che pensano di collaborare.Cordialità, Don Ulisse
(Rispondi)
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 15/08/07 alle 11:15 via WEB
o letto e riflettuto, don ulisse sul passo del vangelo di marco
nel mondo di oggi, colpevole di spreco un altro insegnamento c'è da dover dare e non so se è per raggiungere letteralmente la vita eterna o per conservare quanto più è possibile il mondo che abbiamo ai nostri figli e a quelli che verranno
penso che non siano i beni posseduti ad essere colpevoli, ma i beni che quotidianamente non apprezziamo e a tutto quello che eliminiamo
vedo attorno a me gente che si lamenta di possedere poco e non si accorge dei veri poveri del mondo che non hanno nulla da poter consumare perchè a loro pochissimo è dato

nella speranza che la mia umile parola possa essere presa in considerazione, Le auguro una giornata festiva di pace e tranquillità una stretta di mano sincera, angela

(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 15/08/07 alle 16:33 via WEB
Gent.ma Angela, il tuo commento al passo del Vangelo di San Marco, è centratissimo. Il proporre una partecipazione diversa ai beni esistenti, non deve essere finalizzato ad arrivare alla vita eterna, non sono i beni che debbono ritenersi responsabili, ma lo sciupio consumistico che viene realizzato ogni giorno e che purtroppo tanti uomini che posseggono enormi ricchezze non pensano a quanti non possono difendere la propria sopravvivenza e muoiono di stenti. E’ un problema gravissimo in Africa, ma anche al sud d’Italia e in tantissimi altri paesi esiste analoga situazione. La vita eterna, la pace eterna ci verrà concessa dal Trascendente se avremo operato,e particolarmente il grande capitalista, per promuovere una vera giustizia sociale. Secondo il principio del Cristo è questa la base di una vera Fede: trasformare l’umanità in una grande famiglia. Angela complimenti per il tuo commento. Cordialità, Don Ulisse
(Rispondi)
 
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