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« POTERE E GIUSTIZIA SOCIALEMessaggio #162 »

LA TRAGEDIA DI LIVORNO

Post n°161 pubblicato il 22 Agosto 2007 da donulissefrascali

Gent.mo Edmondo2000, ho letto il tuo post sulla tragedia di Livorno dove sono morti, bruciati vivi, 4 bambini rom, e ho letto i commenti che sono stati fatti. Indignazione, rabbia, condanna è stata espressa: da qualcuno anche con certe riserve. Vorrei chiedere quanto è stata sincera la reazione che da tanti è stata espressa. Dopo pochi giorni è passato tutto sotto silenzio, ed è continuato il periodo delle vacanze, del divertimento, e quanto era successo è entrato nel dimenticatoio. Vado spesso in Africa, ed ho grossi rapporti. Ho visto personalmente bambini piccoli, grattare per terra, per prendere lombrichi e formiche da mangiare non avendo altro. Non era uno solo: erano 10, 100. La morte per fame nel mondo interessa milioni di persone, e non riguarda solo l’Africa: sono tantissimi i paesi che debbono affrontare tali problemi. E i politici cosa fanno? Grandi discorsi: parole, parole, che resteranno solo parole e non si affronterà concretamente la realtà esistente. Vado spesso a Napoli, frequento P.za Garibaldi: quanti giovani trovo, drogati, depressi, che vengono condannati senza operare un’analisi sulla loro reale realtà esistenziale. Quanti sono impegnati in un lavoro che gli rende 500, 600 euro al mese. Non sono come quei bambini morti a Livorno, ma la loro realtà esistenziale non è molto diversa. La mia realtà di ottantenne? Non dico nulla. Mi hanno completamente emarginato: non parlo solo del mondo cattolico, ma anche del mondo della sinistra comunista, perché faccio discorsi che non piacciono, perché non amo l’assistenzialismo caritativo, ma sostengo da una vita la promozione di politiche sociali per la realizzazione di una vera giustizia. E’ la realtà dell’oggi, del mondo politico esistente, sostenitore solo della speculazione e degli interessi del potere economico. E’ veramente drammatico il fatto di Livorno, ma credo che sia giunto veramente il tempo di affrontare certi problemi a livello politico per un vero cambiamento istituzionale che dia vita a una reale giustizia sociale. Don Ulisse.

 
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Commenti al Post:
elisar_81
elisar_81 il 22/08/07 alle 15:58 via WEB
Cambiare la politica? Non so se mettermi a ridere o piangere. Si Don Ulisse, ci sarebbe da cambiare tutta l'Italia e anche il pensiero di milioni di cittadini. Io ci provo partecipando al V-Day di Beppe Grillo. Che sia giusto o sbagliato ormai non lo so più, è difficile capire dove sta il giusto e dove sta lo sbagliato. Si va per tentativi. Parteciperò al V-Day perchè come tanti altri giovani, sto cercando il mio futuro, quel futuro che i politici ci stanno portando via. Quel futuro che ancora non conosco, quel futuro al quale aspiro senza sapere se ci sarà per me un futuro.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/08/07 alle 16:09 via WEB
Gent.ma Elisa81,il pensiero di dover cambiare le modalità operative della politica è veramente sconcertante. Teniamo però presente che nel mondo giovanile qualcoasa si sta muovendo.Non abbandoniamo il campo, cerchiamo di esprimerci il più possibile: qualcosa certamente si muoverà. Dobbiamo avere fiducia. Don Ulisse
(Rispondi)
 
elisar_81
elisar_81 il 22/08/07 alle 16:13 via WEB
Don Ulisse sbaglio o di anni ne ha 78??? Dire che ne ha 80 sono già 2 in più...non corra troppo che a correre ci pensa già il tempo! :-) A parte questa introduzione, volevo dirle che il mondo cattolico non mette da parte solo gli ottantenni ma anche i giovani preti che credeno davvero in quello che fanno e siccome parlano alla gente della vera realtà in cui ci troviamo, vengono isolati, emarginati, calpestati,messi a tacere. ECCO PERCHE' DON ULISSE SIETE RIMASTI IN POCHI. E io parlo perchè ho toccato con mano la situazione, non vado a tentativi anche qui. Ho visto un giovane sacerdote uscire dalla Chiesa perchè parlava troppo, diceva la verità Don Ulisse. Capisci? Non possiamo neanche più dire la verità tra noi poveretti. Tu sei un uomo grande, non hai fallito perchè usi anche questo blog per parlare alla gente. Non ti possono tagliare fuori perchè tu hai trovato il tuo spazio, QUI, IN MEZZO A NOI! (alla fine ti ho dato del Tu, mi viene meglio, ti dispiace?) Per l'emarginazione dalla sinistra, caro Don, non hai perso niente, ma hai guardato in faccia quelli che abbiamo in parlamento??? Vai avanti per la tua strada senza aver bisogno di quella gente. Il partito nuovo è "te stesso". Nessuno di quelli la al governo è degno di rappresentarci come cittadini. E' tempo del "fai da te".
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/08/07 alle 17:07 via WEB
Carissima Elisa,purtroppo quelli che vivo sono gli 80.Mi chiedi di darmi del"tu": è un regalo che mi fai,perché è un indice di amicizia.Cercano in tutti i modi di emarginarci,sia la realtà della Chiesa che la sinistra comunista perché stanno prendendo coscienza che stanno perdendo la fiducia del popolo. Non esiste più una vera sinistra, come non esiste più un vero spirito di Fede.Saluti cordiali,Don Ulisse
(Rispondi)
 
denizyuruk
denizyuruk il 22/08/07 alle 17:03 via WEB
condivido la risposta di elisar_81
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/08/07 alle 17:14 via WEB
Carissimo Denizyuruk,grazie della risposta in linea con Elisa.Vorrei assicurarti che non mi avvillisco,e tutti i vostri sentimenti che dimostrate ti rafforzano e ti danno coraggio.Grazie ancora con grande gratitudine.Don Ulisse
(Rispondi)
 
denizyuruk
denizyuruk il 22/08/07 alle 19:33 via WEB
grazie di cuore a te,per essere sempre così disponibile e aperto al dialogo ;-)
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 23/08/07 alle 10:14 via WEB
Carissimo Denizyuruk,ho notato la tua disponibilità al dialogo:vediamo di collaborare per estendere il dialogo.Sarebbe importante non solo visitare il blog:ma anche fare commenti:non importa se di consenso o di disapprovazione.L'importante è esprimersi, per poi confrotarsi con serenità,Nessuno possiede la verità assoluta,occorre cercarla.DonUlisse
(Rispondi)
 
eloisa83
eloisa83 il 23/08/07 alle 11:19 via WEB
La cosa più importante, più che parlare di destra e sinistra, sarebbe avere a che fare con persone di buona volontà.. e spesso questa manca, perchè costa fatica ed è più facile fare demagogia e buonismo per catturare voti. Don Ulisse Lei è molto simpatico e davvero ammirevole!
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 23/08/07 alle 16:53 via WEB
Gent.ma Eloisa83,è giustissima la sua affermazione che non c'è più da parlare di destra o di sinistra,occorrono persone di buona volontà.Credo sia questo il lavoro e l'impegno per investire il popolo di una sana e concreta partecipazione alla vita sociale.Cordialità e a presto, Don Ulisse
(Rispondi)
 
suntree
suntree il 23/08/07 alle 14:41 via WEB
Buongiorno don Ulisse. E' la prima volta che vengo sul suo blog e lo trovo ammirevole. Lo trovo ammirevole indipendentemente dai ragionamenti e dai pensieri espressi, ma per la volontà di dialogo che lei conserva così viva e fresca.Se lei passerà dal mio blog troverà solamente alcune frasi che recupero dal Mattutino di Ravasi e che ritengo valga la pena pubblicare per quelli che vogliono rifletterci un pò sopra...Purtroppo (e per fortuna) il tempo che posso dedicare alla rete virtuale è davvero poco, ma sarei lieto di poter scambiare con lei qualche considerazione dal momento che leggo testualmente "Mi hanno completamente emarginato: non parlo solo del mondo cattolico, ma anche del mondo della sinistra comunista...".Noi non ci conosciamo, io sono un cattolico praticante e piuttosto "convinto" dall'amore di Cristo per noi; non so però perchè lei dice di essere stato emarginato dalla Chiesa, che non può escludere nessuno se non in caso di eresia (ma lei ne sa certamente più di me)... La Chiesa ha piuttosto il dovere di abbracciare tutti, compito affidato ai sacerdoti e ai laici...Per questo motivo mi sento di instaurare con lei un dialogo sereno anche se non troppo distante, dal momento che, noterà, abitiamo relativamente vicini...Intanto la saluto e spero di sentirla presto...
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 23/08/07 alle 17:34 via WEB
Gent.ma Suntree, la ringrazio sinceramente per lo scritto inviato sul mio blog, e per i gentili complimenti espressi.Ho passato anche un po tutto il suo blog,e ho letto tanti commenti che le sono arrivati. Mi pone delle domande riguardo la mia emarginazione: quante cose avrei da dire sui miei 80 anni di vita,dei quali 53 passati da Sacerdote, non sospeso ne scomunicato. Partendo da Imola, Bologna, attualmente a Ravenna, con impegni di lavoro in Africa, in America ( Alabama ) e particolarmente al sud d’Italia. E’ un impegno arduo e difficile lottare con spirito di Fede per promuovere una vera giustizia sociale, per favorire una dignitosa sopravvivenza di tutti gli esseri umani. E’ drammatico l’episodio dei 4 bambini rom morti a Livorno, ma è ancora più destabilizzante vedere bambini in Senegal, grattare per terra, mangiare lombrichi e formiche perché non avevano altro: non me l’hanno raccontato,l’ho visto di persona. E Napoli ? Non dico altro. Sarei felice di risentirla,magari anche per telefono ( 340-0067482 ) Chiedo scusa per il mio sproloquio, e con cordialità saluto, Don Ulisse
(Rispondi)
 
edmondo2000
edmondo2000 il 23/08/07 alle 20:06 via WEB
Caro don Ulisse, mi permetto di commentare questo suo post (NdR: è del resto un commento che lei ha lasciato sul mio blog) perchè ritengo che ci sia la necessità di riportare al centro il significato ed il ruolo della Politica e l'ancor oggi presenza della missionarietà della Chiesa nel mondo. Lo faccio nella convinzione che sicuramente vi sono cose da migliorare e per le quali è necessario impegnarsi. La politica è, e resta, lo strumento di sintesi e di mediazione unica in grado di tenere insieme le diverse realtà presenti nel Paese. Bisogna allora, nel condannare gli sprechi e le devianze della politica stessa, sollecitare ed invitare tutti ad un maggior impegno nella politica: nella Polis. Serve, soprattutto pensando ai giovani, trasmettere una positività. Il problema della politica oggi è il distacco che la stessa ha dalla gente, ma, dall'altro lato, il distacco che la genta ha dalla politica. Per quanto riguarda la Chiesa, mi permetto umilmente di ricordare che la Chiesa è si composta da un pezzo di potere terreno ma è principalmente quell'insieme di uomini e donne, di sacerdoti e religiose che sono da sempre in prima linea a sostegno dei bisogni sociali, economici e psicologici presenti nel nostro mondo. Anche qui, è troppo facile condannare, serve invece sottolineare l'importanza di un impegno concreto da parte di tutti: gerarchia ecclesiale e popolo dei credenti. La Chiesa è anche Madre Teresa di Calcutta, Monsignor Tonino Bello, don Lorenzo Milani, ecc, ecc. Eroi? No, persone di Chiesa. Hanno sofferto per la Chiesa? Certamente sì, ma erano e si sentivano strettamente Chiesa. Bisogna continuare il loro percorso nel terreno della carità e dell'amore universale del Cristo per ogni fratelle. Cordialmente edmondo.
(Rispondi)
 
 
suntree
suntree il 24/08/07 alle 10:40 via WEB
Carissimo Edmondo, mi affianco a te in questo tuo commento in tutto e per tutto: non aggiungo e non tolgo nulla perchè ciò che hai scritto è sacrosanto...In fondo dipende solo da noi e dalla nostra buona volontà il far Chiesa e il far polis...Con affetto...
(Rispondi)
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 24/08/07 alle 11:54 via WEB
Gent.ma Suntree,ho riportato sul suo blog la risposta data ad Edmondo,la ringrazio per il suo commento, è il dialogo che si estende.Impegnamoci per estenderlo sempre più.Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 24/08/07 alle 11:04 via WEB
Carissimo Edmondo, la ringrazio per la risposta,che condivido, data al mio ultimo post sul drammatico fatto di Livorno, Vorrei solo specificare qualche affermazione da me fatta per essere più chiaro e preciso, in particolare sul significato del ruolo pubblico della politica, e della presenza della missionarietà della Chiesa nel mondo. Lo faccio con la precisa volontà di non voler condannare nessuno, ne di quanti partecipano attivamente alla vita politica, e tanto meno di quanti fanno parte della missionarietà della Chiesa. Ritengo che il compito e l’impegno di quanti partecipano alle attività,sia politici che religiosi, debba esprimersi con una precisa volontà di essere al servizio della base popolare per la promozione di una vera giustizia sociale.Esaminiamo i conflitti,per non dire vera belligeranza, tra i titolari di governo e l’opposizione: non esiste dialogo,e tanto meno volontà di dialogo: quanto emerge e solo prevalenza di potere per la prevalenza di interessi di parte, e non certamente nell’interesse reale del popolo.Il popolo non si interessa di politica, e ancora meno il mondo giovanile. Come è possibile suscitare nella base interessi, specialmente nei giovani, per le problematiche sociali, con la realtà di belligeranza e di strumentalizzazione esistente fra gli uomini di potere? Non vorrei parlare degli accenni fatti a Madre Teresa di Calcutta, e ad altri. Non esiste un Santo che non abbia avuto storie con il potere clericale e non con la Chiesa: ricordo solo San .Giovanni Bosco, e Padre Pio da Petralcina. Con un vero spirito di fratellanza universale, facciamo rivivere il vero messaggio di Fede del Cristo. Cordialità, Don Ulisse
(Rispondi)
 
JON.L
JON.L il 23/08/07 alle 20:16 via WEB
Carissimo Don Ulisse, dato che di dialogo stiamo parlando, la inviterei calorosamente a leggere il post di cui le invio il link e credo vivamente che farebbe davvero molto piacere una sua considerazione in merito al caso: http://blog.libero.it/psifor/commenti.php?msgid=3152950&id=33336#comments Ringraziandola saluto cordialmente : Giovanni Molon , Jò
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/08/07 alle 12:19 via WEB
Carissimo Giovanni,ho cercato il link per leggere il suo post.però non ci sono riuscito perché sono poco esperto,sono ancora un apprendista.Sarei lieto di leggerlo e, anche come richiede,fare un commento.Resto in attesa. Saluti cordiali,Don ulisse
(Rispondi)
 
 
 
JON.L
JON.L il 24/08/07 alle 15:41 via WEB
proverò ad inviarglielo per messaggeria, così dovrebbe arrivarci solo cliccandoci sopra, è un post di psicologiaforense... la ringerazio e saluto: Jò
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 25/08/07 alle 16:04 via WEB
Carissimo Giovanni, ti ringrazio per la segnalazione che mi avevi fatto sul rifiuto del Battesimo al bambino neonato perché la mamma divorziata: ho letto gli articoli e tutti i commenti. Come mi avevi richiesto darò una mia risposta. Il fatto in se è molto significativo: il Parroco ha rifiutato il Battesimo, il segretario del Vescovo, certamente dopo essere stato interpellato, ha dato il consenso al Battesimo. Un fatto del genere evidenzia la drammatica situazione esistente nella realtà sociale. Particolarmente manifesta la crisi esistente nel mondo del potere, Religioso e Politico: non esiste dialogo e confronto,e tanto meno un rapporto, fra la base popolare, particolarmente giovanile, e chi è insediato in responsabilità di governo.Se poi si analizza la spasmodica ricerca speculativa di accumulare quattrini per interessi personali, ritengo che il quadro delle conseguenze sia già sufficientemente chiaro. La realtà mondiale è totalmente cambiata da un secolo: la cultura,determinata dalla partecipazione alla scuola e allo studio, ha portato l’individuo a non voler accettare delle posizioni di potere oppressivo, ma vuole avere coscienza del suo operato umano e naturale. Facciamo un esempio: chi tempo fa mangiava carne il venerdì, faceva peccato mortale e andava all’inferno.Era un comandamento che serviva a dare responsabilità all’individuo di aver cura della sua vita, che per mancanza di conoscenza culturale, non aveva cura sufficiente della sua vita. Il discorso pedagogico nel mondo giovanile e scomparso, perché con una loro cultura e conoscenza che evidenzia loro la necessità di parità di diritti e di equità di partecipazione ai flussi economici, vengono strumentalizzati e destabilizzati con finalità assurde di piacere e di consumo, perché fanno paura a chi detiene posizioni di potere per uso personale. Posso condividere tante recriminazioni fatte per il rifiuto del battesimo, però vorrei evidenziare che non credo che con tali recriminazioni si diano risposte per la soluzione dei problemi in quanto diventano modalità che vanno ad accentuare i conflitti e i contrasti, impedendo la nascita di un vero dialogo costruttivo. Sono una persona strana e particolare ma a me piace enormemente di confrontarmi con il mio prossimo, per scoprire la vera realtà comportamentale a livello naturale, e ti dirò che mi sento veramente Sacerdote, perché ritengo che questo fosse il modo di comportarsi dei primi Cristiani, ed è per questo che il Cristianesimo delle origini si estese enormemente, mentre oggi sta barcollando. Cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 23/08/07 alle 22:53 via WEB
Buonasera don Ulisse, complimenti per il suo blog. Sono di fretta stasera ma mi faceva piacere lasciarle un saluto. Buon weekend, sperando che la pace vera, si moltiplichi in fretta in tutto il mondo.. buonanotte. Serenella.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 24/08/07 alle 12:00 via WEB
Gent.ma Serenella,troppo gentile con i suoi complimeti.Ricambio di cuore i suoi saluti e spero di risentirla presto.Don Ulisse
(Rispondi)
 
JON.L
JON.L il 24/08/07 alle 19:45 via WEB
Carissimo don Ulisse, la ringrazio del commento, ma non era riferito a questo la mia richiesta, bensì al post che si trova nel blog di Psicologiaforense, dove un sacerdote, di un piccolo paese quì vicino, alla richiesta di battezzare il figlio da parte di una coppia nella quale la madre si trova ad essere divorziata, si è sentita rispondere che si poteva fare, ma di nascosto ed in orari fuori dalle messe, in quanto questo poteva suscitare scandalo nella comunità... Proverò a inviarle l'articolo x intero di commenti al suo indirizzo mail... Nel ringraziarla, comunque per la sua presenza, la saluto cordialmente... Jò
(Rispondi)
 
Janus_81
Janus_81 il 24/08/07 alle 20:04 via WEB
Don Ulisse ho scoperto con piacere il suo blog. Io ho 26 anni, e senza mezzi termini le dico che la politica mi delude sempre di più. Mi pare che tutti siano presi a recitare alcune parti, in nulla si muove per davvero. Il copione è sempre lo stesso, cambiano i governi, ma la recita continua. Ci vorrebbe uno scossone, un ricambio generazionale, una vera e propria iniezione di energia, vitalità, sogno. Si perchè la politica senza sogni è una politica arida che nulla produce, ma solo trasforma vecchie categorie cambiandogli il nome e l'aspetto. La saluto, i miei auguri per il bel blog e per l'anima che dimostra.
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 26/08/07 alle 11:40 via WEB
Gent.mo Janus81,ti ringrazio per il messaggio che mi hai inviato che condivido totalmente.Chi ci governa non fa politica ma fa azioni di potere, che diventano oppressive perchè non esiste un vero dialogo con la base popolare.Specialmente i giovani dovrebbero sentire il bisogno di un impegno,non conflittuale ma di dialogo sereno.Il futuro deve essere il vostro.Don Ulisse
(Rispondi)
 
JON.L
JON.L il 25/08/07 alle 22:11 via WEB
gentilissimo Don Ulisse, nel ringraziarla per la sua disponibilità e gentilezza ad accogliere il mio invito, la saluto cordialmente... Jò
(Rispondi)
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 26/08/07 alle 11:44 via WEB
Gent.mo Giovanni,ti sarei grato se eprimessi un tuo parere,magari anche di critica al mio commento sul Battesimo del bambino.Grazie e cordialità,Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 26/08/07 alle 16:21 via WEB
Carissimo Giovanni,io ti tratto con il "tu":ti sarei grato se mi trattassi in egual modo. Grazie e saluti cordiali.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
JON.L
JON.L il 27/08/07 alle 08:58 via WEB
Caro Don Ulisse, rispondendo al suo invito, proverò a definire il mio pensiero al suo commento. Per quanto riguarda la questione del battesimo, in verità non c’è stato un rifiuto del sacerdote, al battezzo, ma un consenso vincolato e condizionato, nel senso che si acconsentiva a battezzare il bimbo, ma in orari lontani dalle funzioni e dagli occhi della comunità e cosa peggiore, motivando tale atteggiamento al fatto di non dare scandalo nei confronti della comunità . In merito non mi dilungo, in quanto penso che si sia espresso molto chiaramente con il commento che allego del Sig. Ferdinando Camon: Caro “don Antonio Boa¬retto lei, parroco di Saletto, rifiuta di battezzare il figlio di una madre sepa¬rata, che ora convive con un altro uomo. Secondo quanto dice la mamma, lei le sug¬gerisce di battezzare il bim¬bo alla fine di qualche mes¬sa, in modo che il rito non sia notato e non susciti scan¬dalo. Abbiamo già avuto modo di sentir parlare di questa concetto, quando la Chiesa diceva che i divorziati-rispo¬sati possono, in via eccezio¬nale, ricevere la comunione, purchè si rechino «IN UNA CHIESA DOVE NON SIANO CONO¬SCIUTI, PER EVITARE LO SCANDA¬LO». Perdoni la domanda: che cos'e che suscita scanda¬lo? Il battesimo di un bambi¬no nato da una convivenza? La presenza di divorziati-ri¬sposati in chiesa? Ma la chie¬sa non ha appena detto che quel bambino può essere bat¬tezzato, in maniera semi-na¬scosta, e che quei risposati possono fare la comunio¬ne? Allora, se Dio li acco¬glie, la Chiesa di che cosa si scandalizza? Del suo Dio? La mamma cercherà un al¬tro parroco che faccia il bat¬tesimo. Lo troverà, ce ne so¬no. Ma quell'altro parroco ha un altro Dio? Se rispon¬de, ci aiuterà a capire. Se no, il suo gesto aumenterà la confusione, che in giro e già molta. Con rispetto. FERDINANDO CAMON “ In conseguenza anche di questo commento, mi sento di esporre alcuni punti che definiscono quella che lei chiama:” crisi del potere religioso e politico” e giustamente, come lei evidenzia si possono equiparare: La mancanza di reverenziale rispetto per la politica e la religione, nasce proprio dalla mancanza di chiarezza di punti che definiscano, per quanto riguarda la religione, gli argini sui quali tale religione scorre; chi la proclama e chi ne fa parte dovrebbe aver ben chiari quali siano i paletti entro i quali ci si può definire cattolici e quale sia il confine oltre il quale non si è più all’interno di tale sistema religioso. Manca poi una univocità di pensiero ed azione, sia pure nello stesso ambito religioso, ci si trova di fronte a differenti prese di posizione, pur asservendo lo stesso Dio e capo religioso, diverse correnti ramificano lo stesso fiume, disperdendo e confondendo, chi in questo fiume vi naviga. Nascono sempre più frequentemente situazioni, che posso definire con diversi termini, che vanno dall’ignoranza, all’incoerenza, all’ipocrisia: vedi per esempio l’ultimo fatto recente di quel parroco di Monterosso, nel Padovano, dove lo stesso parroco, durante una messa serale ha dichiarato apertamente di aver avuto un figlio di un anno, con una parrocchiana divorziata,che già ha altri figli. Bene, perché dopo questa ammissione dichiarata egli è stato esonerato dal dir mess ed invitato a dimnettersi ? Quando era risaputa la cosa da tempo e penso lo fosse anche da chi ha poi deciso di esonerarlo: forse per lo stesso motivo che si può battezzare il figlio, di nascosto, lontano dalle luci e dalla pubblicità? Oppure vedi per lo stesso motivo per il quale si rifiuta il funerale religioso a chi ha chiesto l’eutanasia apertamente, definendola suicidio, ma che si concede tranquillamente a chi si suicida, purché non l’abbia manifestato concretamente con uno scritto, come se quel Dio che si rappresenta possa essere ingannato o a lui si possa nascondere qualcosa? Non è forse che allora si nasconda nei confronti di qualcun’altro o qualcos’altro ? Ed ancora, mi vien da pensare dunque che il celibato, non sia più una prerogativa dei preti cattolici, in quanto molti non lo praticano più, ma continuano nel tacito silenzio a professare la loro religione indisturbati, fin tanto che l’evidenza o la situazione non li costringe a confessarsi… Tutto questo mi suona di molta ipocrisia, di incoerenza, di poca chiarezza, che certo non aiuta chi già nutre evidenti dubbi … Sarebbe sicuramente più positivo l’aver negato il battesimo, motivandolo chiaramente con una legge di condotta chiara definita dal cattolicesimo: forse molti non l’avrebbero accettata, ma ci sarebbe stata una linea guida chiara e definita, magari tanto più se qualcun altro dello stesso credo e religione non l’avesse messa in discussione, ma sostenuta… Tutto questo denota la non chiarezza ne univocità di vedute e regole nemmeno all’interno di quella stessa chiesa. Come dunque ci si può aspettare che nei fedeli possa esistere attaccamento e fiducia ? Lei mi parla di dialogo costruttivo e su questo sono d’accordo, ma per operarlo servono delle basi fisse, delle fondamenta chiare da cui partire, servono dei punti fermi sui quali non sia possibile transigere, altrimenti tutto diviene opinabile e modificabile, in favore delle proprie esigenze e della propria convenienza, se non esiste la chiarezza d’intenti e l’unione nel praticare e imporre certe regole comunemente condivise in chi professa , tutto può essere stravolto e convertito, in funzione, non più di una via spirituale ben definita da una divinità, ma solamente un ammasso di regolamenti descritti, manipolati, gestiti e condotti da esseri umani, per fini umani, dove la divinità diviene secondaria e una semplice icona silenziosa manipolata abilmente a seconda del tempo e della situazione, con il fine unico di mantenere il prestigio ed il monopolio di questa o quella religione… Deve necessariamente esistere un solo metro ed una sola misura, sia per gli uni che gli altri, non è possibile che chi detiene prestigio e potere, possa permettersi ciò che vuole, anche in campo religioso ed a lui sia permesso quello che ad altri di condizione sociale più umile non viene concesso… La tolleranza della diversità, è cosa apprezzabile, ma quando questa tolleranza, permette azioni spregevoli o che trasendono i limiti imposti dalla stessa fede, ecco: allora serve il coraggio dell’azione decisa e chiara, serve la forza e la volontà di condanna pubblica, per non creare confusione su ciò che si può e ciò che non si può fare per essere all’interno di tale fede… Il non voler contraddire qualcuno, il non voler imporsi in modo chiaro e definito, per non scontentare qualcuno, alla fine non accontenta nessuno. Perché Don Ulisse, su certi argomenti non esiste un proclama chiaro di quello che all’interno della chiesa cattolica è ritenuto giusto e di quello che non lo è, perché nelle prediche non si parla chiaramente ai fedeli , dicendo quali siano chiaramente le linee guida che permettono ad un cattolico di essere tale e quali lo mettano all’esterno di questa religione : Vedi omosessuali, Don Ulisse: un omosessuale può essere un buon cattolico o non lo può essere, un pedofilo è un buon cristiano oppure va condannato dalla chiesa e da Dio, un sacerdote che ha relazioni con donne può continuare a essere sacerdote oppure va espulso, una persona che faccia uso di anticoncezionali, può dirsi cattolica; Caro Don Ulisse, conosco decine di coppie che la praticano, come penso lo faccia la stragrande maggioranza delle coppie e che comunque si dichiarano cattolici praticanti e tutte le domeniche fanno la comunione. Le coppie di fatto possono essere riconosciute dalla chiesa e fare la comunione? e le coppie divorziate e risposate, magari più volte e con figli da mariti diversi possono assumere la comunione, oppure devono farla solo dove non sono conosciute? E si possono definire buoni cattolici e/o Cristiani? Una persona che abbia abortito volontariamente, è ugualmente una cattolica o si deve allontanare, chi persevera nella menzogna, nell’inganno, nel frodare lo stato o un suo simile con azioni illegali, gli è permesso di essere definito cattolico e cristiano oppure no? Chi fa uso di sostanze stupefacenti è dentro o fuori? chi si prostituisce, chi ha rapporti fuori dal matrimonio chi ha più partner sessuali è dentro o è fuori? questo dev’essere chiaro, in quanto molte di queste figure si trovano in prima fila fra i banchi della chiesa e per prime assumono la comunione, spesso anche sono tenute in grande considerazione, visto che economicamente detengono un ruolo di prestigio nella società . Appoggiandole e donandole prestigio, non si fa altro che dimostrare l’ipocrisia della chiesa e dare valore ad atteggiamenti che solo a parole vengono poi condannati dalla stessa fede religiosa… Ed ancora, è sufficiente la semplice parola pentimento per essere assolto, anche se si continua ad essere recidivi? Perché si tollerano certe situazioni addirittura riprovevoli in ambito ecclesiale invece di accusarle chiaramente e allontanare apertamente certi individui? perchè li si nascondono e proteggono, nonostante la loro reale e dichiarata colpevolezza ? A mio avviso servono delle sponde ben definite e questo vale in politica come nella religione, delle rive chiare e distinte, nelle quali: o si decide di stare dentro o si è fuori… Sicuramente in questo modo si perderanno molti per strada, ma quelli che rimarranno avranno chiarezza ed onestà e la loro scelta di rimanere non potrà che essere onesta e priva di ambiguità e falsa motivazione. In questo modo può esistere quel confronto di cui lei parla, un confronto fatto da chi è dentro un sistema chiaro e limpido, dove sia la luce a rischiarare il cammino ed il torbido non possa distogliere lo sguardo, queste sono le basi da cui intraprendere tale discorso e devono essere condivise da tutti coloro che lo asservono. Questo e molto altro Caro Don Ulisse, determinano l’allontanamento dei fedeli, la sfiducia, la confusione e il disorientamento delle persone, il mio discorso, non vuole minimamente essere un offesa nei suoi confronti ne in ciò che il suo ruolo rappresenta, ma solo una considerazione evidente e comunemente condivisa, dalla base, spesso capita di dialogare con colleghi, amici, conoscenti di queste cose e tutti riscontrano questa visione, che molto spesso porta ad una reale ostilità nei confronti di chi la rappresenta: sono troppe le persone che si definiscono cattoliche ed in pratica, non rispettano alcuna regola che presume l’essere tale e vengono comunque tollerati Scusandomi per essermi troppo dilungato,voglio chiudere questo discorso dicendo di lasciare pure alla politica i suoi espedienti e compromessi, i suoi giochi ed intrighi, finalizzati al potere, ma rifiutiamoci di accettaceli per una sana fede religiosa, dimostrando coerenza fra le parole ed i fatti, come dimostrava quel cristo che si vuole rappresentare, egli era umile, non ostentava arroganza, non possedeva beni enormi e non si vestiva di porpora e scarlatto, quello che predicava lo dimostrava in prima persona con i fatti e le azioni, cosa che al giorno d’oggi appare impensabile… Ma più che le parole sono le azioni a rimanere impresse nella gente quello che si vede ed appare, le parole passano le azioni rimangono… Caro don Ulisse, con questo concludo questo lungo commento, che vuole solamente essere un onesta visione globale da parte dei cittadini nei confronti di ciò che dal di fuori appare, nulla di più. SalutandoLa cordialmente mi congedo: Giovanni, Jò
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donulissefrascali
donulissefrascali il 27/08/07 alle 11:09 via WEB
Gent.mo Giovanni , il problema di oggi,molto grave ed importante,sarebbe determinato da un ridimensionamento del potere,ma nessuno di quelli che vi sono insediati,vogliono affrontarlo. Non è che pensi di cancellare quanti hanno responsabilità di governo, non sono anarchico, perché anche questo sarebbe irrazionale. Analizziamo una realtà storica che risale alla Repubblica Romana, il “Tribunato della Plebe” che concedeva al popolo il controllo con un dialogo sereno della vita pubblica. Era un dialogo che si articolava con la massa popolare. E’ logico che dovrebbe essere aggiornato agli sviluppi sociali di oggi, per rispondere concretamente alle necessità. Ci sono i partiti, qualcuno potrebbe rispondere: potrebbe anche essere logico, ma anche a questo proposito quante osservazioni si dovrebbero fare. Il Cristianesimo delle origini era molto dialogico, e se ne videro gli effetti: il superamento del regime schiavistico.Da queste semplici osservazioni fatte, ritengo che potrebbe esserci una strada importante da seguire. Occorrerebbe una diversa cultura: superrare l’individualismo personale, che è un principio naturale dell’essere umano, ed avviare un dialogo di base, anche con un sostegno da un concetto di Fede, basandosi particolarmente sui giovani, che sono certamente disponibili se si chiudesse la strumentalizzazione del consumismo spasmodico promosso da chi ha finalità esclusivamente speculative. Non si otterranno risultati da un giorno all’altro, ma col tempo si noterebbero certamente gli effetti. Da un discorso di questo genere, quanto sarebbe importante riscontrare una collaborazione serena e reale tra la laicità dello Stato e la spiritualità delle Religioni. Ritengo che sarebbero le premesse della nascita di una vera pace. Purtroppo però certi discorsi da quanti verrebbero attribuiti a un pazzo sognatore.Don ulisse
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JON.L
JON.L il 27/08/07 alle 11:40 via WEB
Gentile Don Ulisse, sono le risposte concrete che mancano e mancano ancor di più le azioni reali ad appoggiarle, sempre più si filisofeggia dando aria ai polmoni, e proporzionalmente sempre meno si agisce concretamente con risposte concrete e reali, oltre alla religione hanno perso le radici anche le ideologie politiche, disperse nel marasma del tutto, dove ognuno alza la bandiera seguendo il vento del momento per non perdere quello a cui più si tiene: che non è più il valore di un idea condivisa, ne quello più elevato di Un Dio da seguire ed imitare, ma il semplice interesse personale o di partito, anche se in verità di partito ormai troviamo solo il nome, tutti si assomigliano e tutti perseguono lo stesso fine e con gli stessi mezzi, nessuno si evidenzia più, se non per l'incoerenza e l'incapacità di porsi fermamante con un idea concreta da finalizzare: l'unica vera idologia che si persegue è il potere ed il benessere che ne deriva... Questo è e questo continuamente vinene confermato! Ciao don Ulisse e buona settimana... Jò
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elisar_81
elisar_81 il 27/08/07 alle 01:25 via WEB
Ciao Don, sono passata a darti la buonanotte...ma spero tu stia già dormendo!
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donulissefrascali
donulissefrascali il 27/08/07 alle 16:52 via WEB
Grazie Elisa per la buona notte che ricambio.Don ulisse
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